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cronaca

Niente Green Pass al supermercato ma non si può consumare. Serve per tabaccherie e banche: il nuovo Dpcm

Redazione

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Firmato il nuovo Dpcm che vale per febbraio e marzo: il Green Pass non serve per alcuni locali (ipermercati o uffici di polizia) ma rimane per banche e altro

È stato firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi il Dpcm in cui si elencano i negozi dove sarà possibile entrare senza Green Pass base. L’ordinanza è valida dal 1° febbraio 2022 e termina il 31 marzo. Fino a febbraio rimane in vigore il decreto che ha reso obbligatorio almeno un tampone valido (antigenico da 48 ore, molecolare da 72) per entrare in uffici aperti al pubblico e negozi. Il nuovo Dpcm ha la volontà di arginare i No Vax, anche se in questo sono previste alcune eccezioni per l’ingresso nei locali di vendita di prodotti essenziali e per lo svolgimento di attività urgenti.

Dove si può entrare senza Green Pass Supermercati e alimentari: per entrare nei negozi che vendono prodotti alimentari e bevande non serve il certificato. Si intendono ipermercati, mercati all’aperto, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari.

Chi non ha il Green Pass non può consumare sul posto. L’accesso consente l’acquisto di ogni tipo di merce, anche se non strettamente legata a esigenze essenziali. Farmacie e articoli igienico-sanitari: niente certificato base per chi entra in farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati nella vendita di medicinali non soggetti a prescrizione medica. Si può entrare liberamente anche negli esercizi che vendono articoli igienico-sanitari, ma anche articoli medicali e ortopedici o nei negozi di ottica. Animali: nessuna restrizione per quello che viene definito ‘commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati’.

Carburanti e combustibili: libero ingresso nei punti vendita di carburanti e combustibili per riscaldamento e uso domestico. Forze dell’ordine: chi dovrà entrare negli uffici aperti al pubblico di polizia o municipale per denunce o testimonianze non avrà bisogno del Green Pass. Si può accedere senza certificato agli uffici giudiziari per la presentazione di denunce o di richieste di interventi a tutela di persone minorenni o incapaci, nonché per testimonianze.

Dove continua a servire il Green Pass

Banche: per entrare nelle filiali e negli uffici delle banche serve almeno il tampone; quindi, è obbligatorio avere con sé il Green Pass base. Uffici postali e uffici aperti al pubblico: il discorso è lo stesso delle banche, bisogna avere il certificato verde che attesti almeno un tampone valido da 48 ore se antigenico, da 72 se molecolare. Ciò significa che chi deve ritirare la pensione deve avere il certificato.

Tabacchi: considerato che all’interno di molte tabaccherie sono presenti slot o macchine per il gioco, è stato deciso di rendere obbligatorio almeno il Green Pass base. Edicole al chiuso: è obbligatorio almeno il tampone, quindi il Green Pass base. Si può accedere liberamente alle edicole all’aperto, ovvero i chioschi.

Salvatore Battaglia Presidente Accademia delle Prefi

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Ambiente

Pantelleria, nuovo distacco di energia elettrica: 5 agosto 2025

Direttore

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Per il giorno martedì 5 agosto, la Società SMEDE ha programmato distacco di energia elettrica per esigenze di servizio, nelle contrade di seguito riportate nell’avviso pubblico

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Salute

Quando la vita umana prevale: FISA, ANAB e SIPEM, insieme per la Sicurezza Acquatica

Redazione

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L’unione tra la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e l’Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti (ANAB), un passo significativo nello studio e ricerca che continua. Questa sinergia a tre voci è un esempio lampante di come, quando l’interesse primario è la salvaguardia della vita umana e NON il mero guadagno o il potere politico, portino a benefici inestimabili per l’intera umanità. In un settore delicato come quello del soccorso in acqua, dopo questi tragici avvenimenti, l’integrazione di competenze diverse non solo ottimizza gli sforzi, ma eleva gli standard di sicurezza a vantaggio di chiunque si trovi in difficoltà, convinzione questa di tutti i presidenti delle tre organizzazioni FISA, ANAB E SIPEM.
Questa alleanza a tutto tondo sottolinea un principio fondamentale: la professionalità è la vera chiave di volta. Non si tratta di un optional, continua il presidente Perrotta, ma di una necessità imprescindibile. Ogni istruttore, ogni ente formativo e ogni bagnino deve possedere tutte le strategie sia di insegnamento che di impiego e deve garantire una preparazione impeccabile.
I grandi incontri politici dove non scaturisce nient’altro che mera politica tra potenti, porta il soccorso a restare un presente lacunoso già passato dove le conseguenze restano solo a chi perde un una vita. Non basta infatti la sola preparazione tecnica, non basta il raggiungimento di tempi con un cronometro per affrontare situazioni di emergenza in acqua; è fondamentale che gli operatori siano dotati sia degli strumenti psicologici per gestire lo stress per restare concentrati sotto pressione e offrire a loro volta supporto emotivo, sia alle vittime che ai colleghi dopo eventi traumatici.
La preparazione di un soccorritore parte da una consapevolezza del proprio mestiere, del rischio e della percezione dei pericoli ad esso connessi.
Per gli utenti, per i genitori, per chiunque si avvicini all’ambiente acquatico, diventa cruciale verificare e pretendere questa professionalità. Chiedere credenziali, informarsi sui percorsi formativi, assicurarsi che gli istruttori siano costantemente aggiornati, e che la loro formazione includa anche aspetti psicologici, non è un’eccessiva pignoleria, ma un atto di responsabilità.
La superficialità o l’improvvisazione in questo campo possono avere conseguenze devastanti come gli ultimi accadimenti, Incidenti che avrebbero potuto essere evitati, dolori profondi e perdite irreparabili sono spesso il risultato di una mancanza di preparazione o di un’attenzione insufficiente agli standard. Per questo, l’unione di FISA, ANAB e SIPEM è un messaggio chiaro: lavorando insieme, con un focus incrollabile sulla qualità e sull’etica, e con una vision che abbraccia ogni aspetto dell’emergenza, si possono prevenire tragedie e garantire un ambiente acquatico più sicuro per tutti. È un invito a ogni cittadino a non accontentarsi, a esigere il massimo da chi è preposto alla sua sicurezza e preparazione e per riconoscere questo valore inestimabile della vera professionalità.
Le leggi devono cambiare a vantaggio della vita umana attraverso lo studio degli incidenti passati per scelte più giuste per il futuro.

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Salute

Liste d’attesa, visite notturne e nei festivi nel pubblico e priorità ai più fragili e gravi. Caronia “Una vera rivoluzione che può risolvere il problema”

Marilu Giacalone

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Con tre emendamenti proposti da Marianna Caronia (Noi Moderati) e approvati all’unanimità, la Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana ha proposto di apportare due “semplici ma rivoluzionarie” modifiche al sistema di organizzazione delle liste d’attesa, con l’obiettivo di ridurle drasticamente, introducendo allo stesso tempo uno strumento di controllo e conoscenza da parte dei cittadini e del Parlamento.
“Si tratta di provvedimenti che per la realtà siciliana – spiega Caronia – sono tanto semplici quanto rivoluzionari e possono davvero rappresentare il momento della svolta nella triste vicenda delle liste d’attesa in sanità”.
Secondo quanto votato in Commissione, infatti, le strutture ospedaliere siciliane potranno erogare visite ed esami diagnostici nei giorni festivi e nelle ore notturne dei giorni feriali, previa verifica della disponibilità. Questa misura, oltre ad abbattere i tempi d’attesa, assicurerà il funzionamento ottimizzato dei macchinari, evitando sprechi di capacità tecnologica e riducendo in modo significativo i tempi di ammortamento dei costi di investimento sui macchinari diagnostici.

Le Aziende Sanitarie dovranno inoltre destinare risorse specifiche per ridurre i tempi d’attesa delle prestazioni critiche, con priorità a pazienti oncologici, oncoematologici, cronici complessi e con altre vulnerabilità: persone con disabili, minori, donne in gravidanza; soggetti con vulnerabilità socio-economiche.  

“Per la prima volta – spiega Marianna Caronia – si introduce il principio di valutazione del costo delle macchine diagnostiche, come TAC, risonanze e apparecchiature ad alto “tempo macchina”. L’obiettivo è massimizzarne l’utilizzo, riducendo non solo le liste d’attesa ma anche i tempi di ammortamento, con evidenti risparmi per il sistema sanitario.”

Un ultimo emendamento prevede che l’Assessore alla Salute debba presentare al Parlamento relazioni semestrali sui risultati raggiunti, “garantendo – continua Caronia – un controllo costante dell’efficacia delle misure e una rendicontazione pubblica ai cittadini.”
“Queste modifiche possono davvero segnare un momento di svolta – spiega la parlamentare di Noi Moderati – perché autorizzare prestazioni in orari notturni e festivi significa rispondere all’emergenza liste d’attesa con pragmatismo. Dare priorità ai pazienti fragili è un dovere etico, mentre l’ottimizzazione dei macchinari trasforma i costi in opportunità”

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