Cultura
Pantelleria a 10 anni di UNESCO, dal 13 al 19 settembre grandi eventi
Una settimana che va πππ₯ ππ ππ₯ ππ π¬πππππ¦ππ«π π πππ§πππ₯π₯ππ«π’π, ricca di iniziative, per celebrare lβeroicitΓ degli agricoltori panteschi in occasione del decennale dalla storica data del π«π’ππ¨π§π¨π¬ππ’π¦ππ§ππ¨ ππ§ππ¬ππ¨ πππ₯π₯π π©π«πππ’ππ ππ π«π’ππ¨π₯π πππ₯π₯π π―π’ππ ππ ππ₯πππ«ππ₯π₯π¨, inserita della Lista del patrimonio immateriale dellβUmanitΓ .
Nel 2014, per la prima volta, venne identificato il legame tra uomo e natura quale patrimonio immateriale dellβumanitΓ ; facendo di Pantelleria esempio mondiale di sostenibilitΓ , a partire da quella tradizione unica di coltivare la terra, con una devozione costante nei secoli, che vede nella tecnica della conca, dove dimora la vite ad alberello, la creazione di un equilibrio perfetto.
Il programma della settimana pantesca Γ¨ visibile sul sito istituzionale del Parco:
https://www.parconazionalepantelleria.it/settimana_vite…
Qui sarΓ possibile conoscere i dettagli delle iniziative con le relative date, suddivise in quattro sezioni, che prevedono appuntamenti istituzionali, eventi in cantina e nelle aziende, escursioni e proposte di menΓΉ tipici presso i ristoranti aderenti alla settimana. Il programma prevede incontri e dibattiti, visite e degustazioni, escursioni, proposte di menΓΉ tipici e diverse attivitΓ sotto un unico comune denominatore che Γ¨ la vitivinicoltura pantesca.

Comune di Pantelleria Regione Siciliana #irvo Vini Pantelleria Doc UnitelmaSapienza Recui- Rete delle Cattedre Unesco Italiane Associazione PRIS Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Associazione culturale Barbacane
Cultura
Pantelleria – Agricoltura, prospettive e progetti per il rilancio di un settore in via di abbandono
Intervista all’Assessore Massimo BonΓ¬, investimenti su produzione di olio, origano e uva
Sono anni e anni che il settore dell’agricoltura Γ¨ in lenta ma costante discesa: abbandono delle terre troppo difficili da coltivare, per preferire altri tipi di lavoro, senza considerare la specialitΓ che si va perdendo.
A Pantelleria, diversi enti si stanno muovendo per un ritorno all’apprezzamento della terra, della preziositΓ di quella pantesca. Anche il Parco di Pantelleria sta organizzando eventi a tal proposito.
Ed ecco che, per fare il punto sull’argomento, abbiamo intervistato l’assessore Massimo BonΓ¬.Β
Assessore, che prospettive ci sono attualmente per l’agricoltura di Pantelleria? “Pantelleria rientra tra i Comuni che fanno parte del Gal-Elimos (la societΓ per lo sviluppo rurale della Provincia di Trapani), con cui si posso realizzare molte cose importanti. Per uscire da questo loop della saga della salsiccia, ci siamo detti, perchΓ© noi nonΒ utilizziamo i fondi che il GAL riceve dall’Unione Europea per rivitalizzare l’economia delle aree rurali?Β
“Si pensi che se a Pantelleria Γ¨ vero che l’ufficio tecnico Γ¨ abbastanza attrezzato, l’ufficio agricoltura non ha nemmeno un dipendente a sua disposizioneΒ e quindi non ci sono raccolte dati, non si quello che Γ¨ stato fatto prima di “te”, non si ha idea di cosa c’Γ¨ in ballo eccetera eccetera.

Quando invece l’agricoltura dovrebbe essere uno dei motori dell’economia? Infatti non lo Γ¨ piΓΉ ma il ragionamento Γ¨ quello di farlo diventare un aspetto importante dell’economia pantesca, non tanto perchΓ© si possa tornare ai fasti del passato… Una volta cento anni fa in agricoltura era impiegato piΓΉ del 90% della popolazione, adesso il 3-4%, quindi questo Γ¨ un aspetto del quale bisogna tener conto. Per cui noi non potremo mai tornare all’agricoltura dei 300.000-450.000 quintali di uva e di cui ci raccontano gli anziani, ma questo non vuol dire che l’agricoltura non possa tornare ad essere fonte di redditoΒ e quindi darle dignitΓ , cioΓ¨ fondi. Se dall’agricoltura deriva un guadagno c’Γ¨ dignitΓ , se dall’agricoltura tu guadagni torni all’agricoltura, seΒ dall’agricoltura non ci fai niente come non ci hai fatto niente per gli ultimi 50-60 anni la gente normalmente la abbandona e immagina di fare soldi in altri settori.Β
I progetti
Assessore, ma intanto ci sono dei progetti avviati o prossimi per il rilancio? “Si decisamente! Come dicevo non saranno progetti che potranno mirare ai fasti del passato perΓ² se noi leggiamo l’economia di Pantelleria come un mix fra turismo, agricoltura, ambiente e, perchΓ¨ no, gastronomia, ci rendiamo conto che l’agricoltura ha un’importanza fondamentale.
Noi attraverso questo campo siamo in grado di attrarre piΓΉ turismo, perchΓ© ci sono personeΒ Β che vanno cercando delle specialitΓ enogastronomiche e noi ne possiamo vantare di parecchie perché abbiamo dei dolci particolari che non ci sono da nessuna parte, il mustazzolo e il bacio pantesco, per fare un esempio; oppure ci sono dei piatti come il couscous e nostro Γ¨ diverso da quello del Nordafrica, siciliano; abbiamo una cultura con il passito che ce l’abbiamo cosΓ¬,Β altri cercano di imitarlo ma viene, fammi dire erano acquarella.
“Quindi noi possiamo vantare dei primati che altri non hanno!
Origano prodotto dall’Azienda Kazzen
Le racconto questa esperienza: proprio quando dovevo pensare a delle attivitΓ economiche di rilancio dell’agricoltura, grazie all’amicizia con Gianfranco Rossetto, sono andato in FranciaΒ nell’Occitania, dove producevano erbe condimentali, buone anche per la sanitΓ diciamo, per la cosmesi e ancheΒ per la farmaceutica. Per cui mi trovavo in questo impianto con metodi di essiccazione naturali, quindi lenti, a freddo eccetera eccetera e poi sono andato ad odorare le erbe . Tra esseΒ c’era l’origano, tu per sentirne l’odore, dovevi prendere un pugno, mettere sotto il naso, dici: si Γ¨ origano. Il nostro confezionato sottovuoto, senti l’odore anche a distanza.
Cosa voglio dire? Noi abbiamo una base di partenza talmente importante su cui possiamo costruire un sacco di cose.
I progetti
“Il primo intervento: proprio uno stabilimento delle erbe, perchΓ© le erbe condimentali. SeΒ l’origano Β va Eataly, o negozi di lusso similiΒ 20 grammi costano 6 euro, quindi quanto costa l’origano a chilo, quanto ci costa produrlo e la percentuale di guadagno Γ¨ elevatissima. Ecco perchΓ¨ Γ¨ una coltivazione sulla quale bisogna intervenire.
“Si pensaΒ poi l’estrazione degli oli essenziali dalle foglie di olivo che vengono dalle potature.Β
“Le aziende avrebbero fondi: abbiamo fatto un bando di co-programmazione su questi lavori, a cui abbiamo invitato tutti a partecipare. Ha aderitoΒ solo l’associazione Resilea, con cui abbiamo cominciato a ragionare di questi argomenti giΓ dal primo giorno.Β Speravamo in qualche altra iscrizione per esempio dalla cooperativa dei capperi ma, purtroppo questa cosa Γ¨ stata sottovalutata.
“Invece Resilea ci ha dato la soddisfazione di cominciare a lavorare con noi e stiamo lavorando sulla messa a punto dei progetti per questo stabilimento dell’erbe di comunitΓ . Tra l’altro Resilea, per un progetto di economia circolare,Β ha avuto giΓ un finanziamento di 500 mila euro, quindi noi abbiamo la quasi certezza assoluta che questo impianto dell’erba una volta realizzato funzionerΓ perchΓ© ci sono i soldi per farlo funzionare ai primi anni. Poi ovviamente questo stabilimento sarΓ in grado anche di guadagnare.”
Ma sull’uva cosa ci dice? “Adesso passiamo all’uva.
