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Pantelleria-Consiglio Comunale, intervento del Sindaco Campo sul bilancio

Redazione

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IL PRIMO CITTADINO FA IL PUNTO SULL’ATTIVITÁ AMMINISTRATIVA DI QUESTI ANNI E SUI RISULTATI CHE SI VEDRANNO DAL 2023 IN POI

 

Il 5 dicembre scorso, durante il primo Consiglio Comunale sul Bilancio di Previsione del 2022, il Sindaco Vincenzo Campo ha letto questa relazione su quanto fatto dalla sua Amministrazione. Un discorso che fa il punto sull’attività di questi anni e del 2022 dell’Amministrazione Campo e illustra i risultati che si vedranno a partire dal 2023.

Saluti e una nota sul Bilancio approvato a dicembre

Grazie Presidente, buon pomeriggio a tutti voi Consiglieri, a tutti i presenti e quanti ci ascoltano in questo momento.

Oggi è un’altra giornata importante per questo territorio, perché siamo qui tutti ad approvare il DUP ed il Bilancio Preventivo 2022/2024, che rappresentano strumenti importanti di programmazione e di attuazione del programma politico, ma soprattutto documenti che ci permettono di dare risposte al territorio.

Però c’è un problema: il documento anziché essere approvato al 31.12.2021 con le varie proroghe fino a entro il 31.08.2022, lo approveremo il 5 dicembre 2022.

Quando ero lontano da questi scranni, pensavo che fosse colpa soprattutto della politica per questi ingiustificati ritardi, ma oggi dopo ben 4 ed oggi 5 bilanci approvati e da approvare, posso dire che la politica ha la sola colpa, paradossalmente, di non essere in grado di sostituire in toto la macchina amministrativa con quella di altri Comuni in condizioni similari, dove queste scadenze sono rispettate il più possibile. 

Il Bilancio Preventivo è sì il frutto dell’azione politica, ma soprattutto è un contenitore di numeri e azioni che sono il risultato delle attività dei settori della macchina amministrativa e, cioè, della macchina gestionale del Comune. Se i dati tardano ad arrivare, tarda anche la redazione del bilancio e quindi ci troviamo al 5 dicembre a dover approvare un documento che è fin troppo scaduto.

Il nuovo Segretario Comunale

Noi paghiamo lo scotto di non avere avuto un Segretario Comunale.

Finalmente ne abbiamo uno che non è a scavalco ed è titolare.

Come nel calcio, se giochi con le riserve o con giocatori che hanno anche la testa altrove, non sempre vinci le partite, ma con i titolari probabilmente riesci a fare bottino pieno.

Un segretario serve perché ha il compito fondamentale di avvicinare la parte politica alla parte gestionale nel raggiungimento degli obiettivi che devono essere comuni e condivisi. Il dott. Calamia, che ringrazio per aver accettato la titolarità della sede di Pantelleria, si è dimostrato fin da subito un punto fondamentale che mancava e ci è mancato da sempre.

Quando si è senza segretario, anche il minimo problema può diventare impossibile da superare. Lo scavalco aiuta, ma difficilmente può superare l’incancrenirsi di metodologie decennali che portano con sé meccanismi difficili da superare e che trovano sempre giustificazioni, ma che agli occhi anche dei più esperti non sono assolutamente accettabili e condivisibili, figuriamoci per chi esperto non lo è.

Le carenze della macchina amministrativa

Per vicissitudini passate e per portare avanti un cambiamento di visione della macchina pubblica dove tutti dobbiamo essere al servizio di chi ci paga e quello che facciamo non è un favore al nostro datore di lavoro, cioè il popolo, alcune volte paghiamo le frizioni che si creano tra gli uffici e la parte politica, ma che siamo convinti, con un segretario titolare, sarà più facile superare.

