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Pantelleria

Lance pantesche: i corsi del Circolo Velico Isola di Pantelleria

Giuliana Raffaelli

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Le attività del Circolo Velico si sono arricchite di un nuovo corso, o meglio di un “praticantato” sulle lance pantesche. Quella delle lance è una tradizione importante dell’isola che purtroppo, negli ultimi anni, era andata via via diminuendo di importanza.

 Ci racconta Alberto Zaccagni, istruttore e professionista in tutti i campi della vela con all’attivo partecipazioni ai mondiali in questa disciplina.

“Stiamo facendo il massimo per far rinascere la cultura di queste barche perché crediamo fortemente che sia importante per l’isola. Le lance sono diventate una icona, a pari del dammuso o del cappero, e perderle sarebbe davvero un peccato. Non avendo più gli equipaggi a poterle gestire si è pensato come Circolo di fare queste prove la domenica mattina. Abbiamo iniziato con gli adulti che avevano già fatto parte degli equipaggi ma senza la responsabilità di armare e timonare la barca.

“Questo corso vuole infatti fornire quelle conoscenze, sia marinare che tecniche, necessarie per creare persone autosufficienti che possano armare, uscire e, un domani, partecipare alle regate. Le regate sono sempre la massima ambizione di tutti. Parallelamente ai ragazzi (abbiamo mirato a un target tra 25 e 35 anni per creare una nuova generazione di giovani che potrebbe gestire o addirittura diventare proprietaria di lance) si sono affiancati alcuni bambini che hanno fatto i corsi sugli Optimist e che si sono distinti per la loro dedizione e la spontanea predisposizione alla vela. Molti di loro si sono rivelati entusiasti di stare su una lancia: hanno addirittura armato le vele e timonato, cosa non scontata per un bambino piccolo e una barca così «grandicella». Dopo aver appreso i primi rudimenti, si sono rivelati molto validi e per nulla impressionati anche in condizioni meteo-marine non ottimali. Ci auguriamo a settembre di poter fare anche qualche regata con questi nuovi allievi con l’obiettivo, un domani, di avere nuovi armatori per ricreare quei momenti di enorme successo del passato”

I corsi, essendo rivolti soprattutto ai panteschi che lavorano, si svolgono la domenica mattina alle 10.

Le lezioni iniziano con una parte teorica nella quale vengono forniti i rudimenti della vela, partendo dalla nomenclatura della barca.

“Per andare in barca a vela bisogna imparare una «nuova lingua» perché ogni cosa ha una terminologia appropriata. Quando si danno gli ordini, chi li esegue deve sapere chiaramente quale manovra deve fare” continua Zaccagni“Viene come è fatta una barca e come si comporta a seconda della sua forma, della deriva e dell’armatura velica. E si descrivono le manovre per concludere con le andature a seconda delle condizioni del mare. Poi si entra nel vivo: si arma la lancia e si inizia con la pratica. Gli allievi si mettono alla prova nei tre ruoli fondamentali: fiocco, randa e timone, alternandosi e compiendo tutte le manovre, imparando a fare virate, strambate, orzando, poggiando e regolando le vele”.

L’obiettivo del corso è che gli “allievi” riescano ad armare una lancia e a uscire anche da soli ogni qualvolta ne abbiano tempo e voglia.

E obiettivo, forse ancor più ambizioso, è quello di far crescere negli armatori il desiderio di tornare in mare e partecipare alle future regate, magari già a settembre.

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

Pantelleria

Pantelleria, il Circolo Velico annuncia il calendario della stagione 2022: tanti eventi e tanto mare tutto da vivere

Direttore

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Lance Pantesche

Lo scorso anno conquistava il 58° posto sui 751 club italiani e il 4° tra le scuole della Sicilia

 

Il Circolo Velico Isola di Pantelleria, alla sua terza stagione velica, annuncia il calendario delle attività marinare, per l’anno in corso 2022.

Si è cominciato dal mese di aprile, per chiudere con le ultime regate nel mese di novembre.