Secondo intervento: Noi vogliamo fare anche una cantina di comunitΓ , per cui il contadino, invece di portare l’uva ai grossi acquirenti, ai grossi conferitori, la porta alla cantina di comunitΓ . Ivi, ci saranno gli enologi che ti affineranno il tuo vino e te lo mettono in un silos tuoΒ e poi viene imbottigliato, etichettato, venduto e ti vengono dati i soldi indietro.
“Praticamente un contadino che oggi fa 100 quintali di uva e rivende alle cantine maggiori, Pellegrino e Donnafugata, ricava un reddito che Γ¨ la decima parte di quello che potrΓ ricavare un domani attraverso l’apertura di una cantina di comunitΓ , che lo seguirΓ conΒ l’enologo, poi ci le fasi dette e si prende pure soldi, senza che hai fatto granchΓ© di lavoro.”
Ma Donnafugata e Pellegrino nonΒ sono contrari a questa cosa? “No, non sono contrari, perchΓ© loro sono dei tecnici moltoΒ preparati e lungimiranti, che sanno come funziona l’economia agricola: gli sta molto bene questa cosa, perchΓ© loro sanno che se continueremo cosΓ¬ fra dieci anni non ci sarΓ neanche niente da coltivare. Invece, con la cantina di comunitΓ l’agricoltoreΒ continuerΓ a portare a lui i 100 quintali, ma andrΓ a recuperare le terre che ha abbandonato.Β
“Ma questo cosa produrrΓ ? ProdurrΓ pure la possibilitΓ che l’uva sarΓ pagata a un prezzo molto piΓΉ equo, come avviene giΓ in altre realtΓ ,Β come il nord-est, il Veneto per esempio, dove ci sono grandi vini importanti. Sa quante bottiglie di prosecco vengono fatte in Veneto? Quasi 700Β milioni di bottiglie!
“E quindi noi ci avvarremo di queste aziende per commercializzare i nostri prodotti in Cina e negli Stati Uniti.” Poi fra l’altro per esportare negli Stati Uniti ci sono delle certificazioni che devi fare, che non costano tanto, perΓ² ogni singolo prodotto deve essere certificato, cioΓ¨ se tu hai una bottiglia, non puoi certificare con un colpo solo il vino: c’Γ¨ il passito di Donna Fugata lo devi certificare, c’Γ¨ il passito Pellegrino lo devi certificare, c’Γ¨ il vino bianco, ogni cosa ha la sua certificazione, perΓ² penso avremo nel tempo la possibilitΓ di aiutare tuttiΒ a fare queste certificazioni.
E per l’olivocultura, cosa mi dice? “E veniamo al terzo intervento: abbiamo il Β progetto la realizzazione di un frantoio di comunitΓ e stiamo anche spingendo per la costituzione di una cooperativa. Quando io parlo di un frantoio di comunitΓ , penso ai contadini che fanno 10-20 quintali di olive, chi fa 50-60-100Β quintali ovviamente si deve associare in una cooperativa, perchΓ© la cooperativa ti dΓ unaΒ serie di vantaggi non soltanto fiscali, ma anche di riferimento dai finanziamenti dai bandi regionali.
“Per esempio adesso dovrebbe uscire un bando regionale che dovrebbe finanziare la realizzazione di frantoi e catene di imbottigliamento. Lo stiamo aspettando! Ci sono alcuniΒ panteschi insieme ad altre persone che vengono da fuori, che vogliono costituire questa cooperativa, noi cercheremo di dare una mano per ottenere finanziamenti.Β Infatti noi abbiamo, per dare una mano ai contadini, per non perdere i bandi di finanziamento, abbiamo preso a contratto un agronomo che lavora giΓ in regione cheΒ segue tutti i bandi e ci aiuta a fare le domande.Β
La cooperativa poi puΓ² ambire a questi bandi per avere un finanziamento per fare un frantoio con catena di imbottigliamento e quindi raccogliere tuttiΒ i produttori grossi di Pantelleria, che fanno 500.000 litri di olio, per poterlo vendere. InΒ piΓΉ abbiamo avuto, grazie a quel convegno sull’olio che abbiamo fatto a a Punta Spadillo a fine agosto, ilΒ il presidente dell‘IGP Sicilia, Mario Terrasi, che ha dato la disponibilitΓ a fare il riconoscimento subito dell’olio.
