Cultura
Pantelleria, aperto ieri mercatino di Natale: idee regalo e isola pedonale. Al via contest “L’angolino di Natale!
PANTELLERIA, HA APERTO IL MERCATINO DI NATALE: TANTE IDEE REGALO DAGLI ARTIGIANI, HOBBISTI E ARTISTI PANTESCHI E UN’ISOLA PEDONALE NEL CUORE DEL PAESE
PARTITO ANCHE IL CONTEST ‘L’ANGOLINO DI NATALE’: I CITTADINI DECIDERANNO QUALI TRA I GAZEBO E LE CASETTE DEL MERCATINO INCARNANO DI PIU’ LO SPIRITO NATALIZIO
Ha aperto sabato 17 dicembre 2022, il Mercatino di Natale di Pantelleria, che resterà aperto fino al 24 dicembre, con casette e gazebo che ospiteranno artigiani, hobbisti e artisti panteschi che metteranno in vendita le loro creazioni per Natale a Piazza Unesco e a Piazza Messina.
Accanto a queste realtà creative, ci sono le Associazioni pantesche che offrono altre idee regalo per raccogliere fondi per le loro attività culturali e solidali. Tanti complimenti e apprezzamenti per l’iniziativa che raccoglie entusiasmo e allegria.
Il Mercatino sarà aperto la mattina e il pomeriggio, ma l’area, con Via Catania, diventerà area pedonale natalizia solo il pomeriggio, dal 17 al 24 dicembre, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, alcuni giorni fino alle 22.00.
Ogni espositore è identificato con un numero ben visibile e ha addobbato e decorato il proprio gazebo e la propria casetta interpretando lo spirito natalizio. Tutti parteciperanno al Contest ‘L’ANGOLINO DI NATALE’.
I cittadini panteschi potranno ritirare presso gazebo e casette la scheda per votare il gazebo e la casetta che secondo loro è decorata in modo più creativo e fantasioso. La partecipazione al contest è assolutamente gratuita.
COME SI PARTECIPA?
Chiedete la scheda per votare presso uno dei gazebo o delle casette. La scheda è unica per votare sia il gazebo che la casetta.
COME SI VOTA?
I cittadini che riceveranno la scheda dovranno compilarla scrivendo il numero del gazebo e il numero della casetta che secondo loro più rappresenta lo spirito natalizio.
Una volta votato, i cittadini dovranno inserire la scheda nell’urna apposita.
DOVE SI TROVA L’URNA PER VOTARE?
L’urna sarà ben riconoscibile con la locandina del contest (in allegato) dal 17 al 24 dicembre, allo stand di ‘Clara e Babbo Natale’ al Mercatino di Natale in Piazza Unesco e Piazza Messina.
COSA SI VINCE?
Il 24 dicembre alle 12.00 si aprirà l’urna e si decreterà il vincitore del premio, che lo riceverà durante la successiva premiazione in Piazza Unesco. Il premio in palio sarà un buono di euro 200,00 in buoni benzina, offerto dal Comune di Pantelleria e dalla Ditta Dal Zotto sas di Armando Dal Zotto.
Ieri mattina l’isola è stata percorsa, dalle Contrade al centro, da un Babbo Natale in ape che, circondato da tanti aiutanti in vespa, ha distribuito caramelle ai bambini in uno degli attesi appuntamenti organizzato dal Vespa Club Pantelleria.
Ieri pomeriggio c’è stata anche l’esibizione delle bambine e delle ragazze dell’ASD L’Isola in Danza di Sabrina Dominguez che hanno allietato cittadini e famiglie con due balletti. Alcune delle bimbe erano davvero piccolissime, dai 3 anni e mezzo, ma hanno dimostrato coordinazione e entusiasmo.
L’Amministrazione Comunale, tramite l’Assessorato alla Comunicazione e Cultura, ha fatto uscire uno spot dedicato, che si può vedere sul canale YouTube dell’Assessorato alla Comunicazione: https://youtu.be/PoOU2qUFHNc e farà uscire quotidianamente dei video con la presentazione dei vari espositori per farli conoscere meglio.
I video saranno a disposizione sullo stesso canale al link: https://www.youtube.com/@assessoratocomunicazionepnl
Mercoledì 21 dicembre, le classi della Scuola Primaria visiteranno il Mercatino di Natale e i bambini potranno osservare molti artigiani lavorare dal vivo, ascoltare le storie sulle tradizioni che danno origine a tante opere esposte e incontrare magari Babbo Natale…
Il 7 gennaio ci saranno i festeggiamenti dedicati alla Befana a partire dalle 16.00 in Piazza Unesco con la BEFANA IN VESPA a cura del Vespa Club di Pantelleria, per continuare con la CACCIA AL TESORO DELLA BEFANA in Piazza Messina e poi giochi, intrattenimento, artisti di strada, trucco bimbi, animazione e bolle di sapone a cura di DPlanet di Dora Pia Brignone.
Cultura
Pantelleria, tutti a sgrappolare per il passito. Donne riunite tra uva passa, chiacchiere e cultura
Un gruppo di donne squisitamente tutte pantesche da generazioni, un pomeriggio un pò uggioso, ma tiepido, una tavola ospitale e si va in scena.
