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Missione MEDITERRANEA-MIGRANTES: Soccorse 182 persone in 24 ore

Missione MEDITERRANEA-MIGRANTES: soccorse 182 persone in 24 ore
Assegnato il porto di Pozzallo per lo sbarco
Dopo il primo intervento in cooperazione con la Guardia costiera italiana, tra sabato e domenica altre due operazioni di soccorso della nave MARE JONIO con il supporto della barca a vela della Fondazione cattolica.
Sabato 24 agosto pomeriggio, non appena la nave MARE JONIO, affiancata dalla barca a vela MIGRANTES, ha superato l’isola di Lampedusa, è stata raggiunta da numerose segnalazioni di imbarcazioni in pericolo provenienti, in fuga, dalla Libia e dalla Tunisia.
In particolare, grazie ai sorvoli dell’aereo civile di osservazione Colibrì di Pilotes Volontaires, la nave di MEDITERRANEA Saving Humans è stata in grado di trovare e intercettare una barca in legno che stava per affondare con 67 persone a bordo, tra cui sedici donne e una quindicina di bambini piccoli. Il nostro Rescue Team ha raggiunto la barca in pericolo nel corridoio tra Tunisia e Lampedusa, a circa 25 miglia nautiche dall’isola pelagica, iniziando subito a distribuire i giubbotti di salvataggio, stabilizzando il natante e mettendo in sicurezza la barca. Pochi minuti dopo la comunicazione partita dalla MARE JONIO, è sopraggiunta sulla scena una motovedetta SAR della Guardia Costiera, la CP311 che ha provveduto al recupero delle persone in difficoltà e le ha poi sbarcate a Lampedusa.
MARE JONIO, insieme alla barca a vela d’appoggio MIGRANTES, ha così potuto proseguire la sua navigazione verso Sud pattugliando le acque del Mediterraneo Centrale e verificando le numerose segnalazioni di Alarm Phone e degli aerei civili, così come le posizioni di natanti in difficoltà indicate via radio da pescatori tunisini e siciliani. Nella notte tra sabato e domenica ha dovuto perciò realizzare il suo secondo intervento di soccorso, dopo aver con fatica individuato nel buio un gommone sovraccarico di persone che si trovava alla deriva, con i tubolari già sgonfi e a imminente rischio di naufragio in acque internazionali oltre 30 miglia a sud di Lampedusa. Venivano così evacuate verso la MARE JONIO, 50 persone, tra cui due donne e ben 43 minori non accompagnati, in maggioranza cittadini di nazionalità Etiope ma anche provenienti dal Sudan. Il gommone risultava partito quattro giorni prima da Abu Kammash e la lunga permanenza in mare aveva debilitato le persone, molte delle quali presentavano sintomi di grave disidratazione. Poco dopo la conclusione delle operazioni di soccorso a bordo della nave di MEDITERRANEA – intorno alle 2.40 -, interveniva la motovedetta CP327 della Guardia Costiera che trasferiva i naufraghi dalla MARE JONIO per sbarcare anch’essi rapidamente a Lampedusa.
A questo punto la MARE JONIO e la barca appoggio riprendevano la navigazione verso Sud dirette alle ultime posizioni conosciute di due casi di distress segnalato da Alarm Phone: intorno alle 6.10, con le prime luci dell’alba di domenica 25, il ponte di comando della nave individuava a quasi 40 miglia a sud di Lampedusa, un’imbarcazione in vetroresina pericolosamente sbandata, a rischio di prossimo affondamento. A bordo si trovavano 65 persone, tra cui 5 minori non accompagnati, di cittadinanza siriana, pakistana e bengalese, che venivano soccorse dal Rescue Team di MEDITERRANEA nella terza operazione di questa Missione 18. Una volta imbarcate in sicurezza sulla MARE JONIO e prestate le prime cure dal nostro Team Medico-sanitario, risultavano evidenti i segni, per la maggior parte di esse, delle violenze subite durante la permanenza in Libia.
È importante altresì sottolineare come, nonostante tutti e tre gli interventi di soccorso siano avvenuti in zona SAR di competenza Maltese, le stesse Autorità di Malta informate non siano state mai raggiungibili e non abbiano mai offerto la loro assistenza in questi casi. MARE JONIO si è perciò sempre coordinata con il proprio Centro del soccorso marittimo di bandiera, IT MRCC di Roma, che per le ultime 65 persone soccorse ha assegnato il porto di Pozzallo come “luogo sicuro di sbarco” (Place of Safety) dove l’arrivo della nave di MEDITERRANEA è previsto nelle prime ore del mattino di lunedì 26 agosto.
Cultura
Fiat Topolino – Eleganza e tradizione, nel cuore di Scicli

Scicli tra le location scelte per girare il nuovo spot della Fiat Topolino2, la microcar elettrica
Scicli ancora set a cielo aperto, oggi11 giugno centro storico off limits nel cuore della cittadina barocca , questa volta non si tratta dei nuovi episodi del Il Commissario Montalbano di cui Scicli e il centro storico sono stati set, per oltre venti anni ma a Scicli si gira un importante spot pubblicitario
Scicli è tra le location scelte infatti per girare il nuovo spot della Fiat Topolino2, la microcar elettrica a due posti. Le riprese coinvolgono diversi luoghi iconici della provincia di Ragusa, tra cui Modica, Marina di Ragusa e Scoglitti
La protagonista è una giovane con occhiali da sole e foulard al vento, guida con il sorriso mentre attraversa luoghi iconici: Piazza Italia, via San Bartolomeo, il suggestivo Palazzo Beneventano. Un viaggio spensierato tra storia, bellezza e tradizione
A Scicli, le riprese si svolgono oggi, 11 giugno, con limitazioni al traffico e alla sosta in alcune zone del centro storico. Anche i dehors dei locali pubblici saranno temporaneamente ridotti per agevolare le riprese1.
In ragione della necessità di ospitare una produzione pubblicitaria di rilievo in città, l’amministrazione comunale di Scicli, in accordo con la Film Commission Comunale, il comando di polizia locale e l’ufficio Suap, come si legge nella pagina del Comune, ha disposto una serie di limitazioni al traffico nel centro storico di Scicli per oggi 11 giugno.
Un’occasione straordinaria per mettere in mostra la bellezza del territorio ibleo! Sei curioso di sapere di più sulla nuova Topolino?
News
Camilleri a tavola: successo a Ragusa per l’evento tra cibo, teatro e memoria. Ieri sera le degustazioni finali e il concerto dei Fratelli Macaluso

Dalla caponatina al cannolo, dai racconti alla musica: successo per “Le cucine di Camilleri”, la tre giorni nella Vigata televisiva tra teatro, cibo e parole dedicata al centenario del Maestro.
RAGUSA – Caponatina dolceamara, sarde a beccafico, arancini fragranti fritti sul momento, pasta ‘ncasciata come solo Adelina sapeva fare, e poi ancora pasta con le sarde alla palermitana e, a chiudere, l’immancabile cannolo farcito di ricotta e adornato da granella di pistacchio. Sono stati i sapori intensi e familiari della Sicilia letteraria di Andrea Camilleri a concludere ieri sera a Ragusa Ibla, la tre giorni de “Le cucine di Camilleri”, tra degustazioni e concerti, evocazioni e condivisioni. Curata da Slow Food Ragusa, la degustazione finale ha trasformato il cibo in racconto collettivo: piatti cucinati come se fossero pagine, bocconi che narravano – tra un sorso di Grillo e un morso di pasta – il mondo del commissario Montalbano e il valore che la tavola aveva per il suo autore. Turisti e ragusani si sono ritrovati fianco a fianco a gustare le ricette amate da Camilleri, quelle che nei romanzi scandivano le giornate del commissario più famoso d’Italia, tra un caso e una “tracchiata” di Mimì Augello. “Camilleri ci ha insegnato che la cucina è prima di tutto condivisione – ha ricordato il regista Guglielmo Ferro, curatore dell’iniziativa – In questa tre giorni abbiamo voluto celebrarlo nel centenario della nascita, ma anche riportare per le strade e i luoghi di Ragusa Ibla un po’ dello spirito di Montalbano. E la risposta del pubblico è andata oltre ogni aspettativa”.
