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Sociale

Palermo, stato di agitazione all’Ufficio Esecuzione Penale. I chiarimenti della UIL Pubblica Amministrazione Sicilia

Redazione

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Stato di agitazione dei lavoratori dell’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna di Palermo, i chiarimenti della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia

Nei giorni scorsi, una delegazione della Uil Pubblica Amministrazione è stata ricevuta a Roma dal direttore generale del personale, delle risorse e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità Alessandro Buccino Grimaldi.

L’incontro è avvenuto a seguito della richiesta di confronto avanzata dalla sigla sindacale in merito al malessere in atto tra i lavoratori dell’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna di Palermo.

A rappresentare la UILPA in occasione dell’incontro, il coordinatore nazionale della Giustizia Domenico Amoroso, il componente della Segreteria nazionale Giustizia Luigi Porrino, il segretario generale della UILPA Sicilia Alfonso Farruggia e il segretario aziendale dell’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna di Palermo Alberto Lilla.

Oggetto dell’incontro, informale ma caratterizzato da un clima di ascolto e rispetto reciproci, le vertenze sindacali in corso e i disagi manifestati da alcuni dipendenti che hanno richiesto l’intervento del sindacato.

“Il direttore Alessandro Buccino Grimaldi – precisa Alfonso Farruggia – è intervenuto richiedendo all’UIEPE una relazione dettagliata e subito dopo ci ha convocati”.

La delegazione, a sua volta,  ha consegnato al dottore Alessandro Buccino Grimaldi una rassegna stampa e una dettagliata documentazione relative alle problematiche illustrate.

Durante l’incontro, è stato comunicato lo stato di agitazione votato dalla maggioranza dei lavoratori presenti all’assemblea RSU tenutasi lo scorso 1 luglio e il cui verbale è stato trasmesso a tutte le organizzazioni sindacali.

“Tuttavia – puntualizza ancora il segretario generale della UILPA Sicilia – due componenti della RSU, in minoranza, hanno avviato azioni contrarie alle decisioni della maggioranza: hanno ignorato le regole democratiche della rappresentanza sindacale e hanno inviato a tutti i lavoratori documenti riservati, violando l’articolo 12 dell’accordo collettivo quadro del 2 aprile 2022”.

“Stigmatizziamo convintamente questo comportamento – prosegue – che ha ulteriormente aggravato un malessere già da tempo esistente tra il personale dell’UIEPE d Palermo”.

“Con questo intervento – conclude Alfonso Farruggia – intendiamo chiarire la situazione esprimendo con chiarezza il nostro punto di vista e ribadendo piena vicinanza ai lavoratori che hanno manifestato il loro disagio in occasione dell’assemblea del 1 luglio scorso: rimaniamo pronti a proseguire la lotta per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

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Pantelleria, successo per lo spettacolo “Figlio non sei più giglio” con Daniela Poggi e Mariella Nava

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“Figlio non sei più giglio” uno spettacolo che induce ad una riflessione da un altro punto di vista

Ieri sera, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – al Cineteatro San Gaetano di Scauri è andato in scena “Figlio non sei più giglio”, scritto da Stefania Porrino e interpretato da Mariella Nava e Daniela Poggi.
La serata è stata aperta dall’Assessore Benedetta Culoma, che nelle sue deleghe segue anche le Pari Opportunità. Nel suo intervento ha ricordato che la violenza sulle donne non riguarda soltanto i casi più eclatanti, ma anche ciò che accade nel quotidiano, nelle relazioni familiari e nei legami più vicini. Ha richiamato l’importanza di riconoscere i segnali e di non abituarsi a forme di controllo, dipendenza o sopraffazione che, purtroppo, spesso vengono normalizzate.


L’Assessore ha sottolineato che questo spettacolo invita a osservare con maggiore attenzione ciò che accade intorno a noi, a non voltarsi dall’altra parte e a domandarsi quale ruolo ciascuno possa avere nel prevenire la violenza, sostenendo chi vive situazioni di difficoltà e rafforzando una cultura del rispetto.
Lo spettacolo ha approfondito proprio queste dinamiche: il peso dei legami, le fragilità, le radici di comportamenti che possono trasformarsi in abuso e il percorso di chi trova la forza di rompere il silenzio.
Un racconto che parla di sofferenza e fragilità.
Un racconto che mette al centro anche il riscatto e la consapevolezza, necessari per provare a interrompere cicli che spesso sembrano senza fine.

