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Economia

Italia Celere denuncia mancato pagamento spettanze arretrati e lentezza nei rinnovi contrattuali

Redazione

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IL PUNTO DI VISTA SULLA SICUREZZA DI ITALIA CELERE
Indignati è dir poco.

Siamo a settembre ed ancora noi donne e uomini delle forze dell’ordine aspettiamo che lo stato emetta il pagamento delle spettanze, una tantum per il contratto 2019/2021 per un importo di circa 350 euro.
Soldi dei poliziotti che lo stato trattiene senza motivo, senza una spiegazione in considerazione poi che si tratta di soldi riguardanti un contratto di lavoro già scaduto.
Perché le forze dell’ordine devono attendere anni per i rinnovi contrattuali, per l’erogazione delle spettanze di straordinari e missioni?
Ma alla classe politica i rimborsi-spese ogni quanto vengono erogati? E le indennità? E i gettoni? È il Sistema che ci porta a sollevare dubbi e quesiti che hanno molto di retorico ma rappresentano il reale problema della gestione di questo Paese, il buon senso!
Il Sistema-sindacale oltretutto ha subito un grave danno da una scelta che riteniamo grave e pericolosa; mentre noi parliamo di progetti e idee per valorizzare il nostro lavoro, il Governo con il dPR 57/2022 ha modificato le libertà e le prerogative sindacali al punto da limitare se non azzerare le OOSS minoritarie che, se non in federazione con le sigle maggioritarie perdendo il proprio codice meccanografico, non possono più contrattare sui diritti dei Poliziotti. Una scelta che riteniamo gravemente lesiva delle nostre prerogative in uno stato democratico. Basti pensare che alle elezioni politiche si presentano partiti che per raggiungere il diritto a sedere in Parlamento si uniscono a partiti con maggior elettorato e poi, una volta votati col quorum minimo, hanno la facoltà di staccarsi e tenere in ostaggio politica e Paese! Per rappresentare i Poliziotti, invece, ci sono sbarramenti drastici e vere emarginazioni! Si parla sempre e solo di tessere, accordi, compromessi, unioni, numeri e percentuali. Pure da rappresentativi, comunque, abbiamo risolto ben poco perché è sempre maggiore la pressione partitica di una politica che divide invece di unire.

La realtà è che invece di migliorare il nostro lavoro lo abbiamo rovinato con queste scelte con una classe sindacale che avrebbe dovuto opporsi drasticamente ai partiti politici ed alle Istituzioni, ma solo nell’interesse del Poliziotto-lavoratore ed uomo.
Non possiamo più arrestare i delinquenti altrimenti ci indagano, non possiamo lavorare come dovremmo altrimenti prendiamo solo schiaffi da tutti, chi sta in strada vive l’inferno e paga lo scotto di avere addosso una divisa quando invece dovremmo tutti lavorare per far stare bene chi per quella Divisa ci muore! E si muore per la Libertà di tutti i cittadini indistintamente. Ancora vogliamo parlare di giustizia ed equità??? Le Forze dell’Ordine oggi sono applaudite se fanno un passo indietro davanti al violento di turno, e se immigrato ancor di più altrimenti passiamo da fascisti; viviamo una frustrazione pericolosa intrisa dalla certezza di non poter essere più utili e dalla paura di essere massacrati da Istituzioni, magistratura ed opinione pubblica. I Poliziotti che lavorano in strada molto spesso hanno rapporti informativi non al massimo del punteggio perché vivere la strada espone a qualsiasi rischio decisivo per la nostra carriera. Chiunque ci pensa due volte.
Quindi davvero il problema sono numeri e tessere?? Quanto abbiamo cambiato con la rappresentatività se i Poliziotti non possono più fare il loro dovere? Oggi la vera libertà per i sindacati minoritari è stare da soli, questo succede ad Italia Celere. Rischiamo di confinare la rappresentatività ad un conto matematico e basta senza cambiare le regole del gioco. E in questi due mesi che tutele in più abbiamo? Quanti soldi in più abbiamo preso? Aumentano i procedimenti disciplinari e i suicidi, su cui continua il silenzio assordante e scellerato di chi ci sta attorno, ma quanto vale davvero per il popolo la vita umana dei Poliziotti? Di idee e proposte ne abbiamo al riguardo, ma è un argomento così scomodo che nessuno vuole davvero affrontare per paura di sbagliare, meglio parlare di concorsi e aumento del personale!
Poi sentiamo politici lamentarsi delle difficoltà dell’ordine pubblico…se i politici porgessero davvero le orecchie alle nostre battaglie oggi vivremmo più sicuri tutti. È pensabile che in un paese democratico per assicurare la libertà dei cittadini bisogna fargli spendere migliaia e migliaia di euro per i sistemi di sorveglianza tanto i ladri la avranno sempre franca?? È pensabile che negli stadi quando esplodono le violenze di qualche gruppo ultras lasciamo contenerle agli stewards che più dell’impegno non possono mettervi, visto che non hanno le competenze, le qualifiche, la preparazione e gli strumenti? La preoccupazione è davvero che si arrivi alla giustizia fai-da-te e in uno stato di diritto è impensabile ma a tratti realizzabile.
No, quindi, non è più pensabile tutto questo ed anzi è grave….la Sicurezza dovrebbe essere un bene primario ad esclusivo appannaggio dello Stato ed invece oggi è un bene di lusso. Come tutto, del resto, in un Paese che si avvicina alla povertà e le piazze iniziano a scaldarsi ai diktat di qualche partito, di certo noi Poliziotti avremo difficoltà ad arginare le scorribande di violenti e facinorosi che o ci manderanno all’ospedale o finiremo in tribunale!
Quanto pesano pertanto quei numeri e quelle libertà soppresse per la tutela dei Poliziotti e la sicurezza del Paese e di ogni cittadino?