Ecco il calendario nel dettaglio:

L’associazione sportiva già solo nel secondo anno di attività mieteva successi straordinari, indirettamente goduti dall’intera isola di Pantelleria

Riportando un nostro articolo del scorso anno, ricordiamo  che  il Circolo si è posizionato

“al 58° posto sui 751 club italiani e al 4° tra le scuole veliche di tutta la Sicilia.

Grandi numeri, grandi risultati che così commenta il suo presidente, Daniele Alongi: “A soli due anni di attività abbiamo raggiunto un risultato incredibile, che ci rende molto orgogliosi e soddisfatti, ma sappiamo che c’è ancora molto da fare.

“Numeri importanti, anzi impressionanti, specie per una realtà poco strutturata coma quella di Pantelleria. Abbiamo realizzato 150 corsi vela, con una sessantina di ragazzi alla settimana che frequentavano i vari corsi. Abbiamo partecipato a due gare fuori dall’isola a Marsala e Favignana.”

Numeri e piazzamenti straordinari ottenuti con grande sforzo e lavoro da parte di tutto il direttivo e gli istruttori, ma anche agli allievi giovani e non che si sono appassionati a questo meraviglioso sport che porta ogni volta a misurarsi, ad impegnarsi divertendosi.

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Per contatti con il Circolo Velico Isola di Pantelleria  web: www.circolovelicoisoladipantelleria.it email: circolovelicopantelleria@gmail.com Cell. 348 3316 117 – 366 9548 647 

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Pantelleria

Pantelleria, Intervista doppia a Parisi e Ferrante, pronti per la Marathon di Milano – Video

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Li abbiamo catturati e sequestrati  i due corridori di Pantelleria e, nei locali concessici graziosamente da Il Tikirriki, li abbiamo sottoposti a intervista doppia.

Simone Parisi e Dario Ferrante si sono prestati con la loro verve, il loro sorriso che li accomuna e quella nota di riservatezza che viene davanti ad una telecamera.

Con l’aiuto prezioso del Presidente della Pantelleria Outdoor, Gianfranco Misuraca, abbiamo condotto questo confronto divertendoci e immaginando i nostri incredibili atleti con le loro pettorine, insieme allo start,  il 3 aprile prossimo nella 20ª Marathon di Milano.

Una decina di domande semplici, biografiche e secche, fino all’ultima: “Chi vincerà dei due la gara?”

Ma seguite il video per arrivare alla risposta.

 

 

Marina Cozzo

 

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Ambiente

Pantelleria, Carabinieri Forestali intensificano i controlli: elevate sanzioni

Redazione

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PANTELLERIA: STRETTA SUI RIFIUTI. CONTROLLI E SANZIONI DEI

CARABINIERI FORESTALI

Si intensificano i controlli del Carabinieri Forestali di Pantelleria a contrasto dell’abbandono di rifiuti sul territorio dell’isola. Nelle ultime settimane sono stati perlustrati diversi siti, alcuni ricadenti in aree di elevato pregio ecologico e naturalistico, deturpati dalla presenza di cumuli di rifiuti di vario genere, quali scarti di lavorazioni edili, buste in plastica, parti di suppellettili, elettrodomestici vetusti rientranti nella categoria R.A.E.E., rottami ferrosi e lamierati, etc.

L’attenta ispezione dei materiali rinvenuti sommata ad ulteriori elementi indiziari raccolti dai militari, consentivano di rintracciare i soggetti che, a vario titolo, risultavano responsabili dell’abbandono di rifiuti urbani e speciali sul suolo, nei cui confronti sono scattate le sanzioni. Nell’ambito della stessa attività si rivenivano anche diverse carcasse di autoveicoli in evidente stato di abbandono, depositate in modo incontrollato sul suolo, il cui mancato conferimento presso un centro di raccolta autorizzato ai sensi del D. Lgs. 209/2003 comportava l'applicazione della sanzione ai rispettivi proprietari.

Per tutti i soggetti coinvolti, infine, scatteranno i provvedimenti delle autorità, che si tradurranno nell’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi a spese degli stessi trasgressori. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

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