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Cultura

Palermo Comic Convention: tutto pronto per la festa del pop

Matteo Ferrandes

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Tutto pronto. Dal 15 al 18 settembre Palermo diventa la capitale della cultura pop. Arriva, infatti, Palermo Comic Convention giunto alla sua settima edizione. L’evento abbraccerà tutti i Cantieri Culturali alla Zisa ed è pronto a sorprendere. Tantissime sono le novità e qualche gradito ritorno. Per la prima volta la zona commerciale sarà allestita tra i viali dei Cantieri, rendendo la manifestazione dinamica e attiva. Ma poi anche i padiglioni con games, editori, fumetti, eSport, fan group tematici, artist alley, e tante novità come ben 2 aree meet&greet, la nuova area palco dentro il fantastico Averna Spazio Open e molto altro ancora. Più di un centinaio le attività che si svilupperanno nei quattro giorni.

LA LOCATION: I CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA
I Cantieri Culturali alla Zisa (ex Officine Ducrot) sono un’ex area industriale di Palermo che ha avuto grande l’importanza storica ed economica tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Nelle officine Ducrot furono realizzati mobili in legno e metallo in stile liberty disegnati dell’architetto palermitano Ernesto Basile. Oggi quest’area è utilizzata come “cittadella della cultura”: spazi espositivi, spazi per eventi teatrali, musicali, cinematografici e per iniziative culturali di ogni genere. I Cantieri Culturali alla Zisa sono oggi un modello innovativo di produzione di valore culturale con un processo sperimentale di rigenerazione urbana e umana.

PALERMO COMIC CONVENTION CAPITALE DEI FUMETTI E DEI NEW MEDIA 
La città di Palermo trasuda passione. Una caratteristica che viene pienamente incarnata da tutti i creator che saranno presenti a Palermo Comic Convention. La passione di inventarsi, di esprimere le proprie emozioni con un disegno, di mettersi in gioco davanti ad una telecamera o scommettere su una abilità. Tutto questo, nei fumetti e nei New Media, diventa palese e proprio per questo motivo Palermo Comic Convention ha deciso di puntare sui creator. Saranno ospiti della manifestazione numerosi autori: Barbara Canepa e Giovanni Rigano, creatori del manifesto della settima edizione, ma anche Zainab Fasiki, Will Simpson, Bob McLeod, Il Baffo, Giulio Rincione, Don Alemanno, Marco Albiero, Morte Bianca, Malena, Mihai Rotari, Danilo Sbacchi, Tony Sardina, Rossana Soldano, Samuel Spano, Paola Barbato, Debora Guzzo e Gabriella Bertolino. Nel mondo del doppiaggio Leonardo Graziani, Patrizio Prata e Gualtiero Cannarsi. Gli streamer Marco e Ciccio Merrino, Jennifer Puddu, D20 Nation, Caverna di Platone, Ilenia Curiale, Lorenzo Tripi, Ottavia Franchina e Sommobuta. E tanti altri in tutto il settore della Pop Culture. 

PALERMO COMIC CONVENTION È DONNA
Una scelta chiara. Una scelta di libertà. Zainab Fasiki, Chadia Rodriguez, Malena, Barbara Canepa. Sono solo alcune delle donne che hanno saputo imporsi e sono riuscite ad emergere in un contesto che – troppo spesso – è maschilista e senza prospettive. Storie importanti che Palermo Comic Convention vuole che siano raccontate dalle dirette interessate. 

LA MUSICA E I COSPLAY: DA CHADIA RODRIGUEZ A CRISTINA D’AVENA
Tanta sarà anche la musica presente a Palermo Comic Convention. Giovedì 15 settembre alle ore 18 si esibirà Manfredi D’Aleo con uno spettacolo chiamato “Strange Metal Things” che richiamerà la famosa serie tv Strager Things. Alle ore 21 Chadia Rodriguez & Dj Tami infiammeranno l’Averna Spazio Open con uno show travolgente. Chadia Rodriguez, classe 1998, è una rapper italo-spagnola di origine marocchina che ha iniziato la sua carriera a Torino. Viene notata dalla casa discografica fondata da Jake La Furia, si trasferisce a Milano e diventa un fenomeno virale grazie al web. Nel 2021, con il singolo “Bella così” lancia un messaggio contro il Body Shaming e il CyberBullismo, conquistando le copertine delle riviste Billboard e Cosmopolitan. In apertura del live set di Chadia Rodriguez, il dj set di Tami, una dj/producer italiana di origini moldave e vietnamite che farà ballare il ritmo dell’hip hop. Venerdì 16 settembre alle 16 la prima delle due gare Cosplay: “Heroes Vs Villains” una vera e propria battle tra cosplay a cura di Mangames in collaborazione con Palermo Comic Convention. La sera, alle 21, si esibirà la regina della sigle Cristina D’Avena. Artista capace di far sognare giovani e meno giovani. Nei suoi spettacoli Cristina D’Avena riesce sempre a creare quella magia che permette a tutti i partecipanti di fantasticare. Sabato 17 settembre, alle 16 il KPOP Contest a cura di Pretty Guardian Cafè. La sera, sempre alle 21, andrà in scena lo show “Anime Live”, uno spettacolo per tutte le età, tra sigle storiche e colonne sonore d’animazione interpretate da Stefano Bersola e Pietro Ubaldi, due voci d’eccezione nel mondo dei cartoni, per un’esperienza musicale unica ed irripetibile nel suo genere. Domenica, infine, il Cosplay Contest organizzato dalla associazione Mangames in collaborazione con Palermo Comic Convention. Alle 19, un momento dedicato al mondo Disney con la cantante La Commare. 
LE MOSTRE
Saranno tre le mostre in giro per i Cantieri Culturali alla Zisa curate da Palermo Comic Convention. “Zainab Fasiki. Una supereroina a Casablanca”; “Tra passione e ossessione”, il viaggio di Giulio Rincione per diventare fumettista; “Da Andy Warhol a Zerocalcare”: 50 anni di copertine di LP illustrate dalle più grandi firme italiane e internazionali, una collezione di Filippo Barbaro
BIGLIETTI
La prevendita è disponibile fino a mercoledì 14 settembre sul sito https://www.liveticket.it/palermocomicconvention. Durante l’evento, sarà possibile acquistare il biglietto direttamente ai Cantieri Culturali alla Zisa.
Palermo Comic Convention fa parte di RIFF, la Rete nazionale costituita dai Festival italiani di Fumetto che hanno come obiettivo la valorizzazione della nona arte in ogni sua declinazione.
Download programma completo
Download comunicato in versione .DOC
ACCREDITI STAMPA E INFORMAZIONI PER I GIORNALISTI
Le richieste di accredito stampa per Palermo Comic Convention dovranno essere inviate all’indirizzo e-mail stampa@palermocomicconvention.it entro il 14 settembre. Il pass stampa potrà essere ritirato esclusivamente nei giorni della manifestazione, presso la biglietteria dei Cantieri Culturali alla Zisa, a Palermo.
Palermo Comic Convention aprirà al pubblico alle ore 10 di giovedì 15 settembre. Alle 9.30 sarà possibile accreditare i giornalisti – che non hanno preventivamente fatto richiesta – che vorranno partecipare alla cerimonia di apertura con Alessio Riolo (direttore generale) e Antonio Scuzzarella (direttore culturale) che presentano la settima edizione insieme alle istituzioni. 
All’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa sarà predisposto durante l’evento un punto stampa con backdrop che vi sarà comunicato all’ingresso.
Per qualsiasi informazione o richiesta di intervista da svolgere durante la settima edizione de Palermo Comic Convention potete contattarmi al 3277033708 anche attraverso WhatsApp. Rimango a vostra disposizione. Buon lavoro e buon divertimento a tutti voi.

Cultura

Sold out a “Preistoria di Pantelleria, viaggio nel passato…” con prof. Cattani, firmata Centro Giamporcaro

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Il Centro Culturale Vito Giamporcaro, uno dei motori della cultura di Pantelleria ha registrato sold out, alla conferenza “Preistoria di Pantelleria, un viaggio nel passato per lo sviluppo turistico dell’isola”, dove protagonista era, oltre la nostra Pantelleria, il professor Maurizio Cattani, appassionato studioso dell’isola dalla sua preistoria, appunto.

L’evento, organizzato  dal Centro Giamporcaro, nella persone del suo Presidente Anna Rita Gabriele, nella corte del Castello Medievale ha visto la partecipazione di istituzioni, come l’Ente Parco di Pantelleria, rappresentato dal Comm. Italo Cucci, dall’Assessore alla Cultura Adele Pineda,
La soddisfazione per la qualità dell’evento e la moltitudine di pubblico è stata altissima per il Presidente  Anna Rita Gabriele che ci spiega “Questo tipo di manifestazioni culturali è stato sempre coltivato dal nostro Centro, anche presso i Circoli dell’isola e spesso con lo stesso Professor Cattani.
“Ma vedere il Castello così gremito è stato motivo anche di emozione. Così i miei ringraziamenti rinnovati per lo studioso, per quanti sono intervenuti e per il Comune per aver concesso l’uso dell’imponente dimora medievale.”

Ci racconta tutto sulla conferenza, Giovanni Bonomo, del direttivo del CCVG e regista di molte iniziative. Egli ha elogiato l’incredibile lavoro svolto dal  Cattani,  docente di Preistoria e Protostoria presso l’Università deli studi di Bologna.

Quando è arrivato il professor Cattani a Pantelleria? “Ben 29 anni fa. Noi eravamo della Lega Ambiente. L’ho preso con l’ape (il veicolo a tre ruote) e mi ha portato a Mursia. Però lì c’era anche Sebastiano Tusa. Questi aveva 37 anni, io 27: eravamo giovani.
Consideri che all’epoca dei 40 circoli di tutta la Sicilia, solo Pantelleria e Partinico avevano inviato una missiva illustrativa del patrimonio culturale locale.

“Noi, come lega ambiente, pulivamo le scogliere. Allora lui dice ‘ma senta, anziché pulire le scogliere, andiamo a cercare i Sesi?’ E abbiamo cominciato a cercare i Sesi, questo nel 94. 

“Poi nel 95 è venuto il professore Tosi Maurizio, che era docente di Cattani, era un uomo incredibile: per esempio girava la Siberia con gli aerei per vedere le città fossilizzate. Questi mi dice ‘Se voi mi date un laboratorio, io porto dieci professori e cinquanta studenti.
“E così è cominciata la ricerca
“Ieri, per esempio, il professore Cattani ha fatto vedere questa città monumentale che abbiamo noi, e che ce l’abbiamo solo noi, una città così, in che condizioni. Ma lei sa che la politica e la burocrazia spesso non aiutano la cultura, ma ora finalmente  questa è l’amministrazione la prima che ha speso i soldi per l’acropoli, per musealizzare, per sistemare una parte. 
Ma bisogna investire anche ai Sesi e sul  Castello”.

Comunque quello dell’acropoli è un importante segnale,  anche per chi viene dopo, gli si ricorda, giusto?Tutte le amministrazioni, anche quelle che verranno dopo, come dice lei giustamente, ogni anno anche il Castello, dove eravamo ospiti ieri con la conferenza, deve essere valorizzato, mantenuto in sicurezza, impiegati giovani per l’accoglienza dei visitatori, etc. Noi dobbiamo attrezzarci e rendere produttivo il patrimonio che abbiamo.

Il villaggio sesiota: cultura e sue contaminazioni.
Le visite turistiche dei faraoni d’Egitto


Ma tornando alla conferenza… “Il Prof. Cattani è una persona di grande disponibilità, sensibile e alla mano.  Sono anni che scava a anni scava, lui è molto disponibile. Ha compiuto una spiegazione filologica molto chiara della cittadella sesiota sostenendo ‘è una città che ce l’avete solo voi nel mondo.  Con delle mura, questo muro grande c’è sulla Pantelleria. Le abitazioni dove vivevano i sesioti. In esse abbiamo trovato le piastre di cottura, gli alari con il vasellame. E’ stato ricostruito cosa mangiavano all’età del Bronzo a Pantelleria. Lui infatti ci ha precisato, che questi mangiano sempre benissimo e molta caqrne: maiali o caprini, mucche, pesce. Era una società molto democratica: le case sono tutte uguali,  fra ricchi e poveri c’è una differenza irrisoria, diciamo.  
Poi ha fatto vedere delle lance, una forma di fusione di una lancia dei faraoni.  I faraoni abitualmente venivano gli egiziani qui. 
“Ma anche asce della Bretagna, della Cornovaglia inglese. Quindi qua si incontravano queste persone.

“C’è un professore che si chiama Steve Van Matre e  dice che Pantelleria è un’isola dove i continenti collidono, ma collidono anche le culture. I panteschi, per esempio, in una stanza abbiamo trovato 30 forme di fusione di asce. In tutta Sicilia ne hanno trovato 5. In un’altra stanza abbiamo trovato il 600% in più di forme di fusione trovate nell’intera Sicilia. Ma sono state trovate anche collane della penisola arabica.
“Questo significa che Quindi queste persone arrivavano qua viaggiando e poi si stabilizzavano. 
 “E poi stabilendosi qua con gli altri entravano in relazione.  Quindi si costruì una comunità, diciamo. “


Ma ecco per esempio queste armi, queste collane e monili  dove sono state rinvenute?  Dentro il villaggio sesiota a Mursia, scavando.  scavando nelle varie capanne si sono trovati reperti  unici nel Mediterraneo, da queste parti, come  bracciali in avorio bracciali in avorio,  collane decorate in vetro color cobalto,  con filamenti color oro.

Mi scusi, ma vogliamo ricordare o informare dove si trovano tutte queste preziosità culturali, storiche, sociali? “C’era una comunità di quattrocento anime attrezzate. Quando tu arrivavi, eri un viaggiatore, ti rifocillavano,  poi dovevi dare qualche cosa,  dovevi pagare per questo servizio. Ecco com’è iniziata la varietà del tesoretto degli antichi panteschi sesioti.  Tutta questa roba bellissima sta nei magazzini, diciamo…  perché non abbiamo un museo. Anzi lo avremmo ma  nel 2004, poi per lavori di ampliamento  l’hanno chiuso da ventun anni e mai più riaperto. 
“Il museo del 2004 era dotato di cartine, reperti, abbiamo tanti reperti.
“Ora, una piccola parte è stata esposta al Museo Vulcanologico, vasellame, asce.
“Però, una gran parte, siamo costretti a tenerle nei magazzini, ma noi queste cose  le dobbiamo mettere a regime, diciamo.

Certo, certo. Beh, abbiamo un patrimonio pazzesco e che non viene utilizzato e messo a disposizione dell’umanità?Esatto, purtroppo! ma almeno adesso  l’amministrazione ha messo dei soldi finalmente all’Acropoli. E’ un buon primo passo.
“Ci ha fatto molto piacere l’intervento dell’assessore Pineda, prima non venivano mai. 
“E c’era pure Italo Cucci del Parco.
“C’era anche il club alpino, l’Associazione Aeronautica Militare. Insomma segnali di partecipazione e condivisione degli intenti da più direzioni”.

Sicuramente il Centro Giamporcaro organizzerà altri eventi simili che consentono la conoscenza e l’avvicinamento ad una storia e a preistoria incredibili di un isola ricca come uno scrigno di bellezza, cultura inesauribili.

