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Sociale

Messina – Antimafia, Cracolici: “Cas società strategica per la Sicilia, va rilanciata seguendo legalità e trasparenza”

Redazione

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Messina, 17 luglio – “Siamo qui per dare una mano al Consorzio Autostrade Siciliane a rilanciarsi sia sul terreno dell’efficienza che sul piano della legalità e della trasparenza. Abbiamo posto una serie di valutazioni che riguardano la capacità di dotarsi di un nuovo apparato amministrativo per rompere incrostazioni che condizionano pesantemente il presente. Dobbiamo prendere atto che il Cas è una delle società strategiche della Regione, parliamo di oltre un miliardo di investimenti previsti per i prossimi anni nella rete di infrastrutture di questa terra, per cui dotarsi di una struttura in grado di garantire trasparenza ed efficienza è la sfida alla quale non possiamo sottrarci”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, intervenendo a Messina, nella sede del Cas dove si sono svolte le audizioni con i vertici del consorzio e con l’assessore regionale per le Infrastrutture Aricò. 

“Siamo qui per manifestare l’attenzione e l’esercizio di una vigilanza permanente nei confronti di questa società – ha aggiunto il presidente Cracolici – per la prima volta la commissione è nella sede di un’azienda partecipata, vogliamo dare sostegno agli amministratori che devono perseguire obiettivi di trasparenza e costruire le condizioni di una collaborazione, ma con il massimo rigore, perché le procedure di gara devono essere vere e non sistemi surrettizi da affidare a qualche amico, per agire nell’interesse di tutti i cittadini onesti”. 

A questo link di we transfer è possibile scaricare videointerviste al presidente Cracolici, altre immagini e video brevi di copertura: 

https://we.tl/t-7X1Q2b8tKr

Sociale

Gangi, Suor Carolina diventa cittadina italiana

Redazione

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Alla cerimonia presente la madre generale delle Collegine suor Eleonora Francesca Alongi

Dopo 20 anni, a servizio della comunità gangitana, suor Carolina Isabel Morales Campos, originaria del Messico, diventa cittadina italiana.

Il sindaco di Gangi, Giuseppe Ferrarello, ieri mattina ha ufficializzato la sua cittadinanza alla presenza della madre generale delle Collegine Eleonora Francesca Alongi. Suor Carolina fa parte delle Suore Collegine della Sacra Famiglia l’istituto religioso femminile voluto nel 1717 dal cardinale Pietro Marcellino Corradini che aprì a Sezze una scuola con convitto per l’educazione delle ragazze e, per la gestione dell’opera, istituì una congregazione di religiose “Le Collegine” dedite all’istruzione, alla catechesi e attive nell’opera di pastorale giovanile oltre a somministrare la comunione agli infermi.

Suor Carolina ha ringraziato ed ha detto: “ A Gangi mi sono trovata in famiglia, io da straniera sono stata accolta da tutta la comunità con tanto affetto e amore”. Il sindaco Giuseppe Ferrarello ha voluto consegnare a suor Carolina anche la spilla simbolo di Gangi.

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Sociale

Trapani, inaugurato dipinto in ricordo delle vittime di mafia

caterina murana

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TRAPANI: INAUGURATO UN DIPINTO IN RICORDO DELLE VITTIME

INNOCENTI DI MAFIA.

Alle ore 10.00 odierne, in piazza Vittorio Emanuele, su iniziativa dall’associazione
Libera e dall’Arma dei Carabinieri di Trapani, si è svolta la cerimonia di inaugurazione di
un dipinto in onore delle vittime innocenti di mafia.


