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Cultura

La vera storia del Lago di Venere di Pantelleria e del suo cavaliere misterioso

Redazione

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 Forse non tutti conoscono l’origine del nome del lago di Pantelleria. Il lago ha avuto, in epoche successive, diversi nomi, ma tutti hanno fatto riferimento alla dea della bellezza, alla dea dell’Amore. Così il lago è stato chiamato prima di Tanit, poi di Afrodite, poi ancora di Venere.
Ma perché questo accostamento?
Da sempre, si dice, le fanciulle, in preda a delusioni amorose, venivano qui ad invocare la dea dell’Amore e a cercare un lenimento alle loro pene d’amore. All’inizio, il lago non esisteva. Al suo posto esisteva invece un cratere vulcanico e, attraverso questo, si pensava che Afrodite, per altro, sposa infedele di Efesto, potesse ascoltare le loro invocazioni.
Durante le loro invocazioni le fanciulle versavano copiose lacrime che, accumulandosi sul fondo del cratere, diedero vita al lago: così come lo vediamo oggi. Rinvenimenti archeologici nei pressi del lago, un altare e un recinto sacro dedicati alla dea , hanno confermato questa ipotesi.
Ulteriore conferma si è avuta dall’esame chimico-fisico delle acque del lago, eseguita dal Prof. Midra Uljc dell’Università di Lubiana, che ha messo in evidenza una sorprendente corrispondenza dei caratteri chimici dell’acqua del lago con i caratteri delle lacrime (anche esse infatti sono calde e amare, come calda e amara è l’acqua del lago).
Alla storia del lago è legata anche una leggenda.
Nel 1600, si narra, il lago stava per prosciugarsi. Se ne ignorava il motivo. Sembra che, finalmente, l’arcano sia stato chiarito. Il D’Ajetti, storico di Pantelleria, ebbe, alcuni anni fa, la fortuna di acquistare al Mercato delle Pulci di Palermo, un manoscritto di tale Joseph Farabutt di Longocacumene, in cui si racconta di Don Diego, un cavaliere fedele al giuramento di difendere e soccorrere le fanciulle bisognose, che si aggirava per il lago, porgeva alle giovani ragazze piangenti fazzoletti ricamati per asciugare le lacrime, e si attardava con loro per consolarle. Ma il livello del lago, come ho detto, ad un certo punto si abbassò e rischiò di prosciugarsi. La principale fonte di rifornimento si era esaurita: le fanciulle colpite dal mal d’amore non andavano più al lago per essere consolate; il loro cavaliere era scomparso!
La realtà storica di questo cavaliere è confermata peraltro dagli archivi notarili di Pantelleria e dagli archivi parrocchiali della città di Selaride in Spagna. Ma cosa era successo? Il Bajulo di Pantelleria, aveva mandato in ambasceria in Spagna il cavaliere Diego e qui, nella città di Selaride, Don Diego avea conosciuto e sposato la Marchesa di Ghirlanda, accasandosi in quella città. E, da allora, era venuta meno la principale fonte di approvigionamento del lago.
Ma, ad un certo punto il livello del lago cominciò a risalire: il cavaliere Don Diego era ritornato nell’isola di Pantelleria e le fanciulle deluse e piangenti erano ritornate al lago di Venere, dove un cavaliere misterioso, fedele al suo giuramento, le consolava aciugando le loro lacrime con un fazzoletto ricamato.
Ogni anno, in estate, Pantelleria viene invasa da giovani turiste. Il rito si ripete: facendo il giro del lago è possibile osservarle, in pieno raccoglimento, con lo sguardo rivolto verso il centro del lago, e lacrimoni solcano il loro viso. Il livello del lago, nonostante l’assenza di piogge, torna ad innalzarsi. Il misterioso cavaliere è forse ritornato? Siamo andati a trovare colui che si dice dovrebbe discendere da Don Diego, il cavaliere misterioso. Molte sono le somiglianze.
Anche lui si chiama Diego, ha l’aspetto di un Dongiovanni, è anche lui un provetto cavaliere, abita nella piana di Ghirlanda, e spesso lo si incontra a fare footing al lago. Gli abbiamo chiesto notizie del suo avo. Ha risposto, schernendosi, che si tratta di una leggenda e di pura fantasia.
P.S. Nel museo del castello di Pantelleria si conserva un fazzoletto finemente ricamato. In un angolo del fazzoletto sono ricamate le lettere D & G Qualcuno pensa che si tratti un fazzoletto di Dolce e Gabbana. Ma qualcun altro, maliziosamente, pensa che siano le iniziali del cavaliere misterioso!
Giuseppe Abbita

Cultura

Anno scolastico 2024/25, in Sicilia le lezioni inizieranno il 12 settembre. Calendario feste

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Presidenza della Regione
L’anno scolastico 2024/2025 partirà in Sicilia giovedì 12 settembre 2024 e terminerà sabato 7 giugno 2025. A stabilirlo è un decreto dell’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale che riguarda tutte le scuole siciliane di ogni ordine e grado.