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Cultura

“Forme d’Arte Pantesche”, al Castello doppia mostra del Centro Giamporcaro

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Cinque artisti squisitamente panteschi in mostra dal 20 luglio, presso il Castello

Dai quadri alle foto, le arti figurative di Pantelleria in una mostra suggestiva di 5 artisti isolani

Il Centro Culturale Vito Giamporcaro, domenica 20 luglio, dalle ore19.30, presso il Castello Medievale di Pantelleria, inaugura “Forme d’Arte Pantesche”, dove la pittura si sposa con la fotografia in un magico abbraccio artistico tutto pantesco. 
Sarà presente la Presidente del CCVG, Anna Rita Gabriele.

I pittori che espongono sono: Luigina Gabriele, Camilla Ganci, Daniele Baiamonte e Salvatore Bernardo. 
Il fotografo è Francesco V. Ferrandes, 

Durata dell’esposizione

Così, nuovamente il Castello dell’isola vedrà in scena una delle tante e variegate iniziative del Centro Culturale Giamporcaro,
da Domenica 20 Luglio a Venerdì 08 Agosto 2025 per la mostra di quadri, fino al 20 agosto mostra fotografica

Il Castello è aperto il Martedì e il Giovedì dalle ore 09.00 alle ore 12.00
e il lunedì – mercoledì – venerdì dalle 17.30 alle 22.00

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Cultura

“Vulnerare” il corto di Sergio Illuminato al Festival del Cinema NYC. Intanto prepara riprese a Pantelleria”

Redazione

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VULNERARE approda al Festival of Cinema NYC – Il cortometraggio del regista siciliano Sergio Mario Illuminato trasforma due secoli di dolore in arte
New York, 1-10 Agosto 2025

Sei mesi dentro un carcere abbandonato. Celle vuote da trent’anni, muri scrostati, silenzio pesante.
Un gruppo di artisti italiani e di tecnici e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma entra dove
nessuno vuole stare e trova qualcosa di inaspettato: la bellezza nascosta nel dolore.
Ora, questa scoperta giunge fino in America: il cortometraggio ‘VULNERARE’, nato dall’ex-Carcere
Pontificio di Velletri, è stato selezionato dal Festival of Cinema NYC per rappresentare l’Italia. Questo
festival cinematografico è il solo della città supportato dal National Endowment for the Arts, dal New
York State Council on the Arts e dal New York City Department of Cultural Affairs. Globalmente, solo
cinque cortometraggi provenienti da paesi come USA, Germania, Spagna e Svizzera sono stati
selezionati insieme a ‘VULNERARE’.

Quando l’arte abita le ferite

L’ex-Carcere Pontificio di Velletri racconta una storia che attraversa i secoli. Costruito nell’Ottocento
sotto l’autorità papale, quando la Chiesa Cattolica governava gran parte dell’Italia centrale, questa
imponente struttura fungeva sia da tribunale che da centro di detenzione per quello che allora erano
gli Stati Pontifici. Per oltre un secolo ha ospitato prigionieri, ha assistito a processi, incarnando il
sistema giudiziario di un’epoca ormai passata.

Chiuso negli anni ’90 con la modernizzazione del sistema penitenziario italiano, l’edificio è rimasto
vuoto per tre decenni: un monumento dimenticato al potere istituzionale trasformato in reliquia.
Nel 2023, di fronte alla demolizione programmata, sembrava destinato alla cancellazione dalla
storia.
Ma prima che accadesse, pittori, fotografi, danzatori e musicisti, insieme a tecnici e studenti
dell’Accademia di Belle Arti di Roma ne hanno fatto casa. Per sei mesi hanno abitato celle decadenti
e corridoi bui, trasformando ogni angolo in un laboratorio creativo – trasformando gli spazi
abbandonati d’Italia in luoghi di resurrezione artistica.

Il risultato è “VULNERARE”: 13 minuti e 30 secondi che sfuggono a ogni definizione. Non è solo
cinema sperimentale, non è solo videoarte. È un viaggio nell’anima umana attraverso quello che il
regista siciliano Sergio Mario Illuminato chiama “Organismi Artistici Comunicanti”- opere vive che
cambiano, fermentano, si trasformano davanti agli occhi dello spettatore.
Questi elementi, come spiega lo psicologo di cinema Giulio Casini, “agiscono come lampi di colore
puro, permettendo ai mondi della pittura e della realtà di comunicare profonde pulsioni interiori”.
“Pareti, pavimenti, soffitti diventano tagli, ferite, faglie”, aggiunge lo storico dei media Bruno di
Marino. “I gesti coreografici e la materia pittorica si fondono in un’unica partitura visiva grazie al
montaggio chirurgico e ai giochi di luce.”

Vulnerabile dunque vivo
“Questo luogo non è solo un carcere abbandonato, ma una cattedrale contemporanea della
vulnerabilità”, dice Illuminato. “È un luogo di rinascita ed è l’arte che deve esprimere questa
trasformazione.”
Il film si chiude con una scritta incisa su una parete del carcere: “Vulnerabile dunque vivo, arte è
amare la realtà” e un messaggio: IOSONOVULNERABILE, che in codice morse viene nascosto nella
traccia audio del cortometraggio.
La metodologia di Illuminato, che lui chiama “CINEMA DELLA SOGLIA” della presenza e della
relazione, cattura l’autenticità delle emozioni attraverso improvvisazione e spontaneità. Niente
copioni, solo vita che accade.

Un cast che danza tra le macerie
Le coreografie di Patrizia Cavola e Ivan Truol della Compagnia Atacama, con Camilla Perugini e
Nicholas Baffoni, trasformano spazi claustrofobici in palcoscenici di libertà. La fotografia di Federico
Marchi e Roberto Biagiotti gioca con il passaggio dal bianco e nero del passato all’esplosione di colori
della rinascita. La colonna sonora di Andrea Moscianese e il sound design di Davide Palmiotto
accompagnano lo spettatore dalla drammaticità carceraria verso un orizzonte di possibilità creative.

Dalla performance al riconoscimento mondiale
Prima di diventare cinema, “VULNERARE” è stato esperienza dal vivo. Migliaia di visitatori hanno
attraversato l’ex-carcere, poi in anteprima EUROPEA all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, poi al
Museo di Villa Altieri a Roma. Ogni volta la stessa scoperta: la vulnerabilità come forza, non come
debolezza.
“Aprire quei faldoni impolverati significa far scorrere agli spettatori una storia personale forse
perduta per sempre“, scrive il critico cinematografico Sergio Battista. “Un corto che cerca di aprire
un canale comunicativo con i contemporanei parlando di memoria e di luoghi dove questa memoria
si è condensata.”

Su un muro del carcere c’è scritto: “I tagli sulla pelle non sono un’illusione non guariscono più”.
Parole che suggellano come la realtà impatti nella vita senza chiedere permesso, lasciando segni
indelebili. Ma anche come questi segni possano diventare arte.

Dall’Italia al mondo

Il Festival of Cinema NYC rappresenta l’approdo internazionale di un progetto:
IOSONOVULNERABILE, che ha già cambiato il modo di guardare agli spazi abbandonati. In un’epoca
di muri che dividono e luoghi dimenticati, “VULNERARE” offre una risposta concreta: l’arte come
strumento di trasformazione, la vulnerabilità come generatrice di bellezza.
Il cortometraggio partecipa alla sezione competitiva dal 1 al 10 agosto 2025, portando in America
una voce italiana che parla al mondo intero. Perché “VULNERARE” non racconta solo la storia di un
carcere diventato cattedrale dell’arte: racconta la storia di tutti noi, esseri vulnerabili che attraverso
la creatività trasformano le ferite in bellezza.

Sergio Mario Illuminato sta già preparando il suo film d’esordio “La soglia di Basalto”, che verrà
girato nel 2026 nell’isola di Pantelleria, Sicilia.

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