cronaca
Pantelleria. Covid-19: quali sono i sintomi più comuni? La testimonianza di Eva Casano

Due giorni fa, l’isola di Pantelleria ha assistito al primo caso positivo al Coronavirus, trasferito in elicottero sulla terraferma.
L’Ospedale Nagar, viene mantenuto “No-Covid”, e non avrebbe la possibilità di intervenire in caso di reale bisogno. Del nostro caso n. 1 sappiamo trattarsi di una donna anziana, di anni 88 che rientra quindi nei “soggetti fragili” che necessitano di cure ospedaliere e di una osservazione particolare. Infatti, data l’età avanzata fa presupporre che vi siano altre patologie, a cui il virus porta delle complicanze importanti, talvolta mortali.
Le statistiche attualmente ci indicano che sul territorio nazionale (dati aggiornati alla data del 12 novembre 2020) le persone positive sono 590.110 di cui 587.139 (cioè il 99% dei casi) con sintomi lievi mentre 2971 (cioè il restante 1%) in condizioni severe o critiche (https://www.worldometers.info/coronavirus/country/italy/).
Inoltre i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) aggiornati al 6 ottobre 2020 (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_6-ottobre-2020.pdf) riferiscono che nella maggioranza dei casi le persone affette dal Coronavirus sono asintomatiche o pauci-sintomatiche (cioè accusano solo qualche colpo di tosse secca, febbre al di sotto di trentasette e mezzo che dura uno o due giorni e generale senso di stanchezza) o accusano sintomi molto lievi (il 91,8% dei casi), mentre il 7,5% ha sintomi un po’ più severi. Solo lo 0,7% dei positivi evolve in un quadro clinico critico.
Ma quali sono allora i sintomi più comuni? Come riportato sempre dall’ISS nel suo sito (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sintomi-diagnosi) i sintomi più comuni di un’infezione da Coronavirus includono febbre, tosse e difficoltà respiratorie. In particolare i coronavirus umani comuni di solito causano malattie del tratto respiratorio superiore da lievi a moderate, come il comune raffreddore, che durano per un breve periodo di tempo. I sintomi possono includere:
- · naso che cola
- · mal di testa
- · tosse
- · gola infiammata
- · febbre
- perdita dell'olfatto e del gusto
- una sensazione generale di malessere.
A volte possono causare malattie del tratto respiratorio inferiore, come polmonite o bronchite, ma questo è più comune nelle persone con preesistenti patologie croniche dell’apparato cardio-vascolare e/o respiratorio, e soggetti con un sistema immunitario indebolito, nei neonati e negli anziani.
Abbiamo voluto porre alcune domande a una nostra concittadina positiva al Coronavirus, Eva Casano, che gentilmente si è resa disponibile, per capire un po’ meglio quali sono i sintomi che ha accusato, il suo decorso della malattia e quali le maggiori preoccupazioni cui si va incontro una volta che ci viene rilasciato il risultato di positività al tampone.
Ciò che ha suscitato in noi l’interesse nei sui confronti è stato non solo la notizia che fosse positiva, ma anche il fatto che abbia manifestato sui social tutto il suo disappunto e il suo dispiacere nei confronti di un atteggiamento ghettizzante che ha dovuto subire da parte di numerose persone. La “peste del nuovo millennio” è diventata, infatti, uno spauracchio che spaventa molto tutti quanti, e l’istinto ad additare chi ne è affetto come “untore” è molto forte, quando non è fatto con l’intento di schernire vigliaccamente. Non dimentichiamo che oltre al nostro corpo (che “sente” i sintomi) anche la nostra mente può rimanerne turbata. Tante sono le ripercussioni psicologiche dovute a questa situazione di pandemia: ad esempio la paura di essere infettati da chi è positivo (e in generale da chiunque si incontri per la strada) o di poter infettare gli altri senza saperlo. La mente umana, infatti, tende in queste situazioni a sviluppare paure irrazionali. E non basta dare ascolto solo a fonti informative affidabili, né tantomeno conoscere e attuare tutte le misure di sicurezza (lavarsi le mani, indossare mascherine, attenersi al distanziamento sociale, rimanere a casa se si ha qualche sintomo). Questo può scatenare vari sintomi depressivi e ossessivi e vere e proprie fobie. Quindi cerchiamo di stare calmi e di agire razionalmente.
