Ambiente
L’On Safina (PD): “Subito un tavolo tecnico per migliore il Piano nazionale di interventi per la sicurezza del settore idrico”

Il deputato regionale è intervenuto questa mattina al Consiglio comunale straordinario e aperto a Trapani sull’emergenza siccità
Trapani, 16 luglio 20204 – “Un miliardo e 600 milioni di opere per arginare l’emergenza siccità in Sicilia che rischiano di diventare vere e proprie cattedrali nel deserto. Una politica completamente sbagliata, fatte salve rare eccezioni, quella portata avanti dal centrodestra al governo nazionale e regionale che non risolverà affatto il problema ma che semmai ritarderà solo di qualche anno il rischio ormai sempre più urgente della desertificazione”.
Così il deputato regionale del partito democratico Dario Safina, stamattina a palazzo Cavarretta durante il Consiglio comunale sull’emergenza idrica a Trapani, dopo avere analizzato le opere previste per la Sicilia, inserite nel Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico (PNIISSI) varato dal governo nazionale nell’ambito delle riforme del PNRR.
“A ben guardare – spiega Safina – si tratta di ben 49 interventi che nella maggior parte dei casi si rivolgono alla messa in sicurezza o all’ampliamento di dighe, bacini e invasi già presenti sul territorio regionale, o ancora all’efficientamento di serbatoi idrici per raccogliere e mantenere l’acqua piovana. Ed è proprio questo il punto: la logica di questo piano di interventi mira alla politica del: “Speriamo che a settembre piova”. E se non piove? Per chi ancora non l’avesse notato, l’ecosistema della nostra isola è cambiato. Secondo uno studio del Centro Studi Cambiamento Climatico di Greenway ed Ecogest la Sicilia rischia la desertificazione di oltre due terzi del territorio nei prossimi anni. Nell’ultimo decennio, abbiamo subito ben 175 eventi meteorologici estremi, a un ritmo di oltre uno al mese, 25 solamente nel 2022. Sono gli effetti del cambiamento climatico e del progressivo processo di riscaldamento, che, anche per la sua particolare posizione geografica, stretta tra i fronti atmosferici africani ed europei, rendono la nostra regione più esposta. Uno scenario allarmante, quello descritto dagli studiosi, che indica la progressiva riduzione della stagione delle piogge”.
“A fronte dell’evidenza però, – continua ancora il deputato Dem – nel Piano per l’emergenza siccità in Sicilia, non è previsto nessun intervento strutturale e risolutivo che possa realmente cambiare la situazione. Non vi è ad esempio nessun accenno sul riuso delle acque reflue urbane depurate che potrebbero essere utilizzate, dal settore agricolo a quello industriale, nei centri urbani e nell’ambiente. Così come non c’è alcun cenno all’utilizzo dei dissalatori. Grazie ai Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) sono stati stanziati i fondi per la riattivazione dei dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, ma la quantità idrica che potranno produrre insieme, va dai 700 agli 800 litri secondo. Ben poca cosa rispetto al reale fabbisogno. L’impiego di queste nuove tecnologie permetterebbe di preservare le attuali fonti di approvvigionamento idrico e dare il tempo alle falde acquifere di rigenerarsi per i soli usi potabili”.
“Le uniche voci di questo PNIISSI che si salvano sono quelle relative agli interventi sulle reti idriche e sulle condotte (rinviati da decenni), e su alcune opere di interconnessione tra bacini idrici, anche nel trapanese. Tutte opere però che serviranno a poco o nulla se non individuano, e alla svelta, nuove fonti di approvvigionamento idriche alternative alla pioggia e alle falde acquifere. Serve subito un tavolo tecnico con le cabine di regia nazionale e regionale e discutiamo degli interventi da salvare e quelli da cambiare. Altrimenti tra qualche anno saremo costretti a spendere un altro miliardo e forse anche di più”, ha concluso l’onorevole Safina.
Ambiente
Pantelleria, Esercito Italiano e Marina Militare impegnati nella complessa operazione di bonifica

A Pantelleria i genieri dell’Esercito e i palombari della Marina Militare neutralizzano una bomba d’aereo di circa 450 Kg – Foto dell’esplosione
Pantelleria (TP), 19 ottobre 2025. Gli artificieri dell’Esercito Italiano e i palombari del GOS (Gruppo Operativo Subacquei) della Marina Militare, su richiesta della Prefettura di Trapani, sono intervenuti nell’Isola di Pantelleria (TP), per la bonifica del territorio da un residuato bellico: una bomba d’aereo di nazionalità americana da 1000 libbre (circa 450 Kg di peso), rinvenuta in prossimità del centro abitato dell’isola.
Per l’intervento è stato necessario istituire un’area di sicurezza con un raggio di circa 800 metri, che ha comportato lo sgombero di circa un migliaio di residenti. I militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, dopo avere predisposto una speciale camera di espansione per contenere eventuali effetti dell’esplosione controllata, hanno neutralizzato sul posto l’ordigno, consegnandolo successivamente ai palombari del nucleo SDAI (Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi) della Marina Militare di Augusta (SR) (Artificieri Subacquei con competenza unica nella dimensione marittima e subacquea del Comparto Difesa) per la definitiva distruzione.
La Prefettura di Trapani, in stretta collaborazione con l’Esercito e la Marina Militare, ha diretto e coordinato tutte le operazioni necessarie ad assicurare il corretto svolgimento dell’attività, a garanzia della sicurezza del personale coinvolto e dell’area circostante.
Esercito e Marina collaborano spesso in attività di bonifica congiunte, unendo le competenze specialistiche per garantire la sicurezza delle aree interessate, dimostrando come gli assetti della Difesa siano in grado di cooperare efficacemente a favore della collettività.
Video
FONTE: 4° Reggimento genio guastatori
FOTO:
FOTO N. 1 Bomba d’aereo americana;
FOTO N. 2 La camera di espansione;
FOTO N. 3 Una fase della neutralizzazione;
FOTO N. 4 Lo spostamento della bomba d’aereo neutralizzata;
FOTO N. 5 Il trasferimento in colonna del residuato bellico dal luogo di ritrovamento al porto;
FOTO N. 6 La consegna dell’ordigno bellico ai Palombari della Marina Militare;
FOTO N. 7 Il momento della distruzione della bomba d’aereo americana.
Ambiente
L’asino di Pantelleria un simbolo su Rai3. L’importanza di riportare la razza sull’isola

