Salute
Nuovo Allarme per la Peste suina: divieto di trekking, mountain bike, pesca e altre attività in 114 Comuni
Tra Piemonte e Liguria ci sono cinghiali infetti. Il governo prova a correre ai ripari con una ordinanza che vieta diversi tipi di attività (anche sportive)
Trekking, mountain bike, raccolta di funghi e tartufi, pesca, caccia e tutte le attività che potrebbero far interagire direttamente o indirettamente con cinghiali infettati da peste suina africana sono vietate in una zona circoscritta del Piemonte e della Liguria che comprende 114 comuni. L’unico tipo di caccia consentita è proprio quella selettiva al cinghiale, perché in questo momento è utile per ridurre la popolazione in eccesso e per rafforzare la rete di monitoraggio sulla presenza del virus della peste suina africana (PSA) o African swine fever (ASF) nel territorio italiano.
PESTE SUINA, UOMO NON IN PERICOLO Fortunatamente la peste suina africana non è trasmissibile all’uomo, ma è pericolosa per gli animali e per l’economia. Infatti, in Italia ci sono circa 9 milioni di maiali e siamo il settimo Paese produttore di carne nell’Unione Europea. Si tratta di un’industria del valore di circa 8 miliardi e quindi la diffusione della malattia negli allevamenti causerebbe una gravissima crisi. In caso di epidemia, gli animali colpiti dalla peste suina, infatti, vanno abbattuti perché anche quelli che riescono a superarla poi restano portatori del virus per circa un anno. Purtroppo, cure per la PSA non ce ne sono e dunque quello che conta davvero è la prevenzione, soprattutto attraverso la sorveglianza passiva negli allevamenti domestici e sulle carcasse ritrovate nei boschi. Il danno per l’uomo, dunque, è di tipo economico. Per l’Italia la diffusione del virus causerebbe danni per circa 20 milioni al mese e rischi su 1,7 miliardi di export.
DIVIETO DI TREKKING, MTB E ALTRE ATTIVITÀ — L’ordinanza firmata dal ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e dal ministro della Salute Roberto Speranza è valida per sei mesi e vieta, come abbiamo visto, numerosi tipi di attività che si svolgono in zone in cui si trovano cinghiali che vivono allo stato brado. Lo scopo è quello di “porre in atto ogni misura utile ad un immediato contrasto alla diffusione della PSA e alla sua eradicazione a tutela della salute del patrimonio faunistico e zootecnico suinicolo nazionale e degli interessi economici connessi allo scambio extra Ue e alle esportazioni verso i Paesi terzi di suini e prodotti derivati”.
Ricordiamo che questo virus circola già da decenni in diverse parti del mondo e l’Italia lo ha già affrontato una vola, nel 1978 in Sardegna. Adesso potrebbe essere tornato nel nostro Paese attraverso cinghiali selvatici provenienti da oltre confine, da Paesi come la Slovenia. Intanto Cina, Giappone, Taiwan, Svizzera e Kuwait hanno già preso dei provvedimenti e stanno attuando un temporaneo stop all’importazione di carni e salumi made in Italy.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
Cronaca
Favignana, due persone colte da malore soccorse da Guardia Costiera nella notte
Due persone soccorse presso l’Isola di Favignana. Intervento della Guardia Costiera di Trapani
Un’importante operazione di soccorso è stata portata a termine, nella tarda serata di ieri, da parte
dei militari della Capitaneria di porto di Trapani presso l’Isola di Favignana.
L’intervento veniva richiesto dalla Prefettura di Trapani che allertava la sala operativa della
Capitaneria di porto di Trapani circa la necessità di un’evacuazione medica presso l’Isola di
Favignana a favore di dure persone (una originaria di Marsala e l’altra residente nell’isola) colte
probabilmente da infarto.
Immediatamente, la Guardia Costiera di Trapani assumeva il coordinamento delle operazioni
inviando in zona l’unità navale CP 330, specializzata nella ricerca e soccorso.
L’unità navale CP 330 giungeva al porto di Favignana intorno alle ore 23.00 e una volta terminate
le operazioni di imbarco delle persone da soccorrere e degli assistenti santiari dirigeva verso il
porto di Trapani.
Le operazioni, rese più complesse dalle condizioni meteo marine particolarmente difficili con 25
nodi di vento da ponente, terminavano a mezzanotte circa quando l’unità navale della Guardia
Costiera ormeggiava presso il pontile della Capitaneria di Porto affidando alle cure del personale
sanitario del 118, già presente in banchina e allertato dal personale della sala operativa della
Capitaneria di porto di Trapani, le persone soccorse per il successivo trasferimento presso
l’ospedale cittadino per gli accertamenti del caso.
Operazioni di questo tipo definite MEDEVAC (Medical Evacuation), hanno lo scopo di trasferire,
con urgenza, persone che si trovano in mare ferite o bisognose di urgenti cure mediche e sono
coordinate e gestite dalla Guardia Costiera, che per queste tipologie di interventi svolge anche
periodiche esercitazioni con la collaborazione degli enti sanitari competenti (Centro
Internazionale Radio Medico, Servizio Sanitario 118 e Sanità marittima), allo scopo di
fronteggiare qualsiasi tipo di emergenza.
Trapani, 22.11.2025
Salute
Elisoccorso Palermo-Lampedusa e Messina-Pantelleria servizio illegittimo
Contratti senza bando. ANAC boccia Regione Siciliana
L’Autorità nazionale anticorruzione, ANAC, si esprime negativamente verso la Regione Siciliana e contesta la violazione del Codice degli appalti e consulenze illegittime.
Il caso riguarda il servizio di elisoccorso lotto Palermo-Lampedusa e Messina Pantelleria, che costa 1,8 milioni di euro al mese, affidato da 12 anni all’attuale Avincis Aviation Italia.
Come spiegato da Repubblica-Palermo, dal 2021, data di scadenza del contratto, la prestazione viene prorogata annualmente. Sembrerebbe che per l’appalto siano stati emessi due bandi ma solo uno (per Caltanissetta e Catania) riceve un’offerta; l’altro, che sarebbe andato deserto, riguarderebbe per i lotti Palermo-Lampedusa e Messina-Pantelleria. In attesa di nuovo bando, sarebbe stata invitata a partecipare solo la AVINCIS, per tre lotti di 109 milioni di euro per 30 mesi.
Ora al vaglio dell’ANAC vi sono i documenti della Regione Siciliana, relativi agli ultimi dodici anni, cioè da quando sono state riscontrate le irregolarità.
Salute
ASP Trapani, ancora allerta massima per i messaggi truffa aventi oggetti il CUP
Azienda Sanitaria Provinciale Trapani mette in guardia i pazienti e utenti
Si susseguono le segnalazioni di messaggi truffa aventi per oggetto il Centro Unico Prenotazioni dell’ASP Trapani.
Arrivano SMS a ignari utenti con scritto: “Si prega di 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 con urgenza 𝘪 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘜𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪 𝘊𝘜𝘗 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥ano”, da numeri con prefisso 899 o 893, che identificano numeri a tariffa a pagamento, utilizzati per servizi di intrattenimento. Si raccomanda quindi, in particolare le persone anziane, di non rispondere o chiamare questi sms, e in ogni caso a verificare i numeri sulla home page del sito aziendale www.asptrapani.it al link “Sportelli CUP”.
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