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Cultura

Palermo – RestArt, Bernardo Tortorici: “Chiudiamo l’edizione 2022 con oltre 20mila presenze”

Redazione

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Sono state oltre 20mila le presenze, con un incremento di circa il 10 per cento sui numeri dello scorso anno, pur con una settimana di festival in meno e 620mila i contatti raggiunti attraverso i canali social durante il periodo della manifestazione. Interessanti anche i numeri che hanno riguardato la presenza turistica con la partecipazione di circa 8mila visitatori, di cui più di un migliaio perfino cinesi, mostrando di gradire, un pò sorpresi, la città aperta di notte.

 

Un risultato da record per la terza edizione di RestArt Palermo, l’unico Festival in Italia che ha scelto, reagendo all’emergenza Covid, di ripartire dal proprio patrimonio culturale e dalla sua valorizzazione con un progetto condiviso da tutte le istituzioni. Lo ha fatto nelle due precedenti edizioni, svolte in condizioni difficili ma piene di soddisfazioni perché, a prescindere dai numeri, comunque sufficienti a sostenerlo, ha rappresentato la voglia di tornare ad uscire, di rinascita, partendo dalla riappropriazione dei propri tesori. La scommessa si è ripetuta quest’anno, in un’edizione finalmente libera, caratterizzata e comunicata con la parola SHOW, perché è stata presentata come uno spettacolo dei beni culturali, uno spettacolo nei beni culturali.

 

Il Festival, ideato dagli Amici dei Musei Siciliani in collaborazione con Digitrend, ha potuto quest’anno, accanto all’idea basilare dell’apertura notturna di alcuni dei siti più suggestivi della città, arricchire, grazie al coinvolgimento di  artisti e studiosi, la sua offerta attraverso l’ideazione di 57 eventi speciali, che hanno riscontrato un notevole gradimento del pubblico: i concerti barocchi e le improvvisazioni musicali, gli incontri alla terrazza di palazzo Abatellis e quelli con Gaetano Basile, le visite speciali a palazzo Gangi, villa Alliata di Pietratagliata, palazzo Butera, all’osservatorio astronomico, le teatralizzazioni delle Streghe allo Steri, di Ferdinando e Carolina alla palazzina Cinese, la mostra di Casa Florio hanno registrato il tutto esaurito così come il Teatro Massimo  è stato il luogo più visitato, replicando, con numeri ancora maggiori, il successo dell’anno scorso, seguito da Villa Alliata, dalla Tonnara Florio, Palazzo Mirto e palazzo Abatellis.

 

Inoltre, l’indotto ha messo in moto un’economia calcolata in circa 400.000 euro tra ingressi, pub, ristoranti, trasporti e piccoli acquisti vari che certamente rappresentano una cifra aggiuntiva alle varie attività limitrofe al patrimonio culturale.

 

“Desidero ringraziare tutti coloro che si sono spesi per la riuscita del Festival, da Digitrend, il nostro partner operativo, a tutte le istituzioni coinvolte, al loro personale, agli artisti, ai privati, ai piccoli sponsor ed ai volontari che hanno voluto condividere una vera e propria scommessa culturale”. Ha spiegato l’ideatore del Festival, Bernardo Tortorici di Raffadali.

 

“È stata un’edizione SHOW – ha aggiunto Tortorici – così come l’abbiamo voluta lanciare, all’interno del nostro patrimonio monumentale dove, non solo ne abbiamo offerto la visita in differente modalità, ma abbiamo potuto proporre concerti e teatralizzazioni, incontri e visite speciali, esclusive ed esperienziali, abbiamo ballato lo swing ed abbiamo ascoltato Petrarca, abbiamo liberato dopo 40 anni di pandemia Villa Alliata di Pietratagliata, riuscendo a realizzare il video mapping della battaglia di Lepanto, che in questo momento voleva essere interpretato anche come un inno contro tutte le guerre”.

