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Cultura

“Palermo dal mare”: il laboratorio galleggiante di immagini per il 2024 farà tappa allo Stagnone di Marsala

Redazione

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Al via il progetto “Palermo dal Mare”, giunto alla sua settima edizione, che per il 2024 farà tappa allo Stagnone di Marsala. Un laboratorio galleggiante di immagini e parole che permetterà ai partecipanti di illustrare le coste dal mare realizzando diari di viaggio eseguiti con la tecnica dell’acquerello e non solo. Quest’anno il territorio scelto è la punta nord- occidentale della Sicilia, tra Marsala e Trapani, dove il mare ha formato una laguna, lo Stagnone. E’ un luogo pieno di fascino che, tra saline e i mulini a vento, si pone al quarto posto della top list dei tramonti più belli al mondo superato solo dall’Australia, Santorini e dal Kenya. I cumuli di sale, tra le acque tinte di rosa ed il cielo striato di arancio, fanno da sfondo a questo piccolo angolo di paradiso della Sicilia, definito dagli arabi “porto di Dio”. L’antica Lillibeo oggi Marsala si trova alle spalle, all’orizzonte invece si intravede l’arcipelago delle Egadi tra cui spicca Mozia, l’antica città fenicia, altro luogo oggetto del viaggio artistico.

Il progetto sarà presentato giovedì 26 settembre 2024 alle ore 17,30 a Palermo a Palazzo Castrofilippo in via Alloro, 64. Dopo l’introduzione di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia, l’articolato programma verrà illustrato dalle artiste Valeria Di Chiara e Maria Catena Sardella che spiegheranno i vari momenti dell’iniziativa.

Per informazioni: 335.1277098 o 339.8792830. Oppure scrivere a: segreteria@bcsicilia.it, palermodalmare@gmail.com.
L’evento si articolerà in quattro fasi: dopo la prima propedeutica di presentazione del progetto, due diversi momenti di illustrazione e narrazione in barca e a terra e la successiva condivisione degli elaborati.

Sabato 5 ottobre alle ore 15,00 appuntamento all’imbarcadero storico per l’inizio del laboratorio alle splendide saline dello Stagnone, dalle ore 19,00 una escursione in battello darà l’opportunità di visitare la riserva con le sue isolette ed ammirare uno dei tramonti più belli al mondo. Domenica 6 ottobre alle ore 10,00 appuntamento sempre all’imbarcadero per raggiungere, con il battello, l’incantevole ed unica isola di Mozia. La sosta è libera e ogni ora un battello riporterà chi volesse al punto di partenza dove in serata sarà organizzato un cocktail per la condivisione degli elaborati dei due laboratori.

I partecipanti potranno esprimersi liberamente con tecniche di loro preferenza, dall’acquarello al pastello per una loro più libera interpretazione. Il progetto è aperto anche a coloro che volessero rappresentare il luogo con strumentazione fotografica o narrarla con un testo letterario e/o poetico. La quota di partecipazione è di euro 30 a laboratorio comprensivi di biglietto di ingresso nell’isola e trasporto in battello. 

Il progetto ideato e curato da Valeria Di Chiara e Maria Catena Sardella e promosso da BCsicilia e all’interno del “Fabriano Festival del Disegno 2024”, nasce da una visione artistica dei luoghi: descrivere le città costiere dell’isola siciliana dal mare, così come le videro gli antichi Fenici e i Greci e come appaiono oggi agli occhi di coloro che arrivano dal mare.
L’obiettivo nel tempo è di circumnavigare la Sicilia in senso fisico, metaforico e artistico e mantenendo la stessa configurazione delle precedenti edizioni.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Cultura

Il Vespa Club Pantelleria incontra i bambini nei Circoli per gli auguri di Natale

Direttore

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Vespe in garage per maltempo, ma i soci del Club di Pantelleria non si fermano e incontrano i bambini per gli auguri di Natale. L’affettuosa accoglienza dei Circoli

Vespa in garage stamani per i soci del Vespa club Pantelleria, purtroppo a causa delle condizioni meteo non favorevoli i vespisti insieme al suo Babbo Natale hanno incontrato i bambini dell’isola con l’autovettura, iniziando dal circolo Trieste Stelle a Khamma dove ad aspettarli c’era il Presidente Eduardo Raffaele che ha offerto panettone e caffè per tutti.