Mariuccia, Rosa, Maria, Annita, Anna, Michele e altre signore delle contrade attigue Khamma e Tracino, tra un grappolo e l’altro rievocano ricordi, improvvisano battute, risate, il tutto non con completa leggerezza, bensì con la consapevolezza di stare eseguendo un lavoro dal duplice valore: economico per la produzione del passito e culturale, per il gusto e lo stimolo sempre vivo di mantenere le tradizioni antiche della nostra straordinaria Pantelleria.
Una telefonata e via il gruppo si era creato. Ma anticamente come facevano ad accordarsi con le case distanti, senza mezzi di locomozione? Eppure belli e folti erano i gruppi che si adunavano in una casa per pomeriggio e serate a sgrappolare, tessere mustazzola, e sbucciare uva per la marmellata.
La finalità? Aiutarsi vicendevolmente e ritrovarsi in compagnia.
In tutto questo cast al femminile, l’unica quota azzurra è rappresentata da Michele, un gran signore galante e simpatico, di quelli di altri tempi che, temerariamente è riuscito a reggere e sopportare il chiacchiericcio infinito delle cummari. Le mani sapienti, appiccicose, che sanno di buono.
Il pomeriggio non è bastato poichè il quantitativo di raspi di uva è assai, quindi appuntamento al prima possibile, ma solo dopo aver raccolto le olive, perchè a Pantelleria non ci si ferma mai.
C’è sempre da fare.
Ma cosa accade agli acini appassiti, rigorosamente al sole su stenditoi che rivestono tetti, passiaturi e aie?
Tante le teorie e le modalità, per raggiungere tutti lo stesso risultato, un’eccellenza: il passito di Pantelleria.

Lo zibibbo, una volta essiccato, viene aggiunto al mosto dove riposerà e agirà chimicamente per tre mesi, ma anche su questo ciascun coltivatore ha la sua.
Alcuni, ancora, aggiungono l’uva passa in due o tre soluzioni, step; addirittura aziende che lo producono con 10 aggiunte.
A Pantelleria vi sono varie zone, sia a livello di latitudine che di altitudine e l’esposizione incide sulla dolcezza dell’uva.
Adesso le cantine hanno la tecnologia che permette per esempio di fare un mosto, metterlo in un serbatoio, refrigerarlo quindi a 5-6 gradi per evitare che fermenti e poi quando si ha l’uva secca, si unisce. Partita la fermentazione, questo mosto si ottiene il grado alcolico desiderato.
Si pensi che alcuni passiti sono sui 20 gradi di zucchero, che si ottengono aggiungendo 200 grammi di zibibbo appassito.
Il passito di Pantelleria è un gran prodotto che richiede molto lavoro, sacrificio, le cui origini risalgono all’antichità e che tutto il mondo corteggia.
Cultura
Pantelleria e l’asso degli aerosiluranti a Margana: Guido Robone
Dai primi di maggio e per tutta l’estate dell’anno 1941 fu dislocata all’aeroporto di Margana la 278a Squadriglia Autonoma Aerosiluranti al fine di contrastare i convogli navali britannici
Dai primi di maggio e per tutta l’estate dell’anno 1941 fu dislocata all’aeroporto di Margana la 278a Squadriglia Autonoma Aerosiluranti al fine di contrastare i convogli navali britannici, che andavano a rifornire l’isola di Malta ridotta ormai allo stremo dal lungo assedio delle forze dell’Asse.
La 278a era dotata del velivolo Savoia-Marchetti S.M.79 detto Sparviero, un aereo trimotore ad ala
bassa multiruolo. Si riconosceva immediatamente per la tipica “gobba” dietro l’abitacolo di volo,
gobba in cui alloggiavano mitragliere Breda-SAFAT da 12,7 mm. Per tale tipicità era denominato
dagli avieri scherzosamente anche col nomignolo di “gobbo maledetto”.
Distintivo della 278a:
quattro gatti, due bianchi e due neri. Motto: “Pauci sed semper immites” (Pochi ma sempre
implacabili).
Uno degli S.M.79 di stanza a Margana, identificato con il numero “278-1”, era l’aereo dal tenente
pilota Guido Robone da Como. Il Robone, quand’era ancora un giovane sottotenente, era stato uno
dei pochi ad aver superato la durissima selezione di piloti, che il 25 luglio 1940 a Gorizia erano
andati a costituire il primo “Reparto Sperimentale Aerosilurante”.
Di quel gruppo ristretto faceva
parte anche l’allora tenente Carlo Emanuele Buscaglia, che sarà poi uno dei più famosi aviatori
nella specialità degli aerosiluranti, riuscendo ad affondare oltre 100 000 tonnellate di naviglio
nemico. Le onorificenze concesse al Buscaglia testimoniano del suo indomito valore: Medaglia
d’oro, ben sei Medaglie d’argento, Croce di Ferro di 2ª Classe, due avanzamenti di gradi per merito
di guerra. E scusate se è poco. In molte missioni di guerra Robone fu gregario di Buscaglia
Da sottolineare che anche Buscaglia avrà modo di operare, col suo aerosilurante, da Pantelleria nel
giugno del 1942 al tempo della vittoriosa battaglia di “Mezzo giugno”, in cui la Royal Navy inglese
subirà una pesante e umiliante sconfitta.
