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Turismo

Le regioni più avventurose d’Italia del 2024. Secondo Holidu Sicilia number one

Redazione

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Dalle Montagne alle Acque Turchesi: Le Migliori Regioni Italiane per amanti
dell’adrenalina
L’Italia è un Paese rinomato per i suoi paesaggi diversificati, la ricca storia e la
vibrante cultura. Ma oltre ai suoi luoghi iconici e alle affascinanti città, si trova un
mondo di avventura pronto a essere esplorato. Dalle vette innevate delle Alpi alle
acque azzurre del Mediterraneo, la nostra Penisola offre una moltitudine di attività
entusiasmanti per amanti dell’adrenalina e per chi ha la passione delle attività
all'aperto. Partiamo per un viaggio alla scoperta delle migliori regioni in Italia per gli
sport avventurosi basato sui dati che evidenziano le attività più popolari in ciascuna
zona. La primavera è da poco iniziata e Holidu, portale di prenotazione di case e
appartamenti vacanza tra i più noti d’Europa, ha realizzato una classifica delle
migliori regioni in Italia per gli appassionati di avventura, per ispirare avventure
indimenticabili negli angoli più affascinanti del Bel Paese.

Posizione Regione Numero totale delle attività

1 Sicilia 203
2 Sardegna 77
3 Toscana 76
4 Lombardia 72
5 Trentino-Alto Adige 59
6-19 …
20 Valle d’Aosta 2

Fonte e classifica completa di posizioni e dati intermedi è disponibile alla pagina:
https://www.holidu.it/casa-vacanze/italia#regioni-avventurose

1. Sicilia

La Sicilia si distingue come una regione piena di avventure, con un totale di 203 attività per gli amanti dell’adrenalina. Le sue acque cristalline offrono 15 opportunità per il rafting e il tubing, mentre le montagne e i sentieri invitano a 150 emozionanti percorsi in fuoristrada e mountain bike (come la Grotta del Genovese a Lèvanzo, nelle Isole Egadi). Per chi ama sfidare le altezze, ci sono 21 possibilità di paracadutismo (tra cui una molto apprezzata a Caltagirone, non distante da Catania), mentre i 5 percorsi di kayak (tra cui la Timpa di Acireale) permettono di esplorare le coste mozzafiato. Inoltre, con 12 percorsi acrobatici sugli alberi, la Sicilia offre un’esperienza completa per le avventuriere e gli avventurieri.

Ecco altre località all’interno della regione che si prestano alle attivitá esaminate dello studio:
● Rafting & Tubing: Fiume Alcantara a Taormina
● Fuoristrada e mountain bike: Etna presso Catania
● Paracadutismo: San Vito Lo Capo
● Kayak: Costa dei Ciclopi a Aci Trezza e Isola di Vulcano

2. Sardegna

La Sardegna, con le sue meravigliose coste e paesaggi selvaggi, offre un totale di 77
emozionanti attività per gli amanti dello sport estremo. Sebbene non ci siano attività di rafting e tubing, la regione brilla con 55 avvincenti percorsi di fuoristrada e mountain bike (uno imperdibile è nei pressi di Sant’Antioco). Per coloro che cercano l’adrenalina pura, c’è anche 1 esperienza di paracadutismo, mentre i 15 percorsi di kayak permettono di scoprire le acque turchesi dell’isola, cui si aggiungono i 6 percorsi acrobatici sugli alberi. Insomma: quale che sia la passione dei suoi visitatori, la Sardegna promette avventure indimenticabili e difficilmente eguagliabili.
Ecco altre località all’interno della regione che si prestano alle attivitá esaminate dello studio:
● Fuoristrada e mountain bike: Percorso del Monte Tiscali a Oliena
● Paracadutismo: Aeroporto di Alghero-Fertilia
● Kayak: Golfo di Orosei a Cala Gonone
● Percorsi acrobatici sugli alberi: Parco Avventura Sa Rocca Tunda a Arborea

