Cultura
Pantelleria, corsi di inglese, francese e tedesco per operatori turismo e commercio organizzati dal Comune
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La Giunta Municipale ha deliberato per lโorganizzazione, nellโambito delle iniziative turistico culturali promosse da questa Amministrazione Comunale, corsi base di lingua inglese, francese e tedesco gratuiti, rivolti agli operatori del settore turistico ed agli operatori delle attivitร commerciali locali, finalizzati sia al miglioramento dellโaccoglienza nei confronti dei visitatori stranieri del territorio che ad acquisire il requisito obbligatorio previsto per lโinserimento della propria attivitร nellโitinerario turistico enogastronomico in fase di creazione.
Modalitร del corso
Il suddetto corso dovrร tenersi, in via sperimentale, presumibilmente dal mese di novembre c.a. o in ogni caso immediatamente dopo la definizione dellโacquisizione delle istanze delle persone interessate e individuazione del docente da incaricare, al mese di Maggio 2024, presso locali di proprietร o in disponibilitร di questo Ente, affidandone la conduzione a professionisti esterni qualificati e con esperienza nellโinsegnamento per adulti per un numero complessivo di circa 25 corsisti per ogni lingua (tra i quali n. 2 dipendenti del servizio culturale-turistico dellโEnte), articolando lโintero corso in tre incontri settimanali per la durata complessiva di circa 30 ore.
Cultura
Progetto MARLIN – Le scuole esplorano in diretta web lโitinerario subacqueo โLe Mazzereโ a Siracusa
Splendida iniziativa che si potrebbe pensare anche per Pantelleria
Il mondo sommerso diviene fruibile a tutti. Lunedรฌ e martedรฌ prossimi, 17 e 18 novembre, sarร possibile esplorare in diretta i fondali dellโarea marina protetta Plemmirio, a Siracusa, e interagire via web con i subacquei che illustreranno lโitinerario culturale sommerso โLe Mazzereโ. Lโiniziativa, rivolta a istituzioni e scuole, offrirร lโopportunitร unica di ammirare i reperti archeologici situati tra i 10 e i 20 metri di profonditร e di scoprire il paesaggio sottomarino della zona con tutte le sue ricchezze naturalistiche. Il progetto โMarlinโ, promosso dallโassessorato regionale dei Beni culturali e dellโidentitร siciliana con la Soprintendenza del Mare, รจ realizzato dalla startup Immersea srl, in collaborazione con l’itinerario culturale del Consiglio dโEuropa “Rotta dei Fenici”, e lโarea marina protetta Plemmirio.
ยซUnโesperienza innovativa โ dice lโassessore Francesco Paolo Scarpinato โ che permetterร di parlare e porre domande in tempo reale ai subacquei, rendendo accessibile a tutti un mondo solitamente riservato agli esperti di immersione. Un progetto che punta alla diffusione di pratiche di osservazione partecipata e allโutilizzo di tecnologie digitali interattive per la valorizzazione dei siti culturali sommersi sicilianiยป.
Oltre alla dimensione didattica, lโiniziativa rappresenta un banco di prova per nuovi format di comunicazione scientifica dedicati allโarcheologia subacquea, alla divulgazione delle metodologie di monitoraggio e citizen science, e alla promozione di sinergie tra enti di ricerca, universitร e aree marine protette per la tutela integrata del mare.
ยซSuperare le barriere โ dichiara il Soprintendente del mare, Ferdinando Maurici – e portare, grazie alle nuove tecnologie, il patrimonio sommerso siciliano nelle scuole, rappresenta un valore aggiunto alla costante opera di valorizzazione e promozione che la Soprintendenza porta avanti da oltre ventโanni. ร fondamentale che i futuri fruitori del mare e delle sue ricchezze culturali, abbiano consapevolezza della storia che ha attraversato questa parte del Mediterraneoยป.
Dopo questo primo appuntamento di presentazione, rivolto alle istituzioni e a un gruppo di scuole selezionate, il progetto โMarlinโ sarร progressivamente esteso al mondo scolastico e scientifico, aprendo la possibilitร di interagire in diretta, attraverso internet, con realtร e interlocutori di qualsiasi parte del mondo, abbattendo barriere e distanze fisiche.
