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Economia

Palermo, insediato gruppo tecnico per utilizzo di beni confiscati alla criminalità organizzata

Direttore

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Nell’ambito della Strategia Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Confiscati attraverso le Politiche di Coesione, si è insediato presso l’Assessorato all’economa il Gruppo di lavoro tecnico sull’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il tavolo tecnico, presieduto dal Vicepresidente ed Assessore all’Economia Gaetano Armao su delega del Presidente Musumeci, si pone l’obiettivo di supportare la definizione della Strategia regionale per i beni confiscati ed è composto dai responsabili delle diverse strutture amministrative regionali nonchè da studiosi e professionisti, competenti in materia di utilizzo dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Compongono il tavolo tecnico le oltre al Segretario Generale della Regione, il Dirigente Generale del Dipartimento regionale della Programmazione, il Dirigente Generale del Dipartimento regionale dell‘Agricoltura, il Dirigente Generale del Dipartimento regionale delle Attività Produttive, il Dirigente Generale del Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, il Dirigente Generale del Dipartimento regionale delle Finanze e del Credito, il Dirigente Generale del Dipartimento regionale della Formazione Professionale, il Dott. Emiliano Abramo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio etnea; il Prof. Enzo Bivona, Università degli Studi di Palermo; la Prof.ssa Esmeralda Bucalo, Università degli Studi di Palermo; il Prof. Salvatore Costantino, Università degli Studi di Palermo; il Prof. Ferdinando Croce, Università degli Studi di Messina; il Prof. Nicola Gullo, Università degli Studi di Palermo;il Dott. Vincenzo Liarda, Presidente del Consorzio Madonita; la Prof.ssa Pina Palella, Docente scolastica ed Esperta in materia di legalità; l'Avv. Ezechia Paolo Reale, lstituto Superiore internazionale di Scienze Criminali; il Prof. Costantino Visconti, Università degli Studi di Palermo.l componenti il gruppo di Iavoro svolgono l’incarico a titolo gratuito e lo stesso non darà luogo ad alcun riconoscimento giuridico ed economico. Le funzioni di segreteria a supporto dell’attività del Tavolo tecnico sono assicurate dall’Ufficio di diretta Collaborazione dell‘Assessore per I’Economia. “L’utilizzo dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – ha dichiarato il Vicepresidente ed Assessore all’Economia Gaetano Armao nel corso della prima riunione del Gruppo di Lavoro – costituisce per la Sicilia un’occasione di crescita sociale ed economica straordinaria, sopratutto se si pensa che la gran parte delle aziende e dei beni

sono allocati in Sicilia. Negli ultimi anni abbiamo avuto in Sicilia alcune buone pratiche, un esempio su tutte quella del Feudo Verbumcaudo, ad iniziativa dell’Assessorato dell'Economia, che rappresenta un’eccellenza nell’utilizzo dei beni confiscati. Il Gruppo di lavoro tecnico insediato oggi, supporterà i Dipartimenti a delineare tempestivamente la strategia regionale in materia che sarà successivamente alle valutazioni del Presidente della Regione e della Giunta.”

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Pantelleria, nuovo Consiglio Comunale su: incendi e bilancio

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Il 24 settembre dalle ore 12, si terrà Consiglio Comunale sui seguenti punti all’ordine del giorno

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Economia

Apicoltura, Regione dà il via libera a bando da oltre un milione e trecentomila euro

Matteo Ferrandes

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Formazione, scambi di buone pratiche, lotta a parassiti e malattie, prevenzione delle avversità climatiche, ripopolamento del patrimonio apistico, acquisto di sciami. Sono questi alcuni degli obiettivi del bando “Azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele” per la Campagna apistica 2025-2026, pubblicato dall’assessorato dell’Agricoltura. Si tratta di un finanziamento europeo (fondo Feaga) e statale, che l’Ue e il Ministero dell’agricoltura assegnano annualmente alle Regioni per sostenere gli investimenti sulla produzione, la commercializzazione del miele e per incrementare i livelli produttivi.
Nel dettaglio, l’azione A del bando, rivolto agli apicoltori e alle organizzazioni del settore, riguarda i servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti.

L’azione B, invece, è relativa agli ivestimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali e ad altre iniziative più specifiche come la lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione; il ripopolamento del patrimonio apistico nell’Unione, incluso l’allevamento delle api e la razionalizzazione della transumanza; l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware e software) per il miglioramento qualitativo e la valorizzazione delle produzioni dell’alveare destinate al commercio. 

Infine, l’azione F si concentra sulla promozione, comunicazione e commercializzazione, e sulle attività del mercato, con particolare attenzione al tema della sensibilizzazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti dell’apicoltura.
Il bando é consultabile a questo link
 
 
In copertina Denny Almanza noto apicultore di Pantelleria

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Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

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Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

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