Da lì si sono diretti nella contrada di Scauri al circolo Agricolo, dove ad aspettarli vi era il Presidente Salvino Marino ad attenderli non solo con panettoni, bibite per tutti ma anche con dello spumante aperto alla fine dell’incontro per augurare a tutti i presenti un Santo Natale.

Il tour termina nei raffinati locali dello storico Bar Tikirriki con la consegna dei doni agli ultimi bambini arrivati.


Un bel giro partecipativo di una importante associazione che non esita a organizzare eventi aggregativi per la società isolana, portando movimento, colore, allegria. 

Abbiamo chiesto al Presidente Pavia, com’è andata stamani con questo tempo un po’ uggioso? “È andata! Purtroppo le Vespa abbiamo dovuto tenerle ferme, cambiando un pò il programma per via del maltempo. Ma non ci siamo tirati indietro, pochi bambini forse proprio per questo tempo incerto.”

Avete comunque portato a casa un risultato o no? Assolutamente si! soddisfatti anche se aspettavamo più pubblico sinceramente.”

I circoli come hanno risposto? “L’ospitalità dei circoli Trieste Stella ed Agricolo Scauri è unica, altre volte abbiamo collaborato con loro e sempre ci siamo sentiti a casa nostra, il clima è molto armonioso e i Presidenti Eduardo e Salvino oltre ad essere amici di tutti sono persone che si prodigano per la comunità e nel portare avanti una realtà isolana che hanno costruito i nostri nonni.  Speriamo che i nostri giovani sapranno apprezzare e continuare a dare vita ai circoli stessi, Pantelleria è un po’ lenta a carburare ma una volta riscaldato il motore sa dare la giusta grinta.

Vuole darci la data del prossimo appuntamento vespistico? “Certamente “Carnevale in Vespa” il  17 febbraio 2026, tempo permettendo.
“Approfitto per augurare a tutti un Santo Natale ed un felice 2026 a tutta la comunità.”

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Cultura

Pantelleria, oggi tanti festeggiamenti alla Chiesa Matrice con il Vescovo GIurdanella

Direttore

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Questa mattina, del 21 dicembre 2025, il Vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, Angelo Giurdanella, in un difficoltoso arrivo sull’isola, ha officiato la Santa Messa presso la Chiesa Matrice Ss Salvatore di Pantelleria.

Tanti gli eventi che lo attendevano e che hanno visto la partecipazione di autorità militari e anche del primo cittadino, Fabrizio D’Ancona, che ha colto l’occasione per i rituali auguri di Buone Feste alla collettività.

Nonostante in maltempo durato per tutta la mattinata, i panteschi più fedeli e solerti non si sono fatti fermare ed hanno assistito ad una serie di eventi, celebrati durante la messa.

Così, questa mattina, sua eminenza si è trovato a officiare la messa della Quarta Domenica dell’Avvento, dedicata sicuramente agli 80 anni di presenza sul territorio pantesco delle Suore delle Poverelle; il conferimento al  Ministero dell’Accolitato a Franco Palumbo e Giuseppe Crimi; infine, ma non per ultimo, l’arrivo del nuovo parroco Don Easu Kuzhanthai.


Una messa molto sentita, in una atmosfera singolare, come quella del Natale.

Ricordiamo che da ieri giorno 20 fino al 23 dicembre, dalle ore 17,30 alle ore 19,00, presso il Sagrado della Chiesa Madre si terrà il presepe vivente, meteo permettendo.

