Attualità
L’acqua un bene prezioso, ma a Pantelleria un pò di più – Al convegno del Rotary l’intervento di Gaetano Bonomo
Si è svolto ieri pomeriggio, negli ambienti della Sala Consigliare del Comune di Pantelleria, per suo stesso patrocinio, un convegno organizzato dal Rotary Club isolano, avente come argomento: “Acqua risorsa fondamentale per la vita.”
La compagine associativa isolana ha voluto questo incontro, perchè se l’acqua è un bene prezioso a Pantelleria lo è ancor di più.
E si è trattato di un incontro molto illuminante sotto diversi profili: sia per l’impeccabile organizzazione del Club pantesco, sia per gli oratori coinvolti.
Dopo le convenevoli aperture del Presidente Roberto Greco e del Prefetto Enza Pavia, sotto la regia di Mariano Rodo, moderati da Samuela Guida, si sono alternati gli Ing. Andrea Virdis e Roberto Meloni, dr. Mariano Bresciani; geom. Salvatore Gambino; resp. del Servizio Idrico del Comune di Pantelleria; infine, Gaetano Bonomo, direttore del dissalatore isolano.
Questi, in trent’anni di lavoro ed esperienza sul settore ha saputo porgere all’auditorio attento la genesi del dissalatore di Pantelleria.

Ed ecco l’intervento di Gaetano Bonomo:
Sono Perito Elettrotecnico ed Esperto in Gestione dell’Energia (EGE), responsabile e coordinatore di: S.MED.E. Pantelleria spa Azienda che produce e distribuisce l’energia elettrica a Pantelleria e SAP1 scrl azienda che dissala e mineralizza l’acqua mare per il fabbisogno dell’Isola di Pantelleria.
Da Rotariano sono onorato di partecipare a questo evento dedicato, all’acqua, elemento insostituibile per la vita a cui sono anche legato professionalmente da oltre 30 anni. Questo evento quasi coincide con la giornata mondiale dedicata all’acqua istituita dall’ONU il 22 Marzo 1992, dove si realizzano momenti di riflessioni a livello mondiale per evitare sprechi e un utilizzo sempre più consapevole.
A Pantelleria l’acqua è stata da sempre considerata un elemento prezioso da custodire e preservare. Nel mio bagaglio di vita e di esperienza, da residente dalla nascita a Pantelleria molti sono i ricordi legati al pensiero di risparmiare l’acqua ancora oggi rimasti indelebili.
Le cisterne
Ricordo che quando si parlava di nuove costruzioni, una particolare attenzione veniva posta sempre nella costruzione delle cisterne, contenitore fondamentale per la sopravvivenza familiare. Basti pensare che l’autoclave, per una buona casistica, viene ancora collegato direttamente ad un serbatoio posto sul tetto per dare l’acqua all’impianto in caduta e non in pressione per evitare sprechi
Noi Panteschi siamo stati da sempre abituati ad evitare sprechi e l’insegnamento è stato trasferito anche ai cosiddetti turisti.
La raccolta dell’acqua piovana
La pratica della raccolta dell’acqua piovana è ancora utilizzata soprattutto nelle contrade. A Pantelleria Centro, già negli anni 70, esisteva un acquedotto alimentato con acqua salmastra proveniente dal pozzo “Valenza”. L’acqua potabile, invece, arrivava con una nave dedicata: la cosiddetta bettolina.
I dissalatori: i primi impianti, le difficoltà, gli ammodernamenti
Ma ad un certo punto sono stati costruiti i dissalatori, oggi presenti in due siti a Maggiuluvedi e a Sateria
Impianto di Maggiuluvedi
L’impianto di Maggiuluedi è il primo a essere costruito su iniziativa della Cassa per il Mezzogiorno, nel 1969 dalla Ditta Americana Jonics. L’acqua di alimentazione è quella del pozzo Valenza.
L’impianto viene completato nel 1975 la tecnologia utilizzata è l’E.D. (l’elettrodialisi): un processo in cui l’acqua passa attraverso una serie di circuiti elettrici costituiti principalmente da una membrana cationica corrispondente al polo negativo e una membrana anionica corrispondente al polo positivo cedendo in questo passaggio ioni salini ed effettuando così il processo di dissalazione.
