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Cultura

“Ossimoro”: celebra la “sublime diversità”, il murales di Igor Scalisi Palminteri inaugurato per il trentennale di Airgest

Redazione

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L’aeroporto di Trapani Birgi, sempre più, una galleria d’arte con bassorilievi, busti e le teste di satiro in mostra, un prestito della Regione Siciliana

In occasione del trentennale di gestione di Airgest dell’aeroporto di Trapani Birgi, celebrato lo scorso 29 giugno alla presenza del presidente della Regione Siciliana, socio di maggioranza dello scalo, Nello Musumeci, è stato inaugurato un murales, intitolato “Ossimoro”, lungo circa 40 metri e realizzato dal pittore palermitano Igor Scalisi Palminteri. Al taglio del nastro in prima fila il presidente di AirgestSalvatore Ombra, la consigliera di amministrazione Giulia Ferro, l’assessore al Turismo, Manlio Messina e dell’architetto Maria Laura Galvano del Dipartimento del Turismo, dello sport e dello spettacolo, che ha provveduto a donare il murales all’aeroporto, insieme al prestito, per una mostra aperta al pubblico, di dieci riproduzioni colorate della testa di Satiro danzante.

E con la figura retorica dell’ossimoro, l’artista Igor Scalisi Palminteri, in collaborazione con Marco Perniciaro, marketing e comunication manager che ne ha curato lo storytelling, ha inteso omaggiare e rappresentare, per immagini e suggestioni in bilico tra reale e surreale, i contrasti che rendono unico il territorio esaltandone la “sublime diversità”. Un racconto visuale da vivere intensamente. Un luogo che, oltre alle bellezze dell’arte e della natura, offre la possibilità di praticare sport come il nuoto, le immersioni, lo snorkeling, il kite surfing, il volo in deltaplano, l’arrampicata, il biking e il trekking.

«L’aeroporto è la porta di ingresso del nostro territorio – ha commentato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – e non poteva esserci vetrina, né dono migliore per celebrare trent’anni di gestione dello scalo che, per un terzo, mi hanno visto coinvolto. Un lascito importante che resterà per le generazioni future a celebrare tanti simboli di bellezza e cultura di zone differenti del trapanese in un luogo che le accomuna tutte».

«Una bellezza forte e fragile ci attraversa ogni giorno – ha sottolineato Igor Scalisi Palminteri –. Lo sa bene chi vive in questi luoghi e lo scopre il viaggiatore che decide di trascorrere del tempo nella provincia di Trapani. Noi siamo la terra del vento e del silenzio, siamo sacro e profano, il clamore del mare in tempesta e l’infinita quiete delle acque delle saline. Siamo il torpore di un pomeriggio luminoso sulle spiagge dorate e il tormento di una mattanza che dà vita a migliaia di famiglie. Siamo la gloria dei Florio e la loro disfatta. Siamo luce abbacinante e penombra solitaria. L’antica Selinunte e la contemporanea Gibellina. Che territorio stupendo!».

Tutti gli elementi del territorio trapanese rappresentati in Ossimoro

L’opera ritrae alcune famose sculture, quali la Testa di Venere, conservata al Museo Antonino Cordici di Erice, il Giovinetto di Mozia, che si trova al Museo Whitaker a Mozia (Marsala), la Dea Misteriosa Ecate, che può essere osservata presso il Parco Archeologico di Selinunte (Castelvetrano), il Satiro Danzante, emblema dell’omonimo Museo di Mazara del Vallo. Al centro campeggia la lavorazione del corallo, antico mestiere diffuso nel territorio trapanese e di cui si conservano splendidi manufatti, realizzati da maestri corallari e scultori, presso il Museo Regionale “Agostino Pepoli” di Trapani.

A completarla alcuni luoghi, elementi e momenti rappresentativi del territorio: i Faraglioni di Scopello (Castellamare del Golfo), la «Stella d’ingresso al Belice», opera di Pietro Consagra (Valle del Belìce), il Museo del Sale a Nubia (Paceco), i mulini a vento (diffusi in tutto il tratto di costa, da Trapani a Marsala), i Misteri: antica tradizione religiosa del territorio trapanese, il Teatro di Segesta (Calatafimi Segesta), la biodiversità, dai Fenicotteri Rosa alle Tartarughe Caretta Caretta.

E, ancora, il Parco Archeologico di Selinunte (Castelvetrano), i tramonti. Un momento emozionante da vivere in qualsiasi contesto del territorio trapanese: dal mare ai vigneti in collina, dalle isole ai borghi medioevali, dalle saline alle Riserve Naturalistiche, il Grande Cretto di Alberto Burri (Gibellina), il Tonno e le tonnare: un’attività che ha visto attori virtuosi i membri della famiglia Florio.

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Spettacolo

Sanremo, ecco i 30 cantanti in gara al 76° Festival della Canzone

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Le date e le 4 nuove proposte

Carlo Conti come annunciato nei giorni, quest’oggi in diretta del Tg1 delle 13:30, ha rso noti i nomi dei 30 big che parteciperanno alla 76ª edizione del Festival di San Remo.

La manifestazione canora  si terrà  dal 24 al 28 febbraio e come  lo scorso anno, ci saranno anche le Nuove Proposte, che saranno però rese note dopo la finale di Sanremo Giovani, in onda  il 14 dicembre su Rai1.