3. Toscana

La Toscana, celebre per la sua bellezza artistica e naturale, offre un totale di 76 attività per gli
amanti dell’avventura. Tra i suoi tesori naturali, ci sono 11 emozionanti percorsi di rafting e
tubing, mentre i 29 percorsi di fuoristrada e mountain bike conducono attraverso paesaggi
mozzafiato. Per chi desidera vivere l’ebbrezza del volo, ci sono 5 possibilità di paracadutismo, mentre i 6 percorsi di kayak portano alla scoperta di fiumi e laghi. Con 25 percorsi acrobatici sugli alberi, la Toscana unisce l’avventura all’ncanto dei suoi luoghi.
Ecco altre località all’interno della regione che si prestano alle attività esaminate dello studio:
● Rafting & Tubing: Fiume Arno presso il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
● Fuoristrada e mountain bike: Sentiero della Val d’Orcia tra Pienza e Montepulciano
● Paracadutismo: Ampugnano vicino a Siena
● Kayak: Fiume Serchio tra Bagni di Lucca e Lucca
● Percorsi acrobatici sugli alberi: Parco Avventura Il Gigante a Castelnuovo di Garfagnana

4. Lombardia

La Lombardia, cuore economico e culturale del nord Italia, offre un totale di 72 attività per gli
amanti dell’adrenalina. Le sue montagne e fiumi permettono 10 emozionanti esperienze di rafting e tubing, mentre gli 11 percorsi di fuoristrada e mountain bike portano attraverso paesaggi variegati. Per chi ama sfidare il cielo, ci sono 16 possibilità di paracadutismo, mentre i 17 percorsi di kayak conducono alla scoperta delle acque della regione. Con 18 percorsi acrobatici sugli alberi, la Lombardia offre un mix di avventura e paesaggi incantevoli.
Ecco altre località all’interno della regione che si prestano alle attività esaminate dello studio:
● Rafting & Tubing: Fiume Adda a Valtellina
● Fuoristrada e mountain bike: Sentiero della Via del Latte a Bormio
● Kayak: Lago di Como a Bellagio

5. Trentino-Alto Adige

Il Trentino-Alto Adige, incorniciato dalle maestose Alpi, offre un totale di 59 attività per gli amanti dello sport estremo. Le sue montagne e fiumi offrono 5 avvincenti esperienze di rafting e tubing, mentre i 2 percorsi di fuoristrada e mountain bike portano a esplorare panorami mozzafiato. Per chi cerca l’adrenalina, ci sono 21 possibilità di paracadutismo, mentre i 11 percorsi di kayak permettono di navigare le sue acque cristalline. Con 20 percorsi acrobatici sugli alberi, il Trentino-Alto Adige offre un’esperienza completa per gli appassionati di avventura.
Ecco altre località all’interno della regione che si prestano alle attività esaminate dello studio:
● Rafting & Tubing: Fiume Noce – Val di Sole
● Fuoristrada e mountain bike: Sentiero della Val Pusteria a San Candido
● Kayak: Lago di Garda a Riva del Garda

Ecco le città che completano la top 10:

● Lazio | Numero totale attività: 54
● Campania | Numero totale attività: 50
● Piemonte | Numero totale attività: 45
● Calabria | Numero totale attività: 36
● Puglia | Numero totale attività: 35

La classifica generale con la somma dei dati di tutte le discipline è invece
disponibile alla pagina: https://www.holidu.it/casa-vacanze/italia#regioni-
avventurose

Metodologia:
In questo studio sono state esaminate tutte le regioni italiane, analizzando l’abbondanza di attività avventurose disponibili in ognuna di esse. In particolare sono state prese in considerazione alcune attività tra le più popolari in tal senso come il kayak, il rafting, il paracadutismo, il ciclismo, i tour in 4×4 e le piste per il zip-lining. La piattaforma di prenotazione di case e appartamenti vacanza Holidu ha analizzato il numero di attività offerte per ciascuno di questi sport nelle varie regioni italiane estraendo i dati dal database di TripAdvisor. La fase di raccolta dati è stata completata nel febbraio 2024
fornendo informazioni aggiornate sul paesaggio del turismo avventuroso in Italia.

A proposito di Holidu: 
La missione di Holidu è rendere l’ospitalità e la prenotazione di case vacanze senza pensieri e piena unicamente della gioia che ogni viaggio sa regalare. Attraverso il portale di prenotazione, gli ospiti possono prenotare la loro sistemazione per le vacanze con totale tranquillità e in completa sicurezza.
Inoltre, con la sua piattaforma di software e servizi, Holidu consente agli host di attirare più
prenotazioni riducendo al minimo lo sforzo necessario. I fratelli Johannes e Michael Siebers hanno fondato Holidu nel 2014. La società, in rapida crescita, impiega oltre 500 professionisti e ha sede a Monaco di Baviera. Può inoltre contare su uffici locali nelle destinazioni turistiche più gettonate d’Europa. Per ulteriori informazioni visita il sito www.holidu.it.

