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Sociale

Pantelleria, Associazione Albero Azzurro dà il via a cineforum, progetto democrazia partecipata

Redazione

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L’ASSOCIAZIONE ALBERO AZZURRO
DA IL VIA ALLA PRIMA PROIEZIONE DEL CINEFORUM
PROGETTO: DEMOCRAZIA PARTECIPATA
In occasione della giornata mondiale del 2 aprile sulla consapevolezza
dell’autismo, l’Associazione Albero Azzurro ha proiettato il film “Tutto il tuo
folle amore” di Gabriele Salvatores.
Film tratto dalla storia vera di Franco e Andrea Antonello. Storia dell’amore
tra un padre e un figlio autistico che hanno girato il mondo in moto.

Prima proiezione di 6 film del progetto “Uno sguardo diverso”. Progetto scelto
per la democrazia partecipata anno 2023 del Comune di Pantelleria.
Il presidente Angelina Rizzo ringrazia tutti coloro che hanno partecipato
all’evento in quanto la loro presenza è stata importante ed è stata un
sostegno per tutte quelle famiglie che vivono tale problematica.

I ragazzi dell’Associazione Albero Azzurro hanno accolto e offerto hai
partecipanti biscotti “Reginelle” fatti da loro durante l’attività svolta presso il
ristorante lo Scruscio dello Chef Salvatore Bottaro ,pensiero molto
apprezzato.

Prima della proiezione del film i ragazzi Speciali hanno cantato la canzone
Supereroi intanto che venivano proiettate immagini delle loro attività svolte
quotidianamente da tre anni.
Un testo molto impegnativo che è stato scelto in quanto i ragazzi sono dei
veri Supereroi.
Il giorno dopo la proiezione, con molta naturalezza, i ragazzi hanno espresso
le loro impressioni e considerazioni sul film.

Sociale

Pantelleria, che fine ha fatto l’iniziativa “Il ciambellone è anche tuo”? Chi ricorda le postazioni salvagente?

Direttore

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Sono passati cinque anni da quando Andrea Fumuso, attivo cittadino di Pantelleria, mise in essere il progetto “Il ciambellone è anche tuo”. Si trattava dell’istallazione di postazioni di salvataggio, corredate di ciambellone/salvagente e cima di recupero.

Erano otto le  postazioni completate situate a: Bue Marino alto, Bue Marino basso, Campobello porticciolo, Kattibuale e Cala 5 Denti, poi  Gadir, Balta dei Turchi, La Vela e Faro di Scauri, Karuscia, Cala Levante e Cala Tramontana.

Per sostenere le spese per l’acquisto dei ciambelloni e altro materiale, Andrea Fumuso si era fatto sostenere da sponsor (tra questi anche la nostra redazione) e, ottenuti tutti i permessi all’Ufficio Marittimo dell’isola, ha realizzato il progetto che mirava a contribuire alla sicurezza in mare.

L’idea ha funzionato, in tanti sull’isola si sono messi a disposizione per contribuire, ma  poi si è arenata. Non sappiamo perchè e per come, ma speriamo che una iniziativa così importante  possa essere riportata a troneggiare nelle zone marine di maggior frequentazione al servizio dei bagnanti e della vita.

In copertina immagine di repertorio: secondo da sx. Andrea Fumuso, l’allora Com. Antonio Terrone, l’ex sindaco Vincenzo Campo. Si tratta della prima postazione a Bue Marino, dedicata al compianto Agostino Policardo

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Eventi a Pantelleria

Salemi, Cercatori di speranza: testimonianze in memoria del naufragio di Cutro

Redazione

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L’intervento dei migranti del Centro di seconda accoglienza SAI di Salemi

“Nessuno mette i suoi figli dentro una barca a meno che l’acqua non sia più sicura della terra.” Queste le parole della poetessa britannica di origine somala Warsan Shire che riecheggiano nella sua poesia “Casa”, poesia che è stata letta durante un incontro tenutosi lo scorso 8 Gennaio 2025 a Salemi, nella Chiesa del SS Crocifisso, dal titolo “Cercatori di Speranza”, in occasione dell’arrivo della Tavola di Cutro nella Diocesi di Mazara del Vallo.
Questa tavola è parte di un’imbarcazione partita dalla Turchia con a bordo circa 180 migranti, che nella notte tra il 25 e il 26 febbraio è naufragata a pochi metri dalla costa di Cutro, in provincia di Crotone in Calabria, dove persero la vita 94 migranti, 35 dei quali erano bambini.
L’incontro, organizzato dalla Parrocchia Chiesa Madre di Salemi e la Parrocchia San Vito Martire di Vita, ha visto anche la partecipazione del Centro di seconda accoglienza SAI di Salemi del Consorzio Solidalia: sono stati invitati dei giovani migranti per poter parlare della loro esperienza, del loro viaggio e delle ambizioni che hanno qui in Italia. Diallo, beneficiario del centro, e Victor e Yacinthe, ex beneficiari, hanno raccontato ai presenti la loro storia, il motivo che li ha portati a lasciare la loro terra, le paure che hanno vissuto durante il loro viaggio e le speranze che nutrono ancora ora verso il nostro Paese.

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Eventi a Pantelleria

Mazara, Don Francesco Ingrande nuovo sacerdote. E’ stato seguito da Don Vito Impellizzeri di Pantelleria

Redazione

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DON FRANCESCO INGRANDE NUOVO SACERDOTE: PRIMO MAZARESE PRESBITERO DOPO 24 ANNI
Ieri sera nella Cattedrale Ss. Salvatore di Mazara del Vallo don Francesco Ingrande è stato ordinato presbitero della Diocesi di Mazara del Vallo. La celebrazione è stata presieduta dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella. Don Ingrande è il primo mazarese che viene ordinato presbitero dopo 24 anni: l’ultimo a diventare sacerdote fu don Antonino Favata, ordinato il 16 dicembre 2000.

A presentare il candidato al presbiterio è stato don Daniele Donato, parroco di Cristo Re, la comunità dove nell’ultimo anno don Ingrande ha svolto attività da diacono.

Al termine della celebrazione don Francesco Ingrande ha avuto parole di ringraziamento per quanti l’hanno accompagnato nel suo percorso vocazionale: da don Vincenzo Aloisi a don Antonino Favata, da don Vito Impellizzeri (oggi preside della Facoltà Teologica di Sicilia) a don Donato con il quale ha svolto attività insieme nell’ultimo anno. Non per ultimi, don Francesco Ingrande ha avuto parole di ringraziamento per i suoi genitori e per i suoi fratelli.

«La mia speranza e il mio obiettivo sono quelli di trasmettere agli altri lo stesso amore che io ho per Dio. Per questo ci sono varie forme. Si­curamente il mio essere giovane e quindi di una generazione diversa rispetto a quella di qualche confratello mi consente di trasmettere questo amore in maniera giovanile senza usare termini filosofici o parole clericali. Un linguaggio semplice che possa essere alla portata di tutti», sono state le parole di don Ingrande.

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