La serata allietata anche dalle note del gruppo “I Casentuli”, si è conclusa con l’intenso concerto dei Fratelli Mancuso, che con i brani del loro album Manzamà – Premio Tenco 2021 – hanno offerto in anteprima al pubblico una riflessione in musica sulla memoria, la lingua, le radici. L’intera manifestazione, promossa dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia con il contributo del Fondo Andrea Camilleri, del Comitato Nazionale Camilleri 100, del Comune di Ragusa, dell’Università di Catania, di Mirabilia Network, Slow Food Ragusa e Cna, è stata un successo di pubblico e partecipazione. Una celebrazione diffusa tra teatri, piazze e palazzi storici della Vigata televisiva, con un programma fitto che ha visto protagonisti Moni Ovadia, Mario Incudine, Cesare Bocci e numerosi studiosi durante la giornata di studi dedicata al fenomeno Montalbano. “Il nostro auspicio – ha dichiarato Antonino Belcuore, commissario straordinario della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia – è che Le cucine di Camilleri diventi un format replicabile. Abbiamo voluto restituire qualcosa a Camilleri, che con i suoi romanzi ha reso famosa questa parte di Sicilia nel mondo. E ci siamo riusciti grazie a una squadra appassionata e a un pubblico curioso e affettuoso”. Cibo, musica, parole, identità. In una Sicilia che – tra una “trazzera” e un’inchiesta del commissario – sa ancora raccontarsi con sapori che diventano storie e storie che sanno di casa.
Foto di Valentina La Rosa
News
Codici: incendio nella notte sulla Msc Orchestra, paura e disagi per i crocieristi

L’associazione si è attivata per fornire assistenza ai viaggiatori a bordo ed a quelli in attesa di imbarcarsi
Momenti di paura sulla Msc Orchestra. Nella notte tra lunedì 2 e martedì 3 giugno è divampato un incendio a bordo. Fortunatamente l’emergenza sembra sia stata gestita al meglio, la situazione sarebbe tornata presto sotto controllo, ma restano i pesanti disagi per i crocieristi, per i quali si è attivata l’associazione Codici.
“Stiamo monitorando la situazione – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed abbiamo attivato i nostri canali per raccogliere segnalazioni da chi si trovava a bordo quando è scoppiato l’incendio e da chi era in procinto di imbarcarsi. Purtroppo, è la terza volta in un mese che si registrano gravi problemi tecnici sulle navi Msc. Prima Sinfonia, poi Fantasia ed ora Orchestra. Magari sarà una coincidenza, di sicuro è un dato su cui ci auguriamo che la compagnia faccia i dovuti approfondimenti”.
“Questa mattina era previsto l’imbarco di nuovi crocieristi nel porto di Genova – dichiara Stefano Gallotta, avvocato di Codici –, ma il programma è in fase di aggiornamento perché fino a poche ore fa la nave risultava ferma nelle vicinanze della Corsica. Alla luce di quanto accaduto non si escludono modifiche e cancellazioni. In situazioni del genere, in cui il caos la fa da padrone, è bene ricordare i diritti basilari: in caso di modifiche dell’itinerario è prevista la possibilità di recedere dal contratto, in caso di cancellazione da parte della compagnia per guasto tecnico spetta, entro 14 giorni dalla cancellazione, il doppio di quanto pagato, in denaro, a titolo di rimborso e la penale contrattualmente prevista, in questo caso pari al 100%, oltre al risarcimento danni. Ci teniamo a ribadirlo perché a volte capita che alcune compagnie propongono soluzioni alternative ai viaggiatori, che non rispettano pienamente la normativa”.
Chi si trovava a bordo della Msc Orchestra la notte dell’incendio e chi ha in programma di imbarcarsi nei prossimi giorni può contattare l’associazione Codici per assistenza finalizzata alla richiesta di rimborso e risarcimento per i disagi verificatisi. È possibile telefonare allo 065571996, inviare un messaggio WhatsApp al 3757793480 o scrivere un’e-mail a segreteria.sportello@codici.org.
Roma, 3 giugno 2025
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