Connect with us

Cultura

Pantelleria, del Monolite e del mito di Atlantide

Redazione

Published

-

I miei lettori sanno già che spesso mi occupo del tempo antico, senza tralasciare il presente con tutti i suoi significati e il suo prepotente essere. Perché non veniamo dal nulla e presente e futuro non possono non avere un cuore antico.

Oggi l’isola di Pantelleria è sicuramente la più isolata e solitaria di tutto il territorio della regione geografica Italiana. Non la più lontana certo, in questo superata dalle Pelagie, Lampedusa, Linosa e Lampione, ma essa si erge dal mare senza altre terre vicine.

Però non fu sempre così, questa unicità nacque e si formò da non più di 10/11 mila anni fa.
Nell’era precedente gli effetti della glaciazione artica e del modellamento geologico avevano fatto sì che le grandi formazioni di ghiaccio raccogliendo e bloccando enormi quantità di acqua superficiale marina e oceanica avessero fatto emergere delle superfici terrestri, anche tra la Sicilia e l’Africa.
Per questi motivi erano terre emerse le aree che chiamiamo oggi banchi sottomarini, quali il banco Graham, il banco Avventura e il banco di Pantelleria, addirittura la Sicilia si protendeva verso sud-ovest in modo considerevole restringendo fortemente il Canale. Con il rialzo del livello del mare successivamente si formò un arcipelago di isole più o meno grandi; l’attuale isola con le sue dimensioni e altezze ne fu un elemento dominante.
Ciò detto, quello che è oggi il banco di Pantelleria Vecchia così chiamato, era terra emersa, ed esso di trova oggi a una ventina di miglia a nord dell’attuale isola.
Secondo le leggende ed anche secondo Platone, il grande filosofo dell’antichità greca, uno sconvolgimento naturale avvenne parecchio tempo prima della sua stessa esistenza. Tale sconvolgimento era avvenuto a Occidente della Grecia, in epoca imprecisata, distruggendo avanzatissime e progredite civiltà, poi scomparse.
Intorno al 2015, pochi anni fa, ricercatori e studiosi hanno scoperto su un fondale del banco di Pantelleria vecchia, a circa 40 metri di profondità, seminascosto da melma, vegetazione e altri detriti, un grande elemento litico di circa dodici metri ma spaccato in due parti.
Quello che colpì i ricercatori fu  la forma puntigliosamente geometrica, molto regolare e quasi denotante una lavorazione umana, che giaceva immobile sotto la vita dei pesci e delle alghe, a testimonianza di un qualche fatto ignoto e incomprensibile.
La divulgazione della notizia, ovvero il ritrovamento di quello che fu definito il Monolite di Pantelleria, portò scompiglio nell’opinione pubblica e titoloni di giornali.
Fatto sta che comparve la notizia, anche su pubblicazioni scientifiche, quali il Bollettino della Ogs, Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale di Trieste.
Il Monolite, tra l’altro, presentava, oltre alla regolarità geometrica, anche una serie di fori a distanza programmata e un lungo foro su uno dei lati.
Tutto ciò ha fatto ovviamente pensare che dovessero cola’ abitare popolazioni con un grado di tecnologia piuttosto raffinata, anche perché il blocco è di peso notevole (tonnellate), per cui si pensò alla plausibile frammentazione di un tempio.
Successivamente ancora qualche testata, nella fattispecie di Trapani, cercò di demolire l’importanza della scoperta definendola una ‘bufala’, anche se le foto dimostrano il contrario.
Quali conseguenze? Certamente la più importante è che la storia di Pantelleria dovrebbe essere retrodatata almeno di qualche millennio, e che c’è ancora parecchio da scoprire.
State pensando alla mitica Atlantide? Forse siete nel giusto, chissà!?

Enzo Bonomo

Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura

Pantelleria e i suoi personaggi: Daniela Bisogni giornalista Rai porta l’isola nelle case degli italiani

Direttore

Published

on

Intervista a Daniela Bisogni: dopo i tanti servizi, siamo affascinati dal suo amore per l’isola in tutta la sua bellezza e criticità

Pantelleria, si sa, è un’attrattiva per moltissime persone e personaggi, cosiddetti “forestieri”, ma che sono  così attratti e stregati dall’isola dalle prime visite, quasi incatenati, da non poterne fare a meno.

