Spettacolo
Jo Conti il cantante palermitano si dichiara “La mia musica al servizio dell’amore”
JO CONTI SI RACCONTA: “LA MIA MUSICA AL SERVIZIO DELL’AMORE”
Jo Conti, cantante e direttore artistico dell’etichetta indipendente Sorridi Music, torna alla ribalta mediatica per affrontare un tema semplice quanto complesso: l’amore.
Si dice che sia la forza più potente dell’universo, l’unica che è allo stesso tempo in grado di far scoppiare guerre, tanto quanto è in grado di fermarle. Ed è proprio all’amore che sono dedicati tutti i più grandi successi di Jo Conti.
A partire dal suo ultimo album, Soy solo yo, che in cinque brani tratta il più elevato dei sentimenti in ogni sua forma: dall’amore per la famiglia all’amore per qualcuno, dall’amore per la vita ai sentimenti non corrisposti.
Sorridi Canta è il titolo di uno dei primi brani di Jo Conti a ottenere un grande consenso di pubblico. Un testo che narra tutta la sua passione per la vita, a cui si ispira proprio il nome della sua etichetta discografica fondata nel 2018.
È con Madre non madre, invece, che Jo Conti raggiunge un primo grande traguardo nella sua carriera. Il tema della canzone è molto duro e attuale: il coming out all’interno di una famiglia di testimoni di Geova e il conseguente rifiuto, cominciando proprio dalla madre dell’artista.
A partire da questo successo, l’obiettivo di Jo Conti resta quello di essere un vero e proprio esempio per la società. Il suo messaggio è che nessuno nasce sbagliato, una verità che spera di far interiorizzare al suo pubblico, auspicando un futuro in cui non si venga giudicati per ciò che si è. È convinzione profonda dell’artista che sia dovere morale di ogni personaggio pubblico parlare delle situazioni della vita, perché è proprio a questo che serve la musica.
Con questa idea sempre presente nasce il suo ultimo singolo Cuori precari (https://spoti.fi/3oF6NVq), che parla di amore romantico e soprattutto di amore non corrisposto. Jo Conti ci racconta come oggigiorno la continua instabilità che affrontiamo si rifletta anche nei rapporti di coppia. Queste relazioni sono spesso fonte di delusioni profonde, da cui è difficile risollevarsi.
Oltre a questo tema comune, le canzoni di Jo Conti sono arricchite dalla voce di velluto che lo contraddistingue, dall’estensione potente, in grado di suscitare forti emozioni in chi lo ascolta.
Parlando dei propri ammiratori, l’artista esprime la più completa gratitudine. Una carriera nel mondo della musica non è possibile senza un pubblico disposto ad ascoltare e Jo Conti ha sempre avuto chiaro come niente gli sia dovuto. Il suo successo è sempre stato basato sulla più completa spontaneità.
Il messaggio di Jo Conti per tutti noi è che l’amore è la cosa più bella del mondo e che dobbiamo ricordarci di dire sempre alle persone care che le amiamo, prima che sia troppo tardi.
Cultura
Gianni Bernardo a Palermo e Roma con “La casa dei silenzi”: oltre 150 repliche per l’artista di Pantelleria
Torna in scena Gianni Bernardo con “La casa dei silenzi” la sua pièce teatrale che ha conquistato il pubblico con raffinatezza
Gianni Bernardo incontra un nuovo pubblico. Due tappe, 9 novembre al Piccolo Teatro dei Biscottari di Palermo, nel centro storico della città e 14, 15 e 16 novembre sul palcoscenico del Teatro Elettra di Roma, a due passi dal Colosseo.
Gianni torna a raccontare “La casa dei silenzi”, pièce da lui scritta e interpretata, liberamente ispirata a “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, rappresentata in molte città italiane per oltre 150 repliche.
Teatro di narrazione fatto di sfumature, di dettagli, di odori, di ascolto. Racconti di vita, cunti della memoria, ricordi che avanzano per scansioni impercettibili, parole e immagini che “si muovono e si impastano” dentro una storia fatta di tante piccole storie legate al filo fascinoso e incantante della memoria che Gianni trasfigura in una sorta di diario fortemente evocativo introducendo molteplici “quadri” ora gioiosi e brillanti, ora malinconici e suggestivi.
Info e prenotazioni: 347.856.1181
https://www.youtube.com/watch?v=vP6PXQ6MU1k
Spettacolo
Pantelleria, programmazione film per novembre al Cinema San Gaetano
Programmazione mese di novembre:
- sabato 01 e domenica 02 novembre, ore 21,00 UNA BATTAGLIA DOPO L’ ALTRA: un gruppo di rivoluzionari si ritrova quando un perfido nemico ritorna dal passato dopo 16 di silenzio. Un cast eccezionale sotto la regia di Paul Thomas Anderson:

