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Spettacolo

Marsala, Francesco Baccini e le Alter Echo String Quartet in concerto nella “XVII Rassegna Lo Stagnone scene di uno spettacolo”

Redazione

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Domenica 12 gennaio alle ore 18,00 il teatro Impero accoglierà il concerto dal titolo “Archi e Frecce tour”. Il nuovo spettacolo del noto cantautore genovese, che si esibirà al pianoforte con Michele Cusato alla chitarra, Maurizio Di Tollo alle percussioni e le Alter Echo String Quartet, quattro artiste che incanteranno il pubblico con la magia di violini e violoncello
 
 
Inizia con l’incanto della musica d’autore il 2025 della “XVII Rassegna Lo Stagnone scene di uno spettacolo”: domenica 12 gennaio alle ore 18,00 sul palco del teatro Impero “Archi e Frecce tour”, il nuovo concerto di Francesco Baccini che a Marsala presenta le più belle canzoni della sua discografia in una veste acustica completamente nuova: la sua voce sarà infatti accompagnata dal suo pianoforte, dal quartetto d’archi femminile Alter Echo String Quartet, dalle percussioni di Maurizio Di Tollo e dalla chitarra di Michele Cusato, che ha curato anche gli arrangiamenti del disco.
 
Si tratta del secondo appuntamento della “XVII Rassegna Lo Stagnone scene di uno spettacolo” realizzata dalla Compagnia teatrale “Sipario” diretta da Vito Scarpitta.
 
Cantautore genovese tra i più eclettici del panorama italiano con una carriera ultra trentennale, Francesco Baccini, grazie al suo temperamento trasversale, segna il suo esordio con l’album “Cartoons” del 1989, premiato come rivelazione a Saint Vincent e vincitore della Targa Tenco come migliore opera prima, al quale segue “Il pianoforte non è il mio forte” nel quale è contenuto il brano Le donne di Modena. La presenza del duetto Genova blues con Fabrizio De André, segna l’inizio di una serie di collaborazioni che vanno da Angelo Branduardi a Enzo Jannacci, da Giorgio Conte a Lucio Dalla. Nel 1990, vince il Festivalbar con il brano “Sotto questo sole”. È con “Nomi e cognomi del 1992” che ottiene il maggiore successo commerciale, affermandosi definitivamente come erede della tradizione dei cantautori liguri. A seguire Baccini pubblicherà altri undici album, compreso il prezioso lavoro Baccini canta Tenco nel 2011, grazie al quale vincerà la sua seconda Targa Tenco, qui come migliore interprete. Nel 2021, Baccini pubblica “BACCINI Project”: colonna sonora interamente composta e da lui interpretata del film Credo in un solo padre”.
 
Il 12 gennaio a Marsala si presenta in una versione acustica, che si “veste” dell’incanto degli dei tre violini e del violoncello per raccontarsi in maniera nuova, elegante e coinvolgente e “al pubblico non rimane che prendere la mira, tendere l’Arco e lanciarsi come una freccia al teatro Impero – afferma Vito Scarpitta – e lasciarsi avvolgere da una musica unica”.
 
Info e prevendita presso l’agenzia I viaggi dello Stagnone via dei Mille e la Tabaccheria Fischietti vi G. Garibaldi, o anche on line al link:
 
https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=521330&InstantBuy=1&CallingPageUrl=http%3a%2f%2fwww.liveticket.it%2fcompagniateatralesipario
 

La rassegna organizzata dalla Compagnia teatrale Sipario con il patrocinio e la compartecipazione del Comune di Marsala continua venerdì 31 gennaio alle ore 21,30 con “Il viaggio di papà” di Maurizio Casagrande. La storia di padre e figlio che non si conoscono e provano un profondo fastidio l’uno nei confronti dell’altro, decidono così di fare un viaggio insieme, sperando che questa esperienza possa abbattere il muro che li divide. I due si ritroveranno naufraghi su di un’isola sconosciuta, ma non un’isola come tutte le altre. È fatta di plastica e tutto quello che troveranno non è quello che sembra. Si tratta di una commedia di Maurizio Casagrande e Francesco Velonà e con Ania Cecilia, Michele Capone, Giovanni Iovino e Arianna Pucci, regia Maurizio Casagrande, canzoni originali, Ania Cecilia.
 
Domenica 9 febbraio alle ore 18 si aprirà il sipario per Antonio Grosso in “Una compagnia di pazzi”.  In una fredda alba del 1945, nel nosocomio campano tre persone sono ricoverate: Umberto, taciturno e sempre arrabbiato, faceva il cantante ma è stato rinchiuso dal regime, considerato troppo legata agli ambienti comunisti; Federico, di sessant’anni rinchiuso perché omicida di un gerarca fascista; Benni, un ragazzo abbandonato dalla nascita che vive passando da un manicomio all’altro. Condividono il manicomio due infermieri, rimasti lì, mentre tutto intorno infuria la seconda guerra mondiale. In quell’oasi di pazzi, una settimana al mese arriva anche il direttore che nasconde una cassaforte, così interessante, che gli stessi pazzi decidono di approfittarne appropriandosi del ricco tesoro, decisi a fuggire da quel luogo di prigionia per scappare e rifugiarsi in un paese che li accolga da uomini liberi e ricchi.
 