E’ quanto è accaduto anche alla giornalista Daniela Bisogni, che di recente ha fatto un servizio favoloso sulla morte di Giorgio Armani sul Tg2. Negli anni abbiamo potuto apprezzarla per altri lavori giornalistici, svolti con grazia e curiosità. Sempre per Rai2, la corrispondente ha trattato e tratta di Pantelleria sotto diversi temi: cultura, ambiente. archeologia, mare, e non di meno sui VIP che l’hanno eletta come propria dimora: memorabili i lavori su un altro personaggio del calibro di Filippo Panseca.

La reporter romana, con quel fare sofisticato e intellettuale, naturalmente, con addosso il suo immancabile cappello e che gira il mondo, ha creato un legame molto intenso con la nostra Perla Nera e abbiamo voluto indagare su questa passione che coltiva anche a distanza.

Dr.ssa Bisogni, da tempo lei realizza servizi su Pantelleria, come e quando nasce l’idea? “La prima volta nel 2010, con l’intento di far conoscere l’isola sia con una visita a piedi, trek, canoa e un itinerario in bicicletta. Poi nel 2013 l’allora caporedattore della Redazione Scienze del Tg2, Francesco Paolo Cozza, grande amante di Pantelleria, mi chiese di fare un servizio sui conigli che infestavano l’isola e, successivamente, mi mandò per scongiurare la chiusura del Punto Nascite dell’Ospedale. In seguito ho realizzato anche servizi di cultura e archeologia.”

Il suo lavoro rappresenta una importante fonte di conoscenza della nostra isola, ma anche di promozione. Quanti servizi ha realizzato nel tempo, per la Rai, diventando quasi un appuntamento, una puntuale informazione sulle peculiarità che la caratterizzano? Grazie per l’attenzione al mio lavoro. Non saprei dire quanti servizi ho realizzato nel tempo. Di certo ho cercato di valorizzare gli aspetti meno conosciuti dell’isola, come vita e arte del compianto Filippo Panseca, oppure mettere in risalto a livello nazionale notizie come quella del Time “World’s Greatest Places 2023“, ossia Pantelleria elencata tra i posti più belli del mondo.

Chi o quali sono le sue fonti?Le fonti sono sempre di prima mano, ma non si rivelano!”

E’ giusto, ci può stare. Quale aspetto della Figlia del Vento l’ha colpita e affascinata maggiormente? “Dall’inizio certamente il carattere selvaggio che aveva conservato fino ai giorni nostri, quasi fosse ferma nel tempo, le acque cristalline, tra le più limpide che esistano, il vento, i trek a piedi e i fenomeni termali che offrono la possibilità di fare il bagno tutto l’anno. Il massimo è il giro dell’isola in barca, per visitare calette incantevoli raggiungibili solo via mare….”

Invece, quale personaggio pubblico o “comune” l’ha incuriosita di più e perchè?La gente comune. I panteschi all’inizio sembrano chiusi, timidi, una natura che viene forse da secoli di isolamento, ma se poi dimostri loro che sei affidabile, sono molto generosi. Solo non capisco come mai spesso vengano considerati come “turisti” molti non panteschi che abitano o hanno il dammuso qui da anni. Comunque, con i neonati ormai sempre in terraferma, tra cent’anni non ci saranno più nativi panteschi.”

Lei raggiunge da tanto tempo l’isola, molte volte l’anno, per rispondere ad un richiamo. Quando o cosa ha determinato questa scelta? “La prima volta, di novembre, ho cercato sulla cartina il punto più a sud d’Italia, alla ricerca di sole e caldo, mentre invece ho trovato pioggia e freddo. Mi hanno consolata le acque calde del lago di Venere e un’accogliente vita sociale serale. Poi mi sono innamorata dell’isola, dove torno più volte l’anno.”


La professionista, caratterizzata da una grande capacità empatica con le persone e i luoghi, è stata critico e giornalista cinematografica per carta stampata e Rai per anni, prima di approdare al Tg2  ha continuato a occuparsi anche di cinema. Maggio scorso sempre per il Tg2 Daniela Bisogni era inviata al Festival di Cannes.

Ma riprendiamo l’intervista.

Pantelleria è anche stile di vita, fatto di tempi, isolamento, natura tutti a volte avversi e a volte piacevoli e avvolgenti: ci si rispecchia? Pantelleria è bellissima così! E, come tutte le isole, ti abitua ad adattarti all’isolamento, che può essere positivo: per esempio ho imparato a fare tante cose che, prima, in città, non mi sarei mai sognata di affrontare! Però Pantelleria sta cambiando in fretta…chi la ama e gli abitanti devono forse fare di più per preservarla…penso per esempio ai rifiuti che, soprattutto d’estate, sembrano trasformare molti siti in discariche a cielo aperto. Mi dispiace anche molto vedere nell’abbandono terreni un tempo coltivati. Così lontana dalla costa, l’isola dovrebbe essere in parte autosufficiente, come lo era prima. Non si può puntare tutto sul turismo e la cementificazione. Occorrono nuove iniziative.”