Quando il tenente pilota Guido Robone giunse a Margana in quella calda estate del ‘41, lo
precedeva la fama di asso, come confermavano i nastrini azzurri appuntati sul petto di due medaglie
d’argento.
Le medaglie
Motivazione della prima medaglia: “Capo equipaggio di apparecchio aerosilurante già provato per ardimento in molteplici rischiose e difficili azioni di guerra, il giorno 14 ottobre in ore notturne raggiunta una formazione navale nemica,
nonostante violentissima reazione contraerea, la attaccava decisamente riuscendo a colpire un
incrociatore.
Confermava cosi le sue elevate doti di combattente, alto senso del dovere e sprezzo del
pericolo
Cielo del Mediterraneo, 14 ottobre 1940-XVII”.
Motivazione della seconda: “Capo equipaggio di apparecchio aerosilurante, di provato valore guidava il proprio apparecchio all’attacco di formazioni navali nemiche in mare aperto ed in munitissime basi riuscendo a colpire col siluro tre unità.
II giorno 11 gennaio 1941 al rientro da una lunga azione di ricognizione
offensiva condotta in mare aperto con condizioni atmosferiche proibitive, a causa di perdita di
benzina si ritrovava senza carburante lontano dalla base su zona montagnosa. Anziché affidare la
propria salvezza al paracadute, preferiva effettuare un pericolosissimo atterraggio notturno di
fortuna con siluro a bordo riuscendo a portare in salvo l’equipaggio, l’arma e parte del materiale. Nel
nobile tentativo restava ferito.
Cielo del Mediterraneo, 2 novembre 1940-11 gennaio 1941-XIX”.
Dalle motivazioni precedenti si può comprendere bene quale tempra d’uomo e di pilota fosse il
Robone. D’altronde quest’ultimo, al suo arrivo a Pantelleria, era appena reduce da un altro
successo, conseguito nei mari prospicienti l’Africa Settentrionale decollando dal campo di Berka
(Bengasi).
Infatti alle ore 19:25 del precedente 21 aprile 1941, aveva attaccato con la solita
determinazione e con il consueto indomito coraggio una formazione navale britannica, silurando,
malgrado la furiosa contraerea, la petroliera British Lord di 6.000 tonnellate e danneggiandola
gravemente.
Dell’efficacia del siluramento si ebbe poi conferma anche dagli inglesi.
Orazio Ferrara
(1 – continua)
Cultura
Formazione professionale torna a Pantelleria: nuovi Tecnici dell’Accoglienza Turistica per l’isola
L’Amministrazione Comunale di Pantelleria esprime grande soddisfazione per la conclusione del corso di formazione professionale “Tecnico dell’Accoglienza Turistica”, promosso nell’ambito dell’Avviso 7/2023 e tenutosi presso l’Istituto Omnicomprensivo “V. Almanza – A. D’Ajetti”.
Venerdì 24 ottobre si sono infatti svolti gli esami finali del percorso formativo, che ha visto la partecipazione di nove allievi, i quali hanno conseguito la qualifica professionale riconosciuta dalla Commissione d’esame presieduta dalla Dott.ssa Rosalia Scafidi del Dipartimento Regionale alla Formazione.
Il progetto, realizzato da EFAL Trapani, ha avuto come obiettivo l’accrescimento dell’occupabilità e delle competenze nel settore turistico, in linea con la strategia regionale di valorizzazione delle specificità economiche e territoriali della Sicilia.
“Si tratta di un risultato importante per la nostra comunità – dichiara il Sindaco Fabrizio D’Ancona – perché consente a Pantelleria di formare in loco nuove figure professionali necessarie al nostro sistema turistico, valorizzando al contempo il capitale umano e offrendo nuove prospettive occupazionali ai giovani dell’isola.”
Il Sindaco ha inoltre rivolto un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione e al successo dell’iniziativa:
la Dirigenza scolastica dell’Istituto “V. Almanza – A. D’Ajetti”, per la disponibilità dei locali e la collaborazione attiva;
il Dott. D’Antoni Giorgio, Presidente EFAL Trapani, Ente attuatore del progetto, per l’impegno e la professionalità;
la Dott.ssa Rosalia Scafidi, per la supervisione e l’attenzione alla qualità della formazione;
i Servizi Sociali del Primo Settore del Comune di Pantelleria, per il supporto logistico e organizzativo;
tutti i Docenti e il Sociologo Vincenzo De Caro, tutor del percorso formativo.
“Il successo di questo corso – conclude D’Ancona – rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni e realtà formative, che auspichiamo possa essere replicato per altre professionalità strategiche per lo sviluppo di Pantelleria. L’obiettivo è rendere possibile, sempre più, formarsi e lavorare direttamente nella nostra isola.”
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