La produzione massima progettuale era pari a circa 1.000/mc giorno. Per essere funzionale l’acqua di alimentazione veniva caricata con acido solforico prodotto che si è rilevato pericoloso e difficile da reperire per i quantitativi necessari. Per questo motivo e per il fatto che la salinità del pozzo in poco tempo si dovette sospendere la produzione.
Grazie alla conversione del processo in E.D.R. (elettrodialisi inversa) l’impianto riprese a funzionare a metà degli anni 80 il processo ad elettrodialisi inversa, in sintesi, invertiva il circuito e la polarità ogni 15 minuti circa. Questo preservava meglio le membrane cationiche e anioniche e soprattutto non era necessario utilizzare l’acido solforico per la produzione massima progettuale era pari a 500/mc giorno.
Nello stesso periodo, è stato inserito anche un piccolo impianto ad osmosi con capacità produttiva pari a 200/mc al giorno, ma che non ebbe un grande funzionalità in quanto l’acqua del pozzo Valenza risulta essere carica di silice elemento che penalizza fortemente la funzionalità delle membrane osmotiche.
L’impianto EDR invece grazie alle capacità Gestionale funzionò sino al 2014.
Dal 2014 ad oggi il sito di Maggiuluvedi è stato oggetto di ammodernamento. Di fatto oggi è installato un nuovo impianto ad osmosi con capacità produttiva di circa 800/mc giorno sempre alimentato dal pozzo Valenza.
Impianto di Sateria
Viene realizzato a metà degli anni 80, finanziato dalla Cassa per il Mezzogiorno. La realizzazione viene curata da un consorzio di imprese: AIA costruzioni – la Società di Ingegneria TPL la Società Francese Sidem. Sono stati costruiti 2 impianti uguali con capacità produttiva di ogni singolo impianto pari a 1.600/mc giorno La tecnologia utilizzata era la termocompressione: dagli impianti veniva prodotta un’acqua demineralizzata condensando il vapore prodotto dell’acqua mare stessa.
Il punto forte di questa tecnologia era riuscire a far evaporare l’acqua mare ad una temperatura sotto i 50°C grazie a 2 condizioni fondamentali di preparazione al processo avviate insieme in fase di start, che erano:
– Creare il vuoto all’interno dell’evaporatore pari a circa -1 bar grazie alle pompe con speciali idroiettori – Preriscaldare l’acqua mare tramite una caldaia Avviato, il processo si autogestiva e non era necessario più il funzionamento della caldaia sostituita successivamente con dei riscaldatori elettrici; mentre le pompe con gli idroiettori dovevano rimanere sempre in funzione per garantire la condizione di vuoto.
Gli impianti a termocompressione erano del tipo a 4 celle. Il vapore finale veniva prodotto in quota parte da queste 4 celle e si riusciva a produrre un’acqua demineralizzata sotto i 50ppm di salinità. Successivamente veniva mineralizzata aggiungendo bicarbonato di sodio, cloruro di calcio e cloro nel 1989 questi impianti vengono avviati definitivamente in ciclo continuo in quanto collegati alla rete acquedottistica nel frattempo realizzata.
Questi impianti hanno funzionato sino al 2014. Negli ultimi anni poiché erano scesi di rendimento è stato aggiunto un impianto ad osmosi con capacità produttiva pari a 600/mc giorno
Dal 2014 ad oggi a seguito di nuova gara il sito di Sateria è stato oggetto di ammodernamento: di fatto oggi sono installati e funzionanti 4 nuovi impianti ad osmosi con capacità produttiva di ogni impianto pari a 1.200/mc giorno per un totale di 4.800/mc di capacità produttiva giornaliera.
Conclusioni Il sistema ad osmosi oggi come tecnologia risulta essere la più funzionale. Per entrambi i dissalatori l’acqua in ingresso dopo un pretrattamento di filtrazione, viene immessa direttamente negli impianti ad osmosi. Qui un sistema pompante ad alta pressione di circa 70bar spinge l’acqua nelle membrane osmotiche determinando il processo di separazione dei sali e ricavando l’acqua osmotizzata completa il processo la mineralizzazione con l’aggiunta di: bicarbonato di sodio, cloruro di calcio, solfato di magnesio e cloro. Gli impianti ad osmosi hanno anche complessivamente bassi consumi elettrici. Basti pensare che per il precedente processo a Termocompressione si consumavamo circa 15 Kw di energia per produrre 1 mc di acqua, con gli impianti ad osmosi per produrre 1 mc di acqua vengono consumati circa 3,5 kw di energia elettrica
La produzione di acqua dissalata ha un trend di crescita importante nell’isola di Pantelleria. Oggi gli impianti di Sateria e Maggiuluvedi hanno una capacita produttiva di 5.000/mc giorno.
