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Cronaca

Pantelleria, devastati spogliatoi e campo di calcio di Khamma: atti vandalici feroci

Direttore

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Distrutti gli elementi essenziali degli spogliatoi e alcune parti del campo di calcio degli impianti di Khamma – F o t o 

Lo scorso 19 ottobre, nel pomeriggio, presso gli impianti sportivi di Khamma si è scatenato l’inferno: lavandini spaccati e irrecuperabili, vetri delle finestre frantumati e irrecuperabili, a tanti altri danni ancora, che incideranno economicamente per il loro rimedio.

L’evento ci è stato segnalato su più fronti, per la gravità.

Inizialmente si era parlato di una partita, disputatasi tra i contradaioli e la squadra del Paese. Due compagini di picciotti panteschi sui 12/13 anni. Ma poi abbiamo appreso  che il derby non si era mai tenuto, causa maltempo.

A scatenare l’ira funesta dei giovanissimi vandali, dunque, sembrerebbe solo la scontentezza di non poter allacciare gli scarpini e scendere in campo, a giocare.

Ora al di là dei commenti letti per cui l’impianto sportivo necessitava di manutenzione, di quelle ordinarie, al di là della motivazione, resta una verità che fa inorridire e che rappresenta un segnale amaro nella pacifica contrada di Khamma.
Un bene pubblico al servizio del pubblico, che negli anni ha accolto adulti e bambini di ogni età, permettendo attività ludiche e sportive, ora è devastato.

Un’attrattiva c’era a Khamma ed erano proprio gli impianti di calcio e tennis.

Niente giustifica una simile scelleratezza e maleducazione, nemmeno è definibile come una bravata, ma solo un atto da incivili che andrebbero redarguiti.

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Ambiente

Codici: regali che rispettano il Pianeta per un Natale green

Matteo Ferrandes

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Questo Natale la vera magia sta nella sostenibilità. Sempre più consumatori scelgono regali che non solo portano gioia, ma contribuiscono anche alla tutela dell’ambiente. Ecco allora alcune proposte dell’associazione Codici per un Natale all’insegna dell’eco-compatibilità.

 

Partiamo dalla cura della persona su cui ricade spesso la scelta del regalo. Si possono scegliere linee di prodotti biologici e sostenibili come cofanetti di cosmetici vegani certificati, kit di prodotti per l’igiene completamente plastic free, oli essenziali biologici per aromaterapia, maschere viso e corpo con ingredienti 100% naturali oppure profumi realizzati con oli essenziali biologici.

 

È possibile anche optare per prodotti artigianali e locali per valorizzare l’economia circolare. Pensiamo ai prodotti alimentari a km zero, ad oggetti realizzati da artigiani locali oppure a borse ed accessori realizzati da cooperative di artigiani, capi di abbigliamento in fibre naturali prodotti da piccole realtà o prodotti fatti a mano creati con materiali di recupero.

 

Chiudiamo con i regali eco-friendly. Sono soluzioni che riducono l’impatto ambientale come, ad esempio, borracce riutilizzabili in acciaio, magari aggiungendo un’incisione personalizzata, zaini e borse create con materiali riciclati come plastica recuperata dagli oceani, cancelleria realizzata con materiali di recupero come matite di carta riciclata e quaderni con copertine sostenibili.

 

Scegliere regali sostenibili significa prestare attenzione non solo alla persona cara, ma anche al nostro Pianeta. I regali sostenibili riducono l’impatto ambientale, dimostrano attenzione verso l’ambiente, promuovono un consumo consapevole, supportano economia locale e artigianato. Un gesto d’amore che va oltre il singolo momento, abbracciando una visione più responsabile del consumo.