Economia

A Pantelleria mercato ortofrutticolo e dissalatore solare

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Tra i progetti di sviluppo per Pantelleria, abbiamo sentito parlare di quello relativo ad un mercato ortofrutticolo.

Questa produzione sull’isola è assente o di minima soddisfazione per il fabbisogno e le richieste dei consumatori. Tutto viene da fuori, anche l’uva, per quanto riferito da fonti attendibili.

Il motivo non è da cercare troppo lontano, ma lo si vive e vede tutti i giorni: assenza di acqua.
Troviamo  delle coltivazioni di pesche, pere, mele, lattughe, i finocchi, qualche broccolo d’inverno,  però sono insufficienti e poco valorizzate.

Dalla problematica dell’acqua per l’agricoltura, all’idea di un dissalatore solare

Sarà un dissalatore a vasche, cinque vasche di grandi dimensioni che saranno realizzate all’Arenella, il che porterà a riqualificare e migliorare anche quella zona. 

Come funzionerà?
Una delle vasche sarà dedicata all’agricoltura. Verrà fornita ai contadini acqua per scopi agricoli, quindi trattata specificatamente con elementi addizionati  che servono a migliorare l’agricoltura. 

Il contadino caricherà l’acqua, con un un finanziamento per mini-impianti di irrigazione e si parla di mini-impianti per via della ridotte dimensioni dei terreni, frastagliati per l’isola.

Il senso del mercato ortofrutticolo pensato per l’isola è legato alla produzione ortofrutticola che in questo momento manca e si realizzerebbe con: un finanziamento per  il recupero dei terreni abbandonati, la sistemazione dei muretti a secco e la realizzazione del ridetto sistema idrico, il tutto con il riconoscimento DE.CO, prodotto pantesco.

Se quanto riportato si dovesse realizzare, rappresenterebbe una svolta per l’economia  pantesca sicuramente per il settore agricolo, ma anche, con sguardo lungimirante, potrebbe rappresentare una nuova attrattiva turistica.

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Economia

Confcooperative-FedAgriPesca Sicilia, soddisfazione per fondi per pesca piccoli pelagici

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Apprendiamo con soddisfazione del provvedimento da parte della Giunta Regionale che
riconosce lo stato di crisi che negli ultimi anni ha colpito le unità da pesca impegnate nella cattura
dei piccoli pelagici (sardine e acciughe).

Una richiesta avanzata dalla nostra Associazione già negli ultimi mesi dello scorso anno a seguito
di varie segnalazioni di allarme provenienti dalle nostre imprese di pesca che si sono viste
costrette ad effettuare “fermi forzati” nel corso degli ultimi anni a causa di una riduzione delle
catture di specie adulti e, conseguentemente, mancanza della materia prima necessaria per
garantire la sostenibilità economica e occupazionale delle imprese di pesca e pescatori.
Siamo sicuri che, così come richiesto, l’Assessore Sammartino manterrà l’ulteriore impegno
nell’avvio di uno studio di monitoraggio sull’attività di pesca pelagica, in collaborazione con le
imbarcazioni, al fine di raccogliere dati certi e aggiornati sulla presenza di esemplari giovanili e
sui periodi di riproduzione e poter valutare possibili interventi regolatori e sostenibili.
Non possiamo che esprimere il nostro apprezzamento per il lavoro svolto in questi mesi dal
Dirigente Generale, Arch. Giovanni Cucchiara e dai Dirigenti e Funzionari del Dipartimento
Pesca e per gli impegni, fin qui, mantenuti dall’Assessore On.le Luca Sammartino in favore del
nostro settore.

Confcooperative-FedAgriPesca Sicilia

Il Presidente
Nino Accetta

Può interessare approfondire: Aiuti ai pescatori per 480 mila euro. Sammartino: «Al fianco del comparto»

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Economia

Poste Italiane, a Pantelleria da 1° dicembre pagamento di pensioni comprensive di tredicesima

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L’avviso vale per tutta la provincia di Trapani

È possibile ritirare la pensione nei 70 uffici postali e nei 69 ATM Postamat della provincia

Palermo, 28 novembre 2025 – Poste Italiane comunica che in tutti i 70 uffici postali della provincia di Trapani le pensioni del mese di dicembre, comprensive di tredicesima, saranno in pagamento a partire da lunedì 1.

Sempre a partire da lunedì 1 le pensioni di dicembre saranno disponibili anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare in contanti dai 69 ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello.  

Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a 700 euro all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.  

Per evitare tempi di attesa superiori alla media, Poste Italiane consiglia a tutti i pensionati, ove possibile, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi.

 

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare 06 45263322.

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