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Politica

Palermo, domani insediamento nuova ARS: UGL motiva gli eletti etnei ad una collaborazione con Presidente Schifani

Matteo Ferrandes

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Domani si insedia a Palermo la nuova Assemblea regionale e da Catania la Ugl lancia un appello agli eletti etnei per collaborare con il presidente Schifani sulle emergenze che sta vivendo il territorio

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Domani si insedia a Palermo la nuova Assemblea regionale e da Catania la Ugl lancia un appello agli eletti etnei per collaborare con il presidente Schifani sulle emergenze che sta vivendo il territorio. 
Dopo più di un mese dalle elezioni si insedierà ufficialmente domani la nuova Assemblea regionale siciliana, che darà il via alla diciottesima legislatura. Un momento tanto atteso anche a Catania dove le emergenze continuano ad essere molteplici e la necessità di avere una Regione nel pieno delle sue funzioni politiche e amministrative è sentita particolarmente, come fa notare il segretario della Ugl di Catania. “Auguriamo un buon lavoro al presidente Renato Schifani ed a tutta la deputazione eletta, in particolare a quella catanese, che avrà un compito davvero arduo in questi anni a venire. Auspichiamo di avere, a breve, anche la Giunta regionale pienamente operativa per l’avvio di un confronto serrato con particolare riferimento al lavoro ed alle politiche sociali, alla salute, ai rifiuti e all’energia, alle infrastrutture, alle politiche scolastiche e della formazione professionale – aggiunge Giovanni Musumeci. Il caro bollette e dei costi in generale, unito alla diminuzione del potere d’acquisto sta massacrando i lavoratori catanesi, che vivono una condizione non di certo rosea anche a causa della precarietà occupazionale in buona parte dei casi. Abbiamo bisogno di una Zona industriale all’altezza degli investimenti che sono già in essere e di quelli che dovranno arrivare e ci vogliono reti di trasporto più moderne e funzionali. I cittadini chiedono una soluzione al problema atavico dello smaltimento dei rifiuti, anche perché non possono più permettersi di pagare tasse esorbitanti, spesso per colpe non loro, così come si deve intervenire nell’immediato sulla questione dispersione scolastica che, dalle nostre parti, è in uno stato emergenziale. In questa cornice – continua il segretario territoriale della Ugl – ci aspettiamo, tra le prime leggi, la tanto agognata riforma delle ex Provincie regionali perché dopo 8 anni non è più possibile aspettare, mentre questi enti importanti non hanno ancora funzioni ben definite e sopravvivono grazie all’impegno dei commissari e dei pochi dipendenti rimasti. C’è davvero tanto da fare e vogliamo farlo in piena sinergia con il Governo Schifani e con i parlamentari regionali eletti in questo nostro territorio. Siamo già pronti a collaborare – conclude Musumeci – ma allo stesso tempo siamo e saremo una sentinella attenta, cercando di stimolare il dibattito attraverso anche una critica costruttiva, per portare a Palermo le istanze del mondo del lavoro e della cittadinanza dell’area metropolitana di Catania e provare ad operare un cambiamento reale.”
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Politica

Pantelleria – Bella ciao, chiarimenti sulle accuse di censura dell’Amministrazione

Redazione

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Tra ieri e oggi diverse testate giornalistiche hanno pubblicato, con tanto di titoli, il comunicato dell’ANPI di Pantelleria secondo cui l’Amministrazione Comunale avrebbe censurato quello che viene ritenuto l’inno della Resistenza italiana, ossia la canzone “Bella ciao”.

Siamo profondamente preoccupati e sconcertati dal modo in cui vengono raccontati i fatti legati ad alcune decisioni dell’Amministrazione Comunale, che, in merito al 25 aprile già da qualche giorno aveva stabilito uno specifico cerimoniale. Auspichiamo di poter ampliare la copertura mediatica anche su tematiche di rilevanza per la comunità isolana, al fine di garantire una maggiore consapevolezza e informazione su questioni cruciali.

In merito a quanto affermato nel comunicato, con forza ribattiamo che i valori legati alla Resistenza e alla Democrazia sono totalmente condivisi da questa Amministrazione che non ha sicuramente inteso cancellare una parte della storia italiana, né ha mai dimenticato i tanti che hanno sacrificato la propria vita lottando per la libertà, l’autonomia, l’indipendenza.