Signora Casano oltre a lei, in famiglia, vi sono altri positivi? Siamo tutti positivi nella mia famiglia di nascita: mio padre, mia madre, mia sorella, mio fratello, mio cognato e anche mia zia.
Fortunatamente il mio compagno Tomas, prima del contagio, era partito per Bergamo ed è sceso a Pantelleria per prendere mio figlio Tommaso. Loro sono gli unici non contagiati.
Chi è stato il primo ad essere contagiato in famiglia? La prima a prendere il virus è stata mia zia, che ha contagiato mio padre e da lì è partita la catena. Ma chi lo abbia trasmesso a mia zia ancora non riusciamo a capirlo, se in farmacia, ospedale... Con il ristorante eravamo già chiusi, quindi si esclude qualche cliente.
Con che sintomi si è manifestato il virus? I sintomi che tutti abbiamo avuto sono: febbre per qualche giorno (ma contenuta nella temperatura), forti emicranie, dolori a reni e occhi, e debolezza. Mio padre, il più anziano del gruppo, ha avuto anche affanno e uno dei sintomi più diffusi e anomali: la perdita totale di gusto e olfatto. Oggi, a poco più di una settimana da inizio quarantena, siamo ancora tutti con i sintomi.
Che terapia avete seguito? Niente di particolare, solo tachipirina se aumenta la febbre.
Lei ha una bimba di pochi mesi, la piccola è positiva? Non lo sappiamo ancora. Alice sarà sottoposta a tampone alla fine della quarantena. Poiché la allatto necessariamente doveva stare con me.
La signora Casano si sottoporrà al prossimo controllo dopodomani, il giorno 13 novembre, insieme alla piccolissima figlia. Speriamo che quest’ultima ne esca senza i fastidiosi sintomi descritti.
Ringraziamo la signora Casano per la testimonianza resa su questo nuovo virus che, come abbiamo visto, si manifesta nella maggioranza dei casi come una semplice forma influenzale. Chi ne è affetto, rispettando i protocolli previsti per il contenimento della diffusione, va compreso e incoraggiato e non additato come “untore”.
Ambiente
Pantelleria 2030. Strategie e visioni per un futuro sostenibile

Il 17-18 ottobre 2025 al Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo
Dopo il primo incontro di maggio scorso, prosegue con due giornate dedicate al confronto
e alla co-progettazione sul futuro dell’isola il percorso partecipativo Pantelleria 2030 –
Strategia di Sviluppo Sostenibile.
Venerdì 17 ottobre, alle ore 17.00, presso il Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo, si
terrà il secondo incontro pubblico, un momento aperto alla cittadinanza e agli stakeholder
locali per condividere suggestioni, esperienze e idee su temi centrali come la gestione
delle risorse, la biodiversità, la partecipazione e lo sviluppo locale.
L’incontro, promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, rappresenta una nuova
tappa del cammino verso la costruzione condivisa della Strategia di Sviluppo Sostenibile in
linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la Strategia Nazionale e quella Regionale per
lo Sviluppo Sostenibile.
Durante la serata interverranno Donatella Bianchi, giornalista, autrice e conduttrice di
Linea Blu su Rai 1, da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente e del mare.
Ambasciatrice della biodiversità e voce autorevole della divulgazione ambientale, porterà a
Pantelleria una riflessione su come unire conoscenza, comunità e cura dei territori per
costruire insieme un futuro sostenibile.