I dissalatori, con la nuova procedura di gara, sono di proprietà dei gestori, la Società Consortile SAP1 formata dalla Sofip spa Socio di maggioranza, dalla Società Acciona e dalla Società Protecno srl.
Faccio parte della squadra come coordinatore degli impianti. Siamo particolarmente contenti del lavoro che facciamo per il bene e lo sviluppo dell’Isola.
Ecco i video dell’intera conferenza di ieri
Parte prima
Parte seconda
Marina Cozzo
Attualità
FISA – SIPEM – ANAB MENTE CUORE BRACCIO: soccorritori acquatici protagonisti a Venezia
I soccorritori acquatici sono stati i protagonisti dell’incontro tenutosi a Dolo (Venezia) — una svolta significativa nel supporto e nella formazione dei soccorritori acquatici, iniziata già dai primi anni di attivitá della FISA dopo la sua prima autorizzazione. Tale svolta è stata segnata dall’incontro di studio operativo svoltosi presso il Polo Nautico di Dolo.
Questo evento ha visto convergere tre mondi fondamentali per la sicurezza e l’efficacia operativa: la FISA (Federazione Italiana Salvamento Acquatico), che come obiettivo la formazione, la SIPEM SoS Federazione (Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza Social Support) che da anni garantisce supporto psico sociale anche ai soccorritori impegnati nelle emergenze , e ANAB (Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti) che mira a tutelare la figura dell’assistente bagnanti al lavoro. L’obiettivo, come già preannunciato dai rispettivi presidenti Raffaele Perrotta, Sara Cicchella e Guido Ballarin, è chiaro: migliorare l’integrazione della preparazione tecnica e professionale del soccorritore acquatico con il supporto psicologico e la gestione dello stress in situazioni operative.
Il soccorritore al centro del sistema – questa é la visione del Presidente FISA, Raffaele Perrotta, che ha trovato una forte spinta propulsiva grazie alla volontà di questa straordinaria unione. Il Presidente Perrotta, forte della sua approfondita esperienza e conoscenza delle dinamiche operative in mare, ha voluto con decisione proseguire questo progetto con la SIPEM, con cui collabora da oltre 11 anni, riconoscendo l’urgenza di affrontare le criticità non solo tecniche ma anche psicologiche di questo MESTIERE spesso sottovalutato.
“Il nuoto, la formazione professionale e la predisposizione fisica sono le basi, ma l’efficacia di un salvataggio dipende dalla capacità del soccorritore di mantenere la calma e prendere decisioni lucide sotto pressione”, ha sottolineato il Presidente Perrotta. “Conosco molto bene le problematiche che possono emergere durante un soccorso, dove tutto è in rapido divenire; l’impatto emotivo è spesso devastante e può compromettere l’efficacia dell’intervento. Unire le nostre forze con la SIPEM significa garantire operatori completi, affinché le associazioni di categoria e le società possano disporre di soccorritori preparati, tutelando gli stessi assistenti bagnanti e migliorando la loro performance in ogni fase dell’emergenza.”
Il fulcro di detto evento è stato il primo di una serie di incontri che consentiranno l’acquisizione di consapevolezza e strumenti di gestione degli aspetti psico- emotivi degli assistenti bagnanti. I presidenti delle tre organizzazioni hanno espresso grande soddisfazione, poiché questa collaborazione permetterà di effettuare un’analisi approfondita del comportamento dei soccorritori acquatici, uno studio che mette il soccorritore al centro e da cui bisognerebbe partire per poi legiferare in merito a questo mestiere tanto bello quanto complesso.
Il Presidente A.N.A.B Guido Ballarin ”Sono entusiasta per quanto si sta facendo per tutti gli assistenti bagnanti e ringrazio vivamente FISA e SIPEM per questa visione lungimirante. L’introduzione di elementi psicologici nella formazione dell’Assistente Bagnanti è un passo fondamentale. Il soccorritore acquatico non deve essere solo tecnicamente preparato, ma anche mentalmente forte e consapevole delle dinamiche emotive del salvataggio. Questa sinergia eleva la qualità del servizio e la tutela di chi opera sulle nostre coste.”