Sono passati molti anni da quel lontano 25 aprile del 1945, quando iniziò un percorso lungo e tortuoso che ha portato alla nascita di una nazione liberale, democratica, solidale e forte. Oggi, grazie all’impegno indefesso di tutte le componenti territoriale che hanno seguito quel percorso, possiamo affermare che l’Italia è una nazione moderna, immune da qualsiasi rischio autoritario.

Alla luce di tutto ciò abbiamo ritenuto doveroso ricordare questa importante ricorrenza con un cerimoniale che ha coinvolto Forze Armate, Istituzioni, ANPI, sottolineando che pur nelle diversità insite in ciascuno di noi siamo tutti cittadini di un’unica nazione. Tale cerimoniale si concluderà con l’inno di Mameli che riteniamo l’unico totalmente inclusivo e rappresentativo dell’unità nazionale e dei valori costituzionali, conquistati pagando un pesantissimo prezzo in termini di sacrifici e vite umane.

Pantelleria, 24 aprile 2024

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Politica

Pantelleria 2050: ancora un veto per Bella Ciao. L’Amministrazione Comunale faccia marcia indietro

Redazione

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Abbiamo appreso con preoccupazione che l’Amministrazione Comunale di Pantelleria si è rifiutata di far cantare Bella Ciao durante le celebrazioni della Liberazione d’Italia di domani, 25 aprile.

A dire la verità non ci stupiamo di questa scelta, visto che la nostra Amministrazione Comunale lo scorso anno ricevette in tal senso ‘richieste’ inopportunamente insistenti.

Lo scorso anno però, proprio in accordo con l’ANPI isolana e quella provinciale, non cedemmo e anche con la mediazione del Sindaco e del Prefetto, la cerimonia si tenne regolarmente, come è consuetudine in tutta Italia e come era avvenuto negli anni precedenti della nostra amministrazione. Quindi, insieme all’inno nazionale fu intonata anche Bella Ciao.

Spiace vedere che quest’anno, il maldestro intento revisionista della Storia trovi spazio nella maggioranza attuale che governa l’isola.

Un campanello d’allarme che deve vederci tutti al fianco dell’ANPI, alla quale va la nostra solidarietà, per non lasciare che chi ha combattuto per liberare l’Italia sia dimenticato e messo in secondo piano.

Bella Ciao è un simbolo universale, cantata in tutto il mondo per rappresentare i valori di libertà, pace e democrazia.

Zittire Bella Ciao significa zittire questi valori, che sono alla base della nostra Costituzione.

Ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale faccia marcia indietro e si adegui al resto dell’Italia, visto il clamore mediatico che questa vicenda sta suscitando e che certamente non fa ben figurare la nostra isola sulle cronache nazionali.

 

Pantelleria2050

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Pantelleria – 25 aprile, La Francesca (PD) vicino all’ANPI sul caso canzone “Bella ciao”

Redazione

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Dopo la censura del monologo sul 25 aprile dello scrittore Antonio Scurati bloccato dalla RAI, non ci aspettavamo di dover assistere anche nella nostra isola alla censura, questa volta da parte dell’Amministrazione comunale, dell’inno alla resistenza “Bella Ciao” per le celebrazioni del 25 aprile. Non è certamente un segreto che la nostra Amministrazione comunale è di chiara estrazione di destra, ma questa grave forma di censura a nostro avviso non trova nessuna giustificazione ed è per questo che ci mostriamo seriamente preoccupati per questo grave atto che non riguarda solamente una canzone, ma ciò che la stessa rappresenta ormai da ottanta anni in tutto il mondo. Non ci si può dividere su valori importanti quali sono la democrazia e la resistenza, non rendiamo il giusto merito in questo modo a chi con il proprio coraggio e con la propria vita ancora oggi ci permette di essere liberi.

Partito Democratico Circolo di Pantelleria

Non posso che mostrare massimo sostegno all’ANPI per questo ennesimo caso di censura di cui questa volta si è macchiata l’amministrazione comunale di Pantelleria, dichiara il Vice Segretario del Partito Democratico provinciale Giuseppe La Francesca. Occorre difendere, sempre con maggiore forza, quei valori fondamentali di libertà, democrazia e resistenza racchiusi nella festa del 25 aprile e nella canzone Bella Ciao. Mi auguro pertanto che l’amministrazione comunale – conclude il dirigente dem – possa tornare sui suoi passi garantendo quell’alto valore che è racchiuso nella celebrazione della festa del 25 aprile.

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