Trasporti
Pantelleria, Assessore Tremarco commenta il servizio Mediaset sui trasporti

“𝐏𝐚𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢. 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚”
Il servizio sui trasporti andato in onda nei giorni scorsi non è la prova di un isolamento, come qualcuno vuol far credere.
È, piuttosto, un racconto che illumina una realtà che da troppi anni viene trascurata.
Una realtà che conosciamo bene e che abbiamo denunciato più volte.
Non mancano i segni di attenzione: negli ultimi mesi ci
sono stati interventi del #MIT che hanno permesso di tamponare alcune emergenze.
Ma la verità è che oggi non bastano più le soluzioni episodiche o di un solo ministero.
A Pantelleria serve un’azione strutturale condivisa con le #istituzioni centrali, tutte, una strategia di lungo periodo, che restituisca stabilità e certezza ai collegamenti restituendo al nostro territorio le stesse opportunità che si hanno nel resto del paese.
Di fronte a questo scenario l’opposizione, come qualche altro “scappato di casa”, continua a confondere l’amministrare con la politica.
Denuncia, accusa, ma non costruisce.
Non fa #politica perché probabilmente non sa nemmeno cosa sia.
È la prova di una mancanza di visione: taluni si comportano da amministratori che registrano i problemi, non da politici che immaginano le soluzioni.
La differenza è sottile ma sostanziale: amministrare è dovere quotidiano, ma fare politica significa dare un orizzonte e un senso collettivo alle scelte.
Ed è curioso osservare come, mentre qui si parla di trasporti e del diritto dei #Panteschi a sentirsi parte d’Italia, alcuni partiti a livello nazionale e regionale trovino il tempo e le energie per occuparsi di ricorsi contro nomine che non gradiscono.
Il punto non è negare l’importanza dei controlli di legittimità, ma constatare come la politica di certi ambienti si concentri sulle questioni minori e dimentichi le proprie responsabilità sulle nomine peggiori già compiute e mai discusse.
È un atteggiamento che rivela una distrazione grave: ci si divide sulle cariche, ma si dimentica la sostanza dei problemi che toccano la vita delle persone.
Pantelleria non ha bisogno di lamenti, né di ricorsi strumentali. Ha bisogno di responsabilità e di politica vera: quella che sa distinguere le priorità, che non si rifugia nello scontro ma si assume il compito di costruire. Perché la politica, quando è autentica, non si misura nella gestione delle polemiche ma nella capacità di indicare la strada, anche quando è difficile e non immediata.
Trasporti
Pantelleria fuori dalla rotta della nave Costanza I: collegate solo Lampedusa e Linosa – Servizio-Video Toni Colapinto

Varo e dichiarazioni dell’Assessore Regionale ai Trasporti Alessandro Aricò, nel servizio di “Lampedusa in 2 minuti”
Il servizio di oggi, 9 ottobre 2025, di Toni Colapinto registra il suggestivo momento del varo della nuova nave che, secondo programma, dovrebbe collegare la Sicilia a Pantelleria e Pelagie con la Sicilia. Fino all’ultimo comunicato della Regione Siciliana e datato 8 ottobre, si annunciava la messa a mare della splendida Costanza I, che avrebbe contribuito ai collegamenti da e per Pantelleria, oltre che Pelagie.
Il Sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, nella sua dichiarazione ha spiegato le caratteristiche e le capacità di trasporto e la funzionalità del nuovo natante, progettato tenendo conto delle esigenze territoriali. Si pensi che se il traghetto è al porto e deve partire o arrivare un aereo, esso va fatto spostare dal molo per dare spazio nelle manovre di decollo/atterraggio. Con Costanza I questo disagio viene risolto. Il servizio vedrà il via entro giugno 2026.
Di poi, sempre nel servizio, l’attenzione viene spostata sulla presenza dell’Assessore Regionale ai Trasporti, Alessandro Aricò, a cui, con domanda diretta e schietta il collega lampedusano chiede se anche Pantelleria usufruirà del servizio della nuova nave.
Ma la risposta smonta tutti gli iniziali entusiasmi e ottimismi nati da meri slogan: Pantelleria non rientra nella rotta di Costanza I.
Ecco il video per intero, concesso gentilmente dalla Redazione di Lampedusa in 2 Minuti
Trasporti
Isole minori, oggi il varo il traghetto per le Pelagie e Pantelleria

