Economia
L’Italia esaurisce le sue scorte di olio d’oliva
Il Ministero dell’Agricoltura italiano ha recentemente pubblicato un rapporto preoccupante sulle scorte di olio d’oliva al 30 aprile. Le scorte totali di olio d’oliva ammontavano a 198.560 tonnellate, un calo dell’8% rispetto all’inizio del mese e del 23,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando le scorte erano di 250.000 tonnellate.
In particolare, le scorte di olio d’oliva si attestavano a 180.347 tonnellate, di cui 147.246 tonnellate di olio extra vergine di oliva.
Gli operatori italiani si trovano ora nella situazione di non poter vendere più di 37.000 tonnellate al mese per evitare di esaurire le scorte entro ottobre. Questo problema, aggravato dai crescenti costi energetici che influenzano i prezzi di produzione, avrà conseguenze significative non solo per l’Italia ma anche per la Spagna, che sarà inevitabilmente influenzata dalla crisi del paese vicino.
Distribuzione regionale e categorie di olio d’oliva
Analizzando le categorie di olio d’oliva in Italia, emerge che il 73% delle scorte totali è rappresentato da olio extra vergine di oliva (EVO), con il 68,5% di origine italiana. L’olio d’oliva vergine costituisce solo l’1,5% delle scorte. Le 223.409 tonnellate di olio d’oliva sono distribuite come segue:
Distribuzione Delle Scorte Di Olio D’oliva Per Regione In Italia
Le regioni con le maggiori quantità di olio d’oliva sono Puglia (88.596 tonnellate), Toscana (35.601 tonnellate), Umbria (23.319 tonnellate) e Calabria (22.231 tonnellate), che insieme rappresentano il 76% delle scorte italiane.
Importazioni e ruolo della Spagna
Date le circostanze, è probabile che gli operatori italiani inizino presto a importare olio d’oliva per soddisfare le necessità interne. La Spagna, grazie alla sua vicinanza geografica e alla disponibilità di olio d’oliva, giocherà un ruolo cruciale nell’alleviare la carenza italiana.
Tuttavia, questa soluzione potrebbe influire negativamente sui prezzi dell’olio d’oliva all’origine, aumentando la pressione sul mercato spagnolo.
Cause della crisi: fattori climatici ed energetici
La scarsità di olio d’oliva in Italia è il risultato di una combinazione di fattori climatici ed energetici. Le condizioni meteorologiche estreme, come siccità prolungate e ondate di calore, hanno gravemente compromesso le raccolte in Italia e in altri paesi mediterranei come la Spagna e la Grecia. Questi eventi climatici hanno ridotto significativamente la produzione di olive, causando una diminuzione delle scorte di olio d’oliva.
A questi problemi si aggiungono gli alti costi energetici, che hanno influito sull’intera catena di produzione. Sebbene i prezzi dell’energia abbiano iniziato a diminuire, i costi di produzione rimangono elevati a causa dell’inflazione accumulata e dei precedenti aumenti dei prezzi dell’energia e del carburante. Questi costi elevati hanno reso ancora più difficile la produzione e la distribuzione dell’olio d’oliva.
Cosa si può fare per fermare il calo delle scorte di olio d’oliva?
La situazione attuale delle scorte di olio d’oliva in Italia rappresenta una crisi significativa dovuta a condizioni climatiche avverse e agli alti costi energetici. Per affrontare questa sfida, è essenziale investire in pratiche agricole sostenibili e resilienti, come l’uso di tecnologie avanzate e varietà di olive più resistenti. La transizione verso fonti di energia rinnovabile può inoltre contribuire a stabilizzare i costi di produzione e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
La cooperazione internazionale, specialmente con paesi produttori come la Spagna, può offrire soluzioni attraverso la condivisione delle migliori pratiche e delle tecnologie innovative. Il supporto del governo, con politiche agricole mirate e finanziamenti per la ricerca, è fondamentale per aiutare i produttori a superare le difficoltà attuali. Attraverso questi sforzi congiunti, l’Italia può sperare di stabilizzare e rafforzare il settore dell’olio d’oliva, garantendo una maggiore resilienza futura.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/italia-esaurisce-scorte-olio-oliva/
Ambiente
Agricoltura. AGEA pronta per contributi peronospera. Pellegrino (FI) “Bene azione del Governo regionale”
Con la firma dell’accordo di finanziamento con la Regione, AGEA, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, è pronta a dare il via all’erogazione dei contributi a favore delle imprese agricole siciliane colpite dalla peronospora, grazie allo stanziamento di 25 milioni di euro previsto dalla recente Legge Regionale 28/2024.
A comunicarlo è Stefano Pellegrino, presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, che ha evidenziato la rapidità con cui il Governo regionale, in particolare il Dipartimento Agricoltura, e l’Agenzia si sono mossi per rendere operativa questa misura per la quale ieri è stato firmato lo schema di finanziamento.
“Il Governo Schifani conferma la sua attenzione nel dare risposte concrete a un comparto vitale per l’economia della nostra regione, duramente colpito dagli eventi climatici e dalla diffusione della peronospora,” ha dichiarato Pellegrino. “AGEA, dopo aver siglato l’accordo di finanziamento con il Dipartimento Agricoltura, rappresentato dal Direttore Dario Cartabellotta, sta completando le ultime fasi organizzative per garantire che le risorse possano essere erogate entro poche settimane, senza alcuna complicazione burocratica. Questa tempestività è essenziale per prevenire una crisi irreversibile nel settore vitivinicolo.”
Il capogruppo di Forza Italia ha sottolineato l’importanza della sinergia tra le istituzioni regionali e nazionali per raggiungere questo traguardo, “che rappresenta una risposta concreta alle difficoltà che stanno mettendo a dura prova gli agricoltori.”
“È fondamentale che i contributi arrivino rapidamente e senza complicazioni amministrative,” ha aggiunto Pellegrino. “Gli agricoltori hanno bisogno di un sostegno immediato per garantire la sopravvivenza delle loro attività e tutelare un comparto che è il cuore pulsante dell’economia siciliana.”
Per il Presidente dei deputati azzurri, “Forza Italia e il Governo regionale, anche grazie ad altre misure come lo sgravio dei canoni irrigui e i contributi compensativi per la riduzione della produzione, confermano il loro impegno a sostenere il settore agricolo non solo nell’emergenza, ma anche nella pianificazione di interventi strutturali di lungo periodo per fronteggiare le sfide dei cambiamenti climatici.”
Economia
Pantelleria alla 57ª Vinitaly di Verona
Pantelleria parteciperà alla 57esima edizione del Vinitaly di Verona, in scena dal 6 al 9 aprile 2025
Pantelleria parteciperà alla 57esima edizione del Vinitaly di Verona, in scena dal 6 al 9 aprile 2025.
Lo stand espositivo alla fiera del vino veneta sarà partecipato anche l’Ente Parco di Pantelleria e l Consorzio volontario per la tutela e la
valorizzazione dei vini doc dell’Isola di Pantelleria e all’Ente Parco Nazionale Isola di
Pantelleria, per come richiesto dall’Assessore con delega all’Agricoltura, Massimo Bonì.
Nato nel 1967, Vinitaly è la prima fiera del vino e dei distillati rivolta agli operatori del business sui mercati internazionali.
Vinitaly nasce a Verona, ma la sua vocazione è internazionale. Da 57 anni è sinonimo di coinvolgimento dell’intera filiera vinicola globale.
Dal 6 al 9 aprile, quattro giorni dedicati allo sviluppo delle relazioni tra produttori, buyer e stakeholder per condividere esperienze e competenze.
Vinitaly and the City accoglie i Wine lover nel cuore antico di Verona, una delle più importanti capitali mondiali del vino.
Una rinnovata occasione per Pantelleria e le sue eccellenze vitivinicole, frutto dell’antica agricoltura eroica pregiata da 10 anni come patrimonio UNESCO.
Economia
Sanità, firmato Accordo di programma tra Ministero e Regione: sbloccati 750 milioni per 4 ospedali
Presidenza della Regione
Via libera alle risorse per la realizzazione di tre nuovi ospedali a Palermo – il nuovo Polo pediatrico di eccellenza, il nuovo Policlinico e l’ospedale Palermo Nord-Polo oncoematologico – e alla ristrutturazione del padiglione A dell’ospedale “Cervello”. Oggi pomeriggio, a Roma, nella sede del Ministero della Salute, è stato siglato l’Accordo programma tra Stato e Regione che sblocca i fondi ex art. 20 della legge 67/88 per l’edilizia sanitaria destinati a finanziare le opere, per un ammontare complessivo di 747,7 milioni di euro.
