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Cultura

Messina, presentata esposizione permanente “1908 CittàMuseoCittà

Matteo Ferrandes

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Presentata al Museo Regionale di Messina l’esposizione permanente “1908 CittàMuseoCittà” dedicata al terremoto che cambiò il volto alla Città dello Stretto. Apertura al pubblico il 28 novembre

 

Gli Assessori Regionali Scarpinato e Amata, l’on. Antonio De Luca e il Direttore del Museo Micali hanno illustrato i dettagli di questo progetto. E’ stato annunciato che l’Assessorato ai BB.CC. e I.S. ha iniziato l’iter per intitolare il Museo di Messina a Maria Accascina.

 

18 novembre – E’ stata presentata ufficialmente al Museo Regionale Accascina di Messina la mostra permanente “1908 CittàMuseoCittà” che sarà aperta al pubblico da martedì 28 novembre.

 

Per questa esposizione, che si svilupperà su una superficie di 1000 metri quadrati, saranno utilizzati gli spazi dell’ex sede del Museo Nazionale (ex Filanda Mellinghoff).

Verranno esposti numerosi reperti recuperati dopo il sisma e le nuove tecnologie avranno un ruolo determinante, vista la presenza di una sala immersiva e della realtà virtuale aumentata. 

 

L’incontro è stato aperto da Orazio Micali, Direttore del Museo Regionale, che ha annunciato: “Questa sarà una mostra di reperti in cui si potrà toccare e abbracciare la storia di questa città attraverso gli elementi architettonici e artistici, ma è anche una mostra che permetterà al visitatore di entrare dentro la città che non è più. Una città ricostruita dal vero e, all’interno di questa, potersi muoversi e conoscerla attraverso la realtà aumentata. Si potrà anche vivere l’evento sismico e vivere il passaggio fra il ‘prima’ e il ‘dopo’ il tragico terremoto. Un modo del tutto nuovo e particolarmente emozionante per rendersi conto cosa questo evento ci ha sottratto fisicamente, oltre a quello che di immateriale ci ha strappato”. 

 

L’Assessore Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Francesco Paolo Scarpinato ha dichiarato: “Oggi è un giorno importante perché abbiamo dimostrato come, unendo le forze e senza colore politico, si possono realizzare cose importanti. La mostra che sarà inaugurata il 28 novembre è un chiaro esempio. Un percorso sinergico che ha dato vita a una esposizione che ha una parte fisica e una virtuale, per far conoscere a tutti come fosse davvero Messina prima del terremoto. Colgo l’occasione per annunciare che, nel mio Assessorato, è iniziato l’iter per intitolare questo Museo a Maria Accascina. Lei è stata una delle prime donne direttrici di museo e fu a capo proprio di quello di Messina dal 1949 al 1963”. 

 

L’On. Antonio De Luca ha ripercorso l’iter travagliato della sua legge che ha istituito la giornata regionale del terremoto di Messina e che ha permesso di finanziare questo allestimento con 300 mila euro stanziati su proposta dello stesso De Luca in finanziaria, aggiungendo: “Ricordo che, quando nel 2008 ci fu il centenario, Messina sprecò una grande occasione e non creò alcun circuito economico. Sembrava come se la città non volesse fare pace con la sua storia. Questa è una mostra che non ha solo finalità turistiche, ma anche e soprattutto scopi sociali e identitari. Sono orgoglioso di aver portato a termine questo percorso che nessuno mai aveva intrapreso in tutti questi anni e, un ringraziamento speciale, va al Direttore Micali che è stato capace di realizzare questo progetto. Il mio desiderio è quello di coinvolgere le varie Istituzioni per creare un circuito virtuoso affinché si sviluppino iniziative per creare cultura, momenti di approfondimento, spettacolo e economia”.

 

L’Assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, On. Elvira Amata ha evidenziato come “La politica ha il dovere di unirsi per fare atterrare sui territori azioni concrete e quello di oggi è un esempio di come si può ben operare. È certamente un momento importante per la città di Messina, per tutti i messinesi e per i nostri giovani. La nostra storia purtroppo è stata cancellata in poche ore da un terribile sisma dove hanno perso la vita migliaia di messinesi. Con l’allestimento di questa mostra permanente, grazie ai reperti che sono stati messi in salvo e alla sala immersiva, vogliamo raccontare la storia della nostra città ante 1908 non solo in segno del ricordo e della conservazione della memoria, ma soprattutto per avere coscienza della nostra identità. Sono certa che avremo delle forti emozioni. Aggiungo che tutto ciò ha una forte valenza anche come attrattore turistico e sono certa che tanti viaggiatori si fermeranno a Messina per la curiosità di visitare la mostra.  È nostro dovere quello di creare sempre più momenti come questo, nei quali la politica insieme a tutti i portatori d’interesse, primi fra tutti i cittadini, unisce le forze per dare risposte concrete alla città”.