Sabato 22 febbraio alle ore 21,30 sarà la volta de: “Le Stelle del Varietà – Il grande Show all’italiana” con Band dal vivo. “Il teatro di varietà – spiegano gli organizzatori –, o più comunemente, varietà, nato come evoluzione di altre forme di spettacolo, come ad esempio il café chantant, è uno spettacolo di arte varia costituito da una sequenza di numeri e attrazioni di generi diversi: recitazioni comiche, canzoni, danze, farse senza un filo conduttore che li unisca… E così faremo noi in questo spettacolo, senza un filo conduttore, saltando da una battuta, a una canzone, a uno sketch, toccando i ricordi della rivista di una volta e la comicità attuale in una fusione magica che ci coinvolgerà e ci farà divertire e tornare giovani facendo conoscere l’arte del varietà ai più giovani. 90 minuti di spettacolo fra balli, canti, e sketch ricordando anche l’immenso Gigi Proietti.
 
Domenica 9 marzo alle ore 18 l’atteso spettacolo: “Non fui gentile, fui Gentileschi” La vita di Artemisia Gentileschi narrata da sé medesima con Debora Caprioglio che vestirà i panni dell’artista in un intenso assolo di Roberto D’Alessandro (che cura anche la regia) e Federico Valdi che porterà la platea nello studio di pittura di Artemisia, dove lei è intenta a dipingere. Ci racconta di sé a partire dall’infanzia. La perdita della madre, la vita di una bambina in una Roma del seicento. Artemisia capisce da subito quanto è difficile vivere in un mondo di uomini. Grazie al padre conosce i più grandi pittori, addirittura Caravaggio. Ed il padre la affida ad un suo amico perché impari e migliori nell’arte della pittura, Agostino Tassi. Ma il Tassi un giorno abusa di lei. Questo trauma e il processo che ne è derivato, segnano profondamente la vita artistica di Artemisia. Tutto quello che ne consegue e tutto quello che lei ha compiuto per affrancarsi e affermarsi in un mondo dominato ferocemente da uomini, la rendono una figura di riferimento per la lotta dei diritti delle donne.
 
Domenica 23 marzo alle ore 18 calcherà le scene “La Banda degli Onesti” con la regia Alessandro Idonea
 
Saranno gli attori: Alessandro Idonea, Vincenzo Volo, Giovanna Criscuolo, Rosario Minardi, Giuseppe Brancato e Luigi Nicotra a dare vita sulle scene alla pièce che vuole essere l’omaggio a Totò e Peppino, i due mostri sacri della commedia all’italiana. Si tratta de “La banda degli onesti”, versione teatrale del famoso film, girato da Camillo Mastrocinque nel 1956, con la sceneggiatura scritta a quattro mani dal mitico tandem Age & Scarpelli. “Il nostro allestimento – spiega il regista Alessandro Idonea – è una versione teatrale della “Banda degli onesti” arricchita da invenzioni nuove, sviluppate sulla linea dei personaggi originali. Dunque, nonostante si mantenga la sceneggiatura di Age &Scarpelli, maestri di satira e umorismo popolaresco, si è cercato di dare un’autonomia espressiva, che consenta l’uso di forme e immagini più dinamiche e moderne”. Lo spettacolo conta sui costumi di Noa Prealoni, sulle scene di Claudio La Fata e sulle Musiche di Aldo Giordano. Si tratta di una produzione Gags.
 
Domenica 13 aprile ore 18 la Compagnia teatrale Sipario presenta “PENSACI GIACOMINO” di Luigi Pirandello. In scena: Vito Scarpitta e Enza Giacalone, con Gilda Giacalone, Federico Scarpitta, Salvo Lo Grasso Giuseppe Todaro, Enza Maria Billardello e la piccola Greta Scarpitta. Un classico del teatro rigorosamente in lingua e reso ancor più intenso dai sottofondi musicali suonati dal vivo al pianoforte dal maestro Michele Pellegrino. Una commedia dal finale intenso e commovente con la regia di Vito Scarpitta e scene di Andrea Perrera.
 
