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Makari 3ª Stagione, domenica esce colonna sonora di Ralf Hildenbeutel

Redazione

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DOMENICA 18 FEBBRAIO ESCE IN DIGITALE

LA COLONNA SONORA ORIGINALE

FIRMATA DA RALF HILDENBEUTEL

ED EDITA DA EDIZIONI CURCI e PALOMAR

 

DELLA TERZA STAGIONE DELLA SERIE TV

“MÀKARI”

in onda da domenica 18 febbraio in prima serata su Rai1

 

Da oggi la colonna sonora è disponibile in pre-save

https://orcd.co/makari-3-ost

 

 

Da domenica 18 febbraio sarà disponibile in digitale la colonna sonora originale, firmata da RALF HILDENBEUTEL ed edita da EDIZIONI CURCI e PALOMAR, della terza stagione “MÀKARI”, la serie TV con la regia di Monica Vullo e Riccardo Mosca, in onda da domenica 18 febbraio in quattro prime serate su Rai 1.

 

Da oggi, giovedì 15 febbraio, la colonna sonora è disponibile in pre-save al seguente link: https://orcd.co/makari-3-ost.  

Dopo aver composto la colonna sonora delle prime due stagioni, Ralf Hildenbeutel, una delle figure chiave della scena elettronica di Francoforte dei primi anni ’90, torna a collaborare per la terza stagione della serie che vede nel cast Claudio Gioè, Domenico Centamore, Ester Pantano, Antonella Attili e Filippo Luna con Serena Iansiti, Eugenio Franceschini, Ninni Bruschetta e Tuccio Musumeci.

 

La colonna sonora è impreziosita dal brano “Caccia al Tesoro”, che ha visto Ralf Hildenbeutel collaborare con Ester Pantano, coautrice e interprete del brano.

 

«Per la colonna sonora della terza stagione di “Makàri”, mi sono concentrato su diverse nuove tracce per i personaggi e le storie di questa terza stagione – dichiara Ralf Hildenbeutel – Nel corso del tempo si è sviluppato il tipico “suono Màkari”, quindi anche nella terza stagione ho mescolato strumenti tradizionali, come il mandolino, le percussioni o anche l’arpa, con suoni contemporanei. Inoltre, è stato un piacere poter collaborare con Ester Pantano (che interpreta Suleima nella serie), che è anche cantante e co-autrice del brano “Caccia al Tesoro”. La traccia è presente nella serie così come nell’album contenente la colonna sonora». 

 

Questa la tracklist della colonna sonora: “Tarantella Màkari”, “Qualcosa di folle”, “Caccia al tesoro” feat. Ester Pantano, “Momenti di gelosia”, “Quori spezzati”, “Giochi di seduzione”, “Sogni di Màkari”, “Situazione difficile (Màkari 3)”, “Leone”, “Il caso Bernardo”, “Frutta dolce”, “Se non si conosce”, “Un nuovo crimine (Màkari 3)”, “Questi momenti strani”, “La via di Giulio” e “Riunione”.

 

“Màkari” è una produzione Palomar in collaborazione con Rai Fiction, prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Max Gusberti. Le sceneggiature, tratte dalle opere di Gaetano Savatteri edite in Italia da Sellerio Editore, sono firmate da Leonardo Marini, Salvatore De Mola, Attilio Caselli, Carlotta Massimi e Ottavia Madeddu. Soggetto di serie a cura di Leonardo Marini.

 

Saverio Lamanna, lo sbirro di penna, insieme all’amata Suleima e al formidabile Piccionello, dovrà affrontare quattro nuovi casi di omicidio, che hanno al centro la terribile faida fra due sue ex fidanzate (“Il fatto viene dopo”), un mistero che affonda le radici nella tragica storia di Gibellina (“La città perfetta”), un antico amore di Marilù che viene ucciso nel corso di un festival letterario (“Tutti i libri del mondo”) e un presunto incidente all’interno di un bellissimo centro termale (”La segreta alchimia”). Ma non saranno solo questi delitti a mettere alla prova Lamanna. Mai come adesso Saverio e Suleima scopriranno che l’amore funziona proprio come la chimica: ci sono elementi che hanno una naturale capacità di attrarre e legarsi ad altri elementi, e quando lo fanno distruggono i precedenti legami con altre sostanze. Ed è così che l’arrivo di due nuovi personaggi, Michela e Giulio, rischia di trasformarsi in una catastrofe per i due beniamini. Perché Michela, se non ci fosse Suleima, sarebbe davvero perfetta per Saverio. E Giulio, se non ci fosse Saverio, sarebbe davvero perfetto per Suleima. No? Michela e Giulio arrivano come amici, ma sono tutt’altro che amici. In questo pericoloso gioco di affinità elettive Peppe Piccionello, da vera cassandra, sarà il solo a vederci chiaro fin dall’inizio. Riuscirà a impedire che avvenga l’irreparabile?