Ha aggiunto il Perrotta “Continuiamo a mettere l’uomo al centro di tutto quanto riguarda il soccorso acquatico e le situazioni di emergenza. Il soccorritore vive e reagisce emotivamente e cognitivamente a queste situazioni estreme; con questo percorso potrá rafforazare la propria resilienza.”
“Come psicologi dell’emergenza impegnati sul campo da oltre 26 anni, siamo ben consapevoli dell’importanza del supporto ai soccorritori. La salute mentale è fondamentale per svolgere il nostro lavoro con efficacia e professionalità” ha concluso la dott.ssa Sara Cicchella, Presidente di SIPEM SoS Federazione OdV: “Per questo, è importante parlare di benessere psicologico, prevenire attraverso la conoscenza e la gestione degli aspetti psico-emotivi e sostenere i futuri assistenti bagnanti che, come tutti i soccorritori, potrebbero trovarsi in difficoltà. La sinergia tra SIPEM SoS Federazione e FISA pone al centro l’attenzione per il benessere e la sicurezza psicologica come elemento cruciale per prendersi cura degli altri”.
Questa sinergia tra addestramento tecnico e scienza psicologica promette di ridefinire gli standard di preparazione, creando protocolli che non solo migliorano l’efficacia del salvataggio, ma tutelano anche la salute psicologica di chi opera in prima linea.
L’incontro, ospitato presso il Polo Nautico di Dolo dal maestro di salvamento e delegato FISA Matteo Giardini e condotto dal Presidente SIPEM SoS Veneto dott. Paolo Pillon, si è concluso con un forte impegno da parte di tutti a proseguire su questa strada, perché questo modello di formazione non si limita a insegnare a salvare vite, ma insegna anche a gestire la propria mente per farlo al meglio, preservando la salute psicofisica, affinché i giovani soccorritori del futuro non debbano affrontare da soli ciò che si scatena silenziosamente prima, durante e soprattutto dopo un’emergenza.
In un periodo storico in cui l’Italia riconosce sempre piú l’importanza di tutelare il benessere psicologico in contesti educativi e lavorativi, anche il salvamento acquatico ci trova la sua dimensione.
Attualità
Pantelleria, al via assunzione Istruttore di Polizia Municipale
Aggiornamento su bando di concorso per l’assunzione di un istruttore di Polizia Municipale – Entro 15 dicembre
Il Sindaco comunica che è in corso la procedura di selezione finalizzata all’assunzione di un’unità con profilo di Istruttore di Vigilanza a tempo pieno e indeterminato, come previsto dal bando pubblicato sul portale InPA.
Si ricorda alla cittadinanza che, tra i requisiti di partecipazione, è prevista la residenza continuativa nel Comune di Pantelleria da almeno tre anni alla data di presentazione della domanda.
La scadenza per l’invio delle candidature è fissata al 15 dicembre e la procedura deve essere completata esclusivamente online al seguente link: https://www.inpa.gov.it/bandi-e-avvisi/dettaglio-bando- avviso/?concorso_id=2f57af4a9dbb4d59b122cbaae3200f4c
Il Sindaco comunica che vi è ancora tempo per partecipare e invita gli interessati, in possesso dei requisiti richiesti, a consultare attentamente il bando e a presentare la domanda secondo le indicazioni fornite. Per chiarimenti è possibile rivolgersi agli uffici competenti tramite i contatti riportati all’interno del bando.
Attualità
GUARDIA COSTIERA: PRESENTATO A ROMA IL CALENDARIO 2026
Al Palazzo dei Congressi del’EUR in Roma, ha avuto luogo nella giornata di ieri 3 dicembre l’evento “La geometria del soccorso”, con la presentazione ufficiale del calendario istituzionale 2026 e la chiusura delle celebrazioni per i 160 anni del Corpo delle Capitanerie di porto.
Il Calendario 2026 è stato realizzato in collaborazione con il fotoreporter internazionale Massimo Sestini che, attraverso dodici scatti di straordinaria potenza visiva, racconta la complessità, la professionalità e l’umanità che caratterizzano l’operato quotidiano delle donne e degli uomini della Guardia Costiera: dalle attività aeronavali ai soccorsi in mare, dal lavoro dei sommozzatori agli interventi sui laghi italiani.