Domenica 27 aprile alle 18 “Facci un’altra Faccia” di Tiziana Foschi con la regia di Antonio Pisu. È l’antico gioco della parodia: trasformare persone in personaggi e situazioni quotidiane in ciò che vale la pena di raccontare. “Del resto le storie di uomini e di donne sono sempre state il bersaglio della mia curiosità – spiega Tiziana – e il trasformismo l’abito ideale alla mia timidezza. Le mie facce sono proiezioni di realismo, sono facce contemporanee, che raccontano l’attualità, ma anche facce di sogno cinico e garbato. Sono i tanti connotati che ho. “La faccia e l’unica zona del corpo che mostriamo nuda”.
 
Il service audio e luci è a cura di Primafila di Gianmarco Scarpitta.
 
Per assistere all’intera rassegna è possibile acquistare un abbonamento: prima poltrona 95 euro o seconda poltrona 90 euro + d.p.
 
Per informazioni è possibile chiamare i numeri: 320.8011864 – 338.2615790.

Sociale

Pantelleria, successo per lo spettacolo “Figlio non sei più giglio” con Daniela Poggi e Mariella Nava

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“Figlio non sei più giglio” uno spettacolo che induce ad una riflessione da un altro punto di vista

Ieri sera, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – al Cineteatro San Gaetano di Scauri è andato in scena “Figlio non sei più giglio”, scritto da Stefania Porrino e interpretato da Mariella Nava e Daniela Poggi.
La serata è stata aperta dall’Assessore Benedetta Culoma, che nelle sue deleghe segue anche le Pari Opportunità. Nel suo intervento ha ricordato che la violenza sulle donne non riguarda soltanto i casi più eclatanti, ma anche ciò che accade nel quotidiano, nelle relazioni familiari e nei legami più vicini. Ha richiamato l’importanza di riconoscere i segnali e di non abituarsi a forme di controllo, dipendenza o sopraffazione che, purtroppo, spesso vengono normalizzate.


L’Assessore ha sottolineato che questo spettacolo invita a osservare con maggiore attenzione ciò che accade intorno a noi, a non voltarsi dall’altra parte e a domandarsi quale ruolo ciascuno possa avere nel prevenire la violenza, sostenendo chi vive situazioni di difficoltà e rafforzando una cultura del rispetto.
Lo spettacolo ha approfondito proprio queste dinamiche: il peso dei legami, le fragilità, le radici di comportamenti che possono trasformarsi in abuso e il percorso di chi trova la forza di rompere il silenzio.
Un racconto che parla di sofferenza e fragilità.
Un racconto che mette al centro anche il riscatto e la consapevolezza, necessari per provare a interrompere cicli che spesso sembrano senza fine.

Lo spettacolo ha offerto inoltre un punto di vista raro e complesso: quello delle madri degli uomini che commettono femminicidi. Donne che si interrogano su ciò che non hanno visto, su cosa avrebbero potuto fare, su quali segnali, oggi così evidenti, allora erano stati ignorati o minimizzati.
L’attrice ha interpretato questo ruolo con grande intensità, dando voce a una madre che si strugge e ripercorre i meandri della propria memoria alla ricerca di quei momenti in cui avrebbe potuto intuire l’indole violenta del figlio. Le volte in cui si è detta “è solo un ragazzo”, le risposte date per sminuire, i dubbi soffocati, le domande che tornano con forza: se solo avessi… se solo non avessi lasciato…

La componente musicale ha accompagnato la scena in modo delicato, sostenendo un’interpretazione che ha saputo creare un silenzio attento in sala. Un monologo intenso, capace di tenere il pubblico sospeso e di spingere alla riflessione anche dopo la conclusione dello spettacolo.

Il pubblico ha seguito con grande partecipazione. Al termine, Don Salvatore, il Vicesindaco Adele Pineda e l’Assessore Culoma si sono intrattenuti insieme alle artiste per un breve confronto, evidenziando quanto sia fondamentale continuare a sensibilizzare soprattutto i più giovani. Famiglia e scuola svolgono un ruolo importante, ma non sempre bastano: servono strumenti aggiuntivi, momenti di ascolto e linguaggi capaci di raggiungere davvero le nuove generazioni. In questo senso, il teatro può offrire un contributo decisivo.
Un ringraziamento va alle artiste, alla produzione e a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa.

La lotta contro la violenza sulle donne riguarda l’intera comunità e ogni occasione di riflessione condivisa è un passo in avanti verso un cambiamento reale.

Foto a cura di Clara Garsia
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Spettacolo

“Pluribus” e il ritorno di “Now You See Me” guidano lo streaming in Italia – Classifica JustWatch

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L’ultima classifica inerente a top film e serie TV più gettonate in Italia nell’ultima settimana: https://www.justwatch.com/it/streaming-charts


 Per i film, questa settimana Now You See Me – I maghi del crimine sale di una posizione e conquista il primo posto probabilmente spinto dalla recente uscita nelle sale di Now You See Me 3. I migliori illusionisti del mondo vengono reclutati da un misterioso benefattore per mettere in scena rapine straordinarie, regalando il bottino agli spettatori come se fossero parte dello spettacolo. Sulle loro tracce si mettono un agente dell’FBI e un detective dell’Interpol, determinati a smascherare il trucco dietro ai colpi impossibili del gruppo.