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Politica

Pantelleria e Lampedusa Isole di Frontiera del Mediterraneo. Un vertice sui trasporti tra CEO trasporti e sindaci

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Assessore Tremarco fa il punto sull’assise di oggi – Intervista

Si è tenuta quest’oggi una conferenza che ha avuto il significativo titolo “Frontiere del Mediterraneo. Isole, trasporti, continuità e diritti.” 
Voluta, organizzata e moderata dall’Assessore ai Trasporti e Turismo, Federico Tremarco, la convention ha visto molti attori, ciascuno con le proprie competenze, nel settore traporti e turismo, che ben hanno spiegato i limiti e le motivazioni di questi in territori difficili come Pantelleria e Lampedusa.
Dopo una introduzione di Tremarco, la parola è stata passata ai due sindaci coinvolti in prima linea in queste tematiche, Fabrizio D’Ancona per Pantelleria e Filippo Mannino per Lampedusa e Linosa. I primi cittadini delle Isole di Frontiera hanno generosamente e puntualmente spiegato tutte le esigenze, i diritti e le difficoltà delle nostre comunità.

Da qui un susseguire di interventi efficaci e chiarificatori degli altri protagonisti dell’assise:
Sandro Pappalardo, Presidente di ITA Airways, SImone Isabella delegato Assessorato ai Trasporti e della Segreteria Tecnica, Vincenzo Franza CEO Caronte & Tourist, Luigi Vallero general manager Italia per DAT, Matteo Franciglia consigliere presso la presidenza del consiglio dei ministri sul delega del vice premier Matteo Salvini, Fabio Casano tour operator, Massimo Zaccarin direttore generale di Aster e Aeroservizi Lamperusa, Matteo di Giugno, rappresentante ENAC, infine Paolo Amenta presidente di Anci Sicilia. La parola è stata data a tutti e ciascuno di essi ha saputo comprendere le ragioni, prospettare delle idee o soluzioni, ma anche compiacersi per l’iniziativa, che vorrebbero venga ripetuta periodicamente con tavoli tecnici.

Conclusa la conferenza abbiamo contattato l’Assessore Tremarco, per farci il punto della mattinata.

Assessore, secondo lei, sono stati sviscerati tutti i problemi, le emergenze quest’oggi? “Diciamo che più che altro io volevo risolvere intanto uno dei problemi che è relativo alle lamentela circa il non dare informazione su  tematiche importanti, invece così i concittadini hanno  sentito dai protagonisti di ciascun ambito come stanno le cose. 
“Ho voluto mettere al tavolo tutti questi attori anzitutto per la cittadinanza per dare atto del fatto che noi siamo sul pezzo che anche se il nostro lavoro non è un lavoro più mediatico ma concentrato sugli atti amministrative sulla politica. Comunque questi personaggi non li avremmo portati al tavolo se i rapporti di questa amministrazione non fossero stati diciamo… istituzionali  di buon profilo. Questo significa che comunque loro si interfacciano con noi nella maniera adeguata, con un dialogo sereno anche davanti alla cittadinanza.
“Come assessore  insieme anche al sindaco D’Ancona devo dire ci tenevamo che i cittadini toccassero con mano quelle che erano le criticità e le difficoltà.”

Quindi lei, il sindaco, avete raggiunto l’obiettivo a monte di tutto cosa c’è? “L’obiettivo principale è stato raggiunto nel senso che da oggi credo che a Pantelleria e Lampedusa si inizierà a parlare come istituti di frontiera con un riconoscimento ufficiale, che andremo a chiedere. Il nostro intento era quello di partire  da un tavolo in cui esponiamo una volta e per tutte tutte le criticità con la regione, un delegato del ministero, etc, per capire le strade percorribili.
“Mi pare che ci siamo! Infatti  il presidente Pappalardo di ITA ci ha invitati a Roma insieme alla Regione per continuare sul modello di Pantelleria no che è un modello abbastanza riuscito e di questo si trova riscontro nei numeri.
“Veda quando mi sono insediato la prima cosa che ho detto è che il primo obiettivo che mi sono prefissato è quello di portare Pantelleria nel mondo ma a modo mio cioè metterla come eccellenza a bordo della compagnia di bandiera che porta il made in Italy  d’eccellenza in tutto il mondo. Questo il primo anno, questa stagione abbiamo lavorato diversamente, più sul digitale però la visione era quella giusta, la strategia ha funzionato Pantelleria ha trovato la sua giusta collocazione.”