Italo Cucci “Siamo amici della natura, delle fauna e di tutto quello che manca al resto del mondo.” – Attesi entro il 2026 altri due puledrini di asino pantesco
Uno splendido servizio è stato dedicato all’asino di Pantelleria, dalla Rai nella rubrica “Il Settimanale“, in onda tutti i sabato dalle ore 12.30 su Rai3.
L’incipit caratterizzato dalla nascita di Ettore porta subito gli spettatori in uno stato di curiosità, sorpresa e meraviglia.
Sul giocoso puledrino molte aspettative per la comunità, perchè, come recita il collega la sua nascita dopo decenni per Pantelleria “rappresenta un recupero di identità storica”.
Le sue origini tunisine/algerine conferiscono maggior fascino alla storia e alla cultura di questo irresistibile animale che ha rischiato di estinguersi, ma grazie al lavoro sinergico del Dipartimento Regionale delle Foreste e dall’Università di Palermo, in trent’anni di studi, si contano 78 esemplari.
Dopo Ettore, si attende la nascita di altri due asini panteschi, con l’auspicio di arrivare a cento capi, ma l’obiettivo è di arrivare a 150, per scongiurare nuovi rischi di estinzione, come ha spiegato Giuseppe Pace.
Importanza ed eco sono stati attribuiti, nel servizio, al recentissimo Festival Pantelleria Asinabile, organizzato dall’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria che ha creato un sipario costruttivo ed energico per la presenza dell’asino sull’isola.
Anna Maria Cusimano, Guida del Parco, ha sottolineato come molti bambini abbiano perso il contatto con la natura e l’asino, con le giuste tecniche, può fare da ponte tra i piccoli panteschi e la natura stessa.
Ma i progetti che coinvolgono gli asini non sono finiti, anzi si parla di escursioni a piedi nei sentieri millenari di una isola tutta da esplorare, ammirare e annusare, come spiega Massimo Montanari, formidabile art director del festival Pantelleria Asinabile, rendendo l’isola una entità molto interessante e di richiamo.
Matteo Piceni, altra Guida del Parco, ha spiegato le qualità dell’asino proprio ad affrontare certe attività. La sua camminata ambiale, lo rende particolarmente adatto a certi percorsi svolti pacatamente, con lentezza e piacevole rilassatezza.
Di poi, interviene il Commissario Straordinario del Parco di Pantelleria, Italo Cucci “Siamo amici della natura, delle fauna e di tutto quello che manca al resto del mondo e questo ci rende orgogliosi.
“Mi ha emozionato la sua ascesa, quella dell’asino, nel mondo dei pet, addirittura per l’aiuto terapeutico che possono portare ai bambini, delle persone che hanno difficoltà e quelle che non ne hanno”.
Il servizio dal minuto 5.14, circa.
Ambiente
Pantelleria, imperdibile II Giornata dei Cammini e Sentieri di Sicilia con il Cammino Pantesco

2ª GIORNATA DEI CAMMINI E SENTIERI DI SICILIA
Domenica 26 ottobre 2025
Finalmente ci siamo! parteciperemo a questa giornata speciale con il CAMMINO PANTESCO per fare parte ufficialmente dei Cammini e Sentieri di Sicilia!
Un grande evento promosso dall’Assessorato Turismo Sport Spettacolo Regione Siciliana con il supporto del Coordinamento Regionale dei Cammini e Sentieri di Sicilia, della Sezione Sicilia CAI – Club Alpino Italiano, di Terre di Mezzo Editore e Fà la Cosa Giusta! con la collaborazione dell’Agenzia Gira L’isola e della Sezione Petralia CAI – Sottosezione Pantelleria e il patrocinio del Comune di Pantelleria, del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e della Pro Loco Pantelleria APS.
Un itinerario naturalistico e spirituale per scoprire i luoghi di culto che identificano le contrade dell’Isola di Pantelleria percorrendo sentieri rocciosi, antiche strade romane e mulattiere che attraversano il Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
Si percorre il tratto che da Tracino giunge al Lago Bagno dell’Acqua/Specchio di Venere attraversando un seducente contesto naturalistico e agricolo.
Punto di ritrovo: Chiesa Madonna della Pace, Piazza Perugia, Tracino, ore 9;00
Punto di arrivo: Lago Bagno dell’Acqua (Lago Specchio di Venere), ore 16:00
Durata: 7 h
Distanza: 13 km, point to point
Difficoltà: E – escursionistico
Prenotazioni
Eventribe
https://www.eventbrite.com/e/il-cammino-pantesco-tickets-1723115838859aff=odcleoeventsincollection&keep_tld=1
Info
WhatsApp +39 347 5935743
info@camminopantesco.it
referente: Anna Maria Cusimano, Guida Ufficiale Parco Nazionale Isola di Pantelleria
organizzazione: I Nuovi Filopanti Società Cooperativa
Numero massimo: 24 partecipanti
Si consiglia un abbigliamento a strati comodo e informale.
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