Alla fine soltanto i non-panteschi hanno fatto la richiesta di fare l’IGP, i non-panteschi usciranno con l’IGP Sicilia sotto zona Pantelleria e i panteschiΒ continueranno a scrivere l’olio italiano, perchΓ© hanno paura.Β
“E per cui noi stiamo cercando anche attraverso questo convegno sull’olio cheΒ si rifarΓ il prossimo anno sicuramente di creare una coscienza, una consapevolezza nelle persone.Β
“Il frantoio di comunitΓ Β ha lo stesso principio: mettere in condizione i piccoli produttori di portare le olive, farle selezionare per uscire con un unico olio selezionato, magari una prima scelta piuttosto che una seconda scelta, ma questo poi lo decideranno i tecnici.Β L’olio sarΓ venduto nel mercato internazionale, perchΓ© vendere in Cina piuttosto che negli Stati Uniti Γ¨ un attimo,Β perchΓ© in Cina ci sono 100 milioniΒ ricchi che vogliono mangiare italiano, vogliono vestire italiano, gli piace l’Italia, la cultura italiana e quindi lΓ¬ facciamo il gioco, cioΓ¨ quando arriva un prodotto di qualitΓ , specie se certificatoΒ IGP.
La cultura della molitura
Quarto intervento. Un’altra cosa sulla quale si lavorerΓ grazie a questo convegno sull’olio il prossimo anno sarΓ la cultura della molitura. Noi ieri ad un incontro che abbiamo fatto al Kouteck con alcuni contadini di Pantelleria per spiegare come funzioneranno le centraline che stiamo montando: esse ti indicano in anticipo, se c’Γ¨ previsione di pioggia nelle prossime settimane, di fare questo tipo di trattamentoΒ per evitare la cocciniglia piuttosto che la mosca.
“Non solo tu fai il trattamento giusto al momento giusto, ma fai solo i trattamenti che servono ai risparmi tempo e denaro.
Come possiamo sintetizzare in una frase sola questa intervista sui progetti sull’agricoltura? Non si parla solo di progetti ma sono tante cose cheΒ insieme operano a ventaglio per spingere l’agricoltura verso il rilancio.”
Cultura
Pantelleria – San Martino, tradizione intatta anche nelle dinamiche sociali
A Circolo Trieste, scorpacciata di sfinci e degustazione di vino novello
Pantelleria Γ¨ una “terra” fortunata per i privilegi che la natura le ha donato e per la cultura millenaria che cerca di resistere all'”evoluzione” dell’uomo e alle dinamiche sociali.

Ieri, 11 novembre, come ogni anni, si Γ¨ commemorato San Martino, il santo noto per le giornate novembrine miti e la capacitΓ solidale e di condivisione.
Ristoranti, case private eΒ circoliΒ hanno accolto panteschi e turisti che si sono fatti catturare dalle gustose carni del gaddru chinu, il piatto tradizionale per il santo.
Ma anche altri sapori fanno parte di questa tradizione: le sfince e, non di meno, il vino novello.

A Khamma, proprio per la grande abbuffata di sfinci del PanificioΒ Terremoto e di degustazione di vino, presso il Circolo Trieste, si Γ¨ ricreato un quadro tanto consuetudinario, quanto sempre curioso, visto dall’esterno con una mentalitΓ piΓΉ distaccata: osservando le foto, cosa coglie subito la nostra attenzione?
Diversi tavoli, rigorosamente distinti: maschi e femmine.
Un tempo cosΓ¬ si usava, si usava separarsi anche intorno alla pista in attesa di lanciarsi a ballare: maschi da una parte, femmine da un’altra.Β

Ed è una scena bellissima, perchè rievoca il passato dei nostri nonni, mantenendolo intatto, custodito abilmente e difeso dalle contaminazioni di una modernità sociale che tende a disperdere consuetudini tanto ataviche, quanto preziose.
Pantelleria è una terra fortunata, e finchè dureranno queste usanze rimarrà quel pezzetto di Italia dove la gente non si disperde e difende le proprie radici e il proprio patrimonio con tenacia e nobiltà .
Spettacolo
Voci dal Mediterraneo, al via iscrizioni. Le novitΓ del 2026 annunciate del Patron Massimo Galfano
Sono aperte le iscrizioni alla 3Βͺ edizione del festival internazionale “Voci dal Mediterraneo”. Location: si farΓ a Pantelleria?
