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Lavoro

Palermo, GenerAzioni: II Laboratorio sulla leadership

Marilu Giacalone

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Una sola persona al comando o leader capaci di creare sinergie per il bene di tutti?

Sabato 27 gennaio, dalle 09.00 alle 13.00 in via Franz Lehar, 6

PALERMO – Il confronto, la partecipazione e le sinergie tra più forze sociali sono alla base di ogni processo democratico che porti a scelte importanti e significative per il Paese. A partire da questo pensiero prosegue GenerAzioni, il rinnovato corso di formazione sociopolitica dell’Istituto Pedro Arrupe con il secondo laboratorio esperienziale sulla leadership in programma Sabato 27 gennaio, dalle 09.00 alle 13.00, nella sede di via Franz Lehar, 6.

Dopo una introduzione di p. Gianni Notari guiderà il laboratorio Stefano Zordan: laureato in Etica e Politica all’Università di Harvard è stato assistente di corso a Ronald Heifetz e Marty Linksy, fondatori dell’approccio della leadership adattiva. Nel 2020 ha fondato a Ivrea, nell’iconica biblioteca Olivetti, l’Adriano Olivetti Leadership Institute (OLI), primo centro italiano di studio e pratica sulla leadership.

In particolare, si approfondirà l’approccio della leadership adattiva, sviluppato all’Università di Harvard, che offre nuovi strumenti e modelli di azione per gestire il cambiamento e immaginare concreti interventi trasformativi della società. Dalla leadership in campo educativo alla leadership politica, passando per quella imprenditoriale e sociale: sono tutti ambiti in cui si sente viva l’esigenza di accettare la sfida per trovare le strade per un reale rinnovamento del territorio. Comunità, organizzazioni e società, necessitano, infatti, di persone che, indipendentemente dal loro ruolo, si impegnino nell’esercizio di una leadership che parta tutta dal basso. Quali sono, dunque, le sfide più urgenti che chi svolge compiti di leadership deve oggi saper raccogliere? In tempi come quelli che stiamo vivendo, l’abilità più importante da sviluppare risulta essere proprio l’adattamento a realtà sempre nuove.

La partecipazione al laboratorio è gratuita e aperta a tutti e tutte.

“Certamente è un incontro che va in netta controtendenza rispetto alla situazione attuale – afferma p. Gianni Notari, direttore dell’Istituto -. Chi ha responsabilità di governo oggi deve passare da una logica autoreferenziale ad una logica di partecipazione democratica dei processi decisionali. Pertanto, desideriamo una democrazia partecipativa che sia reale e non solo formale. Il governo di una città non è un fatto privato di pochi ma deve ritornare ad essere frutto di responsabilità e scelte condivise con tutti coloro che vivono nel territorio. Le persone hanno bisogno di essere ascoltate senza subire decisioni imposte dall’alto. Una leadership dovrebbe favorire ascolto e dialogo aperto con i cittadini raccogliendo domande e bisogni delle persone. Purtroppo, c’è ancora da lavorare tanto perchè è molto difficile, a tutti i livelli, scardinare il sistema attuale. Il cittadino deve avere il coraggio di manifestare il suo disagio, mettendosi insieme ad altri, per interfacciarsi con le istituzioni. La sfida resta quella di comprendere che un’altra narrazione è possibile se vogliamo contribuire ad un cambiamento reale della società”.

Il gruppo di partecipanti al percorso di GenerAzioni ha stilato in chiave partecipativa un appello-proposta per tornare ad occuparci di politica e generare insieme il cambiamento.

Per aderire basterà cliccare al seguente link

https://forms.office.com/pages/responsepage.aspx?id=YZGo-wUsO0mm-uq3qZRAnzgWZE7Nod1AsHXuGEW6UpRUQ1BaWjBNSDlaVzlJS1ZRNjFZSzkxOEE1OC4u

Lavoro

Pantelleria – 1° maggio, Sindaco D’Ancona “lavoro come fondamento della società”

Redazione

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L’Amministrazione Comunale rivolge un pensiero a tutti i lavoratori in occasione della festa del 1° Maggio

Il 1° maggio rappresenta un momento di rilevanza nel panorama civile, dedicato alla riflessione sui diritti e sulle conquiste dei lavoratori in tutto il mondo. È un’occasione per riconoscere il valore del lavoro dignitoso e per ribadire l’impegno verso la tutela dei diritti dei lavoratori, la promozione della giustizia sociale e la costruzione di comunità inclusive.

Il Sindaco Fabrizio D’Ancona dichiara: “Il Comune di Pantelleria si impegna costantemente a promuovere un ambiente lavorativo equo e a sostegno delle pari opportunità, in linea con i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione e dalle leggi nazionali e internazionali. In questa giornata, invitiamo la cittadinanza a riflettere sull’importanza del lavoro come fondamento della nostra società e a rinnovare l’impegno verso la creazione di condizioni lavorative dignitose per tutti i cittadini di Pantelleria.”

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Economia

Pantelleria Experience assume personale: “Unisciti al nostro team creativo!”

