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Ambiente

Pantelleria e i suoi fiori di agave che sfiorano il cielo

Redazione

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Quando l’ho visto, alto e svettante come un pennone, ho alzato lo sguardo lentamente, partendo dalle spinose foglie a salire sempre più in su come se non dovesse mai terminare la sua ascesa verso il cielo.

Nella foto sembra raggiunga le casette arroccate sul promontorio di Scauri.
L’ho visto al Dammuso Flintsones a Pantelleria e in primo luogo la sua forma mi ha fatto pensare ad un mega asparago e, con molta poca poesia, ho pensato alla quantità di risotto che avrei potuto produrre avendo uno soltanto di questi miracolosi “fiori”.
Poi mi sono documentata e ho scoperto che il risotto non lo avrei potuto mai fare, in più ero davanti ad una storia che ha in sé qualcosa di malinconico e straordinario al contempo.

Il fiore di un’agave

Pianta succulenta che nasce in Sudamerica e che vive in climi caldi.
La pianta ha una lunga vita, la sua media si aggira tra i venti e i trenta anni e durante tutto questo tempo spende il meglio delle sue energie nel far nascere un fiore, uno solo, unico “figlio” primo e ultimo della sua lunga vita.
L’Agave è bella, poderosa e spinosa come molte piante grasse.
Ha una vita fatta di tanti giorni, tesa a far nascere un figlio che, però, ne decreta la fine.

La storia dell’agave dal sapore di tragedie greche

La sua storia ha il vago sapore di alcune “tragedia greche” o la verità, fatta di natura e di ineluttabilità che è un po’ la vita stessa.
Con un finale diverso (perché i tempi del mondo vegetale non hanno a che vedere con i nostri) la nascita del fiore è parte di una ulteriore evoluzione che la foto non ritrae.
Nell’arco di circa due anni, il lungo pennone produrrà rami e fiori, profumati di un profumo dolciastro che somiglia molto a quello del melone, attirerà api e le nutrirà, quando anche questi seccheranno la “madre” morirà insieme alla figlia.
Un tempo lunghissimo per chi ha generato e uno molto breve trascorso insieme.
Ma, come ho detto prima, noi uomini contiamo i giorni mentre il mondo vegetale si nutre di istanti apparentemente immobili.

E in questa ascesa e declino c’è una bellezza che noi non sappiamo riconoscere.
Forse la “grazia”, in questo caso, sta veramente nell’attesa, nello sforzo costante e tenace che solo le piante insegnano.
In quel loro donarsi in una resa incondizionata.
A far nascere un fiore, dargli una vita e dire addio alla “terra” in un bellissimo abbraccio con il figlio tanto atteso.

Claudia Picciotto

In copertina immagine di Claudia Picciotto, content manager dell’azienda Il Dammuso di Pantelleria

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Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Khamma e Tracino – dicembre 2025

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Un nuovo passaggio di acqua nelle contrade attigue Khamma e Tracino. Si comincia domani 4 dicembre

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Gangi, un albero per ciascun nato nel 2025

Redazione

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A Gangi si rinnova da cinque anni la tradizione di consegnare ai genitori un albero per ogni nato o adottato nell’anno in corso (2025). L’iniziativa, che si è svolta nella chiesa al “Monte”, è stata promossa dall’Ordine Francescano secolare di Sicilia “Immacolata Concezione” in collaborazione con il Comune di Gangi. Un Albero per ogni bambino nato è un’iniziativa tesa a concorrere alla salvaguardia del Creato.

Prima della consegna delle piantine alle famiglie è stata celebrata la Santa messa. Hanno presenziato alla cerimonia, assieme alle famiglie, la ministra dell’Ordine Francescano secolare di Gangi Antonella Ferraro, il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e l’assessore Nicola Blando.

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Pantelleria, ordinanza per indagine geofisica dell’isola: limiti nella navigazione

Direttore

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L’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria ha emesso ordinanza riportante il seguente avviso:

Nel periodo dal 01 dicembre 2025 al 30 luglio 2026 le seguenti unità effettueranno un’attività di indagine geofisica con l’ausilio di strumentazione quale Multibeam Echosounder, Subbottom Profiler, Sound Velocity Profiler e Campionamenti a mezzo benna Van Veen nell’ambito del progetto “SEAMOUNTS” nello Stretto di Sicilia:
• “NG SURVEYOR” di bandiera Italiana, IMO n°9690872, nominativo internazionale “I.B.E.G.”, t.s.l. 1856, lung. mt. 64,80;
• “IEVOLI AMBER” di bandiera italiana, IMO n°9764984 nominativo internazionale “I.B.S.J.”, t.s.l. 3715 lung. mt. 83,07;
• “IEVOLI COBALT” di bandiera italiana, IMO n°976872 nominativo internazionale “I.B.O.K.”, t.s.l. 4495, lung. mt. 83,83; •
“NG WORKER” di bandiera italiana, IMO n°9533244 nominativo internazionale “I.C.I.D.”, t.s.l. 3923, lung. mt. 88,00.

La campagna oceanografica è dedicata alla mappatura su larga scala di 79 montagne sottomarine situate oltre le 12 miglia dalla costa italiana a una profondità compresa tra 150 e 2000 metri, con lo scopo di raccogliere dati cruciali per la conservazione della biodiversità e la valutazione dei rischi geologic

Le citate unità opereranno all’interno di una macro area all’interno della quale ricadono anche le acque sottoposte alla giurisdizione del Circondario Marittimo di Pantelleria.

Nello stralcio cartografico sotto riportato, è rappresentata la macro area in questione i cui punti di coordinate geografiche (datum WGS ‘84) sopra emarginati sono indicati con i numeri 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84 e 85 come meglio riportato nella tabella sottostante. Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, le navi dovranno essere considerate “NAVE CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola 


1.2 I comandanti/conducenti delle unità navali in transito in prossimità delle unità impegnate nelle succitate operazioni, dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare alla minima velocità consentita per il governo in sicurezza dell’unità, evitando di creare moto ondoso nonché valutando l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo.

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