Tutte le immagini sono tratte dalla pagina facebook della Chiesa Madre Ss Salvatore di Pantelleria

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Cultura

Claudia Ferlita, custode della memoria: il palazzo di piazza Castello che racconta Santo Stefano Quisquina

Laura Liistro

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A Santo Stefano Quisquina, in piazza Castello, sorge un palazzo ottocentesco che sembra aver fermato il tempo. Non è solo un edificio: è custode di una memoria profonda, della storia di una famiglia e dell’identità di un’intera comunità.
Oggi continua a vivere grazie a Claudia Ferlita, che ne ha raccolto il testimone con uno sguardo attento e sensibile, trasformando la conservazione in un atto nobile e civile.
Non esiste ancora una documentazione completa sulla sua costruzione, ma sulla chiave di volta del portale d’ingresso è scolpita la data 1872, probabilmente l’anno in cui Salvatore Puleo, imprenditore intraprendente e uomo “del fare”, lo edificò.
Non nobile, ma protagonista dello sviluppo locale, Puleo contribuì alla realizzazione della strada Corleonese-Agrigentina e della villa comunale, opere che ancora oggi segnano il volto della cittadina.
Il palazzo racconta la sua epoca attraverso dettagli unici: il lungo balcone in ferro battuto decorato con vasi di ceramica di Burgio, una rara targa assicurativa antincendio della compagnia Generali e interni straordinariamente conservati. La cucina in muratura con le maioliche bianche e blu e gli arredi originali restituiscono la sensazione di entrare in un tempo sospeso.
Ma il valore del palazzo va oltre l’architettura.
Custodisce lettere, fotografie e oggetti appartenuti a generazioni della famiglia Puleo, fino ad Angela Puleo in Palma e al professor Ugo Palma, che hanno saputo preservarne la storia e l’identità.
Entrare in queste stanze è come percorrere un ponte tra passato e presente: i mobili e gli oggetti sono rimasti esattamente dove erano stati lasciati, raccontando le vite e le abitudini di chi le ha vissute.
L’incontro di Claudia con il palazzo è stato un vero colpo di fulmine.
Varcando la soglia per la prima volta, percepì che la casa non era morta, nonostante anni di vuoto.
«Avevo la sensazione che la padrona di casa potesse apparire da un momento all’altro», racconta.
La vendita fu gestita da Costanza Palma, nipote di Ugo Palma, che aveva ereditato la dimora dalla madre Angela. Lontana da Santo Stefano e priva di legami con il territorio, decise di non trattenere la proprietà.
Tra tutti gli ambienti, la biblioteca emerge come cuore pulsante del palazzo.
L’odore dei libri antichi si mescola a quello dei mobili, restituendo l’immagine di una famiglia colta e curiosa, aperta al mondo.
Riordinare i volumi ha permesso a Claudia di comprendere meglio la storia di chi ha abitato la casa e di sentire il peso e l’onore di custodire un patrimonio culturale così ricco.
Il gesto di Claudia Ferlita va oltre la proprietà privata: è un atto esemplare di responsabilità culturale e civica, un modello per chiunque possa recuperare e valorizzare altri luoghi storici.
Conservarlo significa rispettare chi ci ha preceduto e permettere a chi verrà dopo di conoscere la propria storia.
Se il palazzo potesse parlare, racconterebbe una storia d’amore: l’amore coniugale per cui fu costruito da Salvatore Puleo per la giovane sposa napoletana, ma anche amore per l’arte, la cultura e la conoscenza.
Oggi lo stupore che suscita il palazzo, la sua autenticità intatta e la memoria custodita, sono destinati a essere condivisi, per permettere a tutta la comunità di attraversare il tempo senza perdere il senso profondo della propria storia.
Grazie alla sensibilità e alla generosità di Claudia, piazza Castello non è più solo uno spazio fisico: è memoria viva, esempio di cura, identità e amore per la cultura e la storia di Santo Stefano Quisquina.

Laura Liistro

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