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Cronaca

Palermo, Tribunale dà ragione a UIL Pubblica Amministrazione: comportamenti antisindacali dell’Ufficio Esecuzione Esterna

Matteo Ferrandes

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Il Tribunale ordinario di Palermo dà ragione alla Uil Pubblica Amministrazione: “L’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna per la Sicilia ha adottato comportamenti antisindacali”

 
 
 

  L’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna per la Sicilia ha violato il diritto all’informativa non mettendo al corrente le sigle sindacali dell’apertura di uno sportello presso il Tribunale di Palermo.

A stabilirlo è la Sezione Lavoro del Tribunale ordinario di Palermo, con una sentenza del giudice Cinzia Soffientini che, di fatto, riconosce le ragioni della Uil Pubblica Amministrazione, rappresentata dall’avvocato Filippo Buttà.

Era stato il segretario generale di Palermo della sigla sindacale Alfonso Farruggia a portare tra i banchi del Tribunale la vicenda, ritenendola emblematica della mancata interlocuzione che, ormai da tempo caratterizzerebbe, secondo l’esponente sindacale, i rapporti tra l’amministrazione e le organizzazioni dei lavoratori.

Nello specifico, Alfonso Farruggia aveva puntato il dito contro il direttore reggente Anna Internicola.  

Quest’ultima, infatti, non aveva provveduto a trasmettere alle sigle sindacali aventi diritto – tra cui figura appunto la Uil Pubblica Amministrazione guidata a Palermo e in Sicilia da Alfonso Farruggia – gli atti relativi all’istituzione, alla composizione e al funzionamento dello sportello di Messa Alla Prova attivato nella sede periferica del Nuovo Palazzo di Giustizia del Tribunale di Palermo.

Una situazione analoga si è verificata in provincia di Trapani, con l’attivazione di uno sportello di Messa alla Prova al Tribunale di Marsala.

In sintesi, secondo il sindacato, la condotta attuata dall’amministrazione avrebbe violato i principi sanciti dalla legge nazionale 300/1970, dalle corrispondenti norme del decreto legislativo 165/2001 – il cui articolo 5 disciplina il diritto dell’informativa sindacale – e dalla contrattazione collettiva di riferimento.

“Con l’aggravante – ha sottolineato in diverse occasioni Alfonso Farruggia – di avere appreso soltanto dagli organi di stampa dell’attivazione dello sportello: di certo, non un ufficio qualsiasi, in considerazione dell’estrema delicatezza delle funzioni dell’UIEPE”.  

Nessuna informazione, infatti, era stata comunicata ai sindacati in merito all’ubicazione dello sportello distaccato, all’assegnazione del personale e ai criteri adottati per la scelta delle unità a esso destinate.

Un’omissione e un’illegittimità procedurale che il sindacato aveva subito stigmatizzato e che rappresenta soltanto l’ultimo episodio di una lunga serie di criticità  denunciate dal segretario generale, oggetto di numerose note trasmesse ai vertici del Ministero della Giustizia e alla stessa direzione dell’UIEPE in Sicilia, a partire dallo spettro dello stress lavoro correlato che graverebbe sui dipendenti dell’Ufficio: una condizione di estremo disagio che gli stessi lavoratori avrebbero più volte manifestato.

Nello specifico, in merito all’accusa di comportamenti antisindacali, il giudice ha riconosciuto in pieno le ragioni del sindacato – malgrado il ricorso presentato dall’UIEPE per la Sicilia –  sciogliendo, di fatto, la riserva assunta all’udienza del 29 giugno scorso.

 Per effetto della sentenza del giudice, la direzione dell’UIEPE, condannata al pagamento delle spese processuali pari a duemila euro, dovrà ora in tempi rapidissimi provvedere a informare il sindacato secondo quanto previsto dall’articolo 4 del CCNL.

“L’ordinanza del giudice – afferma Alfonso Farruggia – mette in luce la legittimità delle nostre richieste, anche se per la UILPA il ricorso al Tribunale rimane pur sempre una sconfitta: sarebbe stato auspicabile risolvere la vicenda attraverso il dialogo, lo strumento che da sempre privilegiamo nei confronti dei nostri interlocutori”.

“Ma, proprio l’assenza di un’interlocuzione – aggiunge – ha determinato il ricorso a un’azione legale, che ci ha visti supportati dall’avvocato del Foro di Palermo Filippo Buttà, cui vanno i miei ringraziamenti”. 

