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Palermo – Mercatini rionali, CIDEC Sicilia chiede un confronto con assessore Forzinetti: “Ridimensionare disagi, ma chiuderli sarebbe follia”

Redazione

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Mercatini rionali a Palermo, la CIDEC Sicilia chiede un confronto con l’assessore comunale alle Attività produttive Giuliano Forzinetti: “Occorrono interventi per ridimensionare i disagi dei residenti, ma chiuderli sarebbe una follia” 
 
 
“Secondo qualcuno, la soluzione più adeguata per contrastare i disagi dei cittadini residenti in prossimità dei mercatini rionali sarebbe chiuderli: una vera follia, in una città come Palermo dove occorre semmai favorire la nascita di nuove attività commerciali oltre a salvaguardare le realtà già esistenti ”: a dichiararlo è il presidente della Confederazione Italiana Esercenti Commercianti Sicilia Salvatore Bivona, che interviene nel dibattito sui mercatini in città e sulla loro riorganizzazione preannunciata dall’amministrazione comunale.
 
La CIDEC – che tra le associazioni di categoria è quella che annovera il più alto numero di operatori del commercio su aree pubbliche tra gli iscritti – sottolinea la necessità di non penalizzare i venditori ambulanti nell’ambito del percorso di rilancio dei mercati rionali.
 
“Il lavoro deve essere garantito, non tolto – afferma Salvatore Bivona, che ricopre anche il ruolo di presidente provinciale di Palermo dell’organizzazione datoriale – e pertanto ci rivolgiamo all’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti affinché si realizzi un confronto con tutte le parti in causa, incluso il prefetto, per individuare soluzioni che garantiscano i commercianti su aree pubbliche”.
 
Una richiesta che la Confederazione Italiana Esercenti Commercianti ha trasmesso ufficialmente all’assessore e al Comandante dei Vigili Urbani Angelo Colucciello,  esprimendo preoccupazione per la possibile contrazione delle attività dei mercatini.
 
“Non si tratta solo di un problema economico ed, eventualmente, occupazionale – precisa Salvatore Bivona – poiché, come la CIDEC ha sottolineato in molte occasioni, i mercatini svolgono anche un servizio sociale, promuovendo la relazione di prossimità con i cittadini”.
 
“Per i residenti, inoltre – osserva – gli eventuali disagi si limitano alla fascia oraria compresa tra le 7:00 del mattino e le 14:00, una volta a settimana”.
 
Il presidente non nasconde il malcontento per il mancato accoglimento, a oggi, di alcune proposte avanzate da tempo: adeguamento delle aree attrezzate, dotazione di panchine, fontanelle e bagni chimici e spazi dove allocare scarrabili.
 
“Ci si attendeva inoltre – aggiunge – un aiuto da parte del Comune a beneficio di coloro che non sono riusciti a pagare le tasse anche a causa dell’aumento delle tariffe, l’ormai noto CUP, il Canone Unico Patrimoniale”.
 
“I mercati cittadini – spiega – sono entrati in crisi a causa delle politiche di grande distribuzione che hanno invaso la città impoverendo i commercianti, ambulanti e non, e portando un bassissimo valore aggiunto in termini occupazionali”.
 
La CIDEC inoltre ha sempre insistito sulla necessità di un maggiore equilibrio nell’assegnazione dei posti per garantire ai settori merceologici ampio raggio e  diversificazione.
 
“Da tempo – sottolinea Salvatore Bivona – la CIDEC sollecita l’individuazione di aree disponibili per allestire mercati giornalieri: abbiamo inoltre chiesto il rilancio della Vucciria ormai in preda alla desertificazione ma anche del Borgo Vecchio, di Porta Carini e via Montalbo”.
 
“Per quanto riguarda viale Campania – aggiunge   – dove tutti i mercoledì si tiene un mercato che serve un’utenza tradizionalmente agiata, occorrono semplicemente maggiori controlli da parte della Polizia Municipale e un transennamento per circoscrivere la zona e consentire così di lavorare soltanto a chi risulta in regola con la normativa comunale”.
 
“Se i mercati dovessero chiudere – conclude – le conseguenze sarebbero disastrose sotto il profilo della desertificazione commerciale, a cui si affiancherebbe lo spostamento di flussi di consumatori verso altre aree”.

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Altro grosso quantitativo di droga: in carcere donna di Trapani

Redazione

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TRAPANI: ALTRO GROSSO SEQUESTRO DI COCAINA. TRATTA IN

ARRESTO UNA DONNA DI 54 ANNI

I Carabinieri della Compagnia di Trapani, nell’ambito di ulteriori servizi straordinari di
controllo del territorio, hanno tratto in arresto, per detenzione illecita di stupefacenti, una
donna del posto classe ’71 sorpresa in possesso di quasi 3 Kg. di cocaina e 150 gr. di
sostanza tipo anfetamine rivenuti in parte in auto e in parte presso il proprio domicilio.
In particolare infatti, i militari dell’Arma giunti nei pressi del quartiere Cappuccinelli
notavano un’autovettura che alla vista della pattuglia provava ad allontanarsi con il
verosimile intento di sottrarsi a un eventuale controllo. Raggiunta l’auto alla guida vi era
una donna il cui palese nervosismo dimostrato induceva la pattuglia ad approfondire il
controllo con perquisizione veicolare.
All’esito dell’attività veniva rivenuto, occultato all’interno di un sacchetto della spesa tra
alcuni alimenti, un panetto di cocaina dal peso di circa 1 Kg.
Pertanto, stante si procedeva anche a perquisizione domiciliare che consentiva il
rinvenimento, all’intero di un mastello per la spazzatura, di ulteriori 1.8 Kg di sostanza del
tipo cocaina e 150 gr. del tipo anfetamine.
La sostanza stupefacente una volta immessa nel mercato illecito avrebbe potuto
consentire introiti pari a circa 500.000 €
Nella stessa giornata i militari dell’arma sottoponevano ad un controllo alla circolazione
stradala un 59enne di origine catanese che a seguito di perquisizione è risultato occultare
all’interno del mezzo la somma contante di 16.500 euro della quale non ha saputo fornire
plausibile spiegazione circa la provenienza. I successivi immediati approfondimenti
consentivano di segnalare l’uomo all’autorità giudiziaria per ipotesi di reato concernenti gli
stupefacenti.
La donna, dopo la compilazione degli atti è stata associata alla casa circondariale
“Pagliarelli” di Palermo e al termine dell’udienza di convalida è stata confermata la
custodia cautelare in carcere.

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In Vaticano, torna la messa in latino

Redazione

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Benedetto XVI aveva liberalizzato il messale tridentino, Francesco lo ha ristretto. Ora Leone XIV ha concesso al cardinale ultraconservatore di celebrarlo per il pellegrinaggio dei fedeli affezionati al rito antico.

Venerdì i vespri con Zuppi

La messa in latino presieduta nella Basilica di San Pietro ieri dal cardinale Raymond Burke è finita sul New York Times. ”Il permesso papale per la messa in latino a San Pietro dà speranza ai tradizionalisti”, titola il quotidiano statunitense. ”Papa Francesco – ricorda il NYT, parlando delle restrizioni operate da Bergoglio – limitò notevolmente l’uso della tradizionale messa in latino, ritenendo che seminasse divisione.

I cattolici tradizionalisti sperano che papa Leone tracci un percorso diverso”. Fedeltà al rito antico e speranza per il futuro La peregrinazione Summorum Pontificum nasce per testimoniare l’attaccamento di numerosi fedeli nel mondo alla liturgia tradizionale. Il Cardinale Burke, noto sostenitore del Usus Antiquior, è stato negli anni anche una delle voci critiche più ferme contro le restrizioni imposte da Papa Francesco alla celebrazione della Messa tradizionale, in particolare con il motu proprio Traditionis custodes del 2021.

Salvatore Battaglia

Presidente Accademia delle Prefi

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Libero Consorzio, Presidente Quinci nomina portavoce Vito Manca

Direttore

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Ho deciso di conferire l’incarico di Portavoce (ai sensi dell’art.7 L.150/2000 e dell’art.
14 L.R. 7/1992 e ss.mm.ii) al giornalista Vito Manca. La considero una scelta che ha
come obiettivo prioritario quello di rendere sempre più diretto e concreto il confronto
di questa Presidenza con il territorio. La comunicazione è uno strumento democratico
che va sostenuto e difeso con la trasparenza delle azioni e l’onestà intellettuale del
pensiero. Strumento fondamentale che va dunque affidato all’esperienza ed alla
professionalità per non correre il rischio dell’improvvisazione e della superficialità.
Confermo poi il mio impegno ad istituire l’Ufficio Stampa del Libero Consorzio
Comunale di Trapani così come ho avuto modo di dichiarare ai rappresentanti
dell’Assostampa trapanese. L’informazione e la comunicazione istituzionali devono
essere necessariamente ampie, articolate, funzionali ed affidate alle diverse figure
professionali previste dalla legge, senza alcuna interferenza o sovrapposizione.
Trapani, 22 ottobre 2025

F.to: Salvatore Quinci
Presidente Libero Consorzio Comunale di Trapani

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