A tutto ciò si aggiunge la carenza di personale con 56 unità rispetto alle 100 che dovrebbe contare la macchina amministrativa. L’unico servizio che dovrebbe essere completo è l’area demografica con 9 unità effettive, così come previsto, tutto il resto delle aree sono in sofferenza.

L’area tecnica che dovrebbe essere composta da 43 risorse ne conta appena 26 e considerato i risultati ottenuti con i tantissimi finanziamenti su progettazione prodotta in-house dobbiamo rendere merito ed onore al grande lavoro dei nostri tecnici e amministrativi.

Tanti finanziamenti e un grande lavoro per il territorio

Siamo arrivati ad ottenere intorno ai 100 milioni di finanziamenti, più di realtà che sono province o addirittura capoluoghi. Non dimentichiamoci che questo è un piccolo Comune di poco più di 7.000 abitanti, che ha le necessità di una piccola provincia, ma con personale dipendente di un piccolo Comune.

Dobbiamo essere fieri dei nostri dipendenti comunali, come dobbiamo pretendere di più dal nostro vivere come cittadini di questo paradiso che ci ha donato il Padre Eterno.

Vivere con la consapevolezza che qualsiasi cosa facciamo a danno del territorio o omettiamo di fare a favore dello stesso sarà moltiplicata in termini di tempo e denaro per essere risolta. Mentre qualsiasi cosa facciamo a favore del nostro territorio, diventa un plusvalore che permette a tutti di essere degni di vivere in questo paradiso terrestre. Ringrazio per questo tutti i volenterosi che semplicemente si abbassano e tolgono quel mozzicone di sigaretta buttato dall’amico.

L’opposizione veramente costruttiva e quella da social

Prima di immergerci in qualche numero, permettetemi di rivolgermi alla opposizione, quella costruttiva sia chiaro, per ringraziarla del contributo che in questo anno ha dato anche solo semplicemente scrivendo un Whatsapp per segnalare una luce spenta, senza bisogno di scriverlo sui social, oppure a formulare idee che potrebbero essere utili alla soluzioni delle tantissime problematiche che attanagliano Pantelleria e alle quali, questa giunta e questa maggioranza hanno cercato di dare via prioritaria rispetto anche alle proprie idee.

Un po’ di numeri

Adesso diamo qualche dato che ci dà la portata delle iniziative e della situazione economico-finanziaria e patrimoniale del nostro Ente.

Le entrate correnti sono in risalita rispetto al 2021: da €16.985.114,96 a €17. 416.233,57; con una stima che mantiene costanti le entrate per il biennio successivo.

Le entrate in conto capitale (trasferimenti statali, permessi di costruire e concessioni cimiteriali), invece, ci danno la portata delle attività che questa amministrazione sta mettendo in campo e che vedranno luce nel 2023 e per il prossimo quinquennio.

Dai €44.501.986,24 del 2021 (poco più di 3 milioni nel 2019 e quasi 8 milioni nel 2020) alla cifra di €41.495.914,10 dell’anno corrente ai ben €111.216.836,00 del 2023 per quasi raddoppiare nel 2024. Questo è il risultato dell’attività messa in campo da questa amministrazione che raccoglie e farà raccogliere alle prossime amministrazioni importanti finanziamenti che dovranno essere messi a terra e soprattutto governati con l’onestà che questa amministrazione che rappresento ha sempre posto come pietra miliare nella sua azione politica e amministrativa.

Le entrate

Le entrate tributarie manterranno un trend costante nel triennio considerato intorno ai 6,4 milioni, in leggero aumento rispetto agli anni precedenti. Parliamo chiaramente di IMU, TARI, addizionali, canone unico patrimoniale e recupero evasione.

Anche le entrate da contributi e trasferimenti correnti (Stato e regione) si manterrà con un saldo medio di 7 milioni, mentre, ricordiamo, che per il Fondo di solidarietà comunale questo ente non riceve, ma finanzia i Comuni più deboli.