Iscrizioni aperte per la terza edizione del festival internazionale Voci dal Mediterraneo.
La produzione e il direttore artistico Massimo Galfano del festival internazionale della canzone italiana “Voci dal Mediterraneo” dopo il grande successo della seconda edizione tenutasi sull’isola di Pantelleria dal 24 al 27 luglio e dopo la messa in onda su Sky e Canale Italia, andata in onda il 30 agosto in prima serata, con oltre 1.000.000 di telespettatori e con il 3,5% share di gradimento, oltre i dati ufficiali resici dai social e dalle pagine ufficiali del festival e della produzione, Γ¨ giΓ a lavoro per la terza edizione.
Intervista a Massimo Galfano
MΒ° Galfano, avete giΓ una imbastitura del festival del 2026? “Si stiamo lavorando all’organizzazione della terza edizione del festival. La manifestazione la faremo sicuro, perΓ² ancora non Γ¨ deciso dove.”
Ah, quindi Pantelleria non Γ¨ detto che sia anche quest’anno la location? “Esattamente, ma noi Β abbiamo iniziato giΓ i lavori, questo sicuramente sΓ¬, anche per il successo che abbiamo avuto nella scorsa edizione, sia a livello di ospiti, sia di artisti e di nazioni coinvolte.Β
“Si pensi, inoltre, che dopo la messa in onda su Sky e Canale Italia, come penso avrete letto,Β abbiamo avuto oltre un milione certificati da Auditel, oltre un milione di telespettatori con un 3.5% di share di gradimento: questo penso che sia per forza un successo per tutti, per l’Isola di Pantelleria, per l’organizzazione, per il direttore artistico, per gli artisti in gara, per tutto quello che ha fatto l’Ufficio Stampa, i giornalisti,Β gli ospiti, insomma tutto quello che ha significato la seconda edizione del Festival InternazionaleΒ Voci dal Mediterraneo.”
Ci sono novitΓ nel regolamento del prossimo anno? “La manifestazione si chiamerΓ FestivalΒ Internazionale della Canzone Italiana Voci dal Mediterraneo, visto che parliamo solo di canzone in lingua italiana, per valorizzare la nostra musica.
“Il Regolamento e la scheda di iscrizione sono giΓ online presso il sito www.vocidalmediterraneofestival.com.
“Le novitΓ saranno relative alle iscrizioni dall’1.11.2025Β quindi giΓ siamo partiti eΒ si chiuderanno il 30.06.2026 alle ore 23.00.
“Poi abbiamo pensato di aumentare le categorie nel senso che abbiamo avuto tantissime richieste veramente di brani bellissimi e di artisti anche con fama internazionale perΓ² c’era il limiteΒ dell’etΓ perchΓ© avevamo fatto 14-39 anni e alcuni sforavano di un anno o due anni. Allora a questo punto, poichΓ¨ per me la musica non deve assolutamente avere limiti di etΓ nΓ© di colore nΓ© di religione nΓ© di etica e di nessun’altra cosa, ho aggiunto la categoria Junior che parte dai 13 ai 18 anni e categoria Senior dai 18 anni in poi. Quindi non metteremo piΓΉ limite di etΓ ovviamente 13 perchΓ© non voglio che ci siano bambini in garaΒ e i bambini saranno solamente ospiti,
“Invece la categoria del brano Γ¨ unica ed Γ¨ quella inedita per cui anche da lΓ¬ lanceremo i brani inediti per il primo ascolto sia della stampa sia della discografia e quant’altro. Queste giΓ sono praticamente le prime news ufficiali apportate sul regolamento.”
Tutte le news e info li trovi sul sito ufficiale del “festival internazionale della canzone italiana “voci dal mediterraneo”.
Il “festival voce dal mediterraneo” e’ una produzione dell’associazione Musicultura in co produzione con Eventi e Management Italia e Mediterranean Label.
Sul sito e online il nuovo regolamento e la scheda d’iscrizione per la terza edizione targata 2026.
Tante le novitΓ previste per l’edizione 2026
il festival Voci dal Mediterraneo ti porta in televisione
vai sul link per info – news e contatti:
https://www.vocidalmediterraneofestival.com/
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