- sabato 08 e domenica 09 novembre, ore 21,00: TRON: ARES, segue un programma altamente sofisticato, Ares, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione

- mercoledì 12, giovedì 23 e venerdì 14, ore 21: Per te: Paolo, affetto da Alzheimer precoce, cerca di restare presente per il figlio e la moglie, mentre tenta di ricucire il legame col fratello

- sabato 15 e domenica 16 novembre, ore 21,00: TRE CIOTOLE: Marta e Antonio sono una coppia che si separa dopo quello che sembrava un banale litigio. Ognuno reagisce alla rottura in maniera diversa: Marta si chiude in se stessa e il suo appetito sparisce. Antonio, invece si butta completamente nel lavoro.

- sabato 22 e domenica 23 novembre ore 21,00 AFTER THE HUNT-DOPO LA CACCIA: Una professoressa universitaria si trova a un bivio personale e professionale quando un’allieva stellare lancia un’accusa contro uno dei suoi colleghi

- sabato 29 e domenica 30 novembre ore 21,00 LA VITA VA COSÌ: Il film è ispirato alla vera storia del pastore Ovidio Marras, che ha impedito la costruzione di un resort di lusso sulla spiaggia di Tuerredda rifiutandosi di vendere un suo terreno

Cultura
Pantelleria applaude l’inclusione: “Aspettando l’Asinello” conquista tutti
Non un semplice spettacolo, ma un’esperienza di comunità
“Aspettando l’Asinello“, scritto e diretto da Lucia Boldi con la collaborazione di Antonietta Valenza, continua a commuovere e far sorridere il pubblico di Pantelleria, trasformando piazza Cavour in un palcoscenico di vita vera.
Liberamente ispirata a Aspettando Godot di Samuel Beckett, la piccola pièce alterna momenti ironici e poetici, ma a renderla unica è il suo cuore: gli attori dell’associazione L’Albero Azzurro, protagonisti di un teatro autentico, senza maschere né artifici, dove ogni gesto è verità e ogni parola è emozione.
Un teatro che diventa specchio dell’isola, e simbolo di un’inclusione vissuta, non proclamata, con l’impagabile partecipazione del M° Gianni Valenza e la sua musica.
Ogni replica è un piccolo miracolo, un atto di coraggio e improvvisazione.
E l’imprevisto, qui, non è un ostacolo: è parte del copione, come nella vita.
Sul palco, ogni ragazzo ha portato qualcosa di sé:
Roberta Belvisi, precisa e attenta;
Luisa Costa, con i suoi abbracci spontanei; Quintina Policardo, che tra una prova e l’altra porta il suo setter Argo; Tony Princiotto, impaziente di indossare le orecchie dell’asinello; Samuela Ferrandes, che volteggia sul palco interpretando il maestrale; Gianni Di Chiara, che attende sempre il suo turno con serenità; Mariateresa Lopez, stretta nel suo maglioncino fino al momento dell’ingresso; Nino Perniciaro, sulla sua sedia a rotelle elettrica e infine Giacomo Policardo, rumorista straordinario, che con la canzone U sciccareddu riesce a strappare risate e applausi — persino dalle tre asinelle vere, nel recinto accanto alla piazza.
Venerdì 10 Aspettando l’Asinello non andrà in scena, invece sabato alle ore 18 si terrà l’ultima replica, eccezionalmente davanti al sagrato della chiesa, poiché la piazza sarà occupata da barbecue e padellate di spaghetti. Un dettaglio che sembra uscito da Beckett stesso, ma che a Pantelleria diventa realtà, con il sorriso.
“Aspettando l’Asinello” è stato presentato dal CAI di Pantelleria, con il sostegno del Parco Nazionale Isola di Pantelleria e del Comune, e fa parte di un progetto più ampio: la realizzazione di un documentario, curato dal videomaker Nicola Ferrari e la sua Associazione Culturale Obiettivo Mediterraneo che racconterà come sull’isola l’inclusione non sia una promessa, ma una pratica quotidiana.
“Questo spettacolo — spiega Lucia Boldi — è nato dal desiderio di dare voce a chi non sempre ne ha una. I ragazzi dell’Albero Azzurro non recitano: vivono. E a modo loro ci insegnano che la normalità è solo una parola, e che la diversità è un dono.”
Tra una prova e l’altra, Boldi confessa di aver contato trentasei caffè offerti da amici e spettatori.
“Ho forse la gastrite — scherza — ma anche il cuore pieno di gratitudine.”
E Pantelleria applaude, non solo lo spettacolo, ma un’idea di umanità che cammina, sorride e sa aspettare. Anche l’asinello.
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