Al secondo posto debutta After the Hunt – Dopo la caccia, nuova entrata firmata da Luca Guadagnino e presentata all’ultimo Festival di Venezia. Julia Roberts interpreta una professoressa universitaria alle prese con una studentessa modello (Ayo Edebiri) che muove delle accuse verso un suo collega (Andrew Garfield). Quando un segreto del passato della docente riaffiora, la sua vita privata e professionale rischia di crollare. Un dramma psicologico sull’etica, il potere e la verità, con un cast di alto livello e una tensione crescente.

Al terzo posto scende Frankenstein, che perde due posizioni dopo due settimane consecutive in vetta. Diretto da Guillermo del Toro e presentato al Festival di Venezia, il film segna il ritorno del regista premio Oscar al gotico, con una nuova versione del celebre romanzo di Mary Shelley. Victor Frankenstein (Oscar Isaac), ossessionato dall’idea di riportare in vita i morti, sfida i limiti della scienza fino a dare forma a un essere mostruoso e mai visto prima.

Per le serie TV, stabile in vetta per la terza settimana consecutiva Pluribus. La persona più disperata del pianeta riceve l’assurda missione di salvare il mondo dalla felicità, in una satira filosofica che esplora la tristezza necessaria e il potere di chi non ha più nulla da perdere.

Al secondo posto sale The Beast in Me, che guadagna due posizioni. Una scrittrice famosa si ritrova coinvolta in un gioco manipolativo con il suo potente vicino: un uomo ricco e misterioso, avvolto dal sospetto di un omicidio, che trasforma la sua vita in un intricato gioco psicologico fatto di sotterfugi e tensione.

Guadagna due posizioni anche Welcome to Derry, che si piazza al terzo posto. Prequel di It, la serie è ambientata negli anni ’60 nella cittadina più inquietante del Maine e racconta le origini di Pennywise, il clown simbolo della paura. Un viaggio nel passato che unisce nostalgia e terrore, destinato a conquistare gli amanti dell’horror.

A questa pagina è presente la tabella contenente la classifica completa aggiornata in tempo reale e riferita agli ultimi 7 giorni anche oltre la 10ma posizione.

Questa settimana JustWatch mette in evidenza la sua nuova guida ai migliori adattamenti cinematografici di musical di Broadway, con Wicked (2024), che nell’ultima settimana si è classificato al quarto posto della streaming chart italiana, al centro dell’attenzione. La lista include classici come Cabaret, Chicago e, naturalmente, Wicked, offrendo indicazioni su dove poterli vedere in streaming in Italia. La lista completa dei titoli può essere consultata a questa pagina: https://guides.justwatch.com/it/migliori-film-tratti-da-musical

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Personaggi

E’ morta Ornella Vanoni, un’artista di grande di stile, simpatia e sagacia

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“Io voglio vivere finchè do alla vita qualcosa”
Il mondo della musica perde una vera icona… “senza fine”

La voce tra le più imitate e seducenti della musica italiana si è spenta per sempre.
Ornella Vanoni è morta a 91 anni, nella sua casa di Milano, colpita da un arresto cardiocircolatorio.  I soccorritori sono arrivati quando ormai era troppo tardi. 

Classe ’34, con lei si chiude un sipario dello spettacolo senza tempo e senza repliche. L’artista, che aveva esordito nello spettacolo a teatro con Strehiler,  non era solo una cantante, era un simbolo capace di attraversare epoche senza mai diventare fuori moda. 
All’attivo si contano quasi settant’anni di carriera e  oltre 55 milioni di dischi venduti, che hanno  scolpito la sua voce nella memoria mondiale. 

La personalità forte, caratterizzata spesso da sferzate pungenti, era dotata di grande intelligenza e capacità da riuscire a cantare sul palco duettando con giovani big della canzone italiana.

Negli ultimi anni era diventata la presenza fissa più attesa da Fabio Fazio, forse più della Littizzetto, che superava in simpatia e spontaneità. 
Lo scorso giugno venne insignita della laurea honoris causa. Durante la cerimoni seppe manifestare la sua regale umiltà.

Parlando della morte, la cantante milanese così si è espressa “Io non voglio morire troppo grande. Io voglio vivere finchè alla vita do qualcosa e la vita mi dà. Il giorno in cui non dò più o non mi dà, io non voglio vivere.”

Ieri sera se ne è così come ha vissuto, con stile, senza clamore. 
Di lei rimarranno le sue canzoni intramontabili, impresse addosso al suo pubblico come cicatrici dolci.

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