A siglare l’intesa, alla presenza del ministro, Orazio Schillaci, e del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il direttore generale della Programmazione sanitaria, Americo Cicchetti e il dirigente generale del dipartimento regionale della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino. Con un apposito decreto il Ministero adotterà quindi l’accordo, rendendo disponibili le somme.
«Questo accordo dimostra l’attenzione e la volontà di sostenere il rafforzamento dell’assistenza sanitaria in Sicilia – dichiara il ministro Schillaci – . Siamo al fianco della Regione e ringrazio il presidente Schifani per l’impegno costante nel garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini. Con la realizzazione di questi nuovi presidi, si potenzia l’offerta dei servizi sul territorio e si garantiscono elevati standard di assistenza, sia strutturali che tecnologici. È questa la dimostrazione concreta dell’impegno del governo Meloni per il superamento delle disuguaglianze nei livelli di prestazioni ai cittadini, che nel corso degli anni si sono accentuate tra regioni del Nord e quelle del Sud della Penisola».
«Con questa firma – commenta il presidente Schifani – assicuriamo le risorse ex art. 20 agli interventi previsti e facciamo un altro fondamentale passo avanti nell’iter per il potenziamento, la riqualificazione e l’innovazione dal punto di vista impiantistico e strutturale della Sanità del capoluogo siciliano. Adesso potremo procedere speditamente verso le gare. Entro febbraio 2025, una volta acquisito il decreto di finanziamento ministeriale, potranno già essere pubblicati i bandi per l’appalto integrato del Polo pediatrico e del padiglione A dell’ospedale Cervello. Ringrazio il ministro Schillaci – aggiunge Schifani – per l’attenzione dimostrata ancora una volta verso la nostra regione. Assieme ai fondi Pnrr, queste somme ci consentono di proseguire con determinazione nel nostro impegno per dotare tutta l’Isola di strutture idonee a rispondere in tempi ragionevoli ai bisogni di cura e assistenza dei siciliani».
L’accordo siglato oggi a Roma fa seguito alla convenzione avviata lo scorso luglio con Invitalia, quale centrale di committenza e struttura di supporto tecnico-operativo per la realizzazione dei quattro interventi finanziati con le risorse ex art. 20 della legge 67/88.
GLI INTERVENTI FINANZIATI
Circa 120 milioni di euro sono destinati alla costruzione del nuovo Polo pediatrico di eccellenza, che farà capo all’azienda ospedaliera Arnas “Civico-Di Cristina” A queste somme si aggiungono ulteriori 51,7 milioni già ottenuti sui fondi ex art. 71 della legge 448/98. L’iter è già in fase molto avanzata e si ritiene che, in base alla convenzione stipulata dalla Regione, entro febbraio 2025 Invitalia possa bandire la gara per l’appalto integrato che prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera. Il nuovo Polo sarà dotato di 134 posti letto, di sei diversi corpi, con una elipista sul tetto di uno di questi, e di aree verdi.
Altro progetto il cui iter è in fase avanzata e potrà andare in gara entro i primi due mesi del 2025 è quello che prevede l’impiego di 39,7 milioni per i lavori di adeguamento e messa a norma del polo chirurgico e delle emergenze del padiglione A dell’ospedale “Cervello”. Si tratta di un intervento in stretta sinergia con la realizzazione del nuovo Polo oncoematologico degli Ospedali riuniti “Villa Sofia-Cervello”, al quale l’Accordo di programma assegna 240 milioni di euro di fondi ex art. 20. La struttura offrirà percorsi assistenziali di prevenzione, diagnosi, cura e follow-up, fornendo ad ogni paziente le cure sperimentali più avanzate anche grazie alla realizzazione della Cell-Factory per la produzione di medicinali destinati alla terapia genica. Il finanziamento, inoltre, permetterà anche di valorizzare due manufatti di pregio storico architettonico ricadenti nell’area ospedaliera: una cappella in stile liberty e la casa di Vincenzo Cervello disegnata dall’architetto Ernesto Basile.
Infine, 348 milioni serviranno per la realizzazione del nuovo Policlinico, in un’area del campus universitario di viale delle Scienze: sarà costruito un unico edificio di 4 piani fuori terra, su una superficie complessiva di 80 mila mq. L’obiettivo è offrire all’utenza elevati livelli prestazionali in ambienti idonei e accoglienti ma anche sicuri per gli operatori impiegati.
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