L’evento – condotto dalla giornalista Safiria Leccese – si è aperto con il saluto del Comandante Generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Sergio Liardo, che ha sottolineato come il progetto del Calendario “sia il frutto di un lavoro corale, reso possibile dall’impegno dell’Ufficio Comunicazione del Comando Generale, dalla ormai consolidata collaborazione con Massimo Sestini e dalla collaborazione con UNICEF Italia, cui saranno destinati parte dei proventi della vendita”.
Commentando alcune immagini, l’Ammiraglio Liardo ha ricordato come ogni fotografia rappresenti un tassello essenziale della missione del Corpo. Soffermandosi sul mese di settembre – dedicato al personale di volo – ha richiamato il suo particolare legame con la componente operativa, poiché proviene proprio dal settore aeronavale, ricordando inoltre come nel mese di settembre si sia arruolato e abbia assunto l’incarico di Comandante Generale.
A portare il proprio saluto sul palco è stato anche il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto, che ha voluto evidenziare la professionalità e lo spirito di sacrificio che caratterizzano l’operato giornaliero del personale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera.
Il Capo Ufficio Comunicazione della Guardia Costiera, Capitano di Vascello Roberto D’Arrigo, ha quindi illustrato il percorso che ha portato alla realizzazione del Calendario, sottolineando come la “chiave geometrica” scelta da Sestini restituisca forma e armonia a un insieme articolato di attività, unendo idealmente tutte le componenti operative del Corpo, rendendo omaggio a tutto il personale del Corpo che – dalle sale operative agli uffici amministrativi – contribuisce ogni giorno, in modo spesso silenzioso ma altrettanto essenziale, al funzionamento della macchina organizzativa della Guardia Costiera.
Uno dei momenti più intensi e coinvolgenti dell’evento è stato quello dedicato alle testimonianze delle operazioni di soccorso più significative svolte dalla Guardia Costiera. Sul palco sono saliti infatti sia le persone tratte in salvo sia il personale della Guardia Costiera che ha condotto gli interventi: insieme hanno ripercorso quei momenti, restituendo al pubblico la forte carica emotiva vissuta in quei giorni. Un confronto diretto, carico di gratitudine e umanità, che ha messo in luce non solo l’elevata professionalità, ma anche la profonda dimensione umana che caratterizza l’agire quotidiano della Guardia Costiera.
Tra le storie presentate:
* l’evacuazione via mare di 150 bagnanti in Sardegna a Villasimius minacciati da un incendio;
* il salvataggio degli 85 passeggeri di un traghetto in difficoltà nel Golfo di Trieste;
* un trasferimento sanitario urgente da Ischia, effettuato in condizioni meteomarine avverse;
* la testimonianza di Massimo Sestini, colpito da un malore durante un’immersione al lago di Lavarone e soccorso dai sommozzatori della Guardia Costiera presenti con lui.
L’evento ha previsto anche un intermezzo artistico dedicato alla “geometria della danza” e un approfondimento sulla collaborazione con UNICEF Italia, con l’intervento del Direttore Generale Paolo Rozera, che ha ricordato il valore della partnership avviata nel 2016 e i risultati raggiunti grazie ai proventi dei calendari istituzionali.
È seguito un collegamento in diretta con le 15 Direzioni marittime collegate da tutta Italia, occasione in cui il Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sen. Matteo Salvini, nel salutare le donne e gli uomini della Guardia Costiera, ha espresso parole di sincero apprezzamento per l’operato quotidiano della Guardia Costiera e ha ricevuto, dalle mani dell’Ammiraglio Liardo, la prima copia ufficiale del Calendario 2026.
“Le donne e gli uomini della Guardia Costiera – ha dichiarato il Ministro – rappresentano un orgoglio per l’Italia. La loro professionalità quotidiana, in mare e lungo le nostre coste, è garanzia di sicurezza, tutela ambientale e vicinanza ai cittadini”.
Il Calendario Istituzionale della Guardia Costiera 2026 è disponibile nelle prossime ore per l’acquisto su Amazon: parte del ricavato sarà destinata a sostenere i progetti di UNICEF a favore dell’adolescenza e dell’infanzia.
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