Seguirà l’intervento di Antonio Abalsamo, architetto e urbanista, esperto di pianificazione
partecipata e tutela del paesaggio. La sua visione unisce architettura, comunità e
sostenibilità, invitando a ripensare il futuro dell’isola con uno sguardo collettivo e
rigenerativo.
La serata sarà arricchita dalla proiezione del cortometraggio “Gocce di Rugiada”, che
intreccia il racconto di una giovane in cerca di soluzioni con la potenza dei saperi naturali.
Barbara Sarnari ci racconterà come l’acqua può diventare fonte di ispirazione per
sviluppare comunità e partecipazione, invitando tutti a riflettere sul valore dell’acqua e sul
nostro rapporto con le risorse del Pianeta.
Il percorso prosegue sabato 18 ottobre dalle 9.00 con un workshop di co-progettazione a
gruppi ristretti, nel quale i partecipanti saranno guidati in due momenti principali:
– lo sviluppo di visioni, in cui cittadini e realtà locali immaginano scenari desiderabili
per il futuro dell’isola, mettendo a fuoco valori e priorità comuni;
– la proposta di idee, fase in cui le visioni vengono tradotte in proposte e soluzioni
concrete per trasformarle in azioni realizzabili sul territorio.
Alle ore 18.00 di sabato 18 ottobre è previsto un momento di restituzione pubblica, aperto
alla cittadinanza, durante il quale saranno presentati gli elementi conclusivi più significativi
emersi dai lavori di gruppo e dalle riflessioni condivise.
Per maggiori informazioni sul percorso e sugli eventi, visitare la pagina dedicata:
�� https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=191
Ambiente
Pantelleria, da domani distribuzione acqua a Khamma e Tracino – calendario ottobre 2025

E’ pubblico il calendario di distribuzione dell’acqua nelle contrade di Khamma e Tracino. SI parte domani, giovedì 16 ottobre 2025
Economia
Borghi marinari, un milione di euro per interventi di recupero e valorizzazione

Contributi a fondo perduto per interventi di restauro e riqualificazione di edifici, porti, spazi pubblici e altre aree legate alla pesca
È questo l’obiettivo dell’avviso da un milione di euro pubblicato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea.
«Questa iniziativa – dichiara l’assessore Luca Sammartino – rappresenta un’opportunità importante per stimolare lo sviluppo sostenibile delle piccole comunità costiere siciliane. L’obiettivo è quello di preservare e valorizzare il patrimonio storico e culturale legato ai borghi marinari della Sicilia, rafforzando la loro identità e promuovendo un turismo sostenibile. Gli interventi proposti dovranno contribuire alla creazione di percorsi culturali, strutture turistiche, musei, aree espositive e spazi di fruizione dedicati sia alla pesca che alle tradizioni artigianali locali: una grande occasione per la nostra Isola».
Ogni progetto può ricevere un contributo massimo di 250 mila euro, che coprirà fino al cento per cento dei costi, permettendo così di mettere in atto iniziative di grande valore per la conservazione e la promozione dei borghi marinari. Possono presentare la propria candidatura Comuni, enti pubblici, Gal della pesca, associazioni culturali e soggetti privati senza scopo di lucro che sono già attivi nel settore e che possiedono beni riconosciuti nel Registro delle identità della pesca mediterranea e dei borghi marinari (Reimar).
La partecipazione è aperta anche in forma associata, favorendo così la collaborazione tra enti pubblici e privati per interventi di maggiore impatto. Le proposte dovranno essere presentate entro il 3 novembre prossimo. Le richieste vanno inviate tramite Pec all’indirizzo dipartimento.pesca@certmail.regione.sicilia.it.
Per maggiori dettagli è possibile consultare l’avviso a questo link.
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ORSOLINDA MACCOTTA
09:00 - Novembre 16, 2020 at 09:00
salve, come posso avere il giornale di Pantelleria cartaceo?
Direttore
14:55 - Novembre 17, 2020 at 14:55
Lei abita sull’isola? Se si lo troverà presso i locali che indicheremo nelle prossime ore, sulla pagina ufficiale