 

Nato a Francoforte nel 1969, RALF HILDENBEUTEL è un affermato compositore di colonne sonore per film e programmi televisivi. Ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di nove anni ricevendo una formazione classica ma ha presto sviluppato gusti eclettici, diventando un grande fan del jazz e, successivamente, della musica elettronica prendendo come riferimento artisti del calibro di Jean-Michel Jarre e Kraftwerk. Ha lavorato come autore e produttore per l’iconica Eye Q Records di Sven Väth, Matthias Hoffmann e Heinz Roth, specializzata nella musica techno e ambient, che influenzò notevolmente il Sound of Frankfurt. Nel 1997 ha fondato la casa di produzione Schallbau con Hoffmann e Britzke, creando successi pop per artisti come Yvonne Catterfeld e Laith Al-Deen. Negli anni, si è dedicato principalmente alle colonne sonore, lavorando su oltre 30 produzioni internazionali.

 

www.edizionicurci.it

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Amore, molestie, carcere ma soprattutto fimmina: Rosa Balistreri al cinema con musiche di Carmen Consoli

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“Voi capirete Rosa Balestrieri quando sarò morta!”  Rosa Balistreri – A pochi giorni dall’uscita del film la narrazione di Big Sicilia

Sono tanti gli aggettivi che si posso accostare al nome Rosa Balestrieri: molestie, miseria, omicidi, ma anche talento, tenacia, orgoglio e, soprattutto fimmina.
La sua poesia e l’incanto che essa trasmette li ha colti da subito, come ispirazione la grande cantante Carmen Consoli, che nel film L’amore che ho. ne traccia la colonna sonora. La mitica canzone “Cu ti lu dissi“, l’abbiamo sentita interpretare dalla Consoli anche durante il suo concerto presso Pantelleria, in una serata di straordinaria bellezza e incantata dalle parole:

“Cu ti lu dissi ca t’aiu allassari
Megliu la morti e no chistu duluri
Ahj ahj ahj ahj, moru moru moru moru
Sciatu de lu meu cori l’amuri mio sì tu
Ahj ahj ahj ahj, moru moru moru moru
Sciatu de lu meu cori l’amuri mio sì tu”.

Il film, che arriverà nelle sale l’8 maggio 2025, è una produzione Dea Film e Moonlight, con il prezioso contributo della Sicilia Film Commission. La sceneggiatura, firmata dallo stesso Paolo Licata insieme a Maurizio Quagliana, Heidrun Schleef e Antonio Guadalupi, si basa liberamente sull’omonimo romanzo di Luca Torregrossa, nipote dell’indimenticabile artista. 
Il resto del cast e che dà i vari volti della cantautrice licatese, è costituito da: Lucia Sardo, Donatella Finocchiaro, Anita Pomario e Martina Ziami. Ognuna di loro si cala nei panni di Rosa in momenti cruciali della sua esistenza, restituendo al pubblico la complessità e la forza di questa figura iconica.

Le ricerche di Big Sicilia

Un personaggio singolare con una forza interiore eccezionale e difficile da domare, di origini impantanate nella miseria e nell’ignoranza. Una donna segnata da molta violenza estrema fino all’omicidio per cui sconterà in carcere molti anni della sua vita. Ma anche “fortunata” in tutto questo, nell’incontro con il M° Ignazio Buttitta che la alfabetizza e la mette nelle condizioni di poter scrivere e leggere le sue canzoni.

Ma la storia controversa, che verrà portata nei grandi schermi dall’8 maggio, la narra molto bene anche  Big Sicilia, un ottimo contenitore social di storie e vita siciliana.
Buona visione

@big_sicilia

LA STORIA DI ROSA BALISTRERI Cantautrice che ancora oggi fa parlare di se. Con le sue canzoni popolari ha dato voce ai più disagiati e si è sempre scagliata contro i poteri forti. La sua vita è stata davvero triste e complicata ma nonostante tutto ha continuato nella sua missione. Figuratevi che a quanto pare il marito ha regalato la dote della figlia per un debito di gioco. Per via di questo evento ha accoltellato il marito che non è morto ma lei è comunque andata in carcere per qualche mese. È stata accolta da una famiglia, poi ha fatto la sacrestana ed ha avuto delle avance dal prete e per vendetta ha rubato i soldi dalle cassette della chiesa ed è scappata a Firenze, dove ha iniziato a vendere frutta e cantando è stata notata da persone importanti che l’hanno inserita nel giro musicale del momento. Ha conosciuto un pittore fiorentino con cui è stata 10 anni insieme e l’ha ritratta in diversi dipinti. E vissero tutti felici e contenti? No. La sorella di Licata vuole raggiungere Rosa a Firenze ma il marito, della sorella, la uccide per non farla partire. Tutto finisce qui? No. Dopo anche questo ennesimo dispiacere il padre si suicida. Quindi immaginate la disperazione di Rosa Balistreri a cui finisce anche la storia col marito e tenta il suicidio. La sua passione per la musica nonostante tutto va avanti e continua a fare concerti. Ed attorno ai 30 anni impara ad essere indipendente anche nella scrittura dei brani, fino a poco tempo prima non sapeva ne leggere ne scrivere. Ma la storia finisce proprio sul palco. Ha un ictus e dopo 2 giorni ci lascia. Una grande donna spesso scomoda per le canzoni che denunciavano la situazione precaria dei più poveri. Resta di lei, La casa, i libri, i dipinti, la scrittura a mano libera, una piazza a lei dedicata e la sua grande voce che ancora oggi rappresenta la Sicilia! Bigsicilia rosabalistreri licata film cantautrice cutiludissi mamachitempufaalupaisi moru

