Cronaca
L’Assessore Regionale Razza invitato a Pantelleria per il Punto Nascite. Le considerazioni di “Diventerà Bellissima”

Nota stampa di Diventerà Bellissima sul Punto Nascite che riceviamo e pubblichiamo integralmente
Era doveroso da parte di Diventerà Bellissima mettere al corrente la cittadinanza delle azioni che il movimento , che su quest’isola rappresenta il Presidente Della Regione Nello Musumeci, sta portando avanti, affinché si possa trovare una possibile soluzione al problema Punto Nascita. Altrettanto doveroso è ricordare che sin da sempre ci siamo battuti e abbiamo esternato il nostro pensiero, mettendo in evidenza che le deroghe permesse in tutti questi anni, avrebbero portato a ciò che tutti volevamo evitare, ossia la chiusura definitiva del reparto. Avevamo nel mese di novembre sottoposto il problema all’attenzione di tutti, la stessa coordinatrice di Diventerà Bellissima, Michela Silvia, delegata provinciale alla Famiglia, disabilità e politiche sociali, si era recata presso gli uffici ASP (TP) interfacciandosi con il Dirigente Sergio Consagra, cercando di trovare soluzioni alle nostre emergenze e sollecitando la sua venuta sull’isola, cosa avvenuta in data 5 dicembre, giornata in cui lo stesso, dopo un sopralluogo, riuscì a farsi un’idea di ciò che la coordinatrice aveva relazionato. A Gennaio 2020, ci siamo ritrovati di fronte ad una nascita, la prima avvenuta quest’anno a Pantelleria. La prima domanda venne rivolta apertamente da Michela Silvia, sia all’Amministrazione e sia al medico ginecologo, che sicuramente e non lo mettiamo in dubbio, aveva messo in primo piano l’aspetto umanitario facendo portare al termine questa gravidanza a Pantelleria.
Ad oggi nessuna azione da parte dell’amministrazione viene registrata, se non solo cercar di tirar fuori di casa le persone per manifestare. Mi chiedo contro cosa e contro chi dovrebbero manifestare. Una manifestazione ha valore se la si rende mediatica, cercando di portare a livello nazionale il problema, considerando anche il” no” ricevuto dal Ministro alla richiesta da parte del nostro assessore Razza di un’ulteriore deroga su Pantelleria.
Siamo certi che come tutte le altre manifestazioni avvenute, anche questa manifestazione lascerà un invisibile ricordo. Ci siamo mossi quindi, scrivendo e sollecitando l’ASP affinché si possa organizzare un incontro, in presenza del nostro Assessore Ruggero Razza, a prenderne parte saranno anche alcune rappresentanti del comitato delle gestanti. Abbiamo inoltre esteso l’invito al nostro medico ginecologo Dottor. Giuseppe Turco. Questa nostra azione è stata sostenuta da tutto il Cdx presente sull’isola, e vogliamo rassicurare i cittadini che l’assessore Regionale alla salute Ruggero Razza è stato invitato a Pantelleria per affrontare la problematica ed incontrare i cittadini.
Visto il momento di allerta che stiamo vivendo, la sua venuta è stata posticipata a dopo il 15 di marzo.
Economia
Oltre 1,5 milioni ai centri antiviolenza. Albano: «Promuoviamo la cultura del rispetto»

Oltre un milione e mezzo di euro per la gestione dei centri antiviolenza iscritti all’albo regionale o che hanno ottenuto l’autorizzazione al funzionamento. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha emanato un decreto, rivolto ai Comuni, per erogare i contributi destinati a coprire i costi sostenuti, o ancora da sostenere, delle strutture nel periodo tra novembre 2024 e ottobre di quest’anno. Le risorse provengono dalla quota assegnata alla Sicilia dal governo nazionale del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Per accelerare il trasferimento delle somme, l’assessorato ha deciso di avvalersi delle amministrazioni comunali.
«Investire sulle strutture e sui servizi di supporto è un passo essenziale per promuovere una cultura del rispetto e della tutela dei diritti di tutte le donne – dice l’assessore Nuccia Albano – contribuendo a costruire una comunità più sicura, inclusiva e solidale. Considerato che i costi dei centri antiviolenza possono differenziarsi a seconda dell’area geografica e della loro attività, abbiamo ritenuto opportuno acquisire il fabbisogno delle spese relative a un preciso periodo, fermo restando il limite massimo di contributo di 50 mila euro per ciascuna struttura. Il governo Schifani continuerà a lavorare con impegno affinché ogni donna possa trovare un riferimento stabile e una rete di protezione efficace, perché nessuno debba più subire in silenzio violenza o discriminazione».
Ciascuna amministrazione comunale dovrà presentare un prospetto delle spese redatto dal centro antiviolenza presente sul proprio territorio, così da consentire al dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali di procedere al riparto delle somme. I Comuni dovranno trasmettere la documentazione tramite Pec, entro il prossimo 15 ottobre, all’indirizzo: dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it.
Il decreto è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo
Cronaca
ON. Ida Carmina (M5s) “Vergognoso attacco alla Flotilla : il Governo alzi la testa e pretenda verità e garantisca protezione ”

