Connect with us

cronaca

Matteo Di Malta piccolo grande eroe di Pantelleria – Intervista alla mamma

Direttore

Published

-

Dal primo momento di gravidanza mi sono trovata benissimo con medici e in particolare con le ostetriche…

Ha appena compiuto 48 ore il piccolo Matteo Di Malta e già può essere considerato un piccolo grande eroe dell’isola perché la sua nascita testimonia la necessità che il reparto rimanga aperto.

Si legga anche: A Pantelleria è nato Matteo. Importante segnale per il punto nascite dell’isola

Mamma Alessia D’Amico e papà Riccardo di Malta lo hanno voluto pantesco al 100% ed hanno avuto ragione anche nel non trascurare il buon esito della sua venuta al mondo.

Si perché, il punto nascite di Pantelleria funziona e non va chiuso!

Abbiamo strappato una breve intervista alla giovane puerpera:

  • Quando è nato il piccolo Matteo?

Matteo è nato il 22 marzo alle ore 4.23 del mattina.

  • Il suo compagno ha potuto assistere al parto?

Si, Riccardo ha assistito al parto e mi ha affiancata per tutto il travaglio, è stato tutto molto veloce perché io sono arrivata in ospedale a mezzanotte e Matteo come ho già detto è nato alle 4.23.

  • E’ a Pantelleria che voleva far nascere suo figlio?

Si speravo di stare sull’isola e fortunatamente è andata così. I miei valori erano tutti perfettamente a norma e rientravano nel protocollo che l’ospedale è obbligato a seguire.

  • Com’è stata assistita durante il periodo della gravidanza?

Dal primo momento di gravidanza, mi sono trovata benissimo con medici e in particolare con le ostetriche che da sempre mi hanno seguita e affiancata come delle mamme. Il reparto, i medici e le ostetriche sono super preparati e professionali e mi hanno fatto sentire a casa!

Evviva Matteo, che ha portato una tacca in più nell’indice demografico dell’isola, ma anche ai suoi genitori che hanno avuto buona sorte e fiducia nella sanità pantesca.

Può interessare anche:

Punto nascite di Pantelleria, una storia lunga 10 anni. Fermiamo l’estinzione di un popolo (video)

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ambiente

Pantelleria, da domani distribuzione acqua a Rekhale – calendario settembre 2025

Direttore

Published

on

E’ appena uscito il calendario di distribuzione dell’acqua nella contrada di Rekhale, per il periodo di settembre 2025.
Si comincia domani 12 settembre

Continue Reading

Salute

Pantelleria, sanitari dell’Ospedale Nagar meritevoli di encomio. Un cittadino scrive: un’aggressione violenta

Redazione

Published

on

Ci scrive un lettore affezionato, Salvatore Puccio, circa il funzionamento dell’Ospedale di Pantelleria e segnala una grave aggressione avvenuta qualche giorno

Carissimi, spesso noi del popolo ed utenti, ci lamentiamo oltre misura e parliamo male di chi fa il suo dovere forse per fare “birbiciu”. Mi corre l’obbligo di encomiare i medici ed il personale medico del pronto soccorso e dell’ospedale Nagar di Pantelleria.

Ho sempre avuto assistenza medica e qualche intervento chirurgico fra cui una ernia inguinale sempre risolti presto e bene. L’ultimo (ed attualmente in corso) il ricorso al pronto soccorso che credevo dovuto ad un eccesso di ottimi fichi d’india che non volevo buttare. Il primo rapido accesso l’ho avuto al pronto soccorso la notte del 4 c.m. il secondo al mattino del 7 e dimesso il 9 ma che ancora mi stanno assistendo perché mi hanno trovato dei calcoli di qualche millimetro che mi hanno provoca sorde coliche da desiderare l’aldilà.

Che dire della professionalità dei medici e degli infermieri e del personale sempre pronto ad assistere chiunque e che per non fare torto a nessuno, non voglio nominarne solo alcuni. I locali sono belli e ben curati e se proprio vogliamo trovare in loro qualche pecca, non sono organizzati per fare “miracoli” perché “umani” e per questi miracoli i credenti si debbono rivolgere al proprio Dio.

L’aggressione violenta

Ad un vero sentito ringraziamento, vorrei esortare tutti noi che usufruiamo di questi servizi, di capire la pressione a cui li sottoponiamo (pochi giorni fa,  un energumeno alticcio al pronto soccorso li ha aggrediti e rotto vetrata computer etc.)
Basta con questi inqualificabili comportamenti!

Solo i dirigenti del personale amministrativo, dovrebbero trovare il modo di snellire le pratiche burocratiche che appesantiscono tutto e a volte le eccessive liste di attesa delle visite normali, creano dei vuoti che allungano ancora più le attese.
Ancora “chapeau” ai bravi medici, infermieri ed assistenti di camera che fanno un lavoro difficile e che noi utenti dobbiamo rispettare e ringraziare sempre.

Salvatore Puccio

Continue Reading

Economia

Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Marilu Giacalone

Published

on

Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.

«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».

Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it. 
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza