Comunità
Pantelleria, affidamento incarico Medico del Lavoro
Il Comune di Pantelleria ha emesso avviso pubblico per reclutamento Medico del Lavoro. Per ricoprire tale carica ecco cosa si richiede:
• essere in possesso di uno dei requisiti di cui all’art.38, Comma 1, del D.Lgs n. 81/2008 (specificando di quale titolo o requisito si è in possesso con i relativi dati di conseguimento); • recapito eletto o da eleggere; • anzianità di specializzazione di almeno cinque anni; • esperienza di almeno cinque anni di attività di Medico Competente svolta con incarichi presso PP.AA.. All’istanza, sottoscritta ai sensi del D.P.R. 445/2000, dovrà essere allegato il curriculum professionale nel quale dovranno essere espressamente indicati gli incarichi analoghi regolarmente svolti. Cause di esclusione Alla selezione per l’affidamento del presente incarico professionale non possono partecipare, a pena di esclusione: – coloro che si trovano in una delle cause di esclusione di cui all’art. 38 del D.Lgs 163/06 e ss.mm.ii.; – coloro che sono inibiti per legge o per provvedimento disciplinare all’esercizio della libera professione; – coloro che siano in conflitto di interessi con l’amministrazione o che abbiano demerito in precedenti incarichi.
Di seguito il documento per intero: Medico del Lavoro
Cultura
Solarino (SR), all’I.C. Vittorini “Giovani e web: rischi e risorse”: incontro tra studenti e Carabinieri
La Galleria EtnoAntropologica ,sottobraccio con l’Arma dei Carabinieri, docenti universitari, associazioni territoriali, e’ stata accolta con forte partecipazione e collaborazione, dal Dirigente scolastico Concetto Veneziano, il corpo docenti ed i giovani studenti solarinesi nella Conferenza “ Giovani e Web: rischi e risorse”.
L’incontro è stato terza tappa del “percorso HONOS” che concluderà con il PREMIO INTERNAZIONALE HONOS in Noto in cui protagonisti sono cittadini impegnati nei percorsi di cittadinanza attiva, quotidianamente, impegnati in progetti di legalità e rivalutazione dell’identità popolare.
Centinaia di ragazzi hanno partecipato al debate, tenuto dai relatori, con numerose domande e alla ricerca di chiarimenti sui rischi web.
“E’ vero che Educazione alla legalità ed educazione digitale vuol dire promuovere le opportunità del web e delle tecnologie, ma è anche vero che bisogna saper riconoscere ed evitare i rischi”.
Con queste parole il Dirigente scolastico Concetto Veneziano ha aperto l’incontro tenuto nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo “E. Vittorini” di Solarino (Sr) che ha scelto di rafforzare il ruolo sociale della scuola di fondamentale importanza, soprattutto integrandosi con le realtà culturali del territorio.
L’incontro ha visto protagonista l’Arma dei Carabinieri con la partecipazione diretta del Capitano Mirko Guarriello ,Comandante della Compagnia di Noto (Sr) che è riuscito, con alta professionalità, a coinvolgere gli studenti, arricchendo il loro bagaglio informativo, mediante la proiezione di dati ufficiali sul rischio web e sulle varie articolazioni dell’Arma dei Carabinieri in tal settore.
Il Capitano Guerriello ha approfondito il concetto di legalità, inteso come rispetto di tutte quelle regole, anche le più basilari, che regolano il vivere civile di una società, finalizzate all’educazione dei giovani di oggi affinché diventino, in futuro, degli adulti coscienziosi ed onesti.
Momento di grande interesse informativo, per i giovani e per gli adulti, è stato raggiunto con le relazioni del Prof. Massimo Ingrassia e la Prof.ssa Loredana Benedetto, docenti di psicologia dello sviluppo presso l’Università di Messina, hanno presentato i rischi e le risorse del web presenti nella vita di tutti i giorni.
L’incontro si è concluso con Don Fortunato Di Noto, sacerdote siciliano incardinato nella Diocesi di Noto (SR) che ha posto le radici della sua missione nelle “periferie digitali” e nell’attività dell’Associazione Meter, della quale è fondatore e presidente, ma soprattutto motore inarrestabile.
Con il prezioso messaggio di Don Fortunato e’ stato concluso ,a Solarino, l’incontro formativo con le seguenti parole “ tutti utilizziamo il web ma dobbiamo usare la testa e dobbiamo essere sempre vigili ed attenti a non farci travolgere troppo dalla digitalizzazione, specialmente,
nell’esposizione del corpo denudato”.
L’evento, organizzato dalla forza delle Istituzioni statali e private, è stato una giusta occasione per dimostrare , agli adolescenti, che la vera conoscenza è un grande dono offerto
dall’ unione di sane forze civili.
