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Cultura

Oltre 546 mila visitatori nel mese di Agosto nei luoghi della cultura in Sicilia

Redazione

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Palermo, 16 settembre 2021 – Successo di visitatori nel mese di agosto per i luoghi della cultura della Regione Siciliana, fra parchi archeologici e musei. Le presenze ad agosto sono state, infatti, 546.169 con un incremento di 64.885 rispetto allo stesso mese del 2020, anno in cui erano stati registrati 481.284 ingressi.

Per andare nel dettaglio, iParco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento ha registrato 156.122 visitatori rispetto ai 127 mila dello scorso anno, con un incremento di 29 mila presenze; sempre ad Agrigento, al Museo Griffo i visitatori sono stati 4.780 (nel 2020 erano stati 4.082). Al Teatro Antico di Taormina, i visitatori del mese di agosto sono stati 84.890 rispetto ai 76 mila dello stesso mese del 2020.

1.935 i visitatori dell’area archeologica di Naxos (nel 2020 gli ingressi erano stati 1.681), mentre 1.114 le presenze registrate nel mese di agosto al Mu.Me, Museo interdisciplinare di Messina, rispetto alle 1.059 dello scorso anno. Nell’area archeologica di Halaesa Arconidea 605 visitatori contro i 461 dell’agosto del 2020. Quasi mille visitatori in più nell’area archeologica di Selinunte, dove gli ingressi sono stati 38.749 a fronte dei 37.754 dello scorso anno; incremento considerevole anche nel parco archeologico di Segesta, dove sono stati registrati 37.366 visitatori rispetto i 32.610 del 2020. Aumento anche a Marsala, al Parco Lilibeo, con 4.282 persone (nel 2020 erano 4.186) e al Museo del Satiro di Mazara del Vallo (6.493 rispetto ai 6.438 del 2020). Per quanto riguarda l’area archeologica della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, ad agosto ci sono state 25.157 presenze rispetto alle 23.310 del 2020. 2.046 i visitatori che hanno scelto Palazzo Trigona, inaugurato il 16 agosto di quest’anno dopo un importante intervento di restauro. Ottimo risultato anche al museo archeologico di Centuripe, dove i visitatori sono stati 392 (anche per merito del ritorno del “Ritratto di Augusto”) rispetto alle sole 17 presenze del 2020. In Sicilia centrale lieve flessione solo per i siti del Parco archeologico di Gela, in provincia di Caltanissetta, anche a causa dei lavori di restauro che stanno interessando il museo archeologico.

Numeri in forte aumento a Catania, dove 12.041 persone si sono recate al Teatro Romano e Odeon, rispetto alle 5.906 dello scorso anno; ingressi soddisfacenti anche per Casa Verga (1.092 visitatori), per il Museo della Ceramica di Caltagirone (1.085) e per il Museo di Adrano e le Mura Dionigiane (203 visitatori). Ottimi risultati anche a Palermo: a San Giovanni degli Eremiti 6.814 presenze (l’anno scorso erano state 5.551), 4.388 alla Galleria regionale di Palazzo Abatellis (3.422 nel 2020), mentre 4.884 sono stati i visitatori ad agosto al museo archeologico regionale Salinas (nel 2020 erano stati 2.468); 2.003 sono le persone che si sono recate alla Palazzina Cinese (lo scorso anno nello stesso periodo era rimasta chiusa); 2.584 le presenze al Museo di Palazzo Mirto (nel 2020 era chiuso); 1.293 il numero di visitatori al Museo d’arte moderna e contemporanea di Palazzo Riso, rispetto ai 678 del 2020; 467 persone hanno visitato l’Oratorio dei Bianchi (nel 2020 erano state 111). Tendenza in crescita anche in provincia di Palermo: l’area archeologica di Solunto è stata visitata da 845 persone, rispetto alle 674 dello scorso anno, mentre quella di Himera ha visto 346 visitatori (nel 2020 erano stati 166).