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Ambiente

Pantelleria, nuovo distacco di energia elettrica: 5 agosto 2025

Direttore

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Per il giorno martedì 5 agosto, la Società SMEDE ha programmato distacco di energia elettrica per esigenze di servizio, nelle contrade di seguito riportate nell’avviso pubblico

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Cronaca

Chiuso Castello di Pantelleria per motivi di sicurezza

Redazione

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E ora tutti gli eventi in programma?

L’Amministrazione Comunale informa la cittadinanza che, a seguito di un’ispezione tecnica condotta oggi dai funzionari del Demanio dello Stato, è stata disposta la chiusura immediata del Castello di Pantelleria per motivi legati alla sicurezza strutturale dell’edificio.
Il provvedimento ha carattere precauzionale e si rende necessario al fine di garantire l’incolumità dei visitatori, del personale e di tutti i cittadini, in attesa di ulteriori accertamenti e degli eventuali interventi di messa in sicurezza o adeguamento che verranno valutati nei prossimi mesi.
La chiusura resterà in vigore fino a nuova comunicazione.
Pur comprendendo il dispiacere che questa decisione potrà suscitare, specie in un periodo di alta affluenza turistica, contiamo sulla comprensione della cittadinanza: la sicurezza pubblica rappresenta, e continuerà a rappresentare, una priorità assoluta per questa Amministrazione.

Seguiranno aggiornamenti tempestivi non appena saranno disponibili nuove informazioni.

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Salute

Quando la vita umana prevale: FISA, ANAB e SIPEM, insieme per la Sicurezza Acquatica

Redazione

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L’unione tra la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e l’Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti (ANAB), un passo significativo nello studio e ricerca che continua. Questa sinergia a tre voci è un esempio lampante di come, quando l’interesse primario è la salvaguardia della vita umana e NON il mero guadagno o il potere politico, portino a benefici inestimabili per l’intera umanità. In un settore delicato come quello del soccorso in acqua, dopo questi tragici avvenimenti, l’integrazione di competenze diverse non solo ottimizza gli sforzi, ma eleva gli standard di sicurezza a vantaggio di chiunque si trovi in difficoltà, convinzione questa di tutti i presidenti delle tre organizzazioni FISA, ANAB E SIPEM.
Questa alleanza a tutto tondo sottolinea un principio fondamentale: la professionalità è la vera chiave di volta. Non si tratta di un optional, continua il presidente Perrotta, ma di una necessità imprescindibile. Ogni istruttore, ogni ente formativo e ogni bagnino deve possedere tutte le strategie sia di insegnamento che di impiego e deve garantire una preparazione impeccabile.
I grandi incontri politici dove non scaturisce nient’altro che mera politica tra potenti, porta il soccorso a restare un presente lacunoso già passato dove le conseguenze restano solo a chi perde un una vita. Non basta infatti la sola preparazione tecnica, non basta il raggiungimento di tempi con un cronometro per affrontare situazioni di emergenza in acqua; è fondamentale che gli operatori siano dotati sia degli strumenti psicologici per gestire lo stress per restare concentrati sotto pressione e offrire a loro volta supporto emotivo, sia alle vittime che ai colleghi dopo eventi traumatici.
La preparazione di un soccorritore parte da una consapevolezza del proprio mestiere, del rischio e della percezione dei pericoli ad esso connessi.
Per gli utenti, per i genitori, per chiunque si avvicini all’ambiente acquatico, diventa cruciale verificare e pretendere questa professionalità. Chiedere credenziali, informarsi sui percorsi formativi, assicurarsi che gli istruttori siano costantemente aggiornati, e che la loro formazione includa anche aspetti psicologici, non è un’eccessiva pignoleria, ma un atto di responsabilità.
La superficialità o l’improvvisazione in questo campo possono avere conseguenze devastanti come gli ultimi accadimenti, Incidenti che avrebbero potuto essere evitati, dolori profondi e perdite irreparabili sono spesso il risultato di una mancanza di preparazione o di un’attenzione insufficiente agli standard. Per questo, l’unione di FISA, ANAB e SIPEM è un messaggio chiaro: lavorando insieme, con un focus incrollabile sulla qualità e sull’etica, e con una vision che abbraccia ogni aspetto dell’emergenza, si possono prevenire tragedie e garantire un ambiente acquatico più sicuro per tutti. È un invito a ogni cittadino a non accontentarsi, a esigere il massimo da chi è preposto alla sua sicurezza e preparazione e per riconoscere questo valore inestimabile della vera professionalità.
Le leggi devono cambiare a vantaggio della vita umana attraverso lo studio degli incidenti passati per scelte più giuste per il futuro.

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