Quindi cosa è cambiato?La visione, la visione di non un’isola di massa ma di eccellenza dove c’è un parco  nazionale l’unico della Sicilia al centro del mediterraneo che va preservato e quindi Pantelleria ha bisogno di un turismo consapevole e sostenibile ma sicuramente è un’isola che sa affascinare.”

E rispetto al progetto di Pantelleria zona franca, cosa ci dice?Questo è stato un cavallo di battaglia dell’amministrazione precedente, ma io credo che ancora non siamo pronti per quel passo.
“Questa conferenza parte con un presupposto se non possiamo riuscire su tutto lavoriamo quantomeno su un piano trasporti poi il resto a cascata ma intanto lavoriamo sui trasporti, trattando  questo come solo di frontiera: questo era l’obiettivo quindi aspettiamo ancora per avere la zona franca, ma su trasporti e sulla sanità dobbiamo cominciare a lavorare con la consapevolezza che governo regionale e governo locale riconoscano le Isole di Frontiera.”

Assessore, ma vuole spiegare ai nostri lettori che differenza c’è  tra Pantelleria e Ponza o Lipari? Perchè la prima dovrebbe essere isola di frontiera e la seconda no? “Di fatto non è che  è una diversificazione che già esiste: Pantelleria e Lampedusa sono due isole tra la Sicilia e l’Africa e sono gli ultimi  due punti di contatto tra l’Italia, anzi direi l’Europa, e il continente africano, con una lontananza dalla terraferma veramente enorme. Questa cosaci espone  più di altri territori a diciamo criticità che vanno anche trattate con una certa consapevolezza, si considerino per esempio i fenomeni migratori.
“Quindi riconoscimento come isole di frontiera significa che in termini di sicurezza, di difesa e anche di monitoraggio sul territorio quindi la presenza dello stato fa la differenza ecco perché l’inquadramento come isola di frontiera darebbe dei vantaggi quantomeno in termini di attenzione del governo.”
 
Ma adesso, rispetto ai collegamenti aerei, di cui si è parlato a lungo con i rappresentanti del settore, come siamo rimasti, perchè è la domanda che tutti si fanno? Ci sarà un miglioramento dell’attuale condizione? “Stiamo cercando di ottenere un collegamento bisettimanale diretto Roma Pantelleria diretto eccetera. La richiesta nostra è di  due tratte settimanali una il giovedì e una la domenica per fare in modo che i panteschi  possano partire tutti i giorni da Pantelleria, cioè tutti i giovedì da  Pantelleria e rientro la domenica, quindi chi da Roma deve venire con un giorno di ponte che sarebbe venerdì può arrivare giovedì e ripartire la domenica stessa cosa per i panteschi. Credo che questo sia un punto di svolta perché questo permetta ai nostri studenti anche che vivono tra nord e sud e centro Italia che con un viaggio di un’ora e mezza da Roma sono qua.

Abbiamo chiesto l’implementazione su un’implementazione aggiuntiva per rinforzare  Trapani abbiamo richiesto un interessamento importantissimo sulla rotta su Palermo che  collega la dorsale di Tirrenica con un incremento sostanziale fino a quattro voli al giorno per cinque giorni a settimana e in più il collegamento per Catania che rimane invariato, in più collegamento  per Roma di cui parlavamo. Quindi abbiamo chiesto in totale  un aumento del 17% della capacità attuale.