Per le entrate da proventi extratributarie (vendita di servizi, per esempio idrico, gestione di beni, per esempio incasso affitto antenne, sanzioni varie, per esempio quelle del Codice della Strada) si prevede un rialzo nel biennio successivo; dai poco più di 3 milioni nel 2022 (già in crescita rispetto al biennio precedente) fino ai 4 milioni e 600 degli anni 2023 e 2024.

Le uscite

Tra le uscite previste, ne segnaliamo alcune rilevanti che dimostrano l’efficienza di questo ente nel voler cambiare le sorti di questo territorio:

·       Edilizia abitativa: spese in conto capitale dai €1.400 milioni del 2022 ai €15.200 milioni del 2023 ed i €11.300 milioni del 2024. Ricordiamo che il lavoro di questa amministrazione darà nei prossimi anni palazzine popolari rinnovate ed efficientate. Un impegno preso subito che ci ha consentito di finanziare ben 20 condomini, risultando tra i primi in Sicilia.

·       Per la transizione energetica si passa da spese in conto capitale di €3,7 milioni nel 2022 ai €15,68 milioni nel 2023 ai €16,290 milioni nel 2024. Missione importante visto il costante caro energia che subiamo.

·       Interventi per la disabilità dai €165.000 del 2021 ai €210.000 medi per il triennio 2022/2024.

·       Per gli interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale dei già spesi quasi 2 milioni nel 2022, prevediamo di nostro di spendere nel biennio successivo in media quasi 1,4 milioni senza considerare ciò che arriverà dalle azioni che saranno poste in essere dalle istituzioni superiori.

Concorsi e acquisizione nuovo personale

I cambiamenti eseguiti nel 2021 ci hanno permesso di portare a termine i concorsi e nell’anno corrente le assunzioni di n. 3 Vigili Urbani, n. 1 Istruttore Tecnico, n. 2 operai; mentre nel 2023 ci aspettiamo l’assunzione di n. 3 Istruttori Amministrativi, n. 1 Istruttore Tecnico; n. 1 Assistente Sociale; stabilizzazione di n. 1 LSU idonea nella precedente graduatoria e nel 2024 un nuovo Istruttore Amministrativo.

L’importanza di avere ulteriori risorse umane è basilare per poter rispondere in maniera adeguata alle sfide dei prossimi anni ed alle possibilità che ci dà il PNRR. Di questo ne sono consapevoli tutti e l’arrivo del nuovo Segretario credo ci consentirà di raggiungere l’obiettivo prima possibile.

Nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti

Nel nuovo anno avremo il nuovo appalto della raccolta dei rifiuti che rappresenterà un nuovo modo di rispondere alle sfide che il settore richiede. Il trattamento dei rifiuti in loco è una attività ambiziosa che questa amministrazione si è posta come obiettivo per raggiungere quel motto: Pantelleria zero, che non può che prendere le basi dai rifiuti zero.

Lavori pubblici: una rivoluzione per l’isola

Dal punto di vista dei lavori pubblici ci aspetta un 2023 con tantissimi nuovi cantieri o in prossimità dell’apertura e fine di altri. Ne ricordo alcuni:

1.    Apertura del Castello dopo un serio e necessario restyling;

2.    Apertura nuova scuola per l’infanzia di Rekhale con punto di cottura;

3.    Efficientamento e ristrutturazione scuola di Scauri e scuola infanzia Collodi/Salibi;

4.    Ristrutturazione ed efficientamento Mediateca, canile e baby parking;

5.    Lavori di ristrutturazione ed efficientamento delle 14 palazzine popolari finanziate (20 milioni) e termine delle 6 palazzine attualmente in ristrutturazione;

6.    Fine lavoro Molo Toscano con nuovo dente di attracco;

7.    Apertura dell’interporto “Campo Massi” con limitazione definitiva della circolazione degli autoarticolati sulla rete viaria dell’isola;

8.    Fine efficientamento illuminazione pubblica con lavori di sistemazione dei relativi cavidotti che spesso creano guasti per la loro vicinanza con la rete Smede;