♬ suono originale – Big Sicilia – Big Sicilia

Ringraziamo Big Sicilia per averci concesso l’uso del suo video

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Cronaca

Papa Francesco – Oggi anche a Pantelleria suoneranno le campane come a Lampedusa

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Oggi anche la chiesa madre di Pantelleria suonera le campane a favore dell’iniziativa dei pescatori di Lampedusa

Oggi, poco prima della cerimonia funebre del nostro caro Papa, la marineria e tutti i pescatori italiani si uniranno in un commosso saluto. Onoreranno la sua memoria suonando le sirene dei loro pescherecci in tutta Italia, in segno di rispetto e riconoscenza per il suo profondo legame e la sua vicinanza al mondo della pesca.
Questo gesto vuole essere un segno di profondo rispetto e un tributo al legame speciale che Papa Francesco aveva con la comunità dei pescatori. È un modo toccante per la marineria di esprimere il proprio cordoglio e riconoscere il suo legame con Papa Francesco.

E oggi, anche la Chiesa Madre SS Salvatore di Pantelleria oggi alle 9:45 suonerà le campane a favore dell’iniziativa dei pescatori lampedusani per l’ultimo saluto a Papa Francesco.

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Cultura

Papa Francesco, diocesi si raccogli in cattedrale. Vescovo “Lo sentiamo vivo in mezzo a noi, voce che ancora ci sussurra!

Matteo Ferrandes

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Monsignor Giurdanella ha ricordato i due incontri col Santo Padre
«Papa Francesco amava ricordarci che “Dio ci precede sempre, anche nel dolore, nella
sofferenza, nell’incomprensione”, e oggi lo sentiamo vivo in mezzo a noi, pellegrino tra i
pellegrini, compagno del nostro cammino, voce che ancora ci sussurra: non abbiate paura di
lasciarvi ardere dal Vangelo». È questo uno dei passaggi dell’omelia del Vescovo monsignor
Angelo Giurdanella pronunciata ieri sera in Cattedrale a Mazara del Vallo durante la santa
messa in ricordo di Papa Francesco. La Diocesi ieri sera si è raccolta per una preghiera in
suffragio del Santo Padre scomparso lunedì scorso. Insieme al Vescovo hanno concelebrato
monsignor Vito Rallo, Arcivescovo titolare di Alba e già Nunzio apostolico in Marocco, il
Vescovo emerito monsignor Domenico Mogavero e il clero di tutta la Diocesi. «Francesco ha
sognato un mondo dove la Chiesa “esce” – ha detto monsignor Giurdanella – “si sporca le
mani”, si fa “ospedale da campo”, lui si è messo in viaggio con noi fino alla fine, perché uno
riceve la vita quando la dona, quando la spendi». Il Vescovo ha aggiunto: «Anche noi
abbiamo riconosciuto Cristo nei gesti di Papa Francesco: nello spezzare il tempo per gli
ultimi, nell’abbraccio dato a un malato, nel pianto silenzioso davanti al dolore del mondo, al
chinarsi a lavare i piedi dei piccoli della storia».
IL RICORDO DEGLI INCONTRI – Monsignor Angelo Giurdanella, durante l’omelia, ha
ricordato i due momenti in cui ha incontrato Papa Francesco. Il primo 8 anni addietro: «Mi
arrivò una telefonata del suo segretario che mi invitava a presentarmi a Santa Marta per
concelebrare la santa messa col Santo Padre – ha detto – per farmi riconoscere mi fu detto di
mettermi in coda alla fila. Quell’incontro era per consegnarmi una persona a cui lui teneva e
che era in uno stato di bisogno. E mi disse in quale piazza a Roma dovevo incontrarlo e come
dovevo farmi riconoscere. Un amore personale: il Papa che ha la cura della Chiesa universale
riesce a fermarsi anche per una sola persona». Il Vescovo ha ricordato anche l’ultimo
incontro, a febbraio scorso, in occasione del pellegrinaggio diocesano a Roma: «Al termine
dell’udienza del mercoledì, noi Vescovi presenti andammo a salutarlo, ero per ultimo e dissi a
lui: “Santità, la Chiesa di Mazara le vuole bene, la segue e prega per lei. Lui mi ha
accarezzato la mano, mi ha guardato negli occhi con un sorriso che era una benedizione per la
nostra Chiesa». Alla celebrazione di ieri sera erano presenti anche rappresentanti delle Forze
dell’ordine, il vicario del Prefetto di Trapani, una squadra di vigili del fuoco e un gruppo di
volontari sanitari.

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