A Siracusa 17.901 persone si sono recate al Castello Maniace (nel 2020 erano state 17.297), 2.029 hanno scelto la Galleria regionale di Palazzo Bellomo (rispetto alle 1.453 dello scorso anno), mentre 2.720 sono stati i visitatori del Museo Paolo Orsi, che lo scorso anno nello aveva riaperto solo a partire dall’ultima settimana di agosto e aveva fatto registrare appena 317 visitatori. In provincia di Ragusa, l’area archeologica di Cava d’Ispica ha registrato 1.134 presenze (nel 2020 erano state 567), mentre il Convento della Croce di Scicli ha visto un’affluenza di 1.007 persone (994 nel 2020).

Avere dedicato particolare attenzione ai luoghi della cultura genera risultati: il numero di visitatori registrati nello scorso mese di agosto – sottolinea l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – non è casuale, ma frutto di un lavoro metodico che dura da tempo e che è volto alla piena valorizzazione dei nostri beni culturali in chiave strategica. Il governo Musumeci, infatti, sta dando alla cultura l’importanza che merita, secondo una visione di lungo periodo che vuole dare nuova centralità alla Sicilia, proprio a partire dai luoghi e dalle testimonianze che ne raccontano la storia e l’identità”.

Ambiente

Il Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per recupero di terre abbandonate o a rischio abbandono

Redazione

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Per aderire c’è tempo fino al 31 dicembre 2025

L’Ente Parco lancia “Pantelleria Terrazzamenti Colti”, avviso per il recupero delle terre
abbandonate o a rischio abbandono
Un’iniziativa volta alla valorizzazione dei terreni rivitalizzando la tradizione agricola
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria lancia, con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica), un’importante iniziativa rivolta ai proprietari di terrazzamenti agricoli
coltivati ritenuti a rischio di abbandono (o già incolti e abbandonati) al fine del loro recupero e
conduzione.
Il progetto è destinato a realizzare misure di intervento volte alla valorizzazione dell’agricoltura. Tutto nasce dalla constatazione che il territorio dell’isola, da diversi
anni, registra una riduzione delle superfici terrazzate agricole coltivate con conseguente aumento
del degrado dei muretti a secco legato alla mancanza di cura e manutenzione ordinaria dei
terrazzamenti.

Il rischio è che si perdano le caratteristiche identitarie del paesaggio agricolo in cui,
anno dopo anno, si osserva la riduzione delle coltivazioni di vite e cappero, ma anche la perdita dei
saperi tradizionali, come quella dell’arte dei muretti a secco.

Obiettivo di “Pantelleria terrazzamenti colti” è quindi valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati o di prossimo abbandono, rivitalizzando la tradizione legata all’agricoltura, anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa, offrendo nuove opportunità per i giovani e favorendo l’introduzione di innovazioni tecnologiche e colturali ecocompatibili.

I terreni dovranno essere resi disponibili in affitto per almeno 15 anni e il loro recupero avverrà
prioritariamente attraverso la coltivazione di vite, cappero, ulivo, origano, nonché mediante
allevamenti e altre colture mediterranee idonee alla produzione di derrate. I terreni candidati dai
proprietari nell’elenco dell’iniziativa “Pantelleria Terrazzamenti Colti” dovranno avere precise
caratteristiche, consultabili nell’avviso pubblico al seguente link
https://www.parconazionalepantelleria.it/pagina.php?id=175

La scadenza per l’invio delle domande è fissata per il 31 dicembre 2025.

Il Commissario e la Direzione del Parco esortano la Comunità ad aderire all’iniziativa e ricordano
che gli uffici dell’Ente sono a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. L’iniziativa
rappresenta infatti una importante opportunità per i proprietari dei terreni agricoli e per mitigare
il processo di abbandono dei terreni in atto.

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Cultura

La Luna del Castoro che ha illuminato Pantelleria ieri sera

Direttore

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La luna più splendente del 2025

Ha fatto giusto in tempo la Superluna di novembre, ad apparire e sedurre esseri umani, animali e terrazzamenti agricoli dell’isola. 
Solo ieri sera era così visibile e vicina da avere l’impressione di poterla accarezzare e domani il maltempo torna ad investire la Sicilia e molto probabilmente anche Pantelleria.
L’autore ineguagliabile della foto, lo stimato astrofilo Leonardo Puleo, ha fatto omaggio i nostri elettori di questa immagine spettacolare, dando da esperto quale è il nome del nostro satellite: la Luna del Castoro.
Il fotografo dell’universo, con il suo occhio abile e sensibile ha realizzato la sua ennesima opera d’arte, dimostrando ancora una volta il suo talento.

Luna Piena del Castoro, che per l’occasione sarà anche una Superluna è stata la più grande e luminosa dell’intero anno, perché aveva raggiunto la distanza minima in assoluto dalla Terra, il perigeo.

Perchè si chiama Luna del Castoro

Il nome è da ricondursi, come spesso accada, alla tradizione dei nativi americani, ma in questo caso anche all’epoca del commercio delle pellicce in epoca coloniale. I grandi e simpatici roditori, in questo periodo dell’anno costruiscono le tane per rifugiarvisi durante la stagione fredda.
In questo modo diventavano facili prede sia dei nativi americani sia dei commercianti di pelli.

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Cultura

La Sicilia premiata a Roma: 24 Chef insigniti del Collare Cocorum

Barbara Conti

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A Roma la cerimonia dell’onorificenza della Federazione Italiana Cuochi che celebra 25 anni di dedizione all’Arte Culinaria

Ventiquattro chef siciliani premiati a Roma dalla Federazione Italiana Cuochi per 25 anni di eccellenza gastronomica

 Roma, 3 novembre 2025 — Il prestigioso Teatro Ghione ha ospitato la cerimonia di consegna dei Collari Collegium Cocorum, una delle più alte onorificenze conferite dalla Federazione Italiana Cuochi (FIC). Questo riconoscimento celebra gli chef che da oltre 25 anni si dedicano con passione all’Arte Culinaria, mantenendo viva la tradizione e il prestigio della cucina italiana.

Un tributo alla Sicilia gastronomica

Quest’anno, la Sicilia ha brillato con orgoglio: 24 chef siciliani, tutti membri dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani, sono stati insigniti del Collare Cocorum 2025. Un riconoscimento che premia non solo la longevità professionale, ma anche l’impegno quotidiano nel custodire e innovare la cultura gastronomica dell’isola.
Per ottenere il Collegium Cocorum bisogna essere iscritti alla Federazione Italiana Cuochi in maniera continuativa negli ultimi cinque anni ed essere ultra 45enni.
I collari vengono assegnati, da quindici anni a questa parte, in genere ogni biennio, come riconoscimento di carriera e dedizione alla professione.

I premiati per provincia:

Agrigento (8): Abruzzo Calogero, Andrei Andreaa Loredana, D’Aleo Maurizio Alfredo, Butticè Giovanni, Moscato Giuseppe, Marino Concetta, Di Maggio Rosaria, Falsone Pino
Catania (1): Favara Giuseppe
Enna (3): La Monica Salvatore Angelo, Boschetto Veruska, Unbriaco Rosario Sebastiano
Palermo (5): Di Sclafani Giovanna, Pellitteri Liborio, Sacco Massimiliano, Antico Paolo, Laudicina Valentina
Trapani (7): Simonte Bartolomeo, Pace Rocco, Abrignani Angela, Adamo Andrea, Mineo Antonio, Bonomo Francesco, Lorito Vito Salvatore

Una cerimonia solenne e sentita

La consegna dei Collari è stata accompagnata da momenti di grande emozione, alla presenza di chef, professionisti e rappresentanti della FIC provenienti da tutta Italia. Il riconoscimento, ispirato alla tradizione romana imperiale, è conferito dal Consiglio dei Collari del Collegium Cocorum e rappresenta un simbolo di dedizione, maestria e rispetto per la cucina italiana.

Dietro le quinte del gusto

Questa cerimonia è un tributo a chi lavora spesso lontano dai riflettori, ma è protagonista indiscusso della cultura gastronomica italiana. Gli chef premiati incarnano l’essenza della cucina siciliana: passione, autenticità e profondo legame con il territorio.

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