Assessore, come pantesco e come amministratore si sente soddisfatto di quello che si è detto oggi? “Allora io sono soddisfatto del fatto che ci sto mettendo tutto l’impegno possibile, comunque vada sono consapevole e non mi potrò rimproverare nulla perché perchè io ce l’ho messa tutta.
“Volevo scrivere tre paragrafi in più alla storia di Pantelleria che non sono mai stati scritti. Il primo paragrafo, l’ho già scritto, era quello di portare Pantelleria insieme alle eccellenze italiane a bordo della compagnia che rappresenta l’intero paese e farli conoscere in tutto il mondo e questo paragrafo già l’ho scritto l’anno scorso. 
“Ora me ne mancano due, il riconoscimento di Pantelleria e Lampedusa come isole di frontiera. Io dico, che la cosa sia fattibile senza pesare più di tanto sulle casse del paese, se si concentra su due argomenti, sanità e trasporti, riconoscendo le due isole, almeno a livello italiano.
“Il terzo paragrafo nella storia di Pantelleria è quello di riuscire a chiudere il cerchio con gli operatori e dire che a Pantelleria si può creare lo spirito per unire gli imprenditori e farli lavorare insieme. 
“Questa cosa è avvenuta a tre quarti, mi manca l’ultimo quarto, chiudere il cerchio con il via della stagione 2026 invece che 2% e 2,5% in più rispetto agli anni precedenti, vorrei chiudere almeno un 5% rispetto all’anno precedente.
“Chiuso questo io penso che sarei soddisfatto di un mandato politico perché, ripeto, io penso che se un politico deve incidere per  scrivere un pezzo di storia del territorio dove vive, se non ha lasciato nulla a posteri, non c’era visione.”

Mentre si parla e si progetta di nuovi tavoli tecnici con gli stessi protagonisti o loro rappresentanti, in maniera costante, continuativa, giriamo una notizia ancora come voce da corridoio da verificare: da qui a qualche mese si ripeterà Isole di Frontiera, ma l’argomento sarà quello della salute a Pantelleria e Lampedusa.

Il video integrale della conferenza:
 https://pantelleria.consiglicloud.it/meetings/QURHVjJKam5tQWs9

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Cultura

Sicilia alla Borsa mediterranea del turismo archeologico a Paestum. Pantelleria all’avanguardia per stanza del mare

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L’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana partecipa anche quest’anno alla Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum, in programma dal 30 ottobre al 2 novembre, giunta alla sua XXVII edizione. L’evento, tra i più prestigiosi del settore, rappresenta un punto di riferimento internazionale per la valorizzazione e la promozione del patrimonio archeologico e culturale.

«Essere presenti in questa vetrina – sottolinea l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – rappresenta un’occasione strategica per promuovere, in un contesto internazionale, la straordinaria ricchezza culturale della nostra Isola. Ma non solo: significa valorizzare i nostri siti e parchi archeologici, assieme alle tante iniziative, agli eventi e ai progetti che mettiamo in campo per rendere la Sicilia sempre più attrattiva e competitiva sul piano culturale e turistico. La cultura è un volano di sviluppo e di identità e il governo Schifani continua a investire per farne un motore di crescita e di promozione nel mondo».

La Regione sarà presente con uno stand istituzionale che ospiterà le attività dei musei, delle soprintendenze e dei parchi archeologici dell’Isola. All’interno dello spazio espositivo sarà allestita un’area dedicata agli incontri e alle presentazioni promozionali dei singoli istituti regionali. Nel corso dei quattro giorni della manifestazione saranno illustrate le nuove modalità di fruizione del patrimonio archeologico, i laboratori e le visite a cantiere aperto, le rassegne, gli eventi e le mostre culturali in corso e in programmazione, insieme con una selezione di progetti innovativi curati dagli uffici periferici del dipartimento regionale dei Beni culturali.

Particolare attenzione sarà riservata alla Soprintendenza del Mare, che presenta una proposta all’avanguardia per la fruizione degli itinerari culturali sommersi della Sicilia. Visitando la “Stanza del mare” i visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva nei fondali di Pantelleria, Ustica e Acitrezza, attraverso visori “Oculus” e immagini spettacolari realizzate in tecnologia 3D 360°. Il percorso sarà arricchito dai suoni del mare e dalla narrazione di un subacqueo che guiderà il pubblico alla scoperta dei siti archeologici e dei reperti custoditi nelle profondità marine.

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Trasporti

Parco Nazionale di Pantelleria e Comune a TTG e Stati Generali: una sinergia che crea opportunità di sviluppo

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Buone pratiche e nuove proposte per la crescita del territorio

È stata una settimana particolarmente intensa quella che si è appena conclusa. Rappresentanti del Parco Nazionale di Pantelleria e del suo Comune hanno partecipato attivamente a due importanti incontri che hanno acceso i riflettori sulla Perla Nera del Mediterraneo: il TTG Travel Experience a Rimini e gli Stati Generali delle Isole Minori Marine a Lipari. Due incontri che hanno messo al centro del dibattito Pantelleria. Una terra di frontiera più vicina all’Africa che alla Sicilia, che più di altre ha bisogno di attenzione verso il turismo e verso i problemi legati all’insularità.

