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Personaggi

Palermo, “Pino Puglisi, il Vangelo contro la mafia”: domani 30 anni dall’assassinio

caterina murana

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Sono passati trent’anni da quel 15 settembre del 1993, una data destinata a rimanere impressa nella memoria collettiva, il giorno in cui don Pino Puglisi fu ucciso dalla mafia. Era il suo 56° compleanno, e la sua vita venne spezzata davanti al portone di casa, nel cuore del quartiere Brancaccio di Palermo. Dietro questo vile omicidio si celavano i mandanti principali, i capi mafiosi Filippo e Giuseppe Graviano, successivamente condannati all’ergastolo. A premere il grilletto fu Salvatore Grigoli, un uomo che, paradossalmente, in carcere intraprese un cammino di conversione.

La storia di Don Pino Puglisi è una testimonianza di fede e coraggio che sfida la stessa oscurità della mafia. Il suo sorriso in quegli ultimi istanti e le parole “Me lo aspettavo” dimostrano la sua consapevolezza del pericolo che correva e la sua determinazione a non cedere di fronte alla violenza criminale. Questo eroe della fede è stato beatificato il 25 maggio 2013, poco dopo l’elezione di Papa Francesco, riconosciuto come martire “in odium fidei” cioè in odio alla fede.

Don Pino Puglisi aveva capito che la linfa vitale delle mafie risiedeva nel muro di omertà e consenso che si creava tra la gente. Per contrastarlo, ha dedicato la sua vita a educare i giovani alla cultura della legalità, rendendoli consapevoli e desiderosi di rompere le catene che imprigionavano la Sicilia. Quando nel settembre del 1990 fu nominato parroco a Brancaccio, il quartiere della sua infanzia, Don Pino continuò a seguire questo stile di annuncio e incontro personale, creando strutture che facilitassero le relazioni.

La sua particolare attenzione si concentrava sui giovani e sulle problematiche sociali dei quartieri emarginati di Palermo. Fu un attento osservatore dei lavori del Concilio Vaticano II e diffondeva i suoi documenti tra i fedeli. Non ebbe timore, per esempio, di opporsi a un comitato che spendeva ingenti somme per la festa patronale, mentre la parrocchia mancava di spazi adeguati per le attività. Nel 1992, cominciò a progettare la creazione di una grande struttura parrocchiale, inserita in un’area verde, con annesso un teatro, uno spazio per le celebrazioni all’aperto, un gazebo e una biblioteca.

Don Pino Puglisi ha testimoniato che la paura non può essere l’ultima parola di chi crede in Cristo. La sua vita ci sfida a domandarci se sia folle affrontare le mafie con la forza disarmata del Vangelo. Forse lo è, ma è una follia che ci chiama ad amare i nostri nemici, a pregare per i nostri persecutori, a odiare il male ma a continuare ad amare le persone, anche quelle che sembrano essersi smarrite lungo il cammino dell’umanità. Don Pino Puglisi è un esempio straordinario di come la fede possa illuminare anche il cammino più buio e pericoloso, ispirandoci a lottare per la giustizia, la verità e la dignità umana.

di Davide Romano

https://lacompagniadelvangelo.blogspot.com/2023/09/pino-puglisi-il-vangelo-contro-la-mafia.html

Cultura

“Antiche voci di Pantelleria” il successo di una donna, di una lingua tra memoria e identità

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Presentazione del libro di Angelina Rodo “Antiche voci di Pantelleria” tra curiosità, stupore e meraviglia

Nello spiegare il sottotitolo si manifesta già tutta l’essenza del piacevolissimo pomeriggio che si è tenuto presso la Sala Consiliare del Comune di Pantelleria, lo scorso 29 agosto, in occasione della presentazione del libro di una straordinaria Angelina Rodo.

Una sala gremita ha accolto con grande interesse tutti gli interventi di una elegante, garbata ma al contempo energica insegnante di altri tempi, ma di grande attualità, che ha porto l’accento sull’importanza del dialetto, come identità di un popolo, sulla veracità di una cultura attraverso la lingua che si parla.
Tra i presenti, le istituzioni: Sindaco Fabrizio D’Ancona, il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppa Spata, e l’Assessore Massimo Bonì, che hanno fatto gli onori di casa.

Con la complicità del moderatore Aurelio Mustacciuoli, il pomeriggio ha preso una piega oltre modo interessante e accattivante, anche per il pubblico dei giovani presenti e richiamati dall’argomento.

Nel libro, la sagace autrice, ha riportato non solo termini, specialmente quelli più desueti, ma anche espressioni, modi di dire. Sollecitando il pubblico, ha aperto un sipario molto simpatico e leggero, in cui i presenti si sono lanciati in quei motti ricordando i nonni trasmettitori di verità, proverbi e vita.

Manifestando la sua grande preparazione e la profondità delle ricerche compiute, le interviste per quest’opera, la Rodo, con il suo fare da nobildonna, ha messo in evidenza  le influenze linguistiche che fanno parte del nostro dialetto: fenici, arabi, normanni, francesi, spagnoli, ciascuno di questi popoli ha tracciato solchi determinanti per la formazione del “pantesco”,

Con riconoscenza verso l’autore, si è concluso l’evento citando Ignazio Buttitta: “Un populu. quannu ci arrubbanu a lingua. è persu pi sempri”.

L’importanza del dialetto è, come dicevamo, altissima e trasmetterlo ai giovani è un dovere affinchè mantengano l’identità del proprio sangue e delle origini e il libro “Antiche voci di Pantelleria” è tutto da leggere e rileggere e incorporare nella testa di ciascun pantesco.

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Personaggi

Pantelleria, è morto Battista Maccotta: un pezzo di memoria dell’isola vola via con lui

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E’ morto questo pomeriggio alle ore 15, Giambattista Maccotta, un pezzo di memoria di Pantelleria vola via con i suoi 83 anni.
Risiedeva a Borgo San Donato, nella sua fortunata azienda agricola e, dopo  pochi giorni di degenza all’ospedale al Santa Maria Goretti di Latina, complicazioni hanno detto la loro e si è spento, su una barella senza poter rivedere i suoi cari un’ultima volta.

Classe 1942, uomo affasciante, energico, aveva seguito le orme del padre Fortunato, che ha ceduto all’omonimo figlio: hanno visto nell’Agro Pontino una felice svolta, ma il cuore di Battista, generoso e affettuoso, subiva il richiamo della sua amata isola.
Una splendida casa a Khamma e quella con grande  terrazza a Gadir, viveva i suoi periodi sull’isola attorniato dall’affetto di tanta gente.

Sposato con la splendida Rosalba, compagna di tutta la sua vita, aveva avuto due figli, Fortunato Marco e Daniela che gli hanno regalato nipoti vivaci e bellissimi animatori degli ultimi suoi anni di vita.
Per chiudere il quadro biografico, Battista, mio caro e vicino cugino, era fratello di Angelina Maccotta, moglie di Zino Patanè forse il primo fornaio di Khamma. Ma non dimentichiamo gli avi: appunto il padre Fortunato e la mamma, la Zia Lina Casano, di Turi “Bonomo” il grande e immortale musicista. 

Il mio sincero e sentito cordoglio lo voglio scrivere in questo spazio, poichè tutti noi saremo colpiti sempre più tempo dalla mancanza del caro Battista.

Marina

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Personaggi

Pantelleria, 24 agosto i funerali di Silvano Piazza in Chiesa Matrice Ss Salvatore

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Si terranno domani, domenica 24 agosto 2025 alle ore 9.30, presso la Chiesa Matrice Ss Salvatore di Pantelleria Centro i funerali del compianto concittadino Silvano Piazza, prematuramente scomparso dall’affetto dei suoi cari e di una intera comunità.

Stimato insegnante, molti anni ha contribuito alla formazione sportiva di intere generazioni di studenti panteschi, trasmettendo loro non solo i valori dello sport, ma anche quelli del rispetto, della disciplina e della crescita personale.

Per la comunità pantesca era una figura di riferimento, un educatore che ha lasciato un segno indelebile in tutti. Ormai settant’enne Piazza era una di quelle persone che restano tra gli affetti cari da custodire con cura.

La nostra redazione si unisce al cordoglio dei famigliari

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