 

La mostra “1908 CittàMuseoCittà” è realizzata in collaborazione con Capitale Cultura, una delle società più attive nel settore della realtà aumentata, delle ricostruzioni in 3D e delle visite immersive. Gli allestimenti sono curati da Floridia Allestimenti, gli impianti elettrici e speciali sono di Gaetano Previti e la promozione dell’evento è affidata allo studio creativo Sincromie.

Spettacolo

Spettacolo – Talè Casting cerca uomini e donne di Etnia Cinese e Giapponese per film trapanese

Redazione

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Talè Casting sta cercando figurazioni per un film nel trapanese

Per un nuovo film che sarà girato a Trapani dal 30 maggio al 7 giugno 2025
Stiamo cercando Uomini e Donne di Etnia Cinese e Giapponese.

Contatti e scadenza

Gli interessati, per candidarsi al casting, dovranno inviare un messaggio su whatsapp al numero + 39 3791332746 entro sabato 30 maggio 2025, scrivendo nome e cognome, età, residenza e recapito telefonico

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Cultura

Proverbi marinareschi a Pantelleria – “Vinni u mari cu tutti ‘e pateddre”

Orazio Ferrara

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Varca torta, viaggiu rittu
Barca torta, viaggio dritto. Per imbarcazione “torta” qui non deve intendersi un naviglio guasto e malandato, ma piuttosto una barca dal profilo marino non troppo riuscito esteticamente per colpa dei mastri del cantiere navale e che quindi, per la sua linea inelegante e non bella, viene appellata dai marinai appunto “torta”.
Non dimentichiamo che per i marinai la barca è sempre “fimmina” e quindi deve avere la sua bellezza esteriore. Eppure spesso una barca torta ti conduce, con viaggio felice e sereno, nel porto prefissato, a differenza di imbarcazioni dal profilo bello ed elegante, che però danno non pochi problemi e grattacapi nel viaggio. Si dice anche per un uomo non appariscente, non particolarmente dotato nel fisico dalla natura, che però riesce, a differenza di altri, a raggiungere ambiziosi e difficili traguardi, con meraviglia di quelli che lo consideravano alla stregua di un “perdente” all’inizio dell’impresa.

Vinni u mari cu tuttii pisci
Venne il mare con tutti i pesci. Ci si riferisce ad una violenta mareggiata, che ha portato a riva perfino i pesci. O meglio a un evento eccezionale che ha sconvolto completamente la vita di una famiglia.
Come sempre però c’è una mareggiata che supera tutte le altre e quindi in alcuni paesi marittimi della Sicilia si è coniato il detto rafforzativo “Vinni u mari cu tutti ‘e pateddre”. Burrasca davvero tremenda se il mare è riuscito a strappare nientemeno che le patelle dagli scogli. E come tutti sanno togliere le patelle, per gustarsele, dagli scogli non è impresa affatto facile se non si ha l’idoneo coltello.

Vopa di maju e trigghia di jinnaru
Boga di maggio e triglia di gennaio. Infatti le boghe sono da pescare nel periodo primaverile perché più buone da mangiare, mentre le triglie raggiungono la piena maturità nel periodo invernale.

Vuti di marinaru duranu quantu la timpesta
I voti di marinaio durano quanto la tempesta. E già, perché nel momento del pericolo, allorquando la tempesta è al suo apice, ecco i marinai promettere voti a tutti i Santi e a tutte le Madonne affinché l’aiuto celeste, invocato con tanto fervore e compunzione, li salvi dalla procella e l’imbarcazione possa raggiungere infine un porto sicuro. Un minuto dopo che è cessata la tempesta, quei voti sono già belli e dimenticati. Per la verità tali comportamenti meramente opportunistici non sono solo dei marinai.

Però, in un certo qual senso, questo proverbio è ingiusto con i marinai, almeno per il passato. Basta fare una visita ai santuari marittimi e ammirare la moltitudine di ex voti di marinai, per lo più quadri e modellini navali, appesi alle pareti.
Certo era una pratica del bel tempo andato, di quando la navigazione era essenzialmente a vela, ma dimostra che la gente di mare di quel periodo non dimenticava affatto i suoi voti. Uno dei santuari siciliani, che ha una straordinaria e fascinosa raccolta di ex voti marinari, è senza dubbio quello della Madonna dell’Annunziata di Trapani.