Pantelleria al TTG di Rimini

Il TTG, appuntamento di riferimento per la promozione turistica mondiale, ha visto confrontarsi operatori internazionali del comparto per individuare nuovi contatti, ispirazioni e tendenze. E Pantelleria c’era, con il suo iconico “stand dammuso”, che non ha bisogno di frecce e insegne, ma che già da lontano mostra un’identità forte e caratterizzante di un territorio unico. Un’isola che non è un semplice puntino sulla carta geografica, ma un continente che racchiude in sé tante ricchezze. “Pantelleria è mare, ma è anche terra. Pantelleria è natura. Pantelleria è storia, è archeologia, è termalismo, è pietra” ha detto Adele Pineda, vicesindaco dell’isola. “La passione per Pantelleria nasce dalla semplicità degli umani” ha detto Italo Cucci, Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale. “Gli umani che hanno costruito i muretti a secco dei quali si dice che, messi per il lungo, sono lunghi come la muraglia cinese. Gli umani che hanno inventato l’alberello diventata creatura dell’Unesco. … Pantelleria si può tradurre in tanti modi, anche nell’isola del vento allora le viti sono alte così, i capperi bisogna quasi sdraiarsi per poterli tirare su. È un mondo tutto particolare dato alla natura. … il Continente Pantelleria ha delle offerte incredibili e spiega perché poi, chi ci viene, finisce per diventare un appassionato”.

Il TTG è stata una vetrina perfetta per mostrare le unicità dell’isola, ma anche occasione molto importante per stringere nuove “alleanze” e rafforzare quelle già esistenti per arricchirne l’offerta turistica. “Un’economia, quella legata al turismo, che a cascata porta vantaggi su tutti gli operatori del territorio che hanno capito che investire sulle campagne di volo su Pantelleria significa aumentare il flusso turistico e dare benefici a tutti” ha affermato Fabio Casano, rappresentante degli albergatori e degli operatori turistici dell’isola.

Pantelleria agli Stati Generali

Ma Pantelleria non è solo natura e turismo. È un popolo che vive 365 giorni l’anno le difficoltà dell’insularità.
Gli Stati Generali delle Isole Minori Marine sono stati un’importante occasione di confronto e approfondimento proprio sulle tematiche dei territori insulari. Terre belle ma fragili. Luoghi di straordinaria bellezza, custodi di antiche tradizioni ed equilibrio unico tra uomo e natura che convivono con profonde fragilità, dovute principalmente all’isolamento. E Pantelleria c’era, con il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale Italo Cucci e con il suo primo cittadino Fabrizio D’Ancona. Italo Cucci ha sottolineato le bellezze dell’isola, narrate in ben 126 libri. Un’isola fatta di “vulcani buoni che creano un ambiente straordinario”, “terra dove esiste un lago in cui un team di ricercatori internazionali ha scoperto l’origine della vita” e dove Gabriel García Márquez prese appunti per ricavare un racconto. Lo scrittore, vedendo Neil Amstrong scendere sulla superficie lunare disse “la Luna è qui”. Italo Cucci, oltre alle bellezze dell’isola, ha sottolineato l’importanza di avere un Parco Nazionale. “Il Parco Nazionale consente a Pantelleria di avere qualcuno che lavori insieme al Comune. Un rapporto felice quello tra Parco e Comune, nell’operare insieme, e questa è una garanzia perché il Parco è il Governo”.

Il primo cittadino Fabrizio D’Ancona ha invece sottolineato, molto duramente, le criticità dell’isola che è “territorio della Repubblica”.

Criticità che nascono dal sistema trasporti. “La continuità territoriale tanto decantata crea sui nostri territori un effetto domino devastante che solo chi vive il territorio 365 giorni l’anno può comprendere” ha detto D’Ancona. Nell’isola c’è un “cortocircuito tra le reali necessità e quello che invece è in essere”. Il primo cittadino ha quindi consegnato a

Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, un documento con proposte operative da seguire all’interno dei piani istituzionali per arrivare a coprire i gap presenti sui territori insulari minori. “La Costituzione Italiana stabilisce una serie di parametri che valgono per tutti i cittadini della Repubblica”. Ma secondo D’Ancona, se si analizza la realtà, “ci sono due categorie di cittadini: cittadini di serie A e cittadini di serie B… Questo è il quadro attuale delle cose”.

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