Quest’ultima domanda si collega al fatto che moltissime persone, ad un certo punto, mollano tutto e scelgono l’isola come propria dimora definitiva e senza scadenza. Tornano in terraferma solo per brevi periodi, fremendo dalla smania di ritoccare il suolo roccioso e rovente pantesco, Secondo lei, perchè? “Me lo sono chiesta tante volte. Soprattutto ho notato, negli anni, una gran quantità di persone che, talora anche dopo pochi giorni che sbarcano sull’isola per la prima volta, già pensano a comprarvi un dammuso. Questo, oltre alla bellezza della figlia del vento, forse è dovuto all’energia del Vulcano, un fatto più o meno evidente. Una volta ho letto che una ricerca dell’università di Catania aveva stabilito come i principi attivi di alcune erbe officinali vengano esaltati se coltivate sull’Etna. Chissà, forse, potrebbe essere vero anche per gli umani a Pantelleria?”

Immagini di Peppe Aiello
Continue Reading

Ambiente

Pantelleria, dal 17 settembre riprendono le visite agli asini panteschi: Ettore ci aspetta

Redazione

Published

on

Dopo un dovuto e meritato riposo, da mercoledì 17 sarà possibile visitare il piccolo nucleo di asini panteschi presenti sull’isola. Vi aspettiamo alle ore 16:00 in via Madonna del Rosario( chiesetta di Sibà).

Dopo una passeggiata per un breve sentiero, raggiungeremo la residenza degli asini, dove non solo vi parleremo del progetto di tutela e riproduzione messo in atto dal Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale ( servizio 17 per il territorio di Trapani) ma vi faremo interagire con gli asinelli, soprattutto con il piccolo e socievole Ettore di Sibà, primo esemplare di asino pantesco nato sull’isola di Pantelleria dopo 35 anni di assenza della razza.

Per info e adesioni contattate il num. 3295613829

Continue Reading

Cultura

Pantelleria, domani primo giorno di scuola. Gli auguri del Vicesindaco Pineda

Redazione

Published

on

Pineda “Siate curiosi ed esigenti, abbiate sete di sapere e mantenete la serenità di fronte alle difficoltà che incontrerete”

Domani, 15 settembre 2025, suonerà la campanella per le scuole della Sicilia e di Pantelleria, per il primo giorno di scuola.
Alunni di ogni età, docenti e personale scolastico riprenderanno gli impegni finalizzati alla formazione e alla cultura.

Il Vicesindaco di Pantelleria nonchè Assessore alla Pubblica Istruzione, Adele Pineda, in una nota, rivolge gli auguri a tutti i protagonisti degli istituti scolastici

A nome di tutta l’Amministrazione comunale desidero rivolgere un caloroso augurio agli
studenti, ai docenti, al Dirigente, a tutto il personale della scuola e alle famiglie, per l’inizio
del nuovo anno scolastico. La ripresa delle attività didattiche è un momento
particolarmente importante: dopo le vacanze estive ci si ritrova più rilassati, riposati e
pronti ad affrontare un nuovo anno ricco di scoperte, di conoscenze, di sfide e di
opportunità che consentiranno, a ciascuno, una positiva crescita personale e un
importante arricchimento delle proprie esperienze. Agli studenti in particolare rivolgo un
invito “Siate curiosi ed esigenti, abbiate sete di sapere e mantenete la serenità di fronte
alle difficoltà che incontrerete: la scuola saprà darvi risposte concrete e adeguate, che vi
aiuteranno nel raggiungimento dei vostri obiettivi”.
Questa Amministrazione è sempre stata presente e vicina alla scuola, che quest’anno
ripartirà in modo puntuale domani, 15 settembre, dopo che nei diversi plessi sono stati
effettuati interventi di manutenzione, pulizia esterna e disinfestazione.

Siamo pienamente consapevoli dell’importanza dell’istruzione e del ruolo formativo,
educativo e sociale della scuola e continueremo a impegnarci per riuscire a offrire strutture
e servizi rispondenti alle esigenze della comunità.
Un sereno anno scolastico a tutti!

L’assessore alla P.I.
Prof.ssa Adele Pineda

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza