Connect with us

Salute

Palermo – Giornata mondiale del diabete. Provenzano accusa: “Legge 130, un’importante risorsa, ancora dormiente nei cassetti”

Matteo Ferrandes

Published

-

Il presidente della Società italiana Malattie metaboliche, diabete e obesità, Simdo, martedì incontrerà i giornalisti alla sede dell’Ordine regionale di Sicilia

Martedì 14 novembre ricorre la giornata mondiale del diabete. La data, che celebra la nascita del fisiologo canadese Frederick Grant Banting, scopritore nel 1921 dell’insulina, è stata scelta dall’International Diabetes Federation, con l’obiettivo di stimolare i governi a investire maggiormente nella cura, nella prevenzione e nella diagnosi precoce, affinché tecnologie e farmaci siano a disposizione di tutti e sia garantito a tutti l’accesso alle cure. Tra gli strumenti che lo Stato italiano ha adottato per diffondere al massimo queste possibilità, ci sono la Nota 100, che estende la prescrizione dei farmaci salvavita anche ai medici di base e, più da recente la Legge 130 del 15 settembre 2023 che dispone, tra le altre cose, controlli diffusi in età pediatrica per diabete mellito e celiachia.

Le denuncia del presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano

“Mentre la Nota 100 funziona e ha avvicinato alle cure anche chi non ha la possibilità di incontrare uno specialista affidando ai medici di base la prescrizione dei farmaci, la Legge 130, che abbiamo contribuito a scrivere e che abbiamo salutato con grande soddisfazione è ancora dormiente” è la denuncia del diabetologo siciliano, Vincenzo Provenzano, già guida del centro di eccellenza di diabetologia di Partinico in provincia di Palermo e presidente della Società italiana malattie metaboliche diabete e obesità, Simdo.

“La legge è stata promulgata, è stata messa in Gazzetta, è stata finanziata però di fatto ancora nessuna scuola di Italia si è mossa per attivare la prevenzione del diabete 1 e della celiachia – accusa Provenzano -. Insieme ai responsabili territoriali di Simdo, abbiamo la mission di sensibilizzare affinché la legge venga applicata, affinché si facciano gli incontri necessari con il Provveditorato e con gli assessorati all’Istruzione. Il nostro obiettivo, come Società e come diabetologi, è di cominciare subito, prima che la malattia nei bambini esploda e sia più difficile gestirla per tutta la vita. Nonostante sia stata voluta da più parti, nonostante la presenza delle associazioni di volontariato, la legge – conclude – è ancora nel cassetto”.

L’incontro sul diabete all’Ordine dei giornalisti di Sicilia

Il presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano, martedì 14 novembre, dalle ore 10,00 alle 13,00, parteciperà ad un incontro organizzato presso la sede dell’Ordine regionale dei giornalisti di Sicilia, in via G. L. Bernini 52/54, per un momento di informazione e formazione, in linea con lo spirito della giornata mondiale di sensibilizzazione. All’incontro dal tema: “La miglior medicina è il movimento. Una corretta informazione per favorire le attività sportive nei soggetti diabetici”, saranno presenti i giornalisti Carmelo Nicolosi, direttore di AzSalute e Salvo Ricco, Mario Zanetti ed Edy Zanetti, maestro di tennis certificato che racconterà l’esperienza di uno sportivo diabetico.

Salute

Sanità, Giuliano (UGL): “OSS, figura confinata in un angolo. Non esistono lavoratori di serie B, la politica deve intervenire”

Giovanni Di Micco

Published

on

“E’ passato del tempo da quando, era il 2021, la senatrice Paola Boldrini cercò attraverso un DDL di far ottenere agli OSS quei diritti e quella dignità ancora oggi negati. Non essendo schiavi di alcun pregiudizio politico salutammo con soddisfazione quello che immaginavamo potesse essere l’inizio di un cammino che portasse alla luce, garantendo definizione e valorizzazione del ruolo che prevedesse anche una formazione continua e di alta qualità, una figura essenziale ed insostituibile della piramide della sanità italiana.  Tante buone intenzioni, si parlava anche della possibilità di dichiarare usurante la professione, a cui però non è stato dato alcun riscontro. Così che ad oggi la figura dell’operatore sociosanitario rimane confinata in un angolo, quasi dimenticata, senza ottenere i riconoscimenti, giuridici e materiali, che sarebbero dovuti.  Anzi con la creazione della figura dell’assistente infermiere, su cui confermiamo la nostra assoluta contrarietà, si è data una violenta spallata a quella crescita professionale che da tempo viene giustamente reclamata dalla categoria. Così, oggi, gli emolumenti degli OSS continuano a non garantire loro una vita dignitosa a fronte di carichi di lavoro spesso insostenibili cui si sommano da tempo aggressioni fisiche e verbali che sono tra le cause scatenanti dei sempre maggiori casi di burn-out. Discutere di un futuro migliore della sanità italiana rimane una missione impossibile se si continueranno ad avere lavoratori di serie B, messi al margine del sistema. Per questo chiediamo alla politica di intervenire per riprendere il filo di quanto la senatrice Boldrini aveva pensato. Per garantire agli oss di uscire dal limbo reclamando quella dignità che meritano” dichiara in una nota Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute.

Continue Reading

Salute

Pantelleria e Egadi nella telemedicina dell’ASP di Trapani con Tunisia, progetto da 900mila euro

Redazione

Published

on

L’UE finanzia un progetto di telemedicina dell’Asp Trapani con la #Tunisia. E’ stato infatti approvato dal Dipartimento regionale della Programmazione il progetto di cooperazione, con capofila l’ASP Trapani, nell’ambito del Programma “Interreg VI-A Next Italia Tunisia 2021-2027” per iniziative di Telemedicina, denominato “TÉLÉ-MÉD-ISOLÉS – Services innovants de télémédecine a impact euroméditerranéen pour les sujets en conditions d’isolement”.

Il progetto, in partenariato con enti e istituzioni italiane e tunisine, prevede azioni di cooperazione transfrontaliera per promuovere la parità di accesso all’assistenza sanitaria e la resilienza dei sistemi sanitari. Mira a fornire servizi innovativi di telemedicina “di prossimità”, a impatto #euromediterraneo, a favore di un target di beneficiari, comprensivo di soggetti in condizione di “isolamento” sia per lontananza, sia per status sociale, migliorando significativamente la gestione delle malattie croniche e promuovendo la prevenzione in Sicilia e Tunisia, sfruttando le tecnologie di telemedicina per superare le barriere geografiche e socioeconomiche all’accesso alle cure, e riducendo gli spostamenti per raggiungere i luoghi di cura.

Il contributo comunitario per la realizzazione del progetto è pari a 907 mila euro, per un biennio di attività.

Sei i partner: tre italiani, ASP Trapani (capofila), Università degli Studi di Messina – Dipartimento di Giurisprudenza e Consorzio Sisifo, e tre tunisini, DACIMA Consulting, Association pour l’Education sanitarie en Médicine d’urgence e ABSHORE Tunisie. La convenzione tra gli enti partner sarà siglata il prossimo 5 maggio.

I partner tunisini individueranno di contro le località del territorio caratterizzate da difficoltà di accesso in cui implementare il progetto, aventi come target di riferimento i pazienti affetti da malattie croniche, con particolare riferimento al #diabete mellito. Il diabete comporta anche costi molto elevati: il 6,7% dell’intera spesa sanitaria nazionale, pubblica e privata è assorbita dalla popolazione diabetica

Continue Reading

Salute

Prevenzione neonatale, presentato in ARS disegno di legge per diagnosi su immunodeficienze primitive

Direttore

Published

on

E’ stato presentato disegno di legge a firma di Giuseppe Pace, capogruppo di Democrazia Cristiana presso l’ARS, su  “Disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle immunodeficienze primitive”.

Lo scopo di tale atto è quello di inserire nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) lo screening neonatale obbligatorio per la diagnosi precoce delle immunodeficienze primitive.
Tali malattie sarebbero tanto rare quanto gravissime con possibili conseguenze fatali. La diagnosi precoce potrebbe evitare tutto ciò.

In buona sostanza diagnosticare un sistema immunitario carente può rappresentare un salvavita per il neonato.

Il disegno di legge farebbe realizzare un Centro di coordinamento per gli screening neonatali dedicato alle immunodeficienze primitive,  presso i presìdi ospedalieri dotati di Unità Operativa di Oncoematologia pediatrica.
In questo modo anche lo stile di vita del neonato migliorerebbe, evitandone la migrazione sanitaria, per viaggi della speranza.

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza