Cultura
Noto, Palazzo Landolina ospita la mostra Fiat Lux. Inaugurazione il 18 febbraio
MUSEO DIOCESANO. Palazzo Landolina, Piazza del Municipio, Noto (SR)
Inaugurazione Sabato 18 febbraio ore 11.00
La mostra prosegue fino al 30 maggio 2023
Dopo un periodo di incertezza innescato dalla pandemia il Museo diocesano di Noto riparte con una mostra in cui fa da perno il San Gerolamo di Mattia Preti (1613-1699) proveniente dagli archivi della curia di Noto.
Quest’opera offre lo spunto per una riflessione che Aldo Premoli curatore della mostra ha scelto di condurre esclusivamente attraverso opere di autori contemporanei. Il dialogo tra arte contemporanea e religione – è cosa risaputa e a lungo discussa – a partire dal XVIII secolo è divenuto via via sempre più difficile. Ma proprio di recente sembra essersi riavviato.
Nell’opera di Mattia Preti San Gerolamo, pure carico di simbologie più classiche per la definizione di questo dottore della Chiesa è la luce ad essere la vera protagonista San Gerolamo ne è abbagliato: la luce che proviene dall’alto e gli illumina gli occhi, la fronte il corpo emaciato, poi lo sorpassa per raggiungere quello di Cristo inchiodato al Crocefisso.
Ma che cosa è per un artista contemporaneo la luce? La scienza definisce la luce come una radiazione elettromagnetica percepita dall’occhio umano che il cervello poi trasformata in sensazioni visive. Tuttavia, la luce è da sempre rappresentazione del divino. Nella Genesi (I, 3) il riferimento è al primo atto compiuto da Dio subito dopo la creazione del cielo e della terra: “Dio disse: Sia la luce! E la luce fu”. Nel nuovo testamento nella sua prima lettera Giovanni così si esprime: «Dio è luce»(1,5). Nel Corano la sura intitolata An-nûr, (la luce) al verso 35 recita: “Dio è luce in cielo e sulla terra. La sua luce è come quella di una lampada collocata in una nicchia. La lampada è rinchiusa in un cristallo, è come una stella dallo splendore abbagliante ed è accesa dall’olio di un ulivo benedetto”.
E’ con questa duplice eredità che sono chiamati a misurarsi i 19 artisti qui presenti. Che hanno risposto ognuno secondo la propria inclinazione. I lavori di Giovanni Blanco, Debora Hirsch, Igor Scalisi Palmentieri e Giovanni Viola sembrano dialogare direttamente con il dipinto di Pirri attraverso l’utilizzo di elementi ricorrenti come il crocifisso o il memento mori. Per altri la riflessione assume connotati psicologici come accade per Agostino Arrivabene, Alessandro Bazan, Federico Fusj o Rossana Taormina. I lavori di Emanuele Giuffrida e Francesco Lauretta sono stati condotti sul filo della memoria. Guidati dal senso di stupore indotto dalla natura sono quelli di Angelo Bellobono e Vanni Cuoghi. Fiat Lux accosta inoltre opere astratte e figurative senza soluzione di continuità: i grandi neri materici di Raul Gabriel e Lorenzo Puglisi si affiancano alle esplosioni dinamiche di Filippo La Vaccara, Ignazio Cusimano Schifano e Fabio Sciortino. Le tonalità blu e oro di Salvatore Bracchitta alla luce ipnotica della stella radiante dipinta da Fulvio Di Piazza.
Un’ ulteriore specifica è necessaria. Da tutti emerge un nuovo sentimento del sacro. “Fiat Lux non è una mostra decorativa e nemmeno solo un virtuoso intrattenimento: le opere qui esposte invitano alla riflessione e richiedono il coinvolgimento tanto del sentimento che dell’intelletto di chi osserva”. Aldo Premoli
GLI AUTORI
MATTIA PRETI è stato tra i principali esponenti della stagione matura del barocco italiano: in particolare, del caravaggismo e della pittura napoletana del XVII secolo. Nato in Calabria viene fatto cavaliere a Roma da Papa Urbano VIII. Roma, Napoli e Malta, dove lavorerà per tutta la seconda parte della sua vita, costituirono i principali centri della sua attività. I CONTEMPORANEI. Si tratta di artisti in prevalenza siciliani ma anche provenienti dalla penisola e dall’estero in armonia con la vocazione universale della Chiesa. Sono professionisti di lunga esperienza che affiancano spesso la loro produzione all’insegnamento in Accademie d’arte dove svolgono quotidianamente un’attenta riflessione sul significato del loro lavoro. in ordine alfabetico: AGOSTINO ARRIVABENE, ALESSANDRO BAZAN, ANGELO BELLOBONO, GIOVANNI BLANCO, SANDRO BRACCHITTA, VANNI CUOGHI, RAUL GABRIEL, EMANUELE GIUFFRIDA, FULVIO DI PIAZZA, FEDERICO FUSJ, FRANCESCO LAURETTA, FILIPPO LA VACCARA, DEBORA HIRSH, IGOR SCALISI PALMENTERI, LORENZO PUGLISI, IGNAZIO CUSIMANO SCHIFANO, FABIO SCIORTINO, ROSSANA TAORMINA, GIOVANNI VIOLA.
L’ESPOSIZIONE DEI CIBORI
Per questa speciale occasione il Museo Diocesano esporrà a fianco delle opere d’arte i preziosi cibori della sua collezione permanente trasformandosi così in una splendente wunderkammer.
LE FINALITÀ DELLA MOSTRA
Questa mostra vuole essere la prima di un ciclo di riflessioni sul ruolo dell’arte sacra nel contesto attuale tanto nel contesto storico in cui si è sviluppata per secoli, che in quello attuale.
A CHI SI RIVOLGE LA MOSTRA
Sono diverse le categorie di persone a cui ci rivolgiamo. Studenti di scuole di ogni ordine e grado, appassionati d’arte e infine un pubblico generico residente o turista. Di età la più ampia possibile: dai 3 ai 100 anni.
IL CURATORE
Aldo Premoli. Giornalista, scrittore e art manager. A Noto ha già curato collettive presso Il teatro Yina di Lorenzo, Il Museo del Mare e il Museo Civico. Inizia la sua carriera presso Condé Nast Italia dove diviene direttore di riviste specializzate del settore tessile-abbigliamento. Sotto la sua direzione l’Uomo Vogue diventa una rivista riconosciuta a livello internazionale. Nel 2000 fonda la consultancy firm Apstudio che fornisce consulenze di marketing e comunicazione ad aziende del Made in Italy. Nel 2013 è direttore responsabile di TAR, un magazine di risonanza internazionale che copre topic quali Arte e Scienza ed Etica. Matura la sua esperienza come organizzazione di eventi artistici in fiere internazionali collaborando con l’ Istituto per il Commercio estero al set-up di manifestazioni in ogni parte del mondo. Columnist di Artribune e Linkiesta, blogger di Huffington Post Italia, collabora con La Sicilia e il gruppo SudPress. Membro fondatore dell’Associazione Mediterraneo, Sicilia Europa. Fondatore di La Cernobbina Art Studio.
ENTE PROPONENTE
Associazione Mediterraneo Sicilia Europa. L’Associazione ispira le sue attività ai principi di mutualità, democraticità, spirito comunitario, interazione e integrazione sociale. Si prefigge di contribuire al superamento delle discriminazioni di razza, censo, cultura, religione e orientamento sessuale attraverso progetti per contrastare le povertà estreme, progetti di formazione e studio per minori, mostre di arte contemporanea, convegni e pubblicazioni. Punta sulla cultura come strumento di valorizzazione e rivitalizzazione del territorio. Punta a diffondere la pratica artistica ed aumentare la partecipazione della società civile. www.mediterraneosiciliaeuropa.org
RINGRAZIAMENTI
Questa esposizione è stata resa possibile dalla passione di Don Stefano Modica. E dai prestiti concessi dalle collezioni Elenk’Art e D’Agostino-Navone.