Saranno complessivamente 207 i giorni di scuola o 206 nel caso in cui la festa del Patrono locale dovesse ricadere nel periodo scolastico.

Fa eccezione la scuola dell’Infanzia, per la quale il termine delle attività educative è fissato al 28 giugno 2025, ma nel periodo compreso tra il 9 e il 27 giugno gli istituti potranno lasciare in funzione le sole sezioni necessarie a garantire il servizio.

Le festività nazionali

Per quanto riguarda le festività nazionali, sono previsti 10 giorni di vacanza per Natale, dal 23 dicembre 2024 al 7 gennaio 2025 e quattro giorni di sospensione delle attività per Pasqua, dal 17 al 22 aprile 2025. Dall’anno scorso le lezioni sono sospese anche il 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti.

La ricorrenza del 15 maggio, invece, festa dell’Autonomia Siciliana, non prevede l’interruzione delle lezioni perché è previsto che sia dedicata a specifici momenti di aggregazione scolastica per lo studio dello Statuto della Regione Siciliana e per l’approfondimento di problematiche connesse all’autonomia, alla storia e all’identità regionale.

In base alle esigenze dovute al Piano dell’offerta formativa, i singoli Consigli di circolo o d’istituto possono adottare criteri di flessibilità per quanto riguarda la data d’inizio e la sospensione delle attività educative, prevedendo il recupero delle lezioni in altri periodi dell’anno. In particolare, le istituzioni scolastiche possono stabilire ulteriori sospensioni delle lezioni per un massimo di tre giorni.

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Spettacolo

Festival della musica bella, aperte le iscrizioni per nuovi artisti al contest dedicato a Gianni Bella

Redazione

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FESTIVAL MUSICA BELLA

APERTE LE ISCRIZIONI

AL CONTEST DEDICATO A NUOVI ARTISTI

 

28 PARTECIPANTI SALIRANNO SUL PALCO DELLA 2ª EDIZIONE DEL

primo festival musicale italiano dedicato ad un artista vivente

GIANNI BELLA

 

L’EVENTO SI TERRÀ IL 28 E IL 29 GIUGNO

IN PIAZZA MAZZINI A MONTECHIARUGOLO (PARMA)

 

AL VINCITORE

UNA BORSA DI STUDIO PER IL CET

CENTRO EUROPEO DI TOSCOLANO, LA SCUOLA DI MOGOL

DAL VALORE DI € 4.000 E UN RICONOSCIMENTO IN DENARO DI € 2.000

 

Sono aperte le iscrizioni al contest dedicato a nuovi artisti, 28 dei quali saliranno sul palco della 2ª edizione del Festival Musica Bella, si terrà 28 e 29 giugno in Piazza Mazzini a Montechiarugolo (Parma). L’evento musicale è interamente dedicato al grande compositore e cantautore Gianni Bella e ideato da Chiara Bella, figlia di Gianni, e da Emanuela Cortesi, vocal coach e vocalist.

 

Il contest del festival è rivolto a cantanti, cantautori, interpreti, band e musicisti residenti in tutto il territorio italiano che, per partecipare, dovranno inviare (entro il 27 maggio 2024) un brano inedito o cover e un brano tratto dal repertorio di Gianni Bella. Il regolamento e la scheda d’iscrizione sono disponibili al seguente link: https://bit.ly/FMB24Regolamento. La domanda di iscrizione compilata dovrà poi essere inviata a info@festivalmusicabella.it

 

Montechiarugolo, suggestivo ed affascinante borgo medievale della provincia di Parma dove si terrà il festival, fa parte dell’Associazione “Borghi più belli d’Italia” e dagli anni ’70 è stato scelto da Gianni Bella come dimora e luogo di ispirazione e creazione dei suoi capolavori.

 

«L’edizione dell’anno scorso è stata una vera sorpresa per il livello molto alto delle candidature ricevute. I ragazzi in gara hanno sorpreso tutti con la loro bravura e la passione – racconta Chiara Bella – Siamo davvero soddisfatti di potere offrire ad altri artisti l’opportunità di esibirsi sul palcoscenico di Festival Musica Bella anche quest’anno!».

 

Durante le due serate, presentate da Riccardo Benini, nelle quali si esibiranno i partecipanti al contest, ci saranno importanti ospiti a sorpresa, veri e propri protagonisti della scena musicale italiana.

 

«Sono molto felice di condurre anche quest’anno il Festival Musica Bella, una manifestazione che rende il giusto tributo ad un vero e proprio genio della musica italiana, Gianni Bella – dichiara Riccardo Benini, già direttore artistico e presentatore di prestigiosi festival – Sentire le sue canzoni interpretate da giovani artisti crea un ponte generazionale che abbatte le distanze».