 

“Siamo cresciuti nei numeri e nelle proposte e credo che RestArt si sia guadagnato un suo spazio all’interno della programmazione dei Festival cittadini. Ripartire dai propri beni culturali, aprire la città di notte allungando i tempi delle visite turistiche, coinvolgere artisti e studiosi, promuovere il comparto enogastronomico e gli esercenti dà l’idea di un’iniziativa comune che fa del proprio patrimonio il cuore operativo ed il suo raggio d’azione. Con grande orgoglio – ha detto infine l’ideatore del Festival – guardiamo ai numeri che ci permettono di raggiungere anche quest’anno una, seppur sofferta, autosufficienza economica, ma siamo soprattutto fieri di essere riusciti a proporre un progetto culturale dalle enormi potenzialità future che di anno in anno si va consolidando e di aver contribuito a riaffermare l’intoccabile ruolo di Capitale culturale che Palermo merita a prescindere dai titoli”.

Cultura

Pantelleria . Accorpamento classi liceo, La Francesca (PD) “Decisione inaccettabile”

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“Una decisione incomprensibile e inaccettabile quella dell’Ufficio Scolastico Provinciale che ha deciso l’accorpamento delle classi del Liceo Scientifico e del Liceo delle Scienze Umane in un’unica classe per il prossimo anno scolastico 2025-2026. Nello stesso tempo manifestiamo pieno appoggio e solidarietà alla protesta dei genitori dell’istituto superiore a Pantelleria che hanno denunciato, fra l’altro una palese violazione del diritto allo studio.”

E’ questo quanto dichiara il Segretario del Partito Democratico di Pantelleria, Giuseppe La Francesca a seguito dell’incomprensibile decisione di accorpare le prime classi del Liceo Scientifico e del Liceo delle Scienze Umane in un’unica sezione per l’anno scolastico appena iniziato. Vengono così annullate, continua La Francesca, le legittime aspirazioni di 15 ragazzi che avevano fatto una scelta consapevole sul proprio percorso di studio e per l’ennesima volta non si tiene in considerazione le nostre condizioni di insularità. “Non vorrei che dopo che hanno costretto le nostre mamme a partorire fuori Pantelleria, anche tutti i nostri ragazzi siano costretti a iscriversi alle scuole superiori fuori isola!”

Pur consapevoli, chiude il Segretario del PD Pantelleria, che tale scellerata decisione è stata assunta dall’Ufficio Scolastico Provinciale, è necessario che la politica tutta prenda forte e convita posizione sulla vicenda perché per l’ennesima volta è in gioco il futuro dei nostri ragazzi e della nostra isola.

Per approfondire: Pantelleria, accorpate in una sola classe studenti di licei differenti. E’ protesta

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Ambiente

Pantelleria diventa “Isola Asinabile”: ad ottobre 1ª edizione festival per l’asino pantesco

Redazione

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L’Isola di Pantelleria celebra il suo legame storico con l’asino e si prepara a diventare la prima “Isola Asinabile” d’Italia

Dal 5 al 12 ottobre 2025, si terrà la prima edizione del “Festival Asinabile”, un evento che punta a valorizzare il ruolo di questo animale, simbolo di fatica, resilienza e, oggi, di riscoperta sociale e terapeutica.

Organizzato dall’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria in collaborazione con il Comune di Pantelleria, la Regione Siciliana e numerosi partner, il festival è un’iniziativa che va oltre la semplice celebrazione: vuole essere un’occasione per riconnettersi con la natura, promuovere il turismo sostenibile e riscoprire l’importanza dell’asino pantesco.

“Tramite l’asino pantesco riusciremo a riscoprire esperienze di bellezza e grande emotività in modo semplice, circondati dalla meraviglia del paesaggio di Pantelleria – dichiara Italo Cucci, commissario straordinario del Parco – “Prendiamo l’impegno, tramite la celebrazione dell’animale simbolo dell’isola, di far partire da qui un messaggio di positività e bellezza in un periodo storico molto difficile. Sono certo che questo evento lascerà a ciascuno dei partecipanti un grande arricchimento, interiore ecco perché sarà importante esserci”.