Cultura
C’è un nuovo parroco a Pantelleria: don Easu Kuzhanthai
Non abbiamo molte notizie e quel poco che sappiamo lo apprendiamo da un post della Chiesa Forania di Pantelleria, ma la cosa certa è che abbiamo un nuovo Parroco Don Easu Kuzhanthai Magimaidoss.
Ha studiato Teologia Morale presso l’Università Alfonsiana di Roma negli anni 2010-2012
Diversi luoghi di ministero:
Mumbai 9 anni
Goa: 3 anni
Kolar Gold Field: 4 anni
Tamil Nadu: 2 anni.
Adesso, con questo Natale inizierà il suo percorso tra la comunità pantesca.
In attesa di conoscerlo personalmente, auguriamo un ben venuto a Don Easu sulla nostra isola e un . Natale in pace e serenità
Cultura
Domani a Pantelleria arriva Atlas: non c’è Natale senza Cometa
19 dicembre si potrà fare l’avvistamento di Atlas la cometa interstellare. Ecco a che ora
Un regalo natalizio per gli appassionati di astronomia e chiunque apprezzi rivolgere lo sguarda alla volta celeste, apprezzandone i misteri e l’immensità.
Domani, venerdì 19 dicembre, sarà il momento del passaggio della cometa interstellare 3I/ATLAS, che raggiungerà la minima distanza dalla Terra. La notizia straordinaria sta nel fatto che la cometa è nata al di fuori del nostro Sistema Solare. E’ stata scoperta l’1 luglio dai telescopi del progetto ATLAS in Cile, 3I/ATLAS ed è il terzo oggetto interstellare mai osservato nel nostro Sistema Solare, dopo 1I/‘Oumuamua nel 2017 e la cometa 2I/Borisov nel 2019.
Il passaggio si compirà a circa 270 milioni di chilometri dalla Terra, quasi il doppio della distanza che separa il nostro pianeta dal Sole. Studiando la traiettoria si è compreso che attraverserà il nostro quartiere cosmico e proseguirà il suo viaggio nello spazio interstellare, per non fare più ritorno.
Pantelleria osservatorio astronomico indiscusso
Da quanto appreso, per l’avvistamento basterà anche con un normale binocolo, certo in condizioni meteo favorevoli e scegliendo luoghi lontani dalle luci artificiali, cosa che a Pantelleria è molto facile.
La sera dopo il tramonto, dunque, si potrà assistere al fenomeno.

Infatti, nell’elenco delle località migliori per vivere l’esperienza è proprio Pantelleria, dopo 
Come osservatorio naturale, così viene descritta la Perla Nera del Mediterraneo:
“Lontana dalle luci della terraferma, Pantelleria è uno dei luoghi italiani con il cielo notturno più scuro. Il mare tutt’intorno riduce drasticamente l’inquinamento luminoso e nelle notti serene la volta celeste appare profonda e tridimensionale. Osservare una cometa interstellare da un’isola vulcanica nel cuore del Mediterraneo aggiunge una dimensione quasi primordiale all’esperienza.” (Priscilla Piazza – Si viaggia).
Tutte le immagini sono opera dell’astrofilo sofisticato pantesco, Leonardo Puleo, che con grande generosità condivide con noi le proprie piccole ma incredibili opere e noi gliene siamo sempre grati. Da anni il nostro osservatore svolge attività di osservazione che poi mette a disposizione di tutti, attraverso foto ben spiegate nei dettagli. Il suo contributo alla conoscenza dell’isola è grande, anche attraverso l’osservazione di un cielo straordinario e, ai tempi odierni, di raro reperimento. Insieme alle narrazioni brillanti, leggere e accattivanti del professor Sergio Minoli, illustre e onnisciente personaggio di cultura, ha creato sipari sull’osservazione del cielo di grande fascino ed interesse.