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Sei un appassionato dell’isola di Pantelleria e desideri condividere la sua bellezza con i visitatori di tutto il mondo? Pantelleria Experience sta cercando persone dinamiche, creative e motivate per occupare diverse posizioni chiave all’interno del nostro team. Se sei pronto a mettere in mostra le tue capacità e ad abbracciare questa straordinaria opportunità, leggi di seguito per scoprire come candidarti.

Requisiti:

Stiamo cercando individui con le seguenti qualifiche:
– Età compresa tra i 24 e i 40 anni.
– Conoscenza approfondita dell’isola di Pantelleria e delle sue attrazioni.
– Eccellenti competenze tecnologiche e familiarità con i social network.
– Ottime capacità organizzative e un’attitudine proattiva.
– Creatività e capacità di pensiero innovativo.

Posizioni Disponibili:

1. **Addetto/a alle vendite/ Receptionist**
2. **Responsabile delle pagine social**
3. **Servizio clienti**
4. **Promoter**
5. **Organizzazione e coordinazione eventi**
6. **Realizzazione grafiche**

Se non hai esperienza in questo settore ma pensi di avere le capacità per imparare, invia la tua candidatura in ogni caso.

Come Candidarsi:

Invia il tuo curriculum vitae e una lettera motivazionale a pantelleriaexperienceapp@gmail.com, indicando la posizione desiderata nell’oggetto della mail.
Puoi anche contattarci telefonicamente al +39 3341944243 per ulteriori informazioni.

Unisciti a noi e diventa parte di Pantelleria Experience, dove ogni giorno è un’opportunità per creare esperienze indimenticabili per i nostri ospiti!

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Lavoro

Quanto è difficile essere una mamma lavoratrice in Italia?

Redazione

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La classifica per regioni stilata dal CVapp Maternity Leave Index evidenzia un Paese che viaggia a due velocità: guidano Emilia-Romagna, Toscana e Lazio, in coda Calabria, Sicilia e Campania 

 

Coniugare lavoro e maternità è uno dei temi più sentiti in questo periodo storico. I dati sono tutt’altro che incoraggianti in questo senso: l’ultimo rilevamento dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, relativo al 2022, ha evidenziato un aumento del 17,1% delle dimissioni volontarie presentate nei primi tre anni di vita dei figli, il 63% dei casi riguarda neomamme che giustificano il ricorso alle dimissioni con la incompatibilità tra lavoro e maternità.

 

La fotografia di quanto è difficile essere una mamma lavoratrice in Italia la dà lo studio condotto da CVapp, piattaforma di editor online per la creazione di curriculum vitae.

 

Prendendo in considerazione dati demografici, dati relativi alla conciliazione tra lavoro e famiglia e dati economici, ha elaborato il CVapp Maternity Leave Index, una classifica regionale che indica in quali aree del Paese è più semplice coniugare l’impegno lavorativo e quello genitoriale, analizzando fattori come i posti disponibili negli asili nido, la spesa pro-capite sostenuta dai comuni per i servizi educativi, i redditi medi delle famiglie con figli, il costo degli asili nido e le tariffe regionali per baby-sitting.

 

Emerge dunque come la regione che fa registrare il punteggio più alto all’interno di questa speciale classifica sia l’Emilia Romagna, davanti a Toscana e Lazio, mentre le aree in maggiore difficoltà risultano essere Campania, Sicilia e Calabria, sul cui risultato pesa una spesa pro-capite bassa sostenuta dai comuni per i servizi educativi per la prima infanzia e una drammatica carenza per quel che riguarda i posti disponibili negli asili nido ogni 100 bambini nella fascia 0-2 anni (rispettivamente 11, 10 e 12), cifre ben lontane da quelle di chi domina questo ambito preciso del CVapp Maternity Leave Index, vale a dire Umbria (44), Emilia Romagna (41) e Valle d’Aosta (40). A ogni variabile presa in esame da CVapp, la cui analisi parte da dati ufficiali Istat e del Ministero della Salute, è stato attribuito un punteggio, con l’obiettivo di fornire una fotografia che fosse il più possibile fedele.

 

I dati mostrano un’Italia che viaggia a due velocità, con le regioni del Sud alle prese con redditi medi delle famiglie con figli più bassi rispetto al resto del Paese (Sicilia, Sardegna, Campania, Calabria, Molise e Puglia occupano le ultime sei posizioni, al di sotto dei 30.000 euro medi) e, di conseguenza, anche con il costo medio più basso per quanto riguarda gli asili comunali (il minimo lo si tocca in Molise, con 169 euro medi a fronte dei 472 del Trentino-Alto Adige). Discorso analogo per le tariffe del baby-sitting, con Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia che dominano la classifica e la Basilicata che può vantare i prezzi più bassi, sotto gli 8 euro all’ora di media.

 

Il CVapp Maternity Leave Index attribuisce un punteggio medio finale espresso in decimi, che vede la seguente classifica: Emilia Romagna 6,85; Toscana 6,65; Lazio 6,4; Umbria 6,2; Lombardia e Valle d’Aosta 5,9; Molise 5,75; Veneto 5,6; Marche 5,5; Sardegna 5,35; Trentino-Alto Adige 5,25; Piemonte e Friuli-Venezia Giulia 4,95; Liguria 4,7; Abruzzo 4,45; Basilicata 3,85; Puglia 3,6; Calabria 2,95; Sicilia 2,7; Campania 2,3.

  
 
 
 

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