9.    300 mila euro di lavori per sistemazione marciapiedi centro urbano;

10. Waterfront con l’abbattimento del palazzo verde;

11. Messa in sicurezza della Perimetrale di Dietro l’Isola;

12. Messa in sicurezza del costone lago-Bugeber;

13. Inizio attività per i progetti Isole Verdi che contano 24 milioni di euro;

14. Ristrutturazione dei vicoli Messina e Colombo;

15. Messa in sicurezza della grotta di Sataria;

16. Abbattimento e ricostruzione ex-ospizio Via Roma;

17. Una gestione dei cimiteri migliore che ci faccia uscire una volta per tutte da emergenze che sembrerebbero causate di proposito;

18. Asfaltature delle strade che partono dall’aeroporto al porto, quindi quasi tutte le vie del centro;

19. Apertura su via Roma della Via Itria;

20. Creazione della rotonda al posto del semaforo in via Salibi e decoro urbano di tutte le vie (non solo panchine);

21. Tantissimi altri piccoli interventi che renderanno l’isola ancora più bella.

L’incarico in corso di perfezionamento per un tecnico che si occuperà dell’aggiornamento del Piano Regolatore e della redazione dello Studio di Dettaglio del Centro Storico permetterà di sbloccare tantissimi interventi nel capoluogo, soprattutto dei privati, per donargli quell’aspetto e quel biglietto da visita necessario per un Comune dei nostri tempi: il dopoguerra è finito da tempo.

Nuova governance del Parco Nazionale

Una nuova e sperata governance del Parco Nazionale ci consentirà di poter rispondere meglio alle esigenze del territorio e difendere la nostra agricoltura e ruralità, patrimonio di tutti e soprattutto probabile fonte di un nuovo e più forte sviluppo economico dell’Isola.

Questi non sono slogan da campagna elettorale, ma fatti documentati che dimostrano la caparbietà di questa Amministrazione.

Concludo dicendo che tutti noi dobbiamo essere fieri del lavoro svolto, perché questi anni hanno segnato il passo e ci doneranno nei prossimi anni un’Isola migliore e più accogliente.

Fieri dei risultati incredibili ottenuti, nonostante la pandemia

Come amministratori dobbiamo essere fieri di aver ereditato un’isola che era ferma e nonostante la pandemia e l’attuale guerra non ci siamo fatti abbattere e, anzi, ancora con più forza abbiamo raggiunto risultati incredibili e, in alcuni casi, inaspettati.

Grazie Presidente e grazie Consiglieri.

Vincenzo Campo – Sindaco

 

 

 
 

Politica

Pantelleria 2050: D’Ancona ha chiesto ai panteschi se volevano rinunciare al Castello?

Redazione

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Il recente passo indietro dell’Amministrazione Comunale sulla gestione del Castello Medievale di Pantelleria è la conferma di un fallimento annunciato e prevedibile.

Con la delibera, approvata in prossimità del Ferragosto, la giunta ha deciso di rescindere unilateralmente la concessione gratuita faticosamente ottenuta negli anni passati, rinunciando così a una delle più importanti opportunità culturali e turistiche per l’isola.

Le ragioni per cui si è deciso di abbandonare, di fatto, il Castello al suo destino non sembrano giustificate, neppure dopo la lettura della delibera approvata lo scorso 8 agosto.

Infatti, sembrerebbe che il Demanio statale avesse confermato che il Castello necessitava di un intervento di restauro e che, quindi, i relativi costi non dovevano essere posti a carico del Comune.

La Soprintendenza, da parte sua, sembra chiedere degli interventi di messa in sicurezza che servano a preservare il monumento e ne consentano la fruizione in sicurezza, in attesa di trovare delle linee di finanziamento per intervenire con il restauro e il consolidamento delle parti pericolanti. Addirittura, si spinge oltre: avviando l’azione sostitutiva, ossia intervenire con proprie risorse per poi rivalersi sul soggetto competente, che a detta del Comune sarebbe il Demanio statale.

Ma c’è di più.

A dicembre 2023 sono stati impegnati dal Comune 80 mila euro per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza dello stesso, giustificando tale stanziamento con la volontà di “salvaguardare il Castello medievale dal degrado” e “preservarne lo stato e rendere lo stesso fruibile ai visitatori”.

Ma allora cosa è successo adesso per spingere la Giunta a deliberare la rescissione della convenzione per eccessiva onerosità?

E proprio alla vigilia dell’inizio dei lavori del Waterfront che restituiranno piena visibilità alla struttura, liberandola dall’obbrobrio del “palazzo verde”?

E perché si parla di eccessiva onerosità dopo che nell’ultimo decennio il Comune ha speso circa 40.000 € l’anno per interventi di manutenzione sul Castello, con il favore e l’appoggio di tutta la comunità che riconosce nel monumento il cuore monumentale dell’isola?

La scusa della concessione limitata degli anni regge ancor meno, perché fu concordato il rinnovo illimitato con il Demanio proprio dalla nostra Amministrazione. Dobbiamo pensare che l’azione maldestra di questa Amministrazione abbia reso vani anche quegli accordi?

Davvero si pensa che la soluzione per ridare dignità al Castello, unico simbolo storico rimasto nel centro di Pantelleria, è quella di restituirlo al Demanio statale e, così, chiuderlo a tempo indeterminato o, peggio, farlo affidare ad un gestore privato?

E l’Amministrazione D’Ancona ha chiesto ai panteschi se erano favorevoli a rinunciare al loro Castello, interpellandoli direttamente o tramite il Consiglio Comunale?

 Sarebbe bene anche informarli che rinunciando alla concessione, c’è la chiara possibilità che fra qualche anno, trovato il privato disponibile, il Demanio magari lo concederà per farci l’ennesimo hotel o altro (ricordiamoci il bando per il Faro di Punta Spadillo e di tanti altri beni in Italia che hanno fatto la stessa fine).

Le domande, come si vede, sono tante. Aspettiamo le risposte, se arriveranno. Ciò che ci sembra palese è la volontà dell’amministrazione D’Ancona di scappare dalle proprie responsabilità e di lasciare Pantelleria al suo destino in balia delle decisioni che saranno prese altrove.

Un po’ come è avvenuto con la gestione del ricorso al TAR sul punto nascita, chiuso nel 2020 dall’allora assessore Razza (oggi Fratelli d’Italia). Quel ricorso avrebbe potuto chiarire il diritto dell’isola a mantenere il servizio e le responsabilità del governo regionale, ma anche allora la giunta D’Ancona decise, incomprensibilmente, di non proseguire l’iter, rinunciando a una battaglia di giustizia per la comunità.

Due episodi, due simboli, un solo filo conduttore: incapacità di agire, mancanza di visione e rinuncia alle responsabilità.

Pantelleria merita di meglio.

Pantelleria2050

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Cultura

Comune di Pantelleria procede a rescissione contratto concessione Castello

Direttore

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Botta e risposta tra Comune e Soprintendenza.
Ciao, Castello, ciao

Lo scorso 8 giugno 2025, in seduta di Giunta Comunale si è approvato la richiesta di rescissione anticipata del contratto di concessione del Castello di Pantelleria, stipulato tra Comune, appunto, e l’Agenzia del Demanio.

