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Cultura

Palermo e gli splendidi edifici dalla lunga storia dei principi Requesenz Principi di Pantelleria

Redazione

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Nella splendida città di Palermo, di origine fenicia e capitale normanna e poi federiciana del millenario regno di Sicilia, si trovano importantissimi edifici dalla lunga storia.
Fra questi ben due ricordano nel nome l’isola-principato di Pantelleria e l’antico casato dei Requesenz, principi della nostra isola, della contea di Buscemi e della Baronia di San Paolo, oggi Solarino.

Il principale è certamente il magnifico, sito nel pieno centro storico della Città, sontuoso e vastissima fabbrica quadrangolare con grande corte interna nell’antico quartiere del Coltellieri, l’altro è Villa Pantelleria, sui colli circostanti.

Il palazzo, sorto sul sito di un avamposto fortificato sul mare, fu acquistato dalla famiglia principesca e poi ampliato e arricchito a varie riprese dai Requesenz, in Sicilia dal 1461, a seguito della nomina del capostipite Bernardo, anche conte di Regalmuto, generale di re Alfonso d’Aragona, a Viceré di Sicilia e gran Cancelliere del Regno.
L’epoca d’oro della sede principesca fu il 1500, quando fu ristrutturato e assunse le forme attuali, maestose e ricchissime.

All’ingresso principale fu dotato di un grande scalone d’onore in marmo grigio, su sui a tutt’oggi campeggia il blasone di famiglia scolpito e recante la data 1550.
Sale, specchi, affreschi, porte ricoperte di pelle, quadri, lo  impreziosirono come un’autentica reggia, con l’intervento di grandi architetti del tempo 
Si affaccia imponente su Largo Cavalieri di Malta, in precedenza chiamato piazza Valverde.

Il casato si estinse con Emmanuele, liberale e patriota risorgimentale, seguace di Ruggero Settimo, poco prima della rinascita del Regno indipendente e dopo avere partecipato eroicamente anche ai Moti del 1820.
Oggi il Palazzo ospita la Bella Palermo, un hotel museo da sogno, in cui sono presenti candelabri di vetro di Murano, arredi d’epoca, preziosi oggetti, grandi ritratti,  e un antico ventaglio, grazie al quale si prevede l’istituzione e l’apertura di un prestigioso Museo del Ventaglio. relativo a varie epoche.

Villa Pantelleria, che si trova nella cosiddetta Piana dei Colli, fu ideata e realizzata invece nel Settecento, in pieno stile e cultura dell’epoca rococò e costituisce da sempre una residenza estiva nobiliare, sul modello della nobiltà francese e britannica,considerata fra le più belle, circondata com’è da un grandioso parco di circa 20 ettari, e acuì si accede da un lungo viale alberato, polmone verde ricco di sentieri ed essenze botaniche.


L’interno, preceduto da sculture di leoni, simbolo di famiglia, aveva una scala d’accesso circolare, distrutta da un terremoto, bellissimi saloni, e tanti passaggi segreti, come anche il Palazzo di Città, affreschi con paesaggi, e arredi stupendi.
Oggi, divenuta proprietà del Comune di Palermo, è affidata all’associazione Teatro per la libertà ed è sede di mostre e importanti eventi culturali.
Erano i principi, i veri leoni di Sicilia, come dalle parole di Giuseppe Tomasi, principe di Lampedusa, messe in bocca al principe Fabrizio, detto Fifi’, ne “il Gattopardo”.
Malo esse quam videri (preferisco essere che apparire) il loro eterno motto.

Enzo Bonomo

Spettacolo

Marsala. “La Sicilia incontra il Brasile”: Arabella Rustico & Cainã Cavalcante in concerto nelle antiche terme di Lilibeo

Redazione

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Domenica 6 luglio alle 19,30 il Parco Archeologico Lilibeo Marsala accoglierà un concerto di contrabbasso, chitarra e voce che mira ad unire l’universo siciliano e le sonorità brasiliane contemporanee. La struggente malinconia che sa di scirocco e salsedine incontrerà la saudade e insieme daranno vita ad un’armonia di sensi e di note, di latina affinità, posando sulle vestigia dell’antica Lilibeo. Si tratta di uno spettacolo prodotto dal Movimento artistico città di Marsala, a circa due settimane dall’inizio dell’VIII rassegna ‘a Scurata Memorial Enrico Russo
 
 
In uno dei luoghi storici dal quale si ammira uno struggente tramonto domenica 6 luglio alle ore 19,30 “La Sicilia incontra il Brasile”. È questo il titolo del concerto che vedrà esibirsi Arabella Rustico & Cainã Cavalcante nelle antiche terme di Lilibeo, nel cuore del PALM -parco archeologico di Marsala (con ingresso dal museo).  Si tratta di uno spettacolo prodotto dal Movimento artistico culturale città di Marsala – MAC – che anticipa l’VIII rassegna ‘a Scurata Memorial Enrico Russo che invece prenderà il via il prossimo 25 luglio nel teatro a mare “Pellegrino 1880”.
 
