Meteo
Meteo, torna il maltempo in Sicilia Occidentale. E’ allerta estesa da Est verso Ovest
Dopo un periodo di tregua importante per la Sicilia Occidentale, torna il maltempo, con allerta meteo gialla prevista per la giornata di domani 3 dicembre 2024.
Le piogge che si erano concentrate da giorni nel versante orientale dell’isola, si sono espanse per raggiungere quello opposto, fino a Pantelleria.
Nel dettaglio bollettino della Protezione Civile – Dipartimento Regione Siciliana
RISCHIO IDRAULICO:
possibili criticità per fenomeni prevalentemente di tipo idraulico principalmente nell’ambito del reticolo idrografico naturale dei bacini maggiori (> 50 kmq) (alluvioni, esondazioni in aree di foce).
RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO:
possibili criticità di tipo geomorfologico (frane) e/o di tipo idraulico nei piccoli bacini (< 50 kmq) e nelle aree urbanizzate.
FORZANTE ROVESCI O TEMPORALI E CONDIZIONI METEOROLOGICHE AVVERSE
le criticità idrogeologiche e idrauliche possono risultare sensibilmente più gravose in caso di rovesci o temporali o di condizioni meteorologiche avverse la cui localizzazione geografica, distribuzione e intensità sono connotati da elevata incertezza previsionale
Attualità
Meteo Sicilia: in arrivo super nevicate sull’Etna, accumuli fino a 2 metri
Sotto i 1800 metri, le precipitazioni assumeranno la forma di pioggia o acqua/neve, ma sopra tale altitudine la neve sarà protagonista assoluta. Gli accumuli saranno notevoli, anche se il forte vento proveniente da est-sudest, con raffiche che sulla sommità del vulcano potrebbero raggiungere i 150 km/h, renderà la neve molto ventata e stratificata
di Angelo Ruggieri da Meteoweb.eu
15 Gen 2025 | 17:16
L’Etna si prepara a trasformarsi in un’imponente montagna innevata tra domani e domenica, con nevicate abbondanti che potrebbero portare accumuli superiori ai due metri al di sopra dei 2000 metri di altitudine. Questa straordinaria ondata di neve interesserà inizialmente quote a partire dai 1400-1500 metri. Tuttavia, l’arrivo di aria più mite in quota, richiamata da un ciclone in formazione tra l’Atlante tunisino e il Canale di Sicilia, farà salire la quota neve fino a 1800-1900 metri nella giornata di venerdì.
Nonostante l’influenza del ciclone, la natura fredda della depressione atmosferica limiterà l’afflusso di aria calda dal Sahara, evitando un innalzamento significativo della quota neve. Sotto i 1800 metri, le precipitazioni assumeranno la forma di pioggia o acqua/neve, ma sopra tale altitudine la neve sarà protagonista assoluta. Gli accumuli saranno notevoli, anche se il forte vento proveniente da est-sudest, con raffiche che sulla sommità del vulcano potrebbero raggiungere i 150 km/h, renderà la neve molto ventata e stratificata.
Il risultato sarà uno spettacolo naturale straordinario: un Etna bianco e splendente, visibile da gran parte della Sicilia orientale non appena la copertura nuvolosa si diraderà, probabilmente a partire da lunedì. L’enorme quantità di neve non rappresenta solo un evento spettacolare, ma anche un beneficio significativo per l’ecosistema locale. La fusione della neve in primavera contribuirà a rimpinguare le sorgenti d’acqua, portando vantaggi concreti alle comunità catanesi e messinesi.
Attualità
Meteo Sicilia, allerta maltempo: temporali e neve dai 1300 metri
Temporali, accompagnati da grandine e forti raffiche di vento, saranno possibili lungo la fascia orientale dell’isola. Sui Nebrodi e sull’Etna sono previste nevicate copiose, che inizieranno a partire dai 1400-1300 metri di quota
di Angelo Ruggieri da Meteoweb.eu
Immagine a scopo illustrativo realizzata con l’Intelligenza Artificiale © MeteoWeb
La Sicilia si prepara ad affrontare un netto peggioramento delle condizioni meteorologiche nei prossimi giorni, a causa dell’isolamento di una depressione fredda sul Mar Tirreno. Questa configurazione atmosferica favorirà l’afflusso di masse d’aria più fredde dai Balcani verso i settori centro-settentrionali, contribuendo a un’ondata di maltempo particolarmente intensa sul basso Mediterraneo. La circolazione di bassa pressione, alimentata da un nucleo di aria fredda in quota, porterà precipitazioni localmente abbondanti sull’isola.