La delibera che riportiamo ricostruisce il rapporto contrattuale dicendo

PREMESSO CHE:

 con contratto Rep. n. 2240 del 16/12/2019, l’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Sicilia ha concesso in uso gratuito al Comune di Pantelleria, per finalità istituzionali e culturali, l’immobile denominato Castello Barbacane, sito nel centro urbano dell’isola, censito al Catasto Fabbricati al foglio 3, particella 990, sub. 1, 2, 3 e 4, appartenente al Demanio Pubblico dello Stato – Ramo Artistico-Storico; 

Le competenze del Comune secondo contratto

 il contratto, con scadenza al 31/12/2025, prevedeva a carico del Comune gli oneri relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria, custodia e vigilanza, ma non obblighi di restauro o risanamento conservativo, di competenza dell’Ente proprietario ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs. 42/2004;

CONSIDERATO CHE:

 con ordinanza n. 145 del 23 agosto 2023 è stata interdetta l’area interessata al distacco di materiale roccioso dalla parete del castello di Pantelleria prospiciente la Piazza Vincenzo armata;

 con nota prot. n. 19671 del 03.10.2023 il Comune ha segnalato alla Soprintendenza di Trapani ed all’Assessorato regionale Beni Culturali l’impossibilità di intervenire con urgenti interventi di messa in sicurezza del compendio demaniale in oggetto, per mancanza di risorse finanziarie, evidenziando altresì che a causa del mancato intervento, il processo di degrado dell’edificio monumentale è in costante aumento con il concreto pericolo di crollo della torre campanaria e di altri paramenti murari;

 con nota 6962 del 02.04.2024 il Comune ha segnalato l’impossibilità di intervenire con urgenti interventi di messa in sicurezza del compendio demaniale in oggetto, per mancanza di risorse finanziarie, evidenziando altresì che a causa del mancato intervento, il processo di degrado dell’edificio monumentale è in costante aumento con il concreto pericolo di crollo della torre campanaria e di altri paramenti murari;

La risposta della Soprintendenza

 con nota 7075 del 23 maggio 2024 assunta con prot. n. 10864 del 24/05/2024, la Soprintendenza ha fatto presente che ai sensi degli articoli n. 677 del codice penale e n. 2053 del codice civile non poteva assolutamente ritenersi responsabile, né civilmente né penalmente per eventuali danni causati dal cattivo stato di conservazione di immobili monumentali non ricevuti in consegna, specificando che le opere necessarie alla conservazione del monumento, dovevano essere eseguite dall’Ente proprietario o da quello concessionario/possessore e che l’Ufficio ha già autorizzato con provvedimento n. 13371 del 16/11/2023 i lavori di messa in sicurezza. Si riservava, altresì, la possibilità di inserire l’edificio in oggetto nei programmi di restauro futuri, parimenti richiamando l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sulla eventuale necessità di intervenire al sensi dell’articolo 69 della L. R. Sicilia 15/03/1963, n. 16 per predisporre i mezzi e le opere necessarie per la prevenzione della incolumità pubblica;

 con la nota Prot. n. 2024/DRSIC/ST-PA3, acclarata al protocollo comunale in data 15-4-2024 al n. 7707, con la quale l’Agenzia del Demanio richiama gli obblighi assunti con la concessione del bene tra i quali rientra la manutenzione straordinaria;

 con nota del 03/06/2024 prot. n. 1140 il Comune ha comunicato che “gli interventi di cui necessitava l’immobile tutelato non rientravano tra gli interventi di manutenzione straordinaria ma rientrano sicuramente a pieno titolo tra quelli di restauro e di risanamento conservativo, e per tale ragione a totale carico dell’Ente proprietario del bene, il quale hai sensi dell’art. 30, comma 1 del d.lgs. n. 42 del 2004 ha l’obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza. In subordine, qualora l’ Agenzia del Demanio fosse rimasta nell’errata interpretazione che le opere di risanamento conservativo, di cui necessità il bene tutelato, rientrassero nel novero degli interventi di manutenzione straordinaria a carico del Comune di Pantelleria, si chiedeva la risoluzione anticipata della convenzione rep. n. 2240 del 16-12-2019 per sopravvenuta onerosità ex art. 1467 c.c.”;

con nota 9068 del 10/07/2025, riscontrando la nota 10682 del 08/08/2024, la Soprintendenza ha richiesto un intervento di somma urgenza finalizzato alla messa in sicurezza, notificando l’avvio del procedimento dell’intervento sostitutivo, per assicurare la conservazione del bene.