Laura Liistro
Sociale
Palermo, lezione di decorazione del legno per gli ospiti di “un nuovo giorno”
Gli ospiti di “Un Nuovo Giorno” a lezione di decorazione del legno. Nella sede palermitana dell’associazione un laboratorio organizzato dal “CIRPE” in collaborazione con “Keramos”
Prosegue proficuamente l’attività di laboratorio dedicata alle “Decorazioni del legno” nella sede di “Un Nuovo Giorno”, in via Calcante 9 a Palermo.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto “Ortis – L’Orto della Spazzina”, presidio territoriale per la giustizia di comunità, in corso negli spazi dell’associazione presieduta da Antonella Macaluso, attiva nel supporto alle persone in uscita dai circuiti penali e penitenziari, in esecuzione penale esterna o sottoposte a misure restrittive e sanzioni.
Il laboratorio, organizzato dall’Ente “CIRPE” in collaborazione con “Keramos”, ditta specializzata nell’ambito del restauro, mira a trasmettere ai partecipanti le caratteristiche del legno, la conoscenza degli strumenti e dei materiali di base da utilizzare, le tecniche di preparazione e decorazione quali la pittura, la colorazione e la doratura.
“L’obiettivo – spiega Antonella Macaluso – è che i nostri ospiti, in uscita dai circuiti penali e penitenziari, possano apprendere e applicare le tecniche su cornici e manufatti lignei e siano in possesso delle competenze necessarie per creare le proprie opere, che in seguito saranno presentate ufficialmente”.
Proprio nella sede di “Un Nuovo Giorno”, i corsisti hanno ricevuto i grembiuli e la dotazione necessaria per decorare.
Le lezioni, tenute dalla dottoressa Chiara Mendola, esperta nel restauro e nella decorazione del legno, si tengono due volte a settimana per un totale di quarantotto ore e si concluderanno il prossimo 10 maggio.
Cultura
Ragusa, lutto nella fotografia siciliana, addio al M° Giuseppe Leone
L’accademia delle Prefi omaggia la sua figura con un disegno ed esprime il proprio dolore per la sua scomparsa, un vuoto in parte colmato dalla testimonianza delle sue immagini e dalle sue raccolte di inestimabile valore. Un vero lutto nel mondo dell’arte siciliana: è morto il fotografo Giuseppe Leone, un maestro che ha fatto la storia della Sicilia (e in particolare della sua Ragusa) con i suoi celebri scatti. Aveva 88 anni. Morto il fotografo Giuseppe Leone Il fotografo ragusano era noto principalmente per le sue fotografie d’autore, molte delle quali erano uno strumento per raccontare le bellezze della Sicilia, dai paesaggi ai costumi. Nel corso della sua onorata carriera, il maestro Leone ha pubblicato più di 50 volumi di foto con vari editori (tra i quali anche Sellerio e Bompiani) ed è stato anche protagonista di numerose mostre d’arte in Italia e all’estero.
Lutto cittadino a Ragusa
In occasione dei funerali di Giuseppe Leone, a Ragusa – la sua terra, tanto amata e protagonista di scatti dal valore inestimabile – sarà lutto cittadino. Le origini Figlio dell’organista della cattedrale di Ragusa, ad appena sei anni comincia a seguire il padre quando si celebrano i matrimoni. Nella grande chiesa barocca resta affascinato da quegli spettacoli straordinari. Il padre avrebbe voluto che anche lui facesse l’organista, ma il ragazzo vorrebbe fare il pittore, quando, vedendo all’opera il fotografo Antoci proprio durante una cerimonia nuziale, gli chiede se può andare da lui a bottega.
Comincia così, a 14 anni entra per la prima volta in una camera oscura. Quell’anno, il 1952, scatta già una delle sue fotografie più famose: il treno con la locomotiva a vapore che transita sul ponte sul torrente San Leonardo con Ragusa Ibla sullo sfondo. A 21 anni, acquistata la prima macchina fotografica a soffietto apre il suo studio dedicato soprattutto alla foto dei matrimoni, ma, al tempo stesso, continua un lavoro personale di testimonianza, di scavo, di indagine, al limite della vivisezione, del paesaggio siciliano che da allora non si è più interrotto fino ad oggi, dopo quasi 70 anni.
L’esperienza di fotografo di matrimoni sviluppa in lui una capacità di scavo antropologico che lo guida anche in una ricerca di costume che fa della sua opera un unicum nel panorama dei grandi fotografi italiani a cavallo tra Novecento e XXI secolo. Dall’inizio degli anni Settanta in poi, le sue fotografie si accompagnano ai testi dei più importanti intellettuali e scrittori siciliani.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
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