Sociale
Pantelleria, 14 maggio al via “Corsa contro la fame” organizzata dall’Istituto Superiore Almanza

Progetto “Corsa contro la fame”
Martedì 14 maggio 2024, dalle 09:00 alle 12:00, avrà luogo “La Corsa Solidale”, evento conclusivo del Progetto didattico “Corsa contro la fame”
Dopo l’esperienza dello scorso anno scolastico, anche per l’anno in corso la nostra istituzione scolastica ha aderito al progetto “La Corsa contro la Fame”. Il progetto, completamente gratuito, aperto a scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, viene promosso da “Azione contro la Fame”, organizzazione umanitaria internazionale che opera da oltre 40 anni nella cooperazione e lega sport e solidarietà con l’obiettivo di responsabilizzare le studentesse e gli studenti, andando ad arricchire le loro competenze legate all’Educazione civica, come richiesto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ogni anno il tema della fame viene legato ad una nazione e a delle cause diverse; per il 2024 il Paese è il Bangladesh. Attraverso video, attività interattive e momenti di riflessione, le alunne e gli alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di primo grado e dell’Istituto Superiore sono stati coinvolti dagli esperti del progetto, che hanno portato in classe testimonianze di loro coetanei che vivono in contesti di guerra, di povertà e di cambiamenti climatici.
Conclusa la fase didattica, le stesse classi “sono state coinvolte attivamente”, grazie al Passaporto Solidale, uno strumento attraverso il quale dovranno raggiungere l’obiettivo di sensibilizzare, a loro volta, parenti e conoscenti sugli argomenti trattati in classe. Una sezione del passaporto è dedicata inoltre alle promesse di donazione, che impegnano ciascuna persona sensibilizzata (amici, parenti, docenti, personale ATA….) a versare una somma per ogni giro di corsa che la studentessa o lo studente riuscirà a percorre il giorno dell’evento finale chiamato “La Corsa Solidale”.
Martedì 14 maggio 2024, dalle 09:00 alle 12:00, avrà luogo “La Corsa Solidale”, evento conclusivo del Progetto didattico “Corsa contro la fame”.
La “Corsa Solidale” è un evento sportivo inclusivo e non competitivo, che permetterà a ragazzi e ragazze di divenire agenti del cambiamento e di mettere a disposizione le proprie energie e il proprio tempo a sostegno di una causa sociale. È prevista una corsa/camminata in località Bue Marino – San Leonardo, lungo un percorso prestabilito, alla quale parteciperanno le studentesse e gli studenti delle classi seconde della Scuola Secondaria di primo grado e delle classi seconde dell’Istituto Superiore. Nei giorni successivi all’evento finale “La Corsa Solidale”, le ragazze ed i ragazzi torneranno dai propri “sponsor” per raccogliere le promesse di donazione in base ai risultati che avranno ottenuto individualmente.
La realizzazione dell’evento conclusivo sarà curata dal gruppo di docenti che ha seguito, via via, le varie fasi del percorso formativo: la Prof.ssa Graziella Napoli, Coordinatrice del progetto per la nostra scuola, il Prof. Giuseppe Bernardo, la Prof.ssa Antonina Barbera, il Prof. Sergio Di Giuseppe, la Prof.ssa Daniela Silvia, la Prof.ssa Angelica Siragusa.
Sociale
Cibo cotto e non somministrato, enti del trapanese in sinergia per distribuzione a persone indigenti

Il recupero degli alimenti prodotti nel punto cottura del presidio ospedaliero di Salemi, e non somministrati, e l’erogazione come pasti gratuiti a cittadini che si trovano in situazione di fragilità socio-economica.
E’ questo il frutto di un accordo di collaborazione tra l’ASP di Trapani, il Comune di Salemi e la Fondazione San Vito Onlus, per la realizzazione di questo progetto di recupero degli alimenti prodotti e la loro distribuzione a fini di solidarietà sociale, siglato oggi dal direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria, Danilo Palazzolo, dal sindaco della cittadina belicina, Vito Scalisi, e dal presidente della fondazione, Vito Puccio.
Il progetto pilota, autorizzato con delibera del Commissario straordinario dell’ASP Sabrina Pulvirenti, di durata annuale, prevede il recupero dei pasti in esubero, prodotti presso il punto cottura dell’ospedale di Salemi, da destinare a soggetti bisognosi di assistenza economica, individuati dai Servizi sociali del comune.
Nel punto cottura, gestito da una ditta esterna, vengono preparati tutti i pasti destinati ai pazienti, oltre del presidio di Salemi, anche per gli ospedali di Alcamo, Marsala, Castelvetrano e Mazara del Vallo.
Con la supervisione della U.O.C. Igiene degli alimenti e della nutrizione, diretta da Sebastiano Corso, gli alimenti non consumati verranno ritirati da volontari della Fondazione, formati dall’ASP, Fondazione che provvederà alla distribuzione degli alimenti in favore dei cittadini beneficiari, sia presso la sede che direttamente a domicilio.
“Si tratta – commenta il Commissario straordinario – di una lodevole iniziativa di recupero e redistribuzione degli alimenti, che evita gli sprechi di cibo da un lato, e dall’altro sostiene famiglie che si trovano in situazioni di indigenza”.
La somministrazione partirà già dal mese di ottobre, e inizialmente sono stati già individuati una decina di nuclei familiari.
In copertina immagine da facebook
Cultura
Divieto dei cellulari a scuola, le reazioni degli studenti di Pantelleria

Sul non uso dei telefoni in classe: interviste a Filippo Maccotta e Emanuele Pinna
Tra le diverse novità che interessano il mondo scolastico, dal 15 settembre 2025 per la Regione Siciliana, tra i banchi delle scuole di ogni ordine e grado è vietato l’utilizzo cellulare.
Figli e famiglie sono divisi: c’è chi la ritiene una strategia formativa e chi, invece, non è d’accordo.
Abbiamo così voluto conoscere la reazione degli studenti di Pantelleria, su questa novità che tanto clamore ha riscontrato.
Sono stati scelti a campione due giovani di diversi contesti scolastici. Si tratta di studenti modello, molto impegnati e maturi per l’età e l’epoca storica che stanno vivendo.
Filippo Maccotta
Il primo, Filippo Maccotta, 15enne al II anno di liceo scientifico, ci ha innanzitutto spiegato che attualmente nel suo istituto i cellulari verranno conservati negli zaini, per tutto l’arco della giornata scolastica e non potranno essere usati nemmeno durante la ricreazione. Nel caso non dovesse funzionare, i docenti o chi per loro provvederanno a requisire gli smartphone.
“Anche prima durante le lezioni il telefono non si poteva utilizzare e sono d’accordo, ma il divieto di utilizzarli durante la ricreazione mi sembra esagerato. L’anno scorso, nonostante si potesse usare durante la ricreazione, stavamo in gruppo e non solamente al telefono. Reputo che sia un po’ inutile proibirlo durante la ricreazione e credo peggiori la situazione perché ci si sente più incatenati. “
Emanuele Pinna
La seconda testimonianza ci arriva da Emanuele Pinna, in classe terza media
Emanuele, cosa ne pensi di questa nuova normativa? “Sono d’accordo con questa nuova normativa perché permette a tutti noi studenti, soprattutto a quelli meno responsabili, di non usare il telefono a scuola. Siamo tutti più coscienti, sapremo quando è corretto utilizzarli e quando no. Sono favorevole al divieto.”
Giada Zona
Economia
Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.
«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».
Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it.
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo
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