 con nota del 31/07/2025 il Comune ha riscontrato la nota della Soprintendenza di Trapani prot. 9068 del 10/07/2025, per rappresentare che “il Comune di Pantelleria non ha alcuna competenza a eseguire interventi per la messa in sicurezza del castello Barbacane. Tali lavori, con assoluta certezza, confermata dalla stessa Direzione Regionale della Sicilia dell’Agenzia del Demanio (cfr nota del 30/04/2025, che si allega), concretizzano un intervento edilizio di restauro e risanamento conservativo, se non anche di ristrutturazione tout court.”, manifestando “la disponibilità del Comune di Pantelleria a un incontro tra le Amministrazioni anche in sede assessoriale, per accelerare le decisioni da assumere per un più celere avvio dei lavori, rappresentando la necessità “che il Dipartimento Regionale, cui la presente è inviata per conoscenza, convochi una specifica conferenza di servizi o quanto meno una riunione delle tre Amministrazioni interessate a vario titolo.”;

 il verbale di sopralluogo congiunto del 30 e 31 luglio 2025 redatto da funzionari dell’Agenzia del Demanio e dell’Ufficio Tecnico Comunale ha accertato il grave stato di degrado statico e strutturale del Castello, con elevato rischio di crollo della torre campanaria e porzioni dei prospetti, nonché assenza di adeguate misure di sicurezza per la copertura;

 le relazioni tecniche del Responsabile del Settore II – Area Lavori Pubblici redatte nel tempo avevano già evidenziato l’impossibilità per il Comune di accollarsi le spese di restauro, trattandosi di interventi di risanamento conservativo e non di semplice manutenzione straordinaria, rientranti nella competenza esclusiva dell’Ente proprietario, come previsto dall’art. 30, comma 1, del D.Lgs. 42/2004;

 il Vicario Responsabile dell’Area LL.PP., per ultimo, con relazione prot. n. 19093 del 06/08/2025, ha attestato la sopravvenuta impossibilità di utilizzo dell’immobile per finalità istituzionali e culturali, a causa dell’aggravamento delle condizioni statico-strutturali dell’edificio, che impongono interventi di restauro e risanamento conservativo, non compatibili con le risorse finanziarie e le competenze del Comune;

 lo stato di pericolo e inaccessibilità ha reso impossibile la fruizione istituzionale e culturale del bene, determinando il venir meno dell’oggetto della concessione;

PARERE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Si esprime parere Favorevole in ordine alla Regolarità Tecnica

E, ora?

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Politica

Al via “Progetto Sicilia Sviluppo” il nuovo movimento politico di Padre Giuseppe Di ROsa