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Salute

Trapani, serata di celebrazioni per i medici: tra emozioni, riconoscimenti e impegni per il futuro

Redazione

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Giuramento di Ippocrate per neo laureati del trapanese

Trapani, 13 dicembre 2024 – Una serata densa di emozioni e significato ha animato ieri la sede dell’Ordine dei Medici di Trapani, dove si è tenuto un evento celebrativo dedicato ai medici che hanno raggiunto i 50 e 25 anni dalla laurea e ai giovani professionisti che, con il giuramento di Ippocrate, si apprestano a intraprendere il loro cammino nella professione medica.

Il presidente dell’Ordine, Vito Barraco, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Abbiamo fortemente voluto questo evento per celebrare la dedizione e il valore umano dei nostri colleghi che, in 50 anni di attività, hanno dedicato la loro vita agli altri, incarnando pienamente i valori della nostra professione. È stato commovente ascoltare i loro racconti: testimonianze di vita, di sacrifici e di un impegno costante rivolto soprattutto alle persone più fragili, in un momento storico in cui la sanità pubblica attraversa una crisi profonda”.

La serata è stata arricchita da momenti di grande intensità, con i medici celebrati che hanno condiviso le loro esperienze, i ricordi e le sfide di decenni di attività. Alcuni si sono lasciati andare a emozioni profonde, visibilmente commossi nel ripercorrere il loro percorso professionale. La loro dedizione e il senso di responsabilità verso i pazienti rappresentano un esempio straordinario per le nuove generazioni.

“Il messaggio che vogliamo trasmettere ai giovani colleghi – ha aggiunto Barraco – è quello di non dimenticare mai il cuore della nostra professione: prendersi cura degli altri, con particolare attenzione per chi è più fragile e vulnerabile. L’Ordine deve essere la casa di tutti i medici, un luogo che li sostiene, li tutela e ne valorizza il lavoro, non solo per le competenze professionali, ma anche per le doti umane”.

Un momento particolarmente significativo della serata è stato il giuramento di Ippocrate, che ha visto protagonisti i giovani medici laureati di recente. Il giuramento, simbolo della responsabilità etica e professionale che accompagna ogni medico, ha emozionato tutti i presenti, consolidando il legame tra le generazioni della professione medica.

L’evento, che ha visto la partecipazione di numerosi colleghi e familiari, non è stato solo una celebrazione dei traguardi raggiunti, ma anche un’occasione per riflettere sul futuro della professione, in un periodo segnato dalle difficoltà del sistema sanitario pubblico e dalla necessità di riorganizzazione

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Salute

Trapani, prelievo multiorganico all’Ospedale Sant’Antonio: delicato intervento di 7 ore

Redazione

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Un prelievo multiorgano è stato effettuato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani (nella foto), diretto da Antonio Cacciapuoti. I medici hanno prelevato fegato, reni e cornee da un donatore di 52 anni in morte cerebrale. Ad eseguire il delicato intervento durato sette ore, che si è concluso domenica, sono stati i medici dell’#Ismett di Palermo con il supporto di un’equipe coordinata da Cristina Agozzino, responsabile dell’UOS Procurement Organi e Tessuti dell’Asp di Trapani, composta da medici e operatori di Neurologia, Neurofisiopatologia, Cardiologia ed Emodinamica, Patologia Clinica e Anatomia Patologica, Radiologia, Psicologia, Medicina Trasfusionale, Farmacia, con il supporto dell’infermiere di coordinamento, Ivan Paesano. Le cornee sono state inviate alla Fondazione Banca degli occhi di Mestre.

“ ll lavoro costante dell’equipe sanitaria multiaziendale, la collaborazione con i medici dell’Ismet e, l’estrema sensibilità dei donatori – ha detto il direttore generale dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce – hanno reso possibile l’intervento di prelievo di organi eseguito con successo domenica. Questo dimostra che l’atto della donazione come stile di vita è un vero atto di amore puro, che ci ricorda quotidianamente l’importanza dei valori della fratellanza e dell’altruismo. Ai familiari di questo donatore rivolgo il mio personale ringraziamento”

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