Vutu di marinaru e juramentu di jucaturi
Voto di marinaio e giuramento di giocatore. Si dice di solenni promesse che però durano lo spazio di un mattino.

(15 – fine)

Orazio Ferrara

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Cultura

Provola dei Nebrodi D.O.P.: Tradizione, Innovazione e Premiazione il 25 Maggio

Redazione

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Provola dei Nebrodi D.O.P.: Tradizione, Innovazione e Premiazione il 25 Maggio

Premiazione speciale ai migliori produttori di Provola dei Nebrodi D.O.P.

È con una premiazione speciale dedicata ai migliori produttori della Provola dei Nebrodi D.O.P. che si concluderà, domenica 25 maggio, la giornata finale del progetto PdN SC. CO. Marketing. Un evento che racchiude il senso più profondo dell’iniziativa: valorizzare un’eccellenza casearia della Sicilia orientale, legata in modo indissolubile al territorio dei Nebrodi, alla sua tradizione pastorale e alla sapienza dei casari.

In questi mesi lo si è fatto attraverso il progetto finanziato dal PSR Sicilia 2014/2022 – Sottomisura 16.1 (“Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”), che porta un titolo ambizioso e programmatico: “Stagionatura collettiva, Concentrazione dell’offerta della Provola dei Nebrodi D.O.P. e nuovi modelli di qualificazione e valorizzazione dei prodotti”. Nel corso di varie fasi si è sviluppato un percorso volto a consolidare il valore della Provola dei Nebrodi D.O.P. mediante attività di ricerca scientifica, sperimentazione, formazione e comunicazione.
In questi anni il progetto ha puntato non solo sul miglioramento della qualità attraverso tecniche di stagionatura collettiva e sfogliatura, ma anche su strategie di marketing avanzate, con il coinvolgimento di università, ricercatori, imprese del settore e professionisti della comunicazione.

La Provola dei Nebrodi D.O.P. è del resto simbolo della Sicilia rurale. Ottenuta da latte crudo vaccino e lavorata con metodi artigianali, è uno dei formaggi storici siciliani. La sua lavorazione, ancora oggi affidata all’esperienza dei casari locali, racconta una storia di tradizione, passione e rispetto per la natura. È una pasta filata che conserva nel gusto e nella struttura tutta la forza di un territorio dove le vacche pascolano libere sulle colline verdi dei Nebrodi.
La sua variante più distintiva è la Provola sfoglia, su cui il progetto ha concentrato specifiche attività di studio, analisi sensoriali, sperimentazioni di packaging innovativi e nuove tecniche di stagionatura per accrescere la riconoscibilità del prodotto sui mercati nazionali e internazionali.

L’evento di Floresta, con convegno, degustazioni e visione per il futuro, si svolgerà presso il plesso scolastico di via Umberto I e sarà un ulteriore momento di divulgazione scientifica e confronto tra ricerca, imprese, istituzioni, scuole e comunità locali, con l’obiettivo di restituire al territorio i risultati ottenuti e tracciare le prossime strategie di crescita.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Antonio Stroscio e dei rappresentanti dell’Assessorato regionale e degli Ispettorati dell’Agricoltura, il convegno entrerà nel vivo con gli interventi di Giuseppe Licitra (responsabile scientifico del progetto) e dei ricercatori Giantonio Calandra e Rosario Petriglieri del CoRFiLaC, che presenteranno i risultati sulle tecniche di stagionatura, sfogliatura e analisi nutrizionali della provola.

Spazio anche alla comunicazione con le relazioni di Donatella Fiorentino e Mario Scolari (Teseo Marketing Research) e del prof. Vincenzo Russo (Iulm Milano), che parlerà di neuromarketing applicato al settore agroalimentare. Seguiranno la presentazione del nuovo packaging, dello spot istituzionale e del piano di comunicazione a cura dei partner del progetto. Il presidente della cooperativa capofila Bio Natura, Piero Valenti, illustrerà il percorso “prima e dopo il progetto”, mentre, a conclusione del seminario, Giuseppe Licitra offrirà una visione sul futuro della D.O.P.

Nel pomeriggio, il programma si arricchirà con il laboratorio d’assaggio a cura dei produttori partner, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Randazzo, e con la premiazione dei migliori produttori della Provola dei Nebrodi. Del resto dietro ogni fetta c’è un mondo da raccontare perché questo formaggio è memoria collettiva, identità territoriale, valore economico e culturale. Il progetto PdN SC. CO. Marketing ha voluto riconoscerne la potenzialità, investendo sulla ricerca e sulla collaborazione tra attori diversi, con l’obiettivo di costruire nuove prospettive di sviluppo locale sostenibile, in cui qualità, tradizione e innovazione convivano armonicamente.

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