 

Il 28 giugno in Piazza Mazzini a Montechiarugolo si esibiranno i 28 artisti selezionati dalla Commissione Artistica del Festival Musica Bella e nel corso della serata finale del 29 giugno, una giuria composta da addetti ai lavori, giornalisti, produttori musicali, discografici, autori e compositori di rilevanza nazionale decreterà il vincitore tra i 10 finalisti che saliranno sul palco.

 

Sarà Gianni Bella in persona a consegnare al vincitore del Festival due premi: una borsa di studio dal valore di € 4.000 per frequentare un corso a scelta presso il CET Centro Europeo di Toscolano, La Scuola di Mogol (Avigliano Umbro TR), centro di eccellenza universitario per la musica popolare e un riconoscimento in denaro pari a € 2.000. La Commissione Artistica, presieduta dall’autore e compositore Giuseppe Fulcheri assegnerà, inoltre, la targa per il Miglior Testo inedito.

 

L’evento è organizzato dal Comune di Montechiarugolo, in collaborazione con Circolo Culturale Montecristo e Nuova Gente.

 

Per ulteriori informazioni contattare Edizioni Musicali Nuova Gente studionuovagente@gmail.com o Associazione Culturale Montecristo info@riccardobenini.it.

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Cultura

Solarino (SR), all’I.C. Vittorini “Giovani e web: rischi e risorse”: incontro tra studenti e Carabinieri

Laura Liistro

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La Galleria EtnoAntropologica ,sottobraccio con l’Arma dei Carabinieri, docenti universitari, associazioni territoriali, e’ stata accolta con forte partecipazione e collaborazione, dal Dirigente scolastico Concetto Veneziano, il corpo docenti ed i giovani studenti solarinesi nella Conferenza “ Giovani e Web: rischi e risorse”.
L’incontro è stato terza tappa del “percorso HONOS” che concluderà con il PREMIO INTERNAZIONALE HONOS in Noto in cui protagonisti sono cittadini impegnati nei percorsi di cittadinanza attiva, quotidianamente, impegnati in progetti di legalità e rivalutazione dell’identità popolare.
Centinaia di ragazzi hanno partecipato al debate, tenuto dai relatori, con numerose domande e alla ricerca di chiarimenti sui rischi web.
“E’ vero che Educazione alla legalità ed educazione digitale vuol dire promuovere le opportunità del web e delle tecnologie, ma è anche vero che bisogna saper riconoscere ed evitare i rischi”.
Con queste parole il Dirigente scolastico Concetto Veneziano ha aperto l’incontro tenuto nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo “E. Vittorini” di Solarino (Sr) che ha scelto di rafforzare il ruolo sociale della scuola di fondamentale importanza, soprattutto integrandosi con le realtà culturali del territorio.

L’incontro ha visto protagonista l’Arma dei Carabinieri con la partecipazione diretta del Capitano Mirko Guarriello ,Comandante della Compagnia di Noto (Sr) che è riuscito, con alta professionalità, a coinvolgere gli studenti, arricchendo il loro bagaglio informativo, mediante la proiezione di dati ufficiali sul rischio web e sulle varie articolazioni dell’Arma dei Carabinieri in tal settore.
Il Capitano Guerriello ha approfondito il concetto di legalità, inteso come rispetto di tutte quelle regole, anche le più basilari, che regolano il vivere civile di una società, finalizzate all’educazione dei giovani di oggi affinché diventino, in futuro, degli adulti coscienziosi ed onesti.

Momento di grande interesse informativo, per i giovani e per gli adulti,  è stato raggiunto con le relazioni del Prof. Massimo Ingrassia e la Prof.ssa Loredana Benedetto, docenti di psicologia dello sviluppo presso l’Università di Messina, hanno presentato i rischi e le risorse del web presenti nella vita di tutti i giorni.
L’incontro si è concluso con Don Fortunato Di Noto, sacerdote siciliano incardinato nella Diocesi di Noto (SR) che ha posto le radici della sua missione nelle “periferie digitali” e nell’attività dell’Associazione Meter, della quale è fondatore e presidente, ma soprattutto motore inarrestabile.
Con il prezioso messaggio di Don Fortunato e’ stato concluso ,a Solarino, l’incontro formativo con le seguenti parole “ tutti utilizziamo il web ma dobbiamo usare la testa e dobbiamo essere sempre vigili ed attenti a non farci travolgere troppo dalla digitalizzazione, specialmente,
nell’esposizione del corpo denudato”.
L’evento, organizzato dalla forza delle Istituzioni statali e private, è stato una giusta occasione per dimostrare , agli adolescenti, che la vera conoscenza è un grande dono offerto
dall’ unione di sane forze civili.

Laura Liistro

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