Con la direzione organizzativa di Massimo Montanari, fondatore dell’asineria didattica «Asini di Reggio Emilia» ed esperto di educazione ambientale, il festival si articola in tre aree tematiche principali, accessibili a residenti e turisti di ogni età:

  •  Piazza Asinabile (Piazza Cavour): Un hub creativo e didattico con stand, laboratori manuali, giochi antichi e un recinto dove interagire e coccolare gli asinelli. Attività come “Asino Lab” e la “Ludonkey” renderanno l’apprendimento divertente per i più piccoli.
  •  Cammini Asinabili: Passeggiate guidate alla scoperta dei tesori naturalistici di Pantelleria, con percorsi che conducono al recinto di Sibà, dimora degli asini panteschi. Un’occasione per esplorare l’isola con una carota in tasca e celebrare il rapporto con questi affascinanti animali.
  •  Parole d’Asino: Un ciclo di convegni, dibattiti e incontri culturali che daranno voce a esperti, scrittori e viaggiatori. Tra gli ospiti, figure di rilievo come Daniele Bigi dell’Università di Bologna e Giuseppe Pace, responsabile del progetto di recupero dell’asino pantesco. Saranno esplorate le potenzialità della pet therapy, l’asino come compagno di viaggio e le storie di chi ha dedicato la propria vita a questi animali.

L’evento si aprirà domenica 5 ottobre con l’inaugurazione ufficiale in Sala Consiliare, e si articolerà in numerose attività organizzate aperte alla cittadinanza che riguardano momenti di svago, attività didattiche specifiche per le scuole di ogni ordine e grado, e un convegno conclusivo, sabato 11 ottobre, che sancirà ufficialmente il riconoscimento di Pantelleria come “Isola Asinabile”.

Il Festival Asinabile è reso possibile grazie alla collaborazione di numerose associazioni, che contribuiranno a rendere il programma ricco e variegato.  Esoprattutto con l’importante presenza delle aziende agroalimentari e artigianali pantesche che arricchiranno le iniziative di identità territoriale. Il programma completo è visionabile su sito del parco nella sezione dedicata al Festival Pantelleria Asinabile.

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Cultura

Divieto dei cellulari a scuola, le reazioni degli studenti di Pantelleria

Giada Zona

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Sul non uso dei telefoni in classe: interviste a Filippo Maccotta e Emanuele Pinna

Tra le diverse novità che interessano il mondo scolastico, dal 15 settembre 2025 per la Regione Siciliana, tra i banchi delle scuole di ogni ordine e grado è vietato l’utilizzo cellulare.
Figli e famiglie sono divisi: c’è chi la ritiene una strategia formativa e chi, invece, non è d’accordo.
Abbiamo così voluto conoscere la reazione degli studenti di Pantelleria, su questa novità che tanto clamore ha riscontrato.
Sono stati scelti a campione due giovani di diversi contesti scolastici. Si tratta di studenti modello, molto impegnati e maturi per l’età e l’epoca storica che stanno vivendo.

Filippo Maccotta

Il primo, Filippo Maccotta, 15enne al II anno di liceo scientifico, ci ha innanzitutto spiegato che attualmente nel suo istituto i cellulari verranno conservati negli zaini, per tutto l’arco della giornata scolastica e non potranno essere usati nemmeno durante la ricreazione. Nel caso non dovesse funzionare, i docenti o chi per loro provvederanno a requisire gli smartphone.

“Anche prima durante le lezioni il telefono non si poteva utilizzare e sono d’accordo, ma il divieto di utilizzarli durante la ricreazione mi sembra esagerato. L’anno scorso, nonostante si potesse usare durante la ricreazione, stavamo in gruppo e non solamente al telefono. Reputo che sia un po’ inutile proibirlo durante la ricreazione e credo peggiori la situazione perché ci si sente più incatenati. “

Emanuele Pinna

La seconda testimonianza ci arriva da Emanuele Pinna, in classe terza media

Emanuele, cosa ne pensi di questa nuova normativa? “Sono d’accordo con questa nuova normativa perché permette a tutti noi studenti, soprattutto a quelli meno responsabili, di non usare il telefono a scuola. Siamo tutti più coscienti, sapremo quando è corretto utilizzarli e quando no. Sono favorevole al divieto.”

Giada Zona 

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