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L’asino di Pantelleria diventa educatore e guida turistica. Il Parco incontra esperti di asineria didattica

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L’asino pantesco diventa educatore, animatore territoriale e guida turistica. Il Progetto dell’Ente Parco incontra la trentennale esperienza degli esperti dell’Asineria didattica di Reggio Emilia

 

Un week end dedicato all’asino pantesco quello appena trascorso che ha visto l’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria accogliere sull’isola Massimo Montanari, educatore dell’Asineria didattica di Reggio Emilia. La sua presenza ha rappresentato il primo passo del percorso di collaborazione che coinvolgerà l’associazione Lento Vagare, finalizzato alla valorizzazione e tutela degli asini panteschi attraverso percorsi di cura degli animali, di avvicinamento all’uomo, sensibilizzazione e informazione.

Al Centro Visite Museo Geonaturalistico di Punta Spadillo, sabato pomeriggio, i rappresentanti del Parco hanno organizzato un incontro tra esperti, operatori, guide e la cittadinanza per conoscere le attività che coinvolgeranno gli asini panteschi.

La loro presenza a Pantelleria, ha spiegato il presidente del Parco, Salvatore Gabriele, è stata possibile grazie alla sinergia con la Regione e l’allevamento di San Matteo a Valderice, che ha consentito, lo scorso anno, il ritorno al contesto di origine dell’asino pantesco.

Sarà l’associazione Lento Vagare, rappresentata per l’occasione da Giovanni Oddo e Michela Silvia, ad occuparsi con gli altri soci del benessere e della cura degli animali nonché delle attività progettuali che le vedranno protagoniste. Fra queste ci saranno i laboratori per i più piccoli e il trekking da soma, attività sperimentata domenica mattina che ha visto l’asino pantesco nel ruolo di vera e propria guida nel percorso da Punta Spadillo a Gelfiser.

È lui che diventa il “condottiero” dell’attraversamento dei sentieri, dettando i tempi del passo che il gruppo dovrà seguire. È questo il vero senso della sua interazione con l’uomo e con i bambini, per sensibilizzarli alla cultura degli animali: vederli in chiave moderna, lontana dall’ottica dello strumento di lavoro, ma quale animale capace di educare l’umano alla sua caratteristica lentezza che è riflessività.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Pantelleria, seminario di aggiornamento su contenuti scientifici per le guide ufficiali del Parco

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Dall’approfondimento di tematiche sulla botanica alle strategie di team building, alle escursioni per confrontarsi sul campo. È questa la sintesi del programma del corso di aggiornamento proposto dall’associazione guide ufficiali Parco Nazionale Isola di Pantelleria, che si è tenuto lo scorso weekend sull’isola di Pantelleria, e che ha visto la partecipazione di circa quaranta guide escursionistiche ambientali locali e non.

L’obiettivo dell’iniziativa che l’Ente Parco ha supportato, oltre che l’aggiornamento professionale con l’acquisizione di crediti riconosciuti, vuole essere l’arricchimento di conoscenze scientifiche che rendano le guide attenti osservatori dell’ambiente ed educatori dei visitatori nella fruizione turistica; figure professionali in grado di coniugare il rispetto ambientale e la valorizzazione dello stesso patrimonio naturale. Il loro ruolo, infatti, è funzionale al monitoraggio costante della vegetazione e dell’ecosistema, che deve essere arricchito da un dialogo condiviso fra tutti i soggetti che operano sul territorio dell’isola, coinvolgendo anche appassionati e turisti.


A partire da questa prima esperienza formativa, per fornire ulteriori strumenti conoscitivi, il Parco intende mettere a disposizione delle guide ufficiali tutte le informazioni e gli aggiornamenti raccolti nei progetti di ricerca avviati da Istituti e Università, che possono accrescere il loro bagaglio di competenze per offrire un’esperienza immersiva completa nell’ambiente di Pantelleria.

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Pantelleria, 1° meeting associazione guide Parco

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Primo incontro di confronto e formazione per le guide della neo nata Associazione Guide Parco Nazionale Isola di Pantelleria.

I lavori sono stati aperti, sabato, dal presidente dell’associazione Giuseppe Di Giorgio, da Nanni di Falco coordinatore Sicilia dell’AIGAE e dal presidente del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, Salvatore Gino Gabriele che, nel portare i saluti del direttore Sonia Anelli, ha espresso apprezzamento per la neonata  associazione e per il lavoro, importante per la promozione e la tutela del territorio.

Al termine dei saluti i lavori hanno avuto inizio  con la relazione del presidente seguito dall’intervento di Beatrice  Fassi e Sebastiano Mazzarino sulla comunicazione seguito dall’intervento di Luca Vernocchi su team building e dinamiche di gruppo. Dopo la pausa pranzo ha avuto inizio il corso, in aula, di botanica dell’isola di Pantelleria tenuto dal Dott. Alfonzo La Rosa conclusosi questa mattina con la parte sul campo.

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Pantelleria, Guardia Costiera segnala presenza di Velella Vella in porto e coste: le precauzioni

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GUARDIA COSTIERA PANTELLERIA: RILEVATA PRESENZA VELELLA VELLA IN PORTO E NELLE ZONE COSTIERE

La Guardia Costiera di Pantelleria nell’ambito delle attività di pattugliamento del territorio e degli specchi acque di competenza ha rilevato, e ci tiene ha farlo sapere a quanti usufruiscono del bellissimo mare isolano, un’importante presenza di Velella Vellella.

Ecco chi è la Velella Vella e cosa fare in caso di contatto

La Velella velella, detta anche barchetta di San Pietro o di San Giovanni, è una colonia di idrozoi della famiglia Porpitidae da un intenso colore blu molto bella da vedere. Spesso viene ritrovata in tutti gli oceani, sulle rive o al massimo a 1-2 cm di profondità nell’acqua, con una preferenza per le acque calde o temperate. Come gli altri cnidari (celenterati), Velella velella è un animale carnivoro.

Le tossine della Velella vella

Le precauzioni: cosa fare in caso di contatto

Cattura la sua preda, generalmente plancton, tramite i tentacoli che contengono delle tossine.
Queste tossine, pur essendo efficaci contro la preda, sono innocue per gli esseri umani, poiché non riescono a penetrare nella pelle e non causano nessuna reazione alla cute dell’uomo. Ciò detto, è comunque preferibile evitare di toccarsi gli occhi dopo aver avuto contatti con una Velella Velella.

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