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Cultura

Palermo, dal 9 aprile Corso “1943, la Guerra in Sicilia: le incursioni, lo sbarco, le conseguenze”

Redazione

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Inizia Martedì 9 aprile 2024 alle ore 17 il Corso “1943, la Guerra in Sicilia: le incursioni, lo sbarco, le conseguenze” che sarà tenuto dal prof. Alessandro Bellomo, presentazione a cura del dott.  Alfonso Lo Cascio, Presidente  regionale BCsicilia. Le lezioni si terranno dalle ore 17,00 alle ore 18,30 presso la Sede di BCsicilia in via Giovanni Raffaele, 7 a Palermo. E’ possibile seguire gli incontri anche on line. E’ obbligatoria la prenotazione, per informazioni ed iscrizioni: Tel. 346.8241076 – Email: segreteria@unipoti.it. Alla fine del Corso verrà rilasciato un Attestato di partecipazione.

Sono previste sette lezioni che si terranno, oltre il 9, il 16, il 23, 30 aprile e il 7, 14 e 20 maggio. Questi gli argomenti che verranno affrontati: “La Guerra Elettronica in Sicilia”, “Bombardamenti Alleati sulla Sicilia. Tecniche di attacco e difesa”, “Le incursioni Italo-Tedesche nell’isola dopo la conquista Alleata”, “Psycological warfare: come gli Alleati prepararono l’invasione”, “Lo sbarco in Sicilia: il perché di un’Amara Vittoria”, “Le restrizioni alimentari nel 1943: l’esperienza della Sicilia”,  “Chiese a Palermo scomparse nel nulla”. L’iniziativa è promossa da BCsicilia, dall’Università Popolare e dalla Casa Editrice Don Lorenzo Milani.

Alessandro Bellomo. La sua passione per la storia e per la ricerca lo hanno portato ben presto ad acquisire un notevole bagaglio di dati, informazioni e notizie che lo pongono nelle condizioni di potersi inserire, a pieno titolo, nel panorama degli scrittori specializzati nelle trattazioni dei conflitti avvenuti in Sicilia nei secoli scorsi e di quelli relativi alle due guerre mondiali. Vasta è la produzione di libri e lavori, di carattere preminentemente storico-militare, tra i quali ricordiamo: “Sulle  tracce  dei  russi  in Sicilia”; “La  Sicilia  dei  russi”; “Bombe su  Palermo”;  “1943: il martirio di un’isola”;  “La Sicilia e l’Aviazione nella Prima Guerra Mondiale: Vittorio Ducrot e il contributo siciliano all’Italia”; “La Resistenza e i Siciliani” e  “Le Fortificazioni della città di Palermo dall’antichità ai giorni nostri”. Innumerevoli le pubblicazioni di articoli di carattere scientifico, le relazioni sul tessuto urbanistico e sul patrimonio monumentale della città di Palermo, e su altre diverse tematiche e “curiosità”. Possiede un’ampia collezione fotografico-documentale  sulla Prima e Seconda Guerra Mondiale, materiale con il quale ha contribuito all’allestimento di mostre ed esposizioni in tutta l’Isola. Collabora con la Soprintendenza del mare della Regione Siciliana ed ha partecipato, quale consulente storico, a diverse conferenze di alto livello tecnico e ad alcuni servizi  televisivi anche a carattere nazionale.

In allegato foto: 10 luglio 1943 lo  inizia lo sbarco in Sicilia.

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Cultura

A Pantelleria Flavia Amabile presenta “Elvira” ritratto di Elvira Coda Notari, prima donna regista in Italia

Redazione

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Flavia Amabile, giornalista de La Stampa, scrittrice e fotografa sarà presente a Pantelleria venerdì
29 agosto alle 19.00, ospite del Circolo culturale Corso Umberto, per la presentazione di “Elvira”
un ritratto di Elvira Coda Notari, la prima donna regista e produttrice in Italia. Un’anticipatrice ed
innovatrice di cui esistono pochissime testimonianze sia dell’immenso lavoro, sia della vita privata:
quattro fotografie, e solo due film e mezzo fra i sessanta girati e prodotti, oltre a un centinaio di
documentari.
L’autrice dialogherà con Irene Pollini Giolai, sceneggiatrice, mentre a è affidata a Gianni Bernardo la
lettura di alcuni brani del romanzo.
Elvira Notari, di cui ricorre quest’anno il 150esimo della nascita, fu attiva tra il 1906 e il 1929, anni
in cui fondò, insieme al marito Nicola Notari, una casa di produzione cinematografica, la Dora Film,
con sede anche a New York.
Elvira racconta la vita del popolo dei vicoli di Napoli, ma soprattutto la condizione delle donne
costrette a tacere, a rinunciare, a essere invisibili e a sacrificarsi. La regista ribalta la narrazione del
cinema muto dell’epoca e dà “voce” a queste donne, pagando in prima persona per la propria
caparbia volontà, ricevendo il disprezzo dei colleghi, la censura del regime e, in ambito privato, il
risentimento delle sue figlie che in lei vedevano solo una donna ambiziosa, poco attenta ai loro
bisogni.

Oggi Elvira Notari, dopo un lungo e incomprensibile periodo di oblio, torna alla ribalta grazie al
libro, edito da Einaudi, di Flavia Amabile che racconta di questa giovane donna che, all’inizio del
‘900, entra in un cinematografo per la prima volta a 27 anni e decide che il cinema sarà la sua vita.
Il rinnovato interesse per questa interessante figura è testimoniato anche dalla presenza alla
Mostra del cinema di Venezia, del documentario “Elvira Notari. Oltre il silenzio” di Valerio Ciriaci
che sarà proiettato in anteprima domenica 31 agosto.
Flavia Amabile è nata a Salerno e vive a Roma. E’ scrittrice e giornalista de “La Stampa”, dove si
occupa di attualità. Ha pubblicato numerosi romanzi e libri di viaggio tra cui I Baroni di Aleppo, Il
Profumo del Mediterraneo , I contadini volanti, libro fotografico pubblicato nell’ambito di un
progetto che raccoglie diversi reportage sul tema dell’agricoltura eroica. Tra questi anche la
coltivazione dello zibibbo a Pantelleria, Il limone sfusato di Amalfi, lo Sciacchetrà delle Cinque
Terre. La giornalista ha incontrato i coltivatori per fotografarli e filmare i loro gesti, le tecniche, il
loro sapere antico per portare alla luce l’opera, la fatica, e l’insostituibile ruolo nella preservazione
del territorio. Eccezionalmente il 29 agosto sarà possibile visitare una mostra ospitata dal Micro
Spazio Hydra (Corso Umberto n.17) con 20 foto in b/n dei raccoglitori di limoni della costiera
amalfitana e della coltivazione dell’alberello pantesco.

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Cultura

Pantelleria com’era: il 28 agosto l’Unipant presenta una conferenza per scoprire l’isola nella storia

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Attraverso gli studi di Anthony H. Galt, Nuccia Farina ci parlerà della stratificazione sociale dell’isola, delle sue particolarità rispetto al resto del Sud Italia e delle sue tradizioni

Com’era Pantelleria nel XVIII e XIX secolo e poi dopo? Che significa che Pantelleria basava la sua organizzazione sociale su classe, onore e burocrazia? Perché a Pantelleria i Circoli hanno una connotazione egalitaria a differenza dei circoli siciliani che ne hanno una elitaria? Perché a Pantelleria si facevano meno figli in un’Italia in cui il sud aveva il record di nascite? Qual era l’importanza del Carnevale sulla società pantesca? E qual era l’uso del malocchio su quest’isola?

A queste e a tante altre domande cercherà di rispondere la conferenza storica che si terrà domani, giovedì 28 agosto alle ore 19.00 presso l’Aula Consiliare del Comune di Pantelleria. Un evento del progetto Unipant PANTESCHITÁ ESTATE 2025, patrocinato dal Comune di Pantelleria e dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, dal titolo “Pantelleria com’era: lo sguardo di Anthony H. Galt. Memorie di Pantelleria negli anni 1968-74”.

La conferenza sarà tenuta dalla Vicepresidente dell’Unipant, Nuccia Farina, che partendo da quanto registrò in una serie di articoli per delle riviste etnologiche americane, Anthony H. Galt tra il 1968 e il 1974, ci parlerà di quello che era in origine l’humus sociale e storico dell’isola a partire dal 1700 per arrivare alla Pantelleria degli anni ’70, dando anche una spiegazione a tante caratteristiche che anche oggi distinguono l’indole pantesca da quella siciliana, come gli stessi isolani ci tengono a sottolineare.

Un piccolo assaggio di una serie più ampia di appuntamenti che si terrà nella stagione invernale all’Unipant, ma che darà modo a panteschi, isolani e turisti di capire meglio l’isola, le sue abitudini, le sue tradizioni e perché è tanto diversa e unica rispetto ad altre realtà della Sicilia e più in generale delle culture mediterranee.

All’inizio della conferenza sarà letto anche un saluto di Janice Galt, moglie del giornalista e storico ormai scomparso. L’ingresso è libero.

Pantelleria, 27 agosto 2025

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Cultura

Pantelleria, a Khamma la proiezione del documentario “Se l’isola si perde nel tempo”

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Un viaggio nella memoria e nell’identità di Pantelleria attraverso lo sguardo di Nello La Marca.
Venerdì 5 settembre 2025
Ore 21:00
Circolo Trieste – Khamma
Un’occasione per rivivere la Pantelleria che era e che non è più, tra ricordi, tradizioni e testimonianze che raccontano l’anima profonda dell’isola.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Evento a cura dell’Università Popolare di Pantelleria – Unipant, nell’ambito del progetto Panteschità Estate, con il patrocinio del Comune di Pantelleria e del Parco Nazionale Isola di Pantelleria.

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