Dalla pagina facebook di:ย https://www.facebook.com/sopmare
Cultura
Pantelleria in Val d’Aosta al salone internazionale dei vini estremi
La Figlia del Vento alla manifestazione enogastronomica aostana “Vins Extremes” 22 e 23 novembre – Link di partecipazione
Pantelleria, i giorni 22 e 23 novembre prossimi, sarร presente a “Vins Extremes, – ย Salone
internazionale dei vini estremiโ che si terrร in Val dโAosta, presso il Forte di Bard, struttura militare restaurata ed oggi polo culturale e turistico di respiro internazionale, sede di musei, esposizioni, eventi, servizi informativi e di accoglienza
allโavanguardia.
In tale occasione sarร coinvolto anche Peppe D’Aietti, conoscitore profondo dell’isola, nonchรจ abile e affascinante narratore della nostra cultura e un giovane enologo pantesco.
Ma i dettagli verranno successivamente riportati.
Intanto di seguito il link della partecipazione di Pantelleria:ย https://www.vins-extremes.it/visitatori/catalogo-aziende-partecipanti/zona-ospite-comune-di-pantelleria
Cultura
Pantelleria – Agricoltura, prospettive e progetti per il rilancio di un settore in via di abbandono
Intervista all’Assessore Massimo Bonรฌ, investimenti su produzione di olio, origano e uva
Sono anni e anni che il settore dell’agricoltura รจ in lenta ma costante discesa: abbandono delle terre troppo difficili da coltivare, per preferire altri tipi di lavoro, senza considerare la specialitร che si va perdendo.
A Pantelleria, diversi enti si stanno muovendo per un ritorno all’apprezzamento della terra, della preziositร di quella pantesca. Anche il Parco di Pantelleria sta organizzando eventi a tal proposito.
Ed ecco che, per fare il punto sull’argomento, abbiamo intervistato l’assessore Massimo Bonรฌ.ย
Assessore, che prospettive ci sono attualmente per l’agricoltura di Pantelleria? “Pantelleria rientra tra i Comuni che fanno parte del Gal-Elimos (la societร per lo sviluppo rurale della Provincia di Trapani), con cui si posso realizzare molte cose importanti. Per uscire da questo loop della saga della salsiccia, ci siamo detti, perchรฉ noi nonย utilizziamo i fondi che il GAL riceve dall’Unione Europea per rivitalizzare l’economia delle aree rurali?ย
“Si pensi che se a Pantelleria รจ vero che l’ufficio tecnico รจ abbastanza attrezzato, l’ufficio agricoltura non ha nemmeno un dipendente a sua disposizioneย e quindi non ci sono raccolte dati, non si quello che รจ stato fatto prima di “te”, non si ha idea di cosa c’รจ in ballo eccetera eccetera.

Quando invece l’agricoltura dovrebbe essere uno dei motori dell’economia? Infatti non lo รจ piรน ma il ragionamento รจ quello di farlo diventare un aspetto importante dell’economia pantesca, non tanto perchรฉ si possa tornare ai fasti del passato… Una volta cento anni fa in agricoltura era impiegato piรน del 90% della popolazione, adesso il 3-4%, quindi questo รจ un aspetto del quale bisogna tener conto. Per cui noi non potremo mai tornare all’agricoltura dei 300.000-450.000 quintali di uva e di cui ci raccontano gli anziani, ma questo non vuol dire che l’agricoltura non possa tornare ad essere fonte di redditoย e quindi darle dignitร , cioรจ fondi. Se dall’agricoltura deriva un guadagno c’รจ dignitร , se dall’agricoltura tu guadagni torni all’agricoltura, seย dall’agricoltura non ci fai niente come non ci hai fatto niente per gli ultimi 50-60 anni la gente normalmente la abbandona e immagina di fare soldi in altri settori.ย
I progetti
Assessore, ma intanto ci sono dei progetti avviati o prossimi per il rilancio? “Si decisamente! Come dicevo non saranno progetti che potranno mirare ai fasti del passato perรฒ se noi leggiamo l’economia di Pantelleria come un mix fra turismo, agricoltura, ambiente e, perchรจ no, gastronomia, ci rendiamo conto che l’agricoltura ha un’importanza fondamentale.
Noi attraverso questo campo siamo in grado di attrarre piรน turismo, perchรฉ ci sono personeย ย che vanno cercando delle specialitร enogastronomiche e noi ne possiamo vantare di parecchie perchรฉย abbiamo dei dolci particolari che non ci sono da nessuna parte, il mustazzolo e il bacio pantesco, per fare un esempio; oppure ci sono dei piatti come il couscous e nostro รจ diverso da quello del Nordafrica, siciliano; abbiamo una cultura con il passito che ce l’abbiamo cosรฌ,ย altri cercano di imitarlo ma viene, fammi dire erano acquarella.