Sabato 11 gennaio sarà una giornata di relativa calma, con cieli poco nuvolosi o velati al mattino e un progressivo aumento della copertura nuvolosa nel pomeriggio e in serata. Le temperature massime toccheranno valori primaverili, superando i 18-19°C in molte località e raggiungendo punte di oltre 20°C lungo la costa ionica. I venti saranno deboli da nord nelle prime ore, per poi disporsi da sud nel pomeriggio e rimanere deboli per tutta la giornata.
Domenica 12 gennaio segnerà l’arrivo della depressione sul territorio siciliano, portando un rapido peggioramento del tempo. Le prime piogge e rovesci interesseranno il Messinese già dalla mattinata, per poi intensificarsi nel pomeriggio e colpire in modo significativo lo Stretto e l’area ionica. Temporali, accompagnati da grandine e forti raffiche di vento, saranno possibili lungo la fascia orientale dell’isola. Sui Nebrodi e sull’Etna sono previste nevicate copiose, che inizieranno a partire dai 1400-1300 metri di quota.
I venti, inizialmente deboli da sud-est, si intensificheranno nel corso del pomeriggio, con una ventilazione sostenuta da est che interesserà lo Ionio, in particolare l’area taorminese, dove le raffiche potranno raggiungere i 40-50 km/h. Nelle ore serali, forti raffiche di grecale colpiranno l’arcipelago delle Eolie, rendendo il quadro meteorologico ancora più turbolento.
L’inizio della prossima settimana sarà caratterizzato da condizioni di marcata instabilità, con piogge e rovesci diffusi, che si concentreranno soprattutto sull’area ionica
Meteo
In Sicilia una delle nevicate più abbondanti degli ultimi decenni
In Sicilia una delle nevicate più abbondanti degli ultimi decenni. E i catastrofisti del cambiamento climatico sono spariti
Le grandi nevicate dei giorni scorsi in Sicilia e la latitanza dei catastrofisti del cambiamento climatico: che fine hanno fatto i tragediatori del clima?
di Peppe Caridi da Meteoweb.eu
Immagine a scopo illustrativo realizzata con l’Intelligenza Artificiale © MeteoWeb
La Sicilia ha vissuto nei giorni scorsi una delle nevicate più importanti degli ultimi decenni, non tanto per l’abbondanza della neve in una singola località, quanto per l’estensione delle nevicate che hanno interessato in modo molto significativo un po’ tutta l’isola, per giunta in un periodo insolito, nei giorni immediatamente precedenti al Natale e cioè ancora a dicembre, in un’area climatica come quella siciliana in cui la neve cade copiosamente a gennaio, febbraio e marzo, e soltanto più raramente in modo così precoce.
Gli accumuli nevosi sono stati abbondanti ovunque: i dati ufficiali riportano soltanto quelli noti nella stazioni nivometriche della protezione civile, che purtroppo sono pochissime. Quelle regolarmente funzionanti sono soltanto cinque, ma già emblematiche:
71cm ai 1.737 metri del Rifugio Citelli (Etna)
63cm ai 1.486 metri della Grotta Intraleo (Etna)
56cm ai 1.313 metri di Mandria del Conte (Madonie)
47cm ai 1.128 metri di Santa Domenica Vittoria (Nebrodi)
28cm ai 1.031 metri dell’eliporto della Forestale di San Fratello (Nebrodi)
Ha nevicato in modo ancor più abbondante tra Madonie e Nebrodi, ma anche sui Peloritani. La mappa con gli accumuli pluviometrici del peggioramento di Natale evidenzia in modo più chiaro le aree interessate dalle precipitazioni, che oltre i 500–600 metri di altitudine si sono rivelate nevose ovunque:
Come abbiamo già evidenziato negli ultimi giorni, la pioggia e la neve ha ulteriormente contribuito ad archiviare l’episodio di siccità dello scorso anno. Tra l’autunno piovosissimo e adesso quest’inizio d’inverno così eccezionalmente nevoso, Madre Natura ha smentito in un solo colpo tutti gli allarmismi e i catastrofismi dei soliti noti urlatori di tragedie. Coloro, cioè, che raccontavano qualche mese di ciclica siccità come l’inizio della desertificazione; e che avevano frainteso l’anomalia di una stagione mite e secca come quella dello scorso inverno, con la fine perenne degli inverni siciliani. Dicevano che freddo, neve e piogge non sarebbero tornati mai più e invece la scienza chiariva il contrario.
Su MeteoWeb, infatti, in tempi non sospetti, già lo scorso 8 luglio, in piena estate, evidenziavamo quando, come e perchè la siccità sarebbe finita, seguendo semplicemente l’abc della meteorologia e della climatologia.
Adesso se ne rendono conto tutti, finalmente, e i catastrofisti del cambiamento climatico sono spariti. Vivaddio!
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