Lo spettacolo ha offerto inoltre un punto di vista raro e complesso: quello delle madri degli uomini che commettono femminicidi. Donne che si interrogano su ciò che non hanno visto, su cosa avrebbero potuto fare, su quali segnali, oggi così evidenti, allora erano stati ignorati o minimizzati.
L’attrice ha interpretato questo ruolo con grande intensità, dando voce a una madre che si strugge e ripercorre i meandri della propria memoria alla ricerca di quei momenti in cui avrebbe potuto intuire l’indole violenta del figlio. Le volte in cui si è detta “è solo un ragazzo”, le risposte date per sminuire, i dubbi soffocati, le domande che tornano con forza: se solo avessi… se solo non avessi lasciato…

La componente musicale ha accompagnato la scena in modo delicato, sostenendo un’interpretazione che ha saputo creare un silenzio attento in sala. Un monologo intenso, capace di tenere il pubblico sospeso e di spingere alla riflessione anche dopo la conclusione dello spettacolo.

Il pubblico ha seguito con grande partecipazione. Al termine, Don Salvatore, il Vicesindaco Adele Pineda e l’Assessore Culoma si sono intrattenuti insieme alle artiste per un breve confronto, evidenziando quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare soprattutto i più giovani. Famiglia e scuola svolgono un ruolo importante, ma non sempre bastano: servono strumenti aggiuntivi, momenti di ascolto e linguaggi capaci di raggiungere davvero le nuove generazioni. In questo senso, il teatro può offrire un contributo decisivo.
Un ringraziamento va alle artiste, alla produzione e a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.

La lotta contro la violenza sulle donne riguarda l’intera comunità e ogni occasione di riflessione condivisa è un passo in avanti verso un cambiamento reale.

Foto a cura di Clara Garsia
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Femminicidi, Caronia: “Bisogna investire sulla prevenzione del disagio psichico”

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 Palermo – “L’uccisione di Sara Campanella sorprende tutti, perché l’assassino non era l’ex fidanzato o l’ex compagno, ma uno sconosciuto che aveva deciso che un ‘no’ doveva diventare un ‘sì’. La violenza contro le donne oggi si nasconde in comportamenti che la narrazione comune fatica a decifrare. Segnali psicologici, relazionali, emozioni distorte che soltanto i professionisti riescono a decifrare. Per questo, come ha sottolineato la mamma di Sara, oltre alle famiglie, alle scuole e agli oratori, oggi bisogna investire sulla salute mentale, perchè prevenire il disagio psichico può diventare l’unica e la più rapida arma da mettere in campo per affrontare il problema dei femminicidi”. Lo ha detto Marianna Caronia, deputato regionale di Noi Moderati, presidente della commissione Biblioteca dell’Ars, che ha promosso il convegno “Oltre il cliché: come riconoscere e prevenire il nemico invisibile. Nuove forme, stesse radici nella violenza di genere”, che si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo Reale, alla presenza di Maria Concetta Zaccaria, mamma di Sara Campanella e presidente dell’associazione intitolata alla figlia, la studentessa di Misilmeri del corso di laurea triennale in Tecniche di laboratorio biomedico dell’Università di Messina, uccisa il 31 marzo scorso dal collega Stefano Argentino.  

  

 

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Pantelleria unita nella manifestazione degli studenti contro la violenza sulle donne

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I giovani di Pantelleria in corteo manifestano  contro la violenza sulle donne

Questa mattina gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “V. Almanza – A. D’Ajetti” Omnicomprensivo, insieme all’Amministrazione Comunale e alla Curia Vescovile di Mazara del Vallo, hanno preso parte al corteo promosso in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.


Un momento di partecipazione sentita che ha coinvolto ragazze, ragazzi, docenti e cittadini.
L’iniziativa si è aperta con la deposizione di un mazzo di fiori sulla panchina rossa di Piazza Unesco, gesto simbolico in memoria delle donne vittime di femminicidio. Il Sindaco, impossibilitato a essere presente, ha affidato al Vice Sindaco Adele Pineda un messaggio rivolto agli studenti, sottolineando il valore del rispetto, della responsabilità e dell’impegno collettivo contro ogni forma di violenza.
Il corteo si è concluso davanti al murales dell’artista Andrea Buglisi, realizzato nel rione di San Giacomo, un’opera nata per ricordare le donne che non ci sono più e per mantenere viva l’attenzione su un tema che riguarda l’intera comunità.

Grazie agli studenti, ai docenti e a tutti i cittadini che hanno partecipato, condividendo un momento di riflessione importante per la nostra isola.
Le iniziative dedicate al 25 novembre proseguiranno questa sera con lo spettacolo teatrale “Figlio, non sei più giglio” di Stefania Porrino, con Mariella Nava e Daniela Poggi, previsto alle ore 21.00. Un ulteriore momento di riflessione aperto alla cittadinanza.

Tutte le foto di Clara Garsia

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