Redazione

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PARTE DA CALTANISSETTA UNA NUOVA INIZIATIVA POLITICA. APPROVATO IL
MANIFESTO DEL MOVIMENTO “PROGETTO SICILIA SVILUPPO”, AL QUALE HANNO
ADERITO DIVERSI SOGGETTI, TRA ASSOCIAZIONI, ORGANIZZAZIONI DATORIALI E
MONDO DELLA COOPERAZIONE. A SETTEMBRE SI TERRÁ UNA PRIMA RIUNIONE TRA I
QUATTORDICI COMPONENTI DESIGNATI DEL GRUPPO DI LAVORO. IDEATORE
DELL’INIZIATIVA, PADRE GIUSEPPE DI ROSA, STORICO RAPPRESENTANTE DEI
COSIDDETTI “FORCONI”
Una nuova iniziativa politica ha preso corpo in Sicilia, terra da sempre considerata come
laboratorio politico nazionale. “Progetto Sicilia Sviluppo” è il contenitore che nella fase
embrionale, nasce spontaneamente senza sovrastrutture politiche, ma con una volontà
precisa di cambiamento per il popolo siciliano.
Nei giorni scorsi, presso l’hotel San Michele di Caltanissetta, si è svolta la prima riunione
del coordinamento “Progetto Sicilia Sviluppo”, che ha gettato le basi per la creazione di
un’aggregazione politica e di proposta costruttiva a tutela della Sicilia. Al progetto hanno
aderito diverse organizzazioni datoriali, associazioni di agricoltori e pescatori, partite iva e
rappresentanti del mondo della cooperazione e della società civile. Ideatore dell’iniziativa,
che ha moderato l’incontro, è Padre Giuseppe Di Rosa, storico rappresentante e tra i
principali animatori del movimento dei “Forconi”.
“Non siamo né di destra, né di sinistra – ha spiegato nel corso del suo intervento Padre
Di Rosa – ma proiettati al futuro della Sicilia, alla salvaguardia del suo patrimonio etico-
culturale, contro tutte le forme di mafie, a difesa dell’agricoltura, della pesca e a tutela di
quel valore imprenditoriale sano, che la nostra regione rappresenta. Oggi esiste una Sicilia
che lotta per cambiare – ha aggiunto Padre Di Rosa – in grado di creare un volano
economico ed occupazionale, dando così dignità al popolo fiero di sé stesso, della sua
storia, delle sue tradizioni e consapevole delle sue tante contraddizioni”.

Alla fine della riunione il coordinamento ha approvato un documento-manifesto, nel quale
si ribadisce che “il progetto ha come obiettivo una proposta politica, che ponga al centro la
Sicilia non più in uno status di subalternità nei confronti delle altre regioni. Causa anche la
non applicazione dell’autonomia derivante dall’attuazione dello statuto autonomo,
approvato con legge costituzionale n.2 del 26 febbraio 1948, che assegna alla Sicilia
competenze esclusive e nella mortificazione istituzionale nel non vedere applicato l’art. 36
dello Statuto siciliano, che consentirebbe alla nostra regione di ricevere ogni anno dai 7 ai
10 miliardi di nuove entrate”.
Inoltre, è stato eletto un gruppo regionale di lavoro formato da 14 componenti, per
preparare le basi alla successiva riunione di “Progetto Sicilia Sviluppo”, che si svolgerà a
settembre e che darà l’avvio dell’organizzazione sul territorio del movimento. E proprio in
occasione di quell’incontro, sarà creato un organismo di proposta ed elaborazione politica,
un vero governo siciliano parallelo, che proporrà interventi legislativi nelle materie di
competenza esclusiva della Regione siciliana.
“In quel contesto si decideranno le modalità di prosieguo dell’attività del coordinamento –
si legge ancora nel manifesto – con la scelta se trasformarsi in un movimento politico
regionale e, in questo caso, con la elaborazione di una piattaforma di proposte da porre
all’attenzione del popolo siciliano. In tale ottica procederemo alla costituzione di un organo
politico composto da agricoltori, pescatori, imprenditori ed esponenti della società civile,
uomini e donne che vogliono concretamente cambiare la nostra Sicilia. Verrà creato un
coordinamento regionale composto da un rappresentante per categoria e a cui potranno far
parte responsabili designati dalle associazioni che sottoscriveranno il manifesto. La nostra
regione deve uscire da un limbo di immobilismo atavico e rilanciare la propria autonomia
oltre ad affermare la propria centralità economica nel bacino del Mediterraneo”.
Questi i quattordici componenti che faranno parte del GRUPPO REGIONALE DI
LAVORO: Giuseppe Di Rosa, Marco Giammanco, Adriana Cavasino, Franco
Calderone, Mario Rizzo, Giacomo Fascella, Guglielmo Conigliaro, Anna Maria Meli,
Alberto Maugeri, Rosario Galati, Beppe De Santis, Angelo La Plena, Vincenzo
Maiorana, Felice Coppolino.

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