Un evento in cui due mondi musicali si incontrano in un connubio perfetto: Arabella Rustico, contrabbassista e cantante siciliana con una grande passione per la musica brasiliana, e Cainã Cavalcante, chitarrista brasiliano virtuoso e rappresentante della musica brasiliana contemporanea. Insieme, creano un sound unico che unisce la saudade brasiliana alle acque profonde del mare siciliano, due elementi che sembrano lontani, ma che in realtà si assomigliano nella loro profondità e complessità. “Così come le onde del mare siciliano si infrangono sulla riva – spiegano gli organizzatori –, le melodie di questo duo si muovono tra la malinconia e gioia dando vita ad un progetto musicale che celebra l’arte dell’incontro”.
 
L’evento si iscrive all’interno di una sorta di “viaggio verso la scurata” voluto dal MAC che punta a valorizzare punti del territorio dai quali si può ammirare un incantevole tramonto con spettacoli che siano armonici col paesaggio, l’identità, la storia e le sensibilità che raccontano e conservano.
 
Per info e prenotazioni https://mac.organizzatori.18tickets.it/event/44335
 
È possibile acquistare i biglietti anche presso l’agenzia I Viaggi dello Stagnone, in via dei Mille n.65 (tel 0923 956105). Sarà inoltre possibile fare i biglietti usufruendo della carta del docente.
 
L’intero programma dell’VIII Rassegna “’a Scurata Cunti e Canti al Calar del Sole – Memorial Enrico Russo” su www.scurata.it

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Cultura

Concorso Pubblico per Assistenti e Funzionari Istituto Regionale del Vino e dell’Olio Regione Sicilia

caterina murana

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Concorso Pubblico indetto dall’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio Regione Sicilia – Scadenza 27 luglio 2025

Concorso Pubblico per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di n.  12 unità da inquadrare nella Aree Assistenti e Funzionari, regolate dal contratto collettivo regionale di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione Siciliana e degli enti di cui all’art. 1 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, Triennio giuridico ed economico 2019 – 2021

L’avviso è pubblicato al seguente link

La procedura per la presentazione delle candidature è attiva sul portale InPA al seguente link

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Cultura

Disagi voli, tutta colpa della “muffura” di Pantelleria. Cos’è in una sorta di ode alle suggestioni dell’isola

Direttore

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C’è poco da fare, ma ogni evento ha una sua connotazione, una sua origine e un proprio nome. Così, quanto ha causato i disagi di incalcolabile portata ai passeggeri dei voli da e per Pantelleria, nel nostro forbito e curioso dialetto ha una definizione ben precisa, che va oltre la nebbia, la bruma, la nuvoletta di Fantozzi.
Descrive perfettamente questa condizione meteo Michela Silvia, gran conoscitrice ed estimatrice del territorio. 
Per allentare il disagio subito e l’imbarazzo provato, suggeriamo di vedere un’altra prospettiva del meteo avverso che ha preso il controllo dell’isola per giorni e che nessuno poteva prevedere o aggirare.

In dialetto si chiama “muffura” ed è sinonimo di quel senso si incanto indomabile… noi non aggiungiamo altro ma invitiamo a leggere il significato narrato dalla Presidente della Proloco di Pantelleria

“Muffura”.
Parola dal suono incantevole.
E’ un soffio.
Ma cosa è la “muffura”?
Sull’isola di Pantelleria questo termine descrive la nebbia, la foschia, l’umidità che sale dal mare.
Il termine meteorologico esatto è “nebbia avvettiva”.
Ma “Nebbia avvettiva” suona male!
Al sud la chiamiamo anche “lupa” (che già ha un suo perché) per quanto risulti evocativa di cose non esattamente positive.
Come si forma la “muffura” (lo ripeto perché è una parola che quando la pronuncio mi esce un soffio, provate anche voi)
Accade che l’aria calda incontri il mare ancora freddo ( si tratta, infatti, di un fenomeno più primaverile o autunnale) e costringa questo ad un’evaporazione forzata, sicché questo vapore che proviene dal mare cammina e cammina fino a lambire la terra e, se non incontra particolari ostacoli, può cingerla in una specie di caldo e umido abbraccio.
A Pantelleria accade, non vi meravigliate.
E’ bellissimo vedere arrivare questo fronte grigiastro.
Talvolta è compatto, in certi momenti (specie quando tocca terra) si spezza.
Con tenacia e fatica arriva a lambire Montagna Grande e Monte Gibele, gli mette dei grossi anelli di “muffura” attorno.
Chi vive sull’isola si fa incantare meno sia dalla parola che dal fenomeno che ho descritto.
A Pantelleria è sinonimo di umidità, benedettissima perché inumidisce una terra poco bagnata dalle piogge, ma per gli abitanti significa anche aria ferma e sudore.
Soprattutto se si è chini su un cespuglio di capperi, a raccoglierne i frutti uno per uno, in una mattina qualsiasi con tanta “muffura” all’orizzonte.
Scrivo questo per render bene l’idea di quanto quest’isola sia magica ma tanto imprevedibile, con dispiacere immenso per chi è rimasto bloccato sulla Sicilia Isola, ma Pantelleria è questa, ma una volta raggiunta potrete ammirare anche voi la MUFFURA

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