E con la foto della nebulosa Anima (che se si osserva bene assomiglia ad un feto umano) nella costellazione Casssiopea, auguriamo ai nostri lettori una buona visione della Cometa Atos

Attualità
Pantelleria – Chiusura Castello, due coppie di sposi risarcite perchè costrette a cambiare location celebrazione matrimonio
La chiusura del Castello medievale resta un atto mal digerito per l’intera comunità pantesca, che si domanda se vi sia una strada per acquisirne la proprietà.
Intanto, sull’Albo Pretorio del Comune si legge:
Premesso
“che nel mese di ottobre si sarebbero dovuti celebrare due matrimoni civili presso il
Castello Barbacane di Pantelleria, giusta prenotazione avvenuta all’atto delle pubblicazioni di
matrimonio avvenute nei mesi di maggio e giugno;
che in data 31/07/2025 la struttura del Castello Barbacane è stata chiusa, a seguito di un sopralluogo
del Demanio Regionale, che ne ha disposto l’immediata indisponibilità per eventi privati, inclusi i
matrimoni civili;
che alla data della comunicazione della chiusura del Castello le due coppie di sposi avevano già
provveduto alla stampa delle partecipazioni di nozze, riportanti come luogo della cerimonia proprio
il Castello di Pantelleria, così come si evince dalla note prot. 22582 e 22586 del 22/09/2025,
sostenendo delle spese inutili rispettivamente di € 425,00 e di € 200,00;
che, a causa del cambio location per la celebrazione dei due matrimoni civili, le coppie di sposi
hanno dovuto predisporre nuovamente le partecipazioni di matrimonio indicando il nuovo luogo di
celebrazione e sostenendo ulteriori spese non previste;
che nelle suddette note ricevute le coppie di sposi chiedono il rimborso totale delle spese sostenute
per la stampa delle pubblicazioni con l’errata indicazione del luogo di celebrazione individuato nel
Castello Barbacane, ammontanti come sopra indicato rispettivamente in € 425,00 ed € 200,00, per
un totale complessivo di € 625,00;
considerato che questa Amministrazione Comunale si è subito prodigata per collaborare con le
coppie di sposi nella ricerca di una nuova location per la celebrazione dei due matrimoni civili,
consapevoli che un cambio location all’ultimo minuto crea non poche difficoltà nell’organizzazione
dell’evento;
che è indubbio il danno causato ai cittadini interessati, anche se non dovuto a volontà diretta di
questo Ente, che non può non riconoscere il ristoro, pur se parziale, stante che è mancata agli
interessati una location di prestigio quale è quella del Castello di Pantelleria;
che per tale ulteriore danno non è stato richiesto alcun ristoro e pertanto si ritiene conveniente per
l’Ente riconoscere quanto richiesto, che tra l’altro risulta essere debitamente documentato;
che pertanto si ritiene opportuno rimborsare a tutti gli interessati le spese sostenute con un
contributo una tantum rispettivamente di € 425,00 e di € 200,00, così come specificato nelle
richieste suddette e allegate alla presente proposta…”.
Questi sono solo due degli molteplici eventi importanti saltati per la chiusura repentina, inattesa e impensabile, del Castello. Ma diciamo che ci può stare, se si sono ravvisati crolli della struttura tali da intervenire con simili provvedimenti. L’incolumità e la sicurezza della popolazione è al primo posto.
Infatti, questo articolo vuole essere un mero spunto, una occasione per tornare a parlare del Forte, affinchè si faccia il possibile e quanto prima per riappropriarci di una nostra proprietà, con tutti gli oneri e onori. Il maniero medievale soggiace sul nostro suolo da secoli e secoli e rappresenta un fiore all’occhiello della nostra cultura, della nostra ricca storia.
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