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Ambiente

Nuovo Decreto Emergenza da 5 mld in arrivo per il caro-energia

Marilu Giacalone

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Giancarlo Giorgetti, attuale ministro dell’Economia del Governo Meloni, ha annunciato l’arrivo di un nuovo decreto emergenza per il caro energia.
”Il governo consapevole del perdurare, seppur in misura attenuata, dell’emergenza legata al costo dell’energia e del gas in imminente scadenza delle precedenti misure ha allo studio un provvedimento di emergenza”
Queste sono state le parole del ministro durante il question time in aula al Senato.

Nuovo Decreto Emergenza: di cosa si tratta?

Il 31 marzo scadranno le misure previste con la Legge di Bilancio 2023 contro il caro-energia. Di conseguenza il nuovo Governo capitanato da Giorgia Meloni, ha previsto un nuovo decreto al fine di contrastare ulteriormente e per altri mesi il fenomeno dell’aumento del costo dell’energia.
Il nuovo decreto emergenza sarà in vigore già dal 1 aprile e prevede delle manovre per un valore totale stimato di 5 mld.

Attualmente il decreto è in fase di studio e sebbene non si conoscano ancora tutti i dettagli, sappiamo che:

le misure saranno realizzate in base alle risorse disponibili;
la durata dei provvedimenti contenuti nell’atto di emergenza avente forza di legge sarà differenziata.

Le risorse disponibili saranno definite soprattutto grazie al nuovo documento di economia e finanza che conseguirà in un nuovo quadro economico. Per la realizzazione del decreto, sono presenti 9 mld come base di partenza ossia i fondi avanzati  per diverse ragioni tra cui il calo dei dei costi di tariffe di luce e gas nonché la diminuzione dei consumi dell’inverno appena concluso grazie a delle temperature mediamente più miti.

Le famiglie al centro del decreto. Nuovo contributo per il caro riscaldamento
Per le famiglie il provvedimento prevede diverse misure. Una di queste è relativa all’inizio dell’anno termico ossia il 1 ottobre.

Verrà erogato un contributo al fine di compensare il caro-riscaldamento e verrà inserito nel canone della bolletta elettrica.

Per il secondo trimestre dell’anno invece sarà prevista:

l’Iva al 5% sul gas;
un bonus sociale per le famiglie con un Isee inferiore ai 15.000 euro.
Giorgetti ha anche previsto un piano b che prevede l’applicazione di costi fissi (precedentemente decurtati) per le bollette e, con delle soglie ancora da definire, dei costi più alti al superamento di queste .

In aggiunta a questo provvedimento, anche in vista della fine del mercato tutelato, sono in aumento il numero di offerte vantaggiose con i diversi fornitori pertanto potrebbe essere un buon momento anche per beneficiare con un cambiamento di provider.

Cosa verrà realizzato per le imprese?

Le imprese non sono state lasciate a bocca asciutta infatti il decreto prevede come meccanismo principale, l’utilizzo e il potenziamento del credito d’imposta per l’approvvigionamento di energia (elettrica o gas) per le aziende che consumano quantità significative di energia elettrica o combustibili fossili per le attività commerciali o industriali, per la climatizzazione degli ambienti, per l’illuminazione, per i trasporti o per l’uso di macchinari e attrezzature ad alta intensità energetica (c.d.  aziende energivore).

Il credito di imposta attuale è fissato al:

45% per le aziende energivore;
35% per attività commerciali, ristoranti e bar.
Finora lo Stato ha rimborsato 10 mld di conseguenza potrebbero essere previste delle misure volte a selezionare ulteriormente le aziende che riceveranno un credito di imposta maggiorato.

Fonte:https://www.prontobolletta.it/news/nuovo-decreto-emergenza-giorgetti/

Ambiente

Pantelleria, sospensione distribuzione acqua nel Capoluogo

Direttore

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Il Comune di Pantelleria ha emesso avviso pubblico per informare che  l’erogazione di acqua, oggi, in paese/capoluogo è sospesa, causa guasto nella rete idrica. Non si ha notizia su tempi per il ripristino del servizio idrico.

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Ambiente

Marettimo, Guardia Costiera sequestra 3,5 quintali di prodotti ittici e rete a strascico

Redazione

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La Guardia Costiera sequestra due attrezzi irregolari e circa tre quintali e mezzo
di prodotto ittico ad unità da pesca a strascico

Nei giorni scorsi un’importante operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente
marino e del rispetto delle leggi sulla pesca marittima, sotto il coordinamento del 12°
CCAP della Direzione Marittima di Palermo, è stata portata a termine dalle donne e
dagli uomini della Guardia Costiera nell’ambito del Compartimento Marittimo di
Trapani coinvolgendo il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala e di
quello dell’Ufficio Locale Marittimo di Marettimo.

Grazie al sistema di monitoraggio satellitare V.M.S., la Sala Operativa della
Capitaneria di Porto di Trapani individuava alcune unità da pesca a strascico attive
all’interno della zona GSA 16 (area geografica sud occidentale della Sicilia, istituita per
monitorare lo stress di cattura di alcuni stock ittici) nonostante nel mese di settembre
sia in vigore il fermo pesca regionale, misura essenziale per garantire il ripopolamento
delle specie e l’equilibrio biologico.

Prontamente venivano inviate in zona la M/V (CP) 770 della Capitaneria di porto di
Trapani e il G.C. B 166 dell’Ufficio Locale Marittimo di Marettimo, che intercettavano a
sud-ovest di Marettimo un peschereccio della marineria di Porticello; l’imbarcazione,
oltre a operare in periodo vietato, utilizzava una rete non conforme alla normativa
comunitaria, con maglie inferiori al consentito e, quindi, altamente dannose per
l’ecosistema perché in grado di catturare anche esemplari giovani.

L’utilizzo di reti non conforme è particolarmente dannoso per l’ecosistema e per le
specie ittiche in quanto la non conformità della dimensione delle maglie che
compongono gli attrezzi da pesca ne modifica significativamente la selettività e
permette, dunque, la cattura di esemplari di taglia inferiore a quella consentita anche
in fase di crescita e riproduzione.

L’attrezzatura e quasi mezzo quintale di pescato venivano, così, sequestrati e al
comandante dell’unità venivano contestate due sanzioni amministrative per un totale
di 4.000 euro per aver violato il periodo di interruzione della pesca come disposto dalla
normativa regionale e per avere pescato con un attrezzo da pesca non consentito.
Contemporaneamente, un’altra unità da pesca della stessa marineria, già monitorata
dai sistemi della sala operativa della Capitaneria di porto di Trapani, veniva
ispezionata al porto di Marsala dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di
Marsala accertando anche in questo caso un’attività di pesca a strascico nella zona
GSA 16 in periodo vietato.
Sono scattati, quindi, il sequestro della rete e di circa tre quintali di pescato, oltre a una
sanzione amministrativa pari a 2.000 euro.
Tutto il pescato sequestrato, complessivamente circa tre quintali e mezzo, è stato
devoluto in beneficenza.
L’attività’ svolta dagli uomini della Guardia Costiera si inserisce nella quotidiana
vigilanza svolta su tutto il Compartimento marittimo di giurisdizione, che viene
assicurata, in orari diurni e notturni, dal personale a terra ed imbarcato sulle
motovedette in servizio presso tutti gli uffici marittimi dislocati sul litorale e presso le
Isole Egadi al fine di controllare il rispetto delle norme di settore.

Trapani 15.09.2025

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Ambiente

Pantelleria, dal 17 settembre riprendono le visite agli asini panteschi: Ettore ci aspetta

Redazione

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Dopo un dovuto e meritato riposo, da mercoledì 17 sarà possibile visitare il piccolo nucleo di asini panteschi presenti sull’isola. Vi aspettiamo alle ore 16:00 in via Madonna del Rosario( chiesetta di Sibà).

Dopo una passeggiata per un breve sentiero, raggiungeremo la residenza degli asini, dove non solo vi parleremo del progetto di tutela e riproduzione messo in atto dal Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale ( servizio 17 per il territorio di Trapani) ma vi faremo interagire con gli asinelli, soprattutto con il piccolo e socievole Ettore di Sibà, primo esemplare di asino pantesco nato sull’isola di Pantelleria dopo 35 anni di assenza della razza.

Per info e adesioni contattate il num. 3295613829

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