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Cronaca

L'associazione Barcaioli di Pantelleria spiega il nuovo assetto del Porto Vecchio

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A seguito dell’inizio delle operazioni di bonifica, messa in sicurezza e riassetto del porto  di Pantelleria (leggi anche: Pantelleria Centro, sgombero delle barche dal Porto Vecchio) c’è tuttavia chi trae un filo di sollievo, dopo mesi di richieste.
Così ci scrive Michela Silvia, rappresentante di Ecoitaliasolidale e coordinatrice del Circolo di ”Diventerà Bellissima”:
“A fine marzo sono stata contattata da alcuni proprietari di natanti in legno barche tradizionali) che lamentavano la presenza di questa concessione demaniale del porto di Pantelleria.
“Ancora la concessione non era stata avviata perché mancavano le ultime due firme che la avrebbero reso attiva e valida.
“Ho preso a cuore la situazione e ho cominciato a seguire la situazione con Ecoitaliasolidale (associazione nazionale ambientalista che ha sede a Roma con il Presidente Piergiorgio Benvenuti). Il mio presidente si é subito attivato, firmando una lettera indirizzata alla Capitaneria di Porto  di Pantelleria.
“Fui invitata ad un incontro, il 9 Aprile in Capitaneria, dove proposi all’ex comandante del nostro distaccamento, Sergio Peluso, un progetto di rivalutazione gozzi e arte marinaresca, affinché queste barche fossero inserite nel patrimonio culturale di Pantelleria.
“Il progetto all’istante era piaciuto e mi prodigai quindi a far nascere l’associazione Barcaioli, cautelando i gozzi e le tradizioni , ma nel frattempo la concessione ottenne parere favorevole dalla Regione e dal demanio e di conseguenza ci si trovava di fronte ad una brutta situazione: le barche,  avrebbero dovuto abbandonare la banchina dove per tanto tempo avevano mantenuto un approdo, per dar spazio a dei pontili dopo una bonifica del fondale.
Nata l’associazione, andavo avanti con l’idea non di abbattere la concessione, ma di poter far terminare dignitosamente la stagione estiva a questi Barcaioli.
“Nuovamente, Ecoitaliasolidale firma una lettera che viene inviata alla Capitaneria di Porto e alla ditta che ha ottenuto la gestione (si tratta di atto formale che implica un utilizzo di 20 anni).
“Venivo convocata dal nuovo comandante,  che, come il predecessore, è una persona disponibilissima e cortese!
“Cercavamo insieme una soluzione che fosse per i Barcaioli la migliore, ma che allo stesso tempo non intralciasse la concessione.
“Così, si decideva che le barche rimanessero su quella banchina fino a fine estate in attesa della bonifica fondale.
“Ma il primo di settembre veniva comunicato che era giunto il termine e che le barche entro il 10 sarebbero dovute dislocare.
“Quindi, con sette barcaioli ci siamo recati dal sindaco Vincenzo Campo,  nonostante l’interesse e la sua disponibilità non sapeva come risolvere il disloco dei natanti.
“Così, tornavamo in Capitaneria subito dopo e il comandante sempre attivo, ribadiva di voler trovare sistemazione, almeno fino a fine ottobre.
Ma dentro di me ero convinta di non aver ottenuto nulla, il giorno dopo andavo in regione, in Assessorato ambiente e territorio, per incontrare l’Assessore Cordaro e il funzionario Mario Scirè. Dal confronto si giungeva alle conclusione che le barche vanno tutelate perché appartengono alla tradizione e sono le barche che come le lance hanno avuto come realizzatore il maestro d’ascia Chicco Valenza.
“Le barche, sono, ora approdate in attesa del termine dei lavori, sulla banchina che ospita anche le lance pantesche, ma l’associazione Barcaioli chiede alla ditta “Rizzo /d’Ancona”di ritornare sulla banchina L1, pagando un minimo di canone di occupazione specchio d’acqua.
Siamo ora in attesa di riportare le barche nello specchio di mare di quella banchina.”

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Pantelleria, nuova bomba rinvenuta a Monte GIbele. L’ordinanza del sindaco

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Interdizione  dei sentieri

Il Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona ha emesso in queste ore ordinanza di interdizione di Monte Gibele, per il rinvenimento di ordigno bellico.

Cos’ recita l’atto sindacale:

PREMESSO che è stata rilevata la presenza di un ordigno bellico inesploso e potenzialmente efficiente nel territorio del Comune di Pantelleria, in località Monte Gibèle (coordinate geografiche 36°46’35.4”N – 12°00’52.7”E);
CONSIDERATO che le operazioni di bonifica del residuato bellico rientrano nelle competenze del personale militare specializzato del Genio Guastatori, che interverrà secondo un programma operativo che sarà definito e comunicato a breve;
RITENUTO necessario ed urgente, a tutela dell’incolumità pubblica e privata e della sicurezza di persone, animali e cose, disporre l’immediata interdizione dell’area interessata fino al completamento delle operazioni di bonifica…

ORDINA 1. l’immediata interdizione dell’area ubicata in località Monte Gibele, lungo il tratto del sentiero CAI n. 971 dalle coordinate 36°46’32.4”N – 12°00’37.4”E fino all’intersezione con i sentieri CAI n. 971 e n. 977 (coordinate 36°46’42”N – 12°01’05”E);
È fatto divieto a chiunque non autorizzato di accedere all’area fino al completamento delle operazioni di disinnesco, bonifica e rimozione dell’ordigno bellico.

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