“Mentre le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla pronte a salpare da Catania si
preparavano a partire, da Tunisi arriva la notizia di un episodio gravissimo e
inquietante: un’esplosione ha colpito la Family Boat, nave principale della missione
umanitaria, con a bordo attivisti come Greta Thunberg e membri del comitato
direttivo.
Secondo le prime ricostruzioni diffuse dalle autorità tunisine, l’incendio sarebbe
partito dall’interno. Eppure, i video circolati in queste ore dimostrano chiaramente
che la nave è stata colpita dall’alto, presumibilmente da un drone. Un attacco vile e
inaccettabile contro chi porta aiuti umanitari, che dovrebbe suscitare una condanna
unanime e senza ambiguità. A rendere ancora più fosco lo scenario è il ritrovamento,
nel Mediterraneo, di un enorme relitto di oltre cinque metri, di natura ancora
sconosciuta, sul quale il Ministero della Difesa continua a mantenere un silenzio
colpevole ed evasivo.
Tutto ciò avviene nel cuore del Canale di Sicilia, a ridosso delle nostre coste,
lasciando cittadini ed istituzioni in uno stato di sconcerto e profonda preoccupazione.
Alta è la tensione in Sicilia e nella provincia di Agrigento, già in passato esposta a
pericolo per le tensioni in Medio Oriente e che non dimentica l’ attacco missilistico
libico contro Lampedusa in risposta alla crescente tensione tra la Libia e gli Stati
Uniti del 15 aprile 1986 in cui solo per caso fortuito i due missili lanciati da Gheddafi
caddero in mare, senza causare danni o vittime
A fronte di questi eventi, non bastano frasi di circostanza o il silenzio imbarazzato
delle istituzioni. L’Italia deve alzare la testa, esigere immediatamente verità e
chiarezza sull’accaduto, garantire copertura diplomatica e protezione politica
all’intera missione umanitaria e tutelare in ogni sede i cittadini italiani coinvolti . Non
si può restare indifferenti mentre nel Mediterraneo vengono colpite navi umanitarie,
mentre si rischia di trascinare le nostre acque e il nostro Paese in scenari di tensione
internazionale senza precedenti. Il Governo non può più voltarsi dall’altra parte:
pretenda verità, assuma le proprie responsabilità e difenda con coraggio la dignità e la
sicurezza dell’Italia e dei suoi cittadini”. Lo afferma con una nota la deputata del
Movimento 5 Stelle, Ida Carmina.
Ambiente
DENUNCIATI PER AVER CACCIATO SPECIE PROTETTE E SEQUESTRATE LE ARMI. SALVATO DA MORTE CERTA ANCHE UN BARBAGIANNI FERITO

DENUNCIATI PER AVER CACCIATO SPECIE PROTETTE E
SEQUESTRATE LE ARMI. SALVATO DA MORTE CERTA ANCHE UN
BARBAGIANNI FERITO
I Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo – Nucleo Cites –
Distaccamento di Trapani, nell’ambito di controlli mirati alla vigilanza sul corretto esercizio
del prelievo venatorio sul territorio provinciale, hanno denunciato due cacciatori per
l’abbattimento di specie protette.
I militari, durante i controlli svolti nei comuni di Mazara del Vallo, Castelvetrano e Marsala,
hanno sanzionato una persona per il mancato aggiornamento del proprio tesserino e
denunciato altre due persone – ai quali venivano sequestrati 2 fucili calibro 12 e relativo
munizionamento – per aver cacciato specie protette appartenenti al Columba livia
(piccione selvatico) e Streptoelia treptopelia decaocto (tortora dal collare orientale).
Nel corso dell’attività i militari hanno inoltre dato assistenza ad un esemplare di Tyto alba
(barbagianni) che, denutrito e con un’ala rotta da giorni, è stato portato presso il Centro di
Recupero Fauna Selvatica di Ficuzza (PA), ove è stato visitato e alimentato.
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