“Quindi noi possiamo vantare dei primati che altri non hanno!
Origano prodotto dall’Azienda Kazzen
Le racconto questa esperienza: proprio quando dovevo pensare a delle attivitร economiche di rilancio dell’agricoltura, grazie all’amicizia con Gianfranco Rossetto, sono andato in Franciaย nell’Occitania, dove producevano erbe condimentali, buone anche per la sanitร diciamo, per la cosmesi e ancheย per la farmaceutica. Per cui mi trovavo in questo impianto con metodi di essiccazione naturali, quindi lenti, a freddo eccetera eccetera e poi sono andato ad odorare le erbe . Tra esseย c’era l’origano, tu per sentirne l’odore, dovevi prendere un pugno, mettere sotto il naso, dici: si รจ origano. Il nostro confezionato sottovuoto, senti l’odore anche a distanza.
Cosa voglio dire? Noi abbiamo una base di partenza talmente importante su cui possiamo costruire un sacco di cose.
I progetti
“Il primo intervento: proprio uno stabilimento delle erbe, perchรฉ le erbe condimentali. Seย l’origano ย va Eataly, o negozi di lusso similiย 20 grammi costano 6 euro, quindi quanto costa l’origano a chilo, quanto ci costa produrlo e la percentuale di guadagno รจ elevatissima. Ecco perchรจ รจ una coltivazione sulla quale bisogna intervenire.
“Si pensaย poi l’estrazione degli oli essenziali dalle foglie di olivo che vengono dalle potature.ย
“Le aziende avrebbero fondi: abbiamo fatto un bando di co-programmazione su questi lavori, a cui abbiamo invitato tutti a partecipare. Ha aderitoย solo l’associazione Resilea, con cui abbiamo cominciato a ragionare di questi argomenti giร dal primo giorno.ย Speravamo in qualche altra iscrizione per esempio dalla cooperativa dei capperi ma, purtroppo questa cosa รจ stata sottovalutata.
“Invece Resilea ci ha dato la soddisfazione di cominciare a lavorare con noi e stiamo lavorando sulla messa a punto dei progetti per questo stabilimento dell’erbe di comunitร . Tra l’altro Resilea, per un progetto di economia circolare,ย ha avuto giร un finanziamento di 500 mila euro, quindi noi abbiamo la quasi certezza assoluta che questo impianto dell’erba una volta realizzato funzionerร perchรฉ ci sono i soldi per farlo funzionare ai primi anni. Poi ovviamente questo stabilimento sarร in grado anche di guadagnare.”
Ma sull’uva cosa ci dice? “Adesso passiamo all’uva.
Secondo intervento: Noi vogliamo fare anche una cantina di comunitร , per cui il contadino, invece di portare l’uva ai grossi acquirenti, ai grossi conferitori, la porta alla cantina di comunitร . Ivi, ci saranno gli enologi che ti affineranno il tuo vino e te lo mettono in un silos tuoย e poi viene imbottigliato, etichettato, venduto e ti vengono dati i soldi indietro.
“Praticamente un contadino che oggi fa 100 quintali di uva e rivende alle cantine maggiori, Pellegrino e Donnafugata, ricava un reddito che รจ la decima parte di quello che potrร ricavare un domani attraverso l’apertura di una cantina di comunitร , che lo seguirร conย l’enologo, poi ci le fasi dette e si prende pure soldi, senza che hai fatto granchรฉ di lavoro.”
Ma Donnafugata e Pellegrino nonย sono contrari a questa cosa? “No, non sono contrari, perchรฉ loro sono dei tecnici moltoย preparati e lungimiranti, che sanno come funziona l’economia agricola: gli sta molto bene questa cosa, perchรฉ loro sanno che se continueremo cosรฌ fra dieci anni non ci sarร neanche niente da coltivare. Invece, con la cantina di comunitร l’agricoltoreย continuerร a portare a lui i 100 quintali, ma andrร a recuperare le terre che ha abbandonato.ย
“Ma questo cosa produrrร ? Produrrร pure la possibilitร che l’uva sarร pagata a un prezzo molto piรน equo, come avviene giร in altre realtร ,ย come il nord-est, il Veneto per esempio, dove ci sono grandi vini importanti. Sa quante bottiglie di prosecco vengono fatte in Veneto? Quasi 700ย milioni di bottiglie!
“E quindi noi ci avvarremo di queste aziende per commercializzare i nostri prodotti in Cina e negli Stati Uniti.” Poi fra l’altro per esportare negli Stati Uniti ci sono delle certificazioni che devi fare, che non costano tanto, perรฒ ogni singolo prodotto deve essere certificato, cioรจ se tu hai una bottiglia, non puoi certificare con un colpo solo il vino: c’รจ il passito di Donna Fugata lo devi certificare, c’รจ il passito Pellegrino lo devi certificare, c’รจ il vino bianco, ogni cosa ha la sua certificazione, perรฒ penso avremo nel tempo la possibilitร di aiutare tuttiย a fare queste certificazioni.
E per l’olivocultura, cosa mi dice? “E veniamo al terzo intervento: abbiamo il ย progetto la realizzazione di un frantoio di comunitร e stiamo anche spingendo per la costituzione di una cooperativa. Quando io parlo di un frantoio di comunitร , penso ai contadini che fanno 10-20 quintali di olive, chi fa 50-60-100ย quintali ovviamente si deve associare in una cooperativa, perchรฉ la cooperativa ti dร unaย serie di vantaggi non soltanto fiscali, ma anche di riferimento dai finanziamenti dai bandi regionali.
“Per esempio adesso dovrebbe uscire un bando regionale che dovrebbe finanziare la realizzazione di frantoi e catene di imbottigliamento. Lo stiamo aspettando! Ci sono alcuniย panteschi insieme ad altre persone che vengono da fuori, che vogliono costituire questa cooperativa, noi cercheremo di dare una mano per ottenere finanziamenti.ย Infatti noi abbiamo, per dare una mano ai contadini, per non perdere i bandi di finanziamento, abbiamo preso a contratto un agronomo che lavora giร in regione cheย segue tutti i bandi e ci aiuta a fare le domande.ย
La cooperativa poi puรฒ ambire a questi bandi per avere un finanziamento per fare un frantoio con catena di imbottigliamento e quindi raccogliere tuttiย i produttori grossi di Pantelleria, che fanno 500.000 litri di olio, per poterlo vendere. Inย piรน abbiamo avuto, grazie a quel convegno sull’olio che abbiamo fatto a a Punta Spadillo a fine agosto, ilย il presidente dell‘IGP Sicilia, Mario Terrasi, che ha dato la disponibilitร a fare il riconoscimento subito dell’olio.
Alla fine soltanto i non-panteschi hanno fatto la richiesta di fare l’IGP, i non-panteschi usciranno con l’IGP Sicilia sotto zona Pantelleria e i panteschiย continueranno a scrivere l’olio italiano, perchรฉ hanno paura.ย
“E per cui noi stiamo cercando anche attraverso questo convegno sull’olio cheย si rifarร il prossimo anno sicuramente di creare una coscienza, una consapevolezza nelle persone.ย
“Il frantoio di comunitร ย ha lo stesso principio: mettere in condizione i piccoli produttori di portare le olive, farle selezionare per uscire con un unico olio selezionato, magari una prima scelta piuttosto che una seconda scelta, ma questo poi lo decideranno i tecnici.ย L’olio sarร venduto nel mercato internazionale, perchรฉ vendere in Cina piuttosto che negli Stati Uniti รจ un attimo,ย perchรฉ in Cina ci sono 100 milioniย ricchi che vogliono mangiare italiano, vogliono vestire italiano, gli piace l’Italia, la cultura italiana e quindi lรฌ facciamo il gioco, cioรจ quando arriva un prodotto di qualitร , specie se certificatoย IGP.
La cultura della molitura
Quarto intervento. Un’altra cosa sulla quale si lavorerร grazie a questo convegno sull’olio il prossimo anno sarร la cultura della molitura. Noi ieri ad un incontro che abbiamo fatto al Kouteck con alcuni contadini di Pantelleria per spiegare come funzioneranno le centraline che stiamo montando: esse ti indicano in anticipo, se c’รจ previsione di pioggia nelle prossime settimane, di fare questo tipo di trattamentoย per evitare la cocciniglia piuttosto che la mosca.
“Non solo tu fai il trattamento giusto al momento giusto, ma fai solo i trattamenti che servono ai risparmi tempo e denaro.
Come possiamo sintetizzare in una frase sola questa intervista sui progetti sull’agricoltura? Non si parla solo di progetti ma sono tante cose cheย insieme operano a ventaglio per spingere l’agricoltura verso il rilancio.”
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