L’opera, realizzata dall’artista trapanese Giovanna Colomba e posizionata sul
muro perimetrale del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani, raffigura il
“Tramonto” con il testo dell’omonima poesia che la piccola Nadia Nencioni aveva scritto il
24 maggio 1993 e che, tre giorni dopo, veniva uccisa nella strage di via Geogofili di
Firenze.
In ricordo di quel triste evento e, idealmente, di tutte le vittime di mafia, “Tramonto”
fu il nome scelto per l’operazione che il ROS dei Carabinieri ha condotto per giungere
all’arresto di Messina Denaro Matteo.
Alla cerimonia ha preso parte il Prefetto Daniela Lupo, il vescovo Pietro Maria
Fragnelli – che ha benedetto il dipinto – le più alte cariche civili e militari della città e ha
partecipato una folta rappresentanza degli istituti scolastici della città.
L’evento si inserisce nell’iniziativa “cento passi verso il 21 marzo” dell’associazione
Libera per donare alla città di Trapani, in occasione della trentesima edizione della
“Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle
mafie”, un segno tangibile dell’impegno delle Istituzioni e delle associazioni al contrasto
alle mafie.

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Salute

San Giuseppe, gli auguri di Salvatore Puccio per Pantelleria e i papà dell’isola: 4/6 figli ognuno

Direttore

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Oggi, in occasione della Festa di San Giuseppe, gli auguri agli omonimi e ai papà sono a migliaia, sui social, nelle chat.
Uno che ci è parso alternativo e davvero di buon auspicio, lo cogliamo da Salvatore Puccio, gentiluomo di una volta, con il piglio sagace e risoluto, noto ai più sull’isola per la sua spiccata intelligenza e simpatia.

“E per non dimenticare nessuno, auguri a tutti i Giuseppe ed i papà che a Pantelleria dovrebbero fare 4/6 figli ognuno per più generazioni; diversamente si dovrebbe accettare l’idea di accogliere almeno 10 mila persone che potrebbero risollevare l’agricoltura e la mancanza di mano d’opera.” E ha ben ragione il nostro imprenditore naturalizzato pantesco da moltissimi anni.

E’ di queste settimane, infatti, una nostra piccola inchiesta che riporta sulla cronaca locale “quel pasticciaccio brutto” del Punto Nascite presso l’Ospedale Nagar di Pantelleria, la cui chiusura, risalente al 2019, ha determinato l’andirivieni di gestanti verso la Sicilia, per mettere al mondo la loro progenie, non più pantesca di nascita.

Abbiamo chiesto informazioni all’Ufficio Anagrafe del Comune, per sapere se la natalità sull’isola sia diminuita e in che termini.

I numeri delle nascite:

  • dal 2019 al 2024, i nati sono stati 270: cioè, in cinque anni solo 270 bambini con una media di poco più di 50 l’anno.
  • il calo è sensibile e preoccupante, se si considera che da 80 nascite all’anno, questo è il numero che ci è stato riferito, si è passato a 50. 

Da quanto abbiamo potuto appurare, il fatto che una donna debba affrontare una via crucis per dare alla luce uno o due figli, in fatto di spese, di tempo, di stress e altri fattori già abbondantemente riportati, potrebbe far passare la fantasia e il desiderio di maternità e, si, perchè no, anche di paternità.

Se si ripristinasse il Punto Nascite e si tornasse a “concedere” il diritto al proprio natale nella terra dei propri avi, impastata di acqua di mare straordinario e sangue fiero, probabilmente le donne pantesche tornerebbero a trovare coraggio e fiducia e a mettere su famiglia.
La tranquillità di poter partorire nella propria isola, con i propri cari vicini, nel nosocomio dove tutti conoscono tutti, dove ci si sente  sempre coccolati e accuditi, potrebbe incidere psicologicamente nelle donne, indotte molte volte a rinunciare alla gravidanza.

Nel bell’auspicio di Salvatore Puccio, in occasione della Festa del Papà, dobbiamo riprendere a “combattere” per quel Punto Nascite tanto fragile, quanto necessario e ripopolare l’isola di giovani panteschi orgogliosi ed energici, come la lo “etnia” vuole.

In copertina foto di repertorio di manifestazione a Roma, anno 2012, avverso la chiusura del Punto Nascite, con il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Spata, l’Avvocato Giovanni Cozzo, l’attuale assessore Massimo Bonì, l’Avvocato Rossana Cozzo, Gianni Bernardo, la sottoscritta e molti altri ancora.

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