Oggi varato il nuovo traghetto Ro-PAX “Costanza I di Sicilia” che Fincantieri ha costruito per la Regione Siciliana. Alla cerimonia, prevista alle 9 al cantiere navale di Palermo, saranno presenti Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, Alessandro Aricò, assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale Fincantieri. A benedire la nave sarà l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, la madrina sarà Vinzia Novara Di Gaetano, amministratrice delegata dell’azienda vinicola Firriato.
Il “Costanza I di Sicilia” è stato costruito interamente a Palermo e la consegna è prevista per l’estate del 2026. Si distingue per le sue caratteristiche tecnologiche avanzate, specialmente in tema di sostenibilità ambientale e sarà utilizzato per potenziare i collegamenti con le isole di Lampedusa, Linosa e Pantelleria. La gara per la costruzione del traghetto, per un importo a base d’asta di quasi 120 milioni di euro, è stata aggiudicata nel marzo 2023 e nell’ottobre successivo è stato firmato il contratto, mentre, a novembre dello scorso anno, con il “taglio della lamiera” si è dato l’avvio ai lavori. Nell’arco di due anni e mezzo, quindi, è stato completato un progetto che vede la Regione Siciliana, prima in Italia, a essere totalmente proprietaria di un’unità di questo tipo.
Il traghetto avrà una lunghezza di circa 140 metri e circa 14.500 tonnellate di stazza lorda. Potrà raggiungere i 19 nodi di velocità massima, una capacità di mille persone e di 195 automobili e 40 camion a bordo. Sarà dotato di un motore dual fuel, ovvero alimentato a diesel e gas naturale liquefatto, il combustibile marino più pulito attualmente disponibile su larga scala, che abbatte significativamente le emissioni di ossido di azoto e di zolfo. Disporrà inoltre di un impianto fotovoltaico che, grazie all’accumulo di energia in un gruppo di batterie, garantirà la permanenza in porto a emissioni zero per circa quattro ore.
Ambiente
Un quintale di prodotto ittico sequestrato pescato a strascico nelle Egadi

Un’altra unità da pesca a strascico fermata nelle acque delle Isole Egadi,
sequestrato un quintale circa di prodotto ittico e una rete sottomisura
Ancora un’importante operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino e
del rispetto delle leggi sulla pesca marittima, sotto il coordinamento del 12° CCAP
della Direzione Marittima di Palermo, è stata portata a termine ieri dai militari della
Capitaneria di porto di Trapani.
Grazie al sistema di monitoraggio satellitare V.M.S., la Sala Operativa della
Capitaneria di Porto di Trapani individuava un’unità da pesca a strascico attiva
all’interno della zona GSA 10 (area geografica nord occidentale della Sicilia, istituita
per monitorare lo stress di cattura di alcuni stock ittici) nonostante sia in vigore il fermo
pesca regionale, misura essenziale per garantire il ripopolamento delle specie e
l’equilibrio biologico.
Immediatamente veniva inviata in zona la M/V (CP) 770 della Capitaneria di porto di
Trapani, che intercettava un peschereccio della marineria di Porticello intento in attività
di pesca a circa 5 miglia dall’Isola di Levanzo; l’unità, oltre a operare in periodo
vietato, utilizzava una rete non conforme alla normativa comunitaria, con maglie
inferiori al consentito e, quindi, altamente dannose per l’ecosistema perché in grado di
catturare anche esemplari giovani.
L’utilizzo di reti non conforme è particolarmente dannoso per l’ecosistema e per le
specie ittiche in quanto la non conformità della dimensione delle maglie che
compongono gli attrezzi da pesca ne modifica significativamente la selettività e
permette, dunque, la cattura di esemplari di taglia inferiore a quella consentita anche
in fase di crescita e riproduzione.
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