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Mare sempre più violato, 19.530 reati ambientali nel 2022. Sicilia prima per prodotti ittici sequestrati

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Nel 2022 accertati 19.530 reati ambientali lungo le coste italiane, in crescita rispetto al 2021di Filomena Fotia da Meteoweb.eu

 

 
Cemento illegale, inquinamento e maladepurazione, pesca di frodo mettono sotto scacco il mare italiano e le aree costiere. Sono ben 19.530 reati ambientali accertati nel 2022 lungo le coste italiane, con un +3,2% rispetto al 2021, mentre gli illeciti amministrativi, 44.444, sono cresciuti del 13,1%. Diminuiscono, anche se di poco (-4%), il numero delle persone denunciate e arrestate (19.658) e in maniera più significativa quello dei sequestri (3.590, con una riduzione del -43,3%). Sommando reati e illeciti amministrativi in Italia è stata accertata, grazie ad oltre un milione di controlli (esattamente 1.087.802, +31% rispetto al 2021) svolti dalle Capitanerie di porto e dalle forze dell’ordine, una media di 8,7 infrazioni per ogni km di costa (erano state 7,5 nel 2021), una ogni 115 metri.

 

È quanto emerge, in sintesi, dal nuovo report Mare Monstrum 2023 di Legambiente che raccoglie dati e numeri del 2022 sul mare violato e minacciato dalle illegalità ambientali, diffuso oggi alla vigilia dell’anniversario della morte di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica brutalmente ucciso il 5 settembre 2010 per il suo impegno per la tutela del mare e delle coste del Cilento contro speculazioni e illegalità. Sulla sua morte Legambiente chiede da anni verità e giustizia e domani 5 settembre l’associazione ambientalista sarà ad Acciaroli per ricordare Vassallo con una giornata commemorativa organizzata insieme al comune di Pollica, l’ANCI, Slow Food Italia, Libera e Federparchi. Seguirà anche la consegna del Premio Angelo Vassallo il sindaco della bella politica.

Tornando al report di Legambiente, per quanto riguarda i reati ambientali lungo le coste, nel 2022 a farla da padrone è il ciclo illegale del cemento (dalle occupazioni di demanio marittimo alle cave illegali, dagli illeciti negli appalti per opere pubbliche fino all’abusivismo edilizio) che rappresenta da solo il 52,9% dei reati (10.337), seguito dai diversi fenomeni d’illegalità (dalla mala-depurazione allo smaltimento dei rifiuti) che Legambiente classifica con la voce “mare inquinato” con 4.730 illeciti penali e dalla pesca di frodo, con 3.839 reati. Infine, ammontano a 624 le violazioni del Codice della navigazione relative alla nautica da diporto, anche in aree protette, un dato in netta crescita rispetto ai 210 del 2021 (+197,1%), con 286 persone denunciate/ arrestate e 329 sequestri. Le diverse filiere delle illegalità ambientali hanno anche un forte impatto economico: il valore dei sequestri e delle sanzioni amministrative è stato nel 2022 di oltre 486 milioni di euro (in calo del -22,3% rispetto al 2021).

Una fotografia, in sintesi, preoccupante su cui per Legambiente è urgente intervenire. Otto le proposte che l’associazione ambientalista indirizza oggi al Governo Meloni per tutelare in maniera più efficace uno straordinario patrimonio ambientale del Belpaese:

ripristinare, se necessario anche con modifiche normative, l’efficacia dell’art. 10bis della legge 120/2020 che affida ai Prefetti il compito di demolire le costruzioni abusive oggetto di ordinanze di abbattimento emesse ma non eseguite dai Comuni;
rafforzare l’attività di contrasto delle occupazioni abusive del demanio marittimo;
rilanciare a livello nazionale e su scala locale la costruzione e l’adeguamento e/o messa in regola dei sistemi fognari e di depurazione, migliorando in generale l’intero sistema di gestione, integrando il ciclo idrico (collettamento fognario e depurazione) con quello dei rifiuti (gestione fanghi di depurazione);
efficientare la depurazione delle acque reflue, valorizzandole come risorsa e permettendone il completo riutilizzo in settori strategici come l’agricoltura, superando gli ostacoli normativi nazionali (DM 4 185/2003) con l’attuazione del regolamento UE 741/2020;
migliorare e rendere più efficienti ed omogenei i controlli delle Agenzie regionali di protezione ambientale messe in rete nel Sistema Nazionale di protezione ambientale coordinato da Ispra (SNPA), approvando i decreti attuativi della legge 132 del 2016;
regolamentare in maniera stringente lo scarico in mare dei rifiuti liquidi (acque nere ed acque grigie, acque di sentina, ecc.), istituendo, per esempio, delle zone speciali di divieto di qualsiasi tipo di scarico, anche oltre le 12 miglia dalla costa;
promuovere politiche attive per la prevenzione nella produzione di rifiuti e per la migliore tutela del mare e della costa;
attuare da parte del governo e del Parlamento adeguati interventi normativi contro la pesca illegale, non dichiarata e non documentata.
“Tredici anni fa veniva ucciso Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica da sempre impegnato contro illegalità e speculazioni e che Legambiente ha conosciuto e premiato consegnandoli le cinque vele. Il suo sia un esempio a cui guardare, perché per combattere le illegalità – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – è importante che anche le realtà territoriali facciano la loro parte insieme alle istituzioni. Allo stesso tempo è fondamentale accelerare il passo sulle attività di controllo e quegli interventi normativi non più rimandabili: dalle demolizioni affidate ai Prefetti delle case abusive agli investimenti sui depuratori fino alla lotta alla pesca illegale”.

“L’importante lavoro, testimoniato dai numeri pubblicati da Mare Monstrum, di Capitanerie di porto e forze dell’ordine – aggiunge Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente – deve essere quanto prima accompagnato da un impegno decisamente più significativo da parte di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli comuni alle Regioni, dal parlamento al governo. Per questo Legambiente, che è costantemente impegnata in attività di monitoraggio e di volontariato, come quelle svolte grazie alla Goletta verde, alle indagini Beach litter e alla campagna “Spiagge e fondali puliti”, avanza oggi otto proposte all’Esecutivo Meloni che mettono in sintesi al centro la lotta all’abusivismo, alla maladepurazione e alle illegalità”.

Classifica illeciti ambientali mare violato

Il 48,7% dei reati è stato accertato nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa, con la Campania che guida la classifica nazionale con 3.345 reati, pari al 17,1% del totale nazionale, seguita da Puglia (2.492 reati), Sicilia (2.184), Lazio (1.741) e Calabria (1.490 reati). La Toscana è in sesta posizione come illeciti penali (1.442) ma è al secondo posto dopo la Campania come illeciti amministrativi (4.392), seguita dalla Sicilia (4.198 illeciti e ben 8.712 sanzioni). Per quanto riguarda la classifica delle infrazioni per km di costa, la Basilicata si conferma come prima regione come numero di reati e illeciti amministrativi accertati (32,7 per ogni km) seguita quest’anno dall’Emilia Romagna, con 29,1 infrazioni (era al quarto posto nel 2021), dal Molise (28), dall’Abruzzo (27,8) e dal Veneto, con 24 reati e illeciti amministrativi per ogni chilometro.

La maladepurazione

Ancora oggi, infatti, sono quattro le procedure d’infrazione decise dall’Unione europea e attive nei confronti dell’Italia in tema di collettamento, fognatura e depurazione. Nelle scorse settimane, dopo mesi di inspiegabili ritardi, è stato nominato il nuovo commissario straordinario per la depurazione. A lui Legambiente chiede continuità col lavoro fatto dal precedente commissario, un piano nazionale per la depurazione con più risorse economiche e il completamento veloce degli interventi sulla rete.

Prodotti ittici sequestrati

Nel 2022 sono state oltre 400 le tonnellate complessive di prodotti ittici sequestrate, quasi 1.097 chilogrammi al giorno: la Sicilia primeggia, con oltre 129 tonnellate, mentre le prime cinque regioni (Sicilia, Puglia, Liguria, Veneto e Toscana) coprono oltre il 76,3% dei sequestri effettuati lo scorso anno. Se leggiamo il dato per km di costa, in testa Veneto e Liguria, rispettivamente con oltre 188 e 120 kg per chilometro di costa, mentre saltano agli occhi regioni con importanti tratti costieri e numeri di prodotti ittici sequestrati molto al di sotto della media nazionale, pari a 54 kg per km.

In copertina immagine di repertorio

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Pantelleria, punto di carico idrico di Ghirlanda: 4 luglio chiuso

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Il Punto di carico idrico di Ghirlanda, nella giornata di domani giovedì 4 luglio 2025, sarà chiuso.

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Alessandro Fabian, olimpionico nel triathlon, il 18 luglio a Pantelleria per il convegno “Parco e Benessere

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Alessandro Fabian, olimpionico nel triathlon, il 18 luglio a Pantelleria per il convegno “Parco e Benessere: un ambiente di qualità per una vita di qualità”

Atleta poliedrico, icona del triathlon mondiale, l’ironman Alessandro Fabian ha colto l’invito del commissario Italo Cucci e sarà presente a Pantelleria, venerdì 18 luglio, per partecipare al convegno organizzato dall’Ente Parco dal tema “Parco e Benessere: un ambiente di qualità per una vita di qualità”. Un’isola speciale che ha vari contesti naturali, ha detto Fabian, onorato di essere coinvolto in questa iniziativa che lo porta in un contesto unico per chi fa sport a contatto con la natura.

L’appuntamento rappresenta un importante momento di confronto e riflessione sui temi fondamentali per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio naturale e culturale che mira a promuovere una più consapevole armonia tra uomo e natura, valorizzando le risorse locali e sostenibili.

“Questa iniziativa sottolinea come la tutela ambientale sia strettamente collegata alla qualità della vita e allo sviluppo di un territorio che custodisce un patrimonio unico, di grande valore sia dal punto di vista ecologico che antropologico.” – ha dichiarato Cucci – “Ricerca, benessere, sostenibilità e valorizzazione del territorio si uniscono in un programma che intende stimolare un impegno condiviso per la salvaguardia di Pantelleria e il suo futuro sostenibile”.

I temi trattati spazieranno dalla salute e benessere attraverso pratiche naturali e alimentazione, all’importanza dello sport e del turismo sostenibile, fino alla tutela dell’ambiente e all’uso responsabile dei prodotti agricoli e pesticidi, in linea con la legge 394/1991, con il Decreto Istitutivo del Parco e la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).

L’appuntamento è presso il Ristorante Scruscio, in contrada Mursia, a partire dalle ore 17. Dopo i saluti istituzionali del commissario straordinario del Parco di Pantelleria Italo Cucci, del direttore facente funzioni Carmine Vitale, del sindaco Fabrizio D’Ancona, ad aprire i lavori sarà l’endocrinologo dott. Alfio Trovato che affronterà il tema: La natura artefice del benessere; seguirà l’intervento della dott.ssa Nicoletta Teso, psicologa clinica, che parlerà di Armonia tra uomo e natura: la Pet Therapy con gli asini panteschi.

Fra i relatori spicca il nome di Alessandro Fabian, Triatleta – Ex campione europeo e mondiale di Duathlon Under 23, per approfondire il tema: Lo sport multidisciplinare nella natura: possibili prospettive per Pantelleria. A seguire ci sarà l’intervento del prof. Cesare Castellini, dell’Università degli Studi di Perugia, su sostanze biologicamente attive negli alimenti di origine vegetale. Il dott. oMichele Buonom, del direttivo Nazionale Legambiente, parlerà di impatto dei pesticidi sulla salute e sull’ambiente.

Augusto Congionti, presidente di Agriturist, presenterà un approccio su come Promuovere il territorio: il cicloturismo enogastronomico; mentre Micaela Traina, istruttrice e insegnante di yoga e meditazione, con l’intervento sui benefici della meditazione all’aria aperta.

A chiudere i lavori sarà lo chef pantesco Salvatore Bottaro parlerà di impiego delle piante spontanee nella cucina pantesca.
Il convegno terminerà con la presenza di don Vito Impellizzeri, preside della facoltà Teologica di Sicilia e con un dibattito di confronto fra i partecipanti e i relatori.

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Pantelleria, dal 5 luglio la nave “Astrea” compirà rilievi per Carta Geologica Ufficiale. Ordinanza

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L’Ufficio Marittimo di Pantelleria, a firma del suo comandante, il ten. di Vasc. Vincenzo De Falco, ha emesso ordinanza che stabilisce quanto segue:

“dal 05/07/2025 al 18/07/2025 l’imbarcazione “ASTREA” di bandiera Italiana…, effettuerà un’attività di rilievi geofisici e transetti ROV per la realizzazione della Carta Geologica Ufficiale d’Italia.

La citata unità opererà all’interno di una macro area di cui, all’interno di essa, ricadono anche le
acque di giurisdizione del Circondario Marittimo di Pantelleria. I punti di coordinate (WGS84) dei
vertici dell’area sono di seguito riportati con annesso stralcio cartografico. (orientativamente Da Bue Marino a Punta del Curtigliolo 

Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, la nave dovrà essere considerata “NAVE
CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola 3) lett. II) del Regolamento Internazionale
per Prevenire gli abbordi in mare.
O R D I N A

Articolo 1
(Obblighi e divieti)
Nel suddetto periodo, quando all’interno delle acque di giurisdizione di questa Autorità Marittima,
tutte le unità in navigazione devono mantenersi ad una distanza non inferiore ai 500 metri
dall’imbarcazione “ASTREA”.
I comandanti/conducenti delle unità in transito in prossimità dell’unità interessata dalle indagini
geomorfologiche, dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare alla minima velocità consentita
per il governo in sicurezza dell’unità, evitando di creare movimenti ondosi nonché valutando
l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di
prevenire situazioni di potenziale pericolo.

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