La lista dei cantanti a Sanremo 2026

Tommaso Paradiso
Chiello
Serena Brancale
Fulminacci
Ditonellapiaga
Fedez e Masini
Leo Gassmann
Sayf
Arisa
Tredici Pietro
Sal Da Vinci
Samurai Jay
 Malika Ayane
Luché
Raf
Bambole di Pezza
Ermal Meta
Nayt
Elettra Lamborghini
Michele Bravi
J-Ax
Enrico Nigiotti
Maria Antonietta E Colombre
Francesco Renga
 Mara Sattei
 LDA e Aka7ven
 Dargen D’Amico
Levante
Eddie Brock
Patty Pravo

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Spettacolo

Pantelleria, tutti i film dal 6 dicembre al 6 gennaio al Cineteatro San Gaetano

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Tutti i film dal 6 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026

Festività natalizie all’insegna dello spettacolo, con il nuovo palinsesto del Cineteatro San Gaetano di Pantelleria.

  • Dal 6 al 7 dicembre – ore 21,00, Springsteen – Liberami dal nulla, un film autobiografico concentrato sulla carriera del boss negli anni ’80.
  • dall’8 al 9 dicembre – ore 21,00, L’illusione perfetta, è un film del 2025 diretto da Ruben Fleischer. È il terzo capitolo della saga dopo Now You See Me – I maghi del crimine e Now You See Me 2. Il film è prodotto da Bobby Cohen e Alex Kurtzman. 
  • dal 13 al 14 dicembre – ore 21.00, Zootropolis, film di animazione.
  • dal 20 al 21 dicembre – ore 21,00, Attitudini nessuna, Sophie Chiarello accompagna Aldo, Giovanni e Giacomo in un ritorno alle origini che diventa un racconto di amicizia, talento e del destino che li ha resi una leggenda della comicità italiana (da Medusa.it)
  • dal 22 al 23 dicembre – ore 21.00, Il Maestro,  Ambientato degli anni ’80, vede un giovane tennista Felice con un ex campione Raul tra tornei, sconfitte e bugie, scoprendo libertà e un legame di amicizia da coltivare.
  • dal 26 al 30 dicembre – ore 21,00, AVATAR – Fuoco e cenere
  • dal 3 al 6 gennaio – ore 21.00, Buen Camino,  il film  segue la vita di Checco (Checco Zalone), ricco e viziato erede di un impero di fabbricanti di divani.
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Cultura

Un calendario da tavolo in siciliano per il 2026: l’Accademia della Lingua Siciliana porta i proverbi sulla scrivania degli italiani

Redazione

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Un calendario da tavolo in siciliano
per il 2026: l’Accademia della Lingua
Siciliana porta i proverbi sulla
scrivania degli italiani

Un anno intero scandito dalla saggezza popolare siciliana. È questa l’idea alla base del
nuovo calendario da tavolo in lingua siciliana per il 2026, realizzato dall’Accademia della
Lingua Siciliana su richiesta della storica casa editrice emiliana Celloni Editori, del gruppo
SIGEM, che da ben 37 anni pubblica calendari in dialetto e idiomi locali.
La collaborazione
La Celloni Editori, nota per la sua attenzione alla valorizzazione delle lingue regionali, ha
contattato l’Accademia della Lingua Siciliana per affidarle la redazione di un calendario
interamente dedicato ai proverbi dell’Isola. Nonostante in quel periodo molti membri del
Collegio Scientifico fossero impegnati in altri progetti, l’iniziativa è stata portata avanti con
determinazione grazie all’impegno diretto del presidente Fonso Genchi, tra i massimi
esperti di siciliano letterario.
I proverbi come patrimonio culturale
Il calendario, intitolato “Amunì!”, è uno “strappapensieri” che raccoglie proverbi di ogni
genere, capaci di accompagnare i lettori lungo i 365 giorni del nuovo anno.
Nell’introduzione si sottolinea il fascino intramontabile di queste formule brevi: da un lato la
loro capacità di sintesi, che in poche parole trasmette riflessioni e consigli; dall’altro la
forza evocativa delle immagini, l’ironia e la musicalità che li rendono memorabili.
Molti proverbi hanno origini antiche, spesso legate alla vita familiare e contadina, e si
tramandano da secoli come piccoli tesori di parole. Alcuni fanno riflettere, altri strappano
un sorriso, altri ancora custodiscono la memoria di una cultura che un tempo era
patrimonio condiviso.
Una ricetta tipica per ogni provincia e i QR code ai video di Emanuela Trovato

Il calendario è arricchito anche da nove ricette tipiche siciliane, una per ogni provincia. I
palermitani, così, potranno nel 2026 provare a preparare le scacce ragusane, e i catanesi
il taganu di Aragona. Inoltre, nel calendario sono presenti dodici QR code che rimandano
ad altrettanti mini-video dove l’attrice catanese Emanuela Trovata declama dodici proverbi.
Un ponte tra tradizione e quotidianità
Il calendario non è solo un oggetto utile, ma anche uno strumento di valorizzazione
linguistica: ogni giorno diventa occasione per riscoprire la ricchezza del siciliano, lingua
che conserva immagini, ritmi e saggezze di un mondo che rischia di andare perduto.
Con questa iniziativa, l’Accademia della Lingua Siciliana conferma la sua missione di
tutela e promozione dell’idioma isolano, portandolo